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da Lenin, Opere Complete, vol. 28, Editori Riuniti, Roma, 1967, pp. 169-170
trascrizione a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare per il 94° anniversario della Rivoluzione d'ottobre
 
Lenin
 
Discorso per l'inaugurazione della lapide in onore dei combattenti della Rivoluzione d'ottobre
 
7 novembre 1918
 
Compagni, noi inauguriamo oggi, un monumento ai combattenti d'avanguardia della rivoluzione dell'ottobre 1917. Gli elementi migliori delle masse lavoratrici hanno dato la loro vita insorgendo per liberare i popoli dall'imperialismo, per mettere fine alle guerre tra i popoli, per abbattere il dominio del capitale, per far trionfare il socialismo.
 
Compagni, la storia della Russia si presenta a noi, nei vari decenni dell'età moderna, come un lungo martirologio di rivoluzionari. Migliaia e migliaia di combattenti sono caduti nella lotta contro lo zarismo. La loro morte ha ridestato nuovi combattenti e chiamato alla lotta masse sempre più grandi.
 
Ai compagni caduti nei giorni di ottobre dello scorso anno è toccata la grande felicità della vittoria. L'onore più grande a cui aspirano i capi rivoluzionari dell'umanità fa parte del loro patrimonio: ai compagni caduti eroicamente in battaglia sono succeduti migliaia e migliaia di nuovi combattenti, non meno coraggiosi, per assicurare la vittoria con il loro eroismo di massa.
 
Oggi la rivolta degli operai ribolle è fermenta in tutti i paesi. In alcuni di essi la rivoluzione operaia socialista è in ascesa. I capitalisti di tutto il mondo, con terrore e con odio, si affrettano a unirsi per schiacciare l'insurrezione. Essi detestano con particolare accanimento la repubblica socialista sovietica di Russia. Gli imperialisti di tutti i paesi si coalizzano per preparare contro di noi una campagna; dovremo affrontare nuove battaglie; nuovi sacrifici ci aspettano.
 
Compagni, onoriamo la memoria dei combattenti di ottobre, giurando dinanzi al loro monumento che seguiremo le loro orme, che imiteremo il loro coraggio e il loro eroismo. La loro parola d'ordine diventi la nostra parola d'ordine, la parola d'ordine degli operai che insorgono in tutti i paesi! Questa parola d'ordine è «vittoria o morte».
 
Con questa parola d'ordine i combattenti della rivoluzione socialista internazionale del proletariato saranno invincibili.
 
Un breve resoconto uscì nelle Vecernye izvestia moskovskovo sovieta, n. 93, 8 novembre 1918.
Pubblