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da Lenin, Opere Complete, vol. 24, Editori Riuniti, Roma, 1966, pp.. 85-100
trascrizione a cura del CCDP nel 90° anniversario della rivoluzione d’ottobre

 
Lenin
 
I partiti politici in Russia e i compiti del proletariato (1)
 
Scritto ai primi di aprile del 1917.
Pubblicato il 6, il 9 e il 10 maggio (23, 26 e 27 aprile) 1917 nel giornale Volna, un. 20, 22, 23.
 
Prefazione alla seconda edizione
Il presente opuscolo è stato scritto all'inizio di aprile del 1917, prima che fosse costituito il governo di coalizione. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, ma le caratteristiche fondamentali dei principali partiti politici hanno trovato espressione e conferma in tutte le fasi successive della rivoluzione: sotto il «ministero di coalizione », costituito il 6 maggio 1917, al tempo dell'alleanza antibolscevica dei menscevichi e dei socialisti-rivoluzionari nel giugno (e luglio) del 1917, durante la rivolta di Kornilov, al tempo della rivoluzione di ottobre e dopo di essa.
Tutto lo svolgimento della rivoluzione russa ha convalidato la valutazione che si è qui formulata sui principali partiti e sui loro fondamenti di classe. Oggi il maturare della rivoluzione mostra che anche nell'Europa occidentale la correlazione tra i principali partiti è nella sostanza la stessa. La funzione dei menscevichi e dei socialisti-rivoluzionari vi è svolta dai socialsciovinisti di tutti i paesi (che sono socialisti a parole e sciovinisti nei fatti), nonché dai seguaci di Kautsky in Germania, dai seguaci di Longuet in Francia, ecc.
Mosca, 22 ottobre 1918.
Pubblicata nell'opuscolo: I partiti politici in Russia e i compiti del proletariato, Mosca, 1918.
 

 
Si è qui tentato di formulare le domande e le risposte, prima le sostanziali e poi le altre, meno importanti, che caratterizzano l'attuale situazione politica della Russia e la valutazione che ne danno i diversi partiti.
 
1. Quali sono in Russia i principali raggruppamenti dei partiti politici?
 
A (a destra dei cadetti). I partiti e i gruppi che si trovano a destra dei cadetti.
B (cadetti). Il partito costituzionale-democratico (i cadetti, il partito della libertà del popolo) e i gruppi affini.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). I socialdemocratici, i socialisti-rivoluzionari e i gruppi affini.
D («bolscevichi»). Il partito che dovrebbe chiamarsi Partito comunista, ma che si chiama oggi Partito operaio socialdemocratico di Russia unificato dal Comitato centrale o, nel linguaggio corrente, «bolscevico».
 
2. Quali classi rappresentano questi partiti? Di quali classi esprimono le opinioni?
 
A (a destra dei cadetti). I grandi proprietari terrieri feudali e gli strati più retrogradi della borghesia (dei capitalisti).
B (cadetti). Tutta la borghesia, cioè la classe dei capitalisti e dei grandi proprietari fondiari imborghesiti, diventati cioè capitalisti.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). I piccoli proprietari, i contadini piccoli e medi, la piccola borghesia e gli strati di operai soggetti all'influenza della borghesia.
D. («bolscevichi»). I proletari coscienti, gli operai salariati e i loro alleati, gli strati più poveri dei contadini (semiproletari).
 
3. Quale è il loro atteggiamento verso il socialismo?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Di assoluta ostilità, poiché il socialismo minaccia i profitti dei capitalisti e dei grandi proprie-tari terrieri feudali.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Sostengono il socialismo, ma ritengono che sarebbe prematuro pensarvi e prendere immediatamente misure pratiche per realizzarlo.
D («bolscevichi»). Sostengono il socialismo. I soviet dei deputati degli operai, ecc. devono prendere subito tutte le misure pratica-mente possibili per realizzare il socialismo (*).
 
4. Quale regime statale vogliono questi partiti nel momento attuale?
 
A (a destra dei cadetti). Monarchia costituzionale, onnipotenza dei funzionari e della polizia.
B (cadetti). Repubblica parlamentare borghese, cioè consolidamento del dominio dei capitalisti e mantenimento della vecchia burocrazia e della polizia.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Repubblica parlamentare borghese con riforme per gli operai e i contadini.
D («bolscevichi»). Repubblica dei soviet di deputati degli operai, dei soldati, dei contadini, ecc. Abolizione dell'esercito permanente e della polizia; loro sostituzione con l'armamento di tutto il popolo; non solo eleggibilità, ma anche revocabilità dei funzionari, la cui retribuzione non deve superare il salario di un buon operaio.
 
5. Quale è il loro atteggiamento verso la restaurazione della monarchia dei Romanov?
 
A (a destra dei cadetti). Ne sono fautori, ma agiscono segretamente, con circospezione, per paura del popolo.
B (cadetti). Quando i Guckov sembravano forti, i cadetti volevano mettere sul trono il fratello o il figlio di Nicola, ma, quando il popolo ha cominciato a mostrare la sua forza, hanno cambiato opinione.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari) e D(«bolscevichi»). Irriducibilmente ostili a qualsiasi restaurazione della monarchia.
 
6. Quale è il loro atteggiamento verso la presa del potere? Che cosa intendono per ordine e per anarchia?
 
A (a destra dei cadetti). Se lo zar o un baldo generale prendono il potere, è Dio che lo vuole, è l'ordine. Il resto è anarchia.
B (cadetti). Se i capitalisti prendono il potere, anche con la forza, è l'ordine. Prendere il potere contro i capitalisti sarebbe però anarchia.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Se i soviet dei deputati degli operai, dei soldati, ecc. prendono da soli tutto il potere, si avrà una minaccia di anarchia. Per il momento i capitalisti tengano il potere, e i soviet dei deputati degli operai, dei soldati, ecc. tengano la «commissione di contatto» (2).
D («bolscevichi»). Tutto il potere deve essere dato soltanto ai soviet dei deputati degli operai, dei soldati, dei contadini, dei salariati agricoli, ecc. Tutta la propaganda, l'agitazione e l'organizzazione di milioni e milioni di uomini devono concentrarsi subito su questo obiettivo (**).
 
7. Bisogna appoggiare il governo provvisorio?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Si, assolutamente, perché nel momento attuale è l'unico governo che consenta la difesa degli interessi dei capitalisti.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Si, ma a condizione che rispetti l'accordo stipulato con il soviet dei deputati degli operai e dei soldati e assista alle riunioni della «commissione di contatto».
D («bolscevichi»). No. Siano i capitalisti ad appoggiarlo. Per parte nostra, dobbiamo preparare tutto il popolo al potere unico e indivisibile dei soviet dei deputati degli operai, dei soldati, ecc.
 
8. Per il potere unico o per il dualismo del potere?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Sono per il potere unico dei capitalisti e dei grandi proprietari fondiari.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Sono per il dualismo del potere: per il «controllo» dei soviet dei deputati degli operai e dei soldati sul governo provvisorio. Ritengono dannoso domandarsi se un controllo senza il potere sia efficace.
D («bolscevichi»). Sono per il potere unico dei soviet dei deputati degli operai, dei soldati, dei contadini, ecc., dal basso in alto, in tutto il paese.
 
9. Si deve convocare l'Assemblea costituente?
 
A (a destra dei cadetti). No, perché può nuocere ai grandi proprietari fondiari. I contadini potrebbero decidere all'Assemblea costituente di confiscare tutte le terre dei grandi proprietari fondiari.
B (cadetti). Si, ma senza fissare la data. Discutere a lungo con i giuristi, perché 1) già Bebel diceva che i giuristi sono gli individui più reazionari che ci siano sulla terra e 2) l'esperienza di tutte le rivoluzioni insegna che la causa della libertà del popolo è perduta quando venga affidata ai professori.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Si, e al più presto Bisogna fissare la data. Ne abbiamo già parlato duecento volte nella commissione di contatto, domani ne parleremo per la duecentunesima volta, che sarà la definitiva.
D («bolscevichi»). Si, e al pii presto. Ma la sola garanzia della convocazione e del successo dell'Assemblea costituente sono l'accrescimento numerico e il consolidamento della forza dei soviet dei deputati degli operai, dei soldati, dei contadini, ecc. L'organizzazione e 1'armamento delle masse operaie sono l'unica garanzia.
 
10. Sono necessari allo Stato una polizia di tipo abituale e un esercito permanente?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Si, assolutamente necessari, perché questa è la sola garanzia effettiva del dominio dei capitalisti e perché, come l'esperienza di tutti i paesi insegna, il ritorno dalla repubblica alla monarchia ne è, all'occorrenza, notevolmente facilitato.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Da un lato, forse, non sono necessari. Ma, dall'altro lato, non sono forse premature le trasformazioni radicali? Comunque, ne riparleremo nella commissione di contatto.
D («bolscevichi»). No, in nessun caso. Bisogna realizzare subito e dappertutto l'armamento di tutto il popolo, bisogna fondere il popolo con la milizia e con l'esercito: i capitalisti devono pagare agli operai i giorni di servizio nella milizia.
 
11. È necessaria allo Stato una burocrazia di tipo abituale?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Si, assolutamente. La burocrazia è composta per nove decimi di figli e fratelli dei grandi proprietari fondiari e dei capitalisti. Essa deve rimanere un corpo privilegiato e di fatto inamovibile.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Sarebbe inopportuno sollevare di colpo la questione posta praticamente dalla Comune di Parigi.
D («bolscevichi»). No, in nessun caso. È necessaria non solo l'eleggibilità, ma anche la revocabilità in ogni momento di tutti i funzionari e di tutti i deputati. Essi non devono percepire retribuzioni superiori al salario di un buon operaio. Devono essere sostituiti (progressivamente) dalla milizia di tutto il popolo e dai suoi reparti.
 
12. Gli ufficiali devono essere eletti dai soldati?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). No. Questo è nocivo per i grandi proprietari fondiari e per i capitalisti. Se non è possibile avere la meglio sui soldati in altro modo, bisogna per il momento prometter loro questa riforma, per abrogarla poi, al più presto.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Si.
D («bolscevichi»). Non solo devono essere eletti, ma appositi delegati dei soldati devono anche controllare tutti gli atti dell'ufficiale e del generale.
 
13. È utile la revoca dei superiori da parte dei soldati?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Assolutamente nociva. Guckov l'ha già proibita. Ha minacciato di ricorrere alla violenza. Bi-sogna appoggiare Guckov.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). È utile, ma non è chiaro se occorra prima destituire gli ufficiali e recarsi dopo alla commissione di contatto o viceversa.
D («bolscevichi»). È utile e necessaria sotto tutti i riguardi. I soldati obbediscono soltanto alle autorità elette e hanno rispetto soltanto per esse.
 
14. Per o contro la guerra in corso?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Per la guerra senza riserve, perché essa procura profitti favolosi ai capitalisti e promette di consolidare il loro dominio con la divisione degli operai, che vengono aizzati gli uni contro gli altri. Inganneremo gli operai dicendo che questa guerra ha carattere difensivo e tende a rovesciare Guglielmo II.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Siamo in generale contrari alla guerra imperialistica, ma siamo pronti a farci ingannare e a chiamare «difensismo rivoluzionario» l'appoggio alla guerra imperialistica condotta dal governo imperialistico di Guckov-Miliukov e soci.
D («bolscevichi»). Siamo assolutamente contrari alla guerra imperialistica in generale, a tutti i governi borghesi che la fanno, compreso il nostro governo provvisorio; siamo assolutamente contrari al «difensismo rivoluzionario» in Russia.
 
15. Per o contro i briganteschi trattati internazionali (sullo strangolamento della Persia, sulla spartizione della Cina, della Turchia, dell'Austria, ecc.) stipulati dallo zar con l'Inghilterra, la Francia, ecc.?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Assolutamente e interamente favorevoli ai trattati. È, inoltre, impossibile pubblicare i trattati, perché il capitale imperialistico anglo-francese e i suoi governi non lo permetteranno e perché il capitale russo non può rivelare pubblicamente le sue sudice macchinazioni.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Contrari, ma speriamo ancora, grazie alla commissione di contatto e alle diverse «campagne» tra le masse, di «influire» sul governo dei capitalisti.
D («bolscevichi») . Contrari. È nostro compito spiegare alle masse che è assolutamente inutile aspettarsi qualcosa dai governi capitalistici in questo senso e che il potere deve passare al proletariato e ai contadini poveri.
 
16. Per o contro le annessioni?
 
A. (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Se le annessioni sono fatte dai capitalisti tedeschi e dal loro capobanda Guglielmo, siamo contro. Se sono fatte dagli inglesi, non siamo contro, perché gli inglesi sono «nostri» alleati. Se sono fatte dai nostri capitalisti, che mantengono con la forza entro i confini della Russia i popoli asserviti dallo zar, siamo per le annessioni, ma non le chiamiamo annessioni.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Contro le annessioni, ma speriamo ancora di ottenere anche dal governo dei capitalisti la «promessa» di rinunciarvi.
D («bolscevichi»). Contro le annessioni. Tutte le promesse dei governi capitalistici di rinunciare alle annessioni sono un semplice inganno. Il solo modo di smascherare quest'inganno è di esigere la liberazione dei popoli oppressi dai propri capitalisti.
 
17. Per o contro il «prestito della libertà»?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Per il prestito senza riserve, perché esso agevola la continuazione della guerra imperialistica, cioè di una guerra condotta al fine di decidere quale gruppo di capitalisti dominerà il mondo.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Per il prestito, perché l'erronea posizione del «difensismo rivoluzionario» ci condanna a questa palese deviazione dall'internazionalismo.
D («bolscevichi»). Contro, perché la guerra rimane imperialistica, è condotta cioè dai capitalisti in alleanza con altri capitalisti nell'interesse dei capitalisti.
 
18. Per o contro il fatto che i governi capitalistici esprimano la volontà di pace dei popoli?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Per, poiché l'esperienza dei socialsciovinisti repubblicani in Francia è la migliore riprova della possibilità di ingannare in questo modo il popolo; si può dire quel che si vuole, di fatto noi conserveremo il bottino che abbiamo sottratto ai tedeschi (le loro colonie) e toglieremo ai tedeschi il bottino che questi briganti hanno rubato.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Per, perché non abbiamo ancora perduto le assai infondate speranze riposte dalla piccola borghesia nei capitalisti.
D («bolscevichi»). Contro, perché gli operai coscienti non ripongono nessuna speranza nei capitalisti e perché è nostro compito spiegare alle masse che queste speranze sono infondate.
 
19. Bisogna rovesciare tutti i monarchi?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). No, non bisogna rovesciare i monarchi inglese, italiano e, in genere, i monarchi alleati, basta abbattere i monarchi tedesco, austriaco, turco e bulgaro, perché la vittoria su di essi decuplicherà i nostri profitti.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Bisogna stabilire un «turno» e cominciare assolutamente col rovesciare Guglielmo; quanto ai monarchi alleati, si può anche pazientare.
D («bolscevichi»). Non si possono stabilire turni per le rivoluzioni. Bisogna aiutare soltanto i veri rivoluzionari e rovesciare tutti i monarchi in tutti i paesi senza eccezione.
 
20. Devono i contadini impadronirsi immediatamente di tutte le terre dei grandi proprietari, fondiari?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). In nessun caso. Bisogna aspettare l'Assemblea costituente. Scingarev ha già spiegato che, se i capitalisti strappano il potere allo zar, la loro è una grande e gloriosa rivoluzione, ma, se i contadini prendono la terra ai grandi proprietari fondiari, il loro è un arbitrio (3). Bisogna istituire le commissioni di conciliazione, dove i grandi proprietari fondiari e i contadini saranno in numero uguale, ma i presidenti saranno scelti tra i funzionari, cioè tra gli stessi capitalisti e grandi proprietari fondiari.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). È meglio che i contadini aspettino l'Assemblea costituente.
D («bolscevichi»). Bisogna prendere tutte le terre subito e instaurare l'ordine più rigoroso attraverso i soviet dei deputati contadini. La produzione del grano e della carne deve aumentare: i soldati devono essere nutriti meglio. È assolutamente inammissibile il danneggiamento del bestiame, degli attrezzi, ecc.
 
21. Si può lasciare ai soli soviet dei deputati contadini la facoltà di disporre delle terre e, in generale, di regolare tutti gli affari della campagna?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). I grandi proprietari fondiari e i capitalisti sono in generale contrari al potere unico e indivisibile dei soviet dei deputati contadini nelle campagne. Ma, se questi soviet non possono essere evitati, meglio vale limitarsi a essi, perché i contadini ricchi sono anche loro dei capitalisti.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Senza dubbio, per il momento ci si può contentare, benché i socialdemocratici non neghino «in linea di principio» la necessità di un'organizzazione separata per gli operai salariati agricoli.
D («bolscevichi») . Non ci si può limitare ai soli soviet dei contadini, perché i contadini ricchi sono anch'essi dei capitalisti che sa-ranno sempre disposti a ingannare e a danneggiare i salariati agricoli, i giornalieri e i contadini poveri. È necessario istituire subito organizzazioni speciali di queste ultime categorie della popolazione rurale, sia in seno ai soviet dei deputati contadini sia sotto forma di soviet speciali di deputati degli operai agricoli.
 
22. Deve il popolo impadronirsi delle più importanti e potenti organizzazioni monopolistiche dei capitalisti, delle banche, dei sindacati degli industriali, ecc.?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). In nessun caso, perché questo può nuocere ai grandi proprietari fondiari e ai capitalisti.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). In generale, noi siamo per il passaggio di queste organizzazioni nelle mani di tutto il popolo, ma è prematuro pensare e prepararsi a questo.
D («bolscevichi»). Bisogna preparare subito i soviet dei deputati degli operai, i soviet dei deputati degli impiegati di banca, ecc. a prendere le misure praticamente possibili e pienamente realizzabili per operare la fusione di tutte le banche in una sola banca nazionale, per consentire poi il controllo dei soviet dei deputati operai sulle banche e sui sindacati, per attuare quindi la nazionalizzazione delle banche e dei sindacati, per trasformarli cioè in proprietà di tutto il popolo.
 
23. Di quale Internazionale socialista hanno bisogno oggi i popoli per promuovere e realizzare l'alleanza fraterna degli operai di tutti i paesi?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). In linea generale, ogni Internazionale socialista è nociva e pericolosa per i capitalisti e per i grandi proprietari fondiari, ma, se il Plekhanov tedesco, cioè Scheidemann, si accorda e s'intende con lo Scheidemann russo, cioè Plekhanov, se essi scoprono l'uno nell'altro tracce di coscienza socialista, noi capitalisti dobbiamo plaudire senz'altro a questa Internazionale di questi socialisti che si schierano dalla parte dei loro governi.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). È necessaria una Internazionale socialista che abbracci tutti: gli Scheidemann, i Plekhanov, i «centristi», cioè coloro che oscillano tra il socialsciovinismo e l'internazionalismo. Più la confusione sarà grande, più forte sarà 1'«unità» (4): viva la grande unità socialista!
D («bolscevichi»). I popoli hanno bisogno di un'Internazionale che unisca gli operai realmente rivoluzionari, capaci di mettere fine allo spaventoso e criminale massacro dei popoli e di liberare l'umanità dall'oppressione del capitale. Solo uomini (e gruppi e partiti, ecc.) come il socialista tedesco Karl Liebknecht, che è oggi in carcere, solo uomini capaci di battersi coraggiosamente contro il loro governo e contro la loro borghesia, contro i loro socialsciovinisti e contro i loro «centristi», possono e devono costituire immediatamente l'Internazionale di cui i popoli hanno necessità.
 
24. Si deve incoraggiare la fraternizzazione tra i soldati dei paesi belligeranti?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). No. Ciò è contrario agli interessi dei capitalisti e dei grandi proprietari fondiari, perché può accelerare la liberazione dell'umanità dal loro giogo.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Si. È utile. Ma non siamo tuttavia fermamente convinti della necessità di incoraggiare subito questa fraternizzazione in tutti i paesi belligeranti.
D («bolscevichi»). Si. È utile e necessario. È assolutamente necessario incoraggiare subito in tutti i paesi belligeranti i tentativi di fraternizzazione fra i soldati di entrambi i gruppi belligeranti.
 
25. Devono gli emigrati rientrare in Russia attraverso l'Inghilterra? (5)
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). Si, assolutamente. Se l'Inghilterra arresterà gli internazionalisti più noti che avversano la guerra, noi capitalisti saremo ben contenti in cuor nostro, ma, per distrarre l'attenzione del popolo, invieremo al governo dei capitalisti britannici un garbato telegramma, chiedendogli di volerci cortesemente comunicare se l'arresto non sia avvenuto per uno spiacevole malinteso.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Si. Se l'Inghilterra arresterà gli emigrati, approveremo la più energica risoluzione di protesta e solleveremo la questione nella «commissione di contatto».
D («bolscevichi»). No, in nessun caso. L'Inghilterra arresterà o non farà passare gli internazionalisti che avversano la guerra. I capitalisti inglesi, che sono uomini d'affari, non si lasceranno intimidire né dai telegrammi garbati né dalle minacciose risoluzioni di protesta. I capitalisti inglesi devono essere rovesciati, e noi siamo profondamente convinti che essi saranno rovesciati dalla rivoluzione operaia mondiale che sorgerà dalla guerra mondiale imperialistica.
 
26. Devono gli emigrati rientrare in Russia attraverso la Germania?
 
A (a destra dei cadetti) e B (cadetti). No, in nessun caso. In primo luogo, perché questa strada è assolutamente sicura e rapida. In secondo luogo, perché è una cosa disonesta, immorale, che offende l'anima popolare veramente russa. La questione si pone diversamente, se dei ricchi, come il professor Maxim Kovalevski, mediante i loro legami con le persone più illustri e attraverso il governo, sia pure zarista, organizzano uno scambio di russi internati in Germania con tedeschi internati in Russia. Ma è il colmo dell'immoralità cercare di organizzare un simile scambio attraverso un qualsiasi socialista di sinistra di un paese neutrale e non per via governativa.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). L'istigazione alla violenza contro i socialisti che sono passati attraverso la Germania e della cui onestà non può dubitare nemmeno Deutsch, seguace di Plekhanov, è assolutamente inammissibile. Ma non abbiamo ancora deciso se si debba passare attraverso la Germania. Da un lato, bisogna forse iniziare prima una «campagna» contro Miliukov, aspettare e accertare quanto sia ignorante il nostro popolo e quanto possa cedere all'istigazione alla violenza messa in atto dalla Russkaia volia. Dall'altro lato, dopo l'arresto di Trotski in Inghilterra e l'indignato telegramma di Martov, bisogna riconoscere che si deve rientrare attraverso la Germania.
D («bolscevichi»). Bisogna rientrare attraverso la Germania, purché si rispettino le seguenti condizioni: 1) i socialisti dei paesi neutrali devono condurre trattative con il governo imperialistico e firmare un verbale sul viaggio, in modo che tutto avvenga apertamente, pubblicamente, e si possa effettuare il più ampio controllo; 2) coloro che rientrano devono presentare subito un rapporto al comitato esecutivo del soviet dei deputati degli operai e dei soldati, il quale gode non soltanto della fiducia ma anche del rispetto della maggioranza dei soldati e degli operai di Pietrogrado.
 
27. Di che colore è la bandiera che corrisponderebbe alla natura e al carattere dei diversi partiti politici?
 
A (a destra dei cadetti). Nero, perché si tratta di veri e propri centoneri.
B (cadetti). Giallo, perché tale è il colore della bandiera internazionale degli operai che servono il capitale non per paura, ma in piena coscienza.
C (socialdemocratici e socialisti-rivoluzionari). Rosa, perché tutta la loro politica è una politica all'acqua di rose.
D («bolscevichi»). Rosso, perché rossa è la bandiera della rivoluzione proletaria mondiale.
 
 
Il presente opuscolo è stato scritto all'inizio di aprile del 1917. Se mi si domandasse oggi, dopo il 6 maggio 1917, dopo la costituzione del «nuovo» governo di coalizione, se esso non sia invecchiato, risponderei:
«No, perché la commissione di contatto non è scomparsa, nella sua essenza, ma si è solo trasferita in un'altra stanza, nella stanza dei signori ministri. Il cambiamento di stanza dei Cernov e dei Tsereteli non ha cambiato affatto la loro politica o la politica dei loro partiti».
 
Note:
 
* A proposito di queste misure si vedano le domande 20 e 22.
** Si chiama anarchia la negazione di ogni potere statale, ma il soviet dei deputati degli operai e dei soldati è anch'esso un potere statale.
 
1) Originariamente questo scritto doveva essere un manifesto di propaganda, da contrapporre a quelli di cui si servivano largamente i cadetti, i socialisti-rivoluzionari e i menscevichi contro i bolscevichi. Ma, essendo troppo ampio, venne pubblicato prima nel giornale Volna di Helsingfors e poi in opuscolo (con una tiratura di 50.000 copie) il 17 (4) luglio. L'opuscolo usci anche in inglese a New York nella rivista The class struggle, dicembre 1917, n. 4, e nel giornale The New York evening post del 15 gennaio 1918. Una seconda edizione, con prefazione di Lenin, fu pubblicata a Mosca nel 1918.
 
2) Questa commissione fu istituita dal comitato esecutivo del soviet di Pietrogrado il 21 (8) marzo 1917 per stabilire un contatto con il governo provvisorio, «influire» su di esso e «controllare» la sua attività. Di questa commissione, che continuò a esistere fino a maggio del 1917, quando i menscevichi e i populisti entrarono nel governo, fecero parte: Ckheidze, Steklov, Sukhanov, Filippovski e Skobelev (in seguito Cernov e Tsereteli).
 
3) Lenin si riferisce al telegramma inviato. dal ministro dell'agricoltura A.I. Scingarev al comitato esecutivo del distretto di Ranenburg. Con questo telegramma si abrogava la deliberazione del comitato sul trasferimento delle terre dei grandi proprietari fondiari e sulla confisca delle scorte vive e morte. Si vedano più avanti l'articolo «Accordo volontario» tra i grandi proprietari fondiari e i contadini? e il Discorso sulla questione agraria (al I congresso dei soviet dei deputati contadini).
 
4) Unità si dice in russo «Iedinstvo». Cosi si chiamava l'organo di stampa del gruppo di Plekhanov. Questo giuoco di parole è ripetuto anche più avanti.
 
5) Le domande 25 e 26 non furono incluse nell'opuscolo, perché la campagna di calunnie contro Lenin si era nel frattempo assopita: del resto, ai primi di maggio alcuni gruppi di emigrati internazionalisti erano stati trattenuti dagli inglesi, e più di 250 emigrati erano rientrati in Russia attraverso la Germania (tra essi: L. Martov, A.V. Lunaciarski, D.Z. Manuilski).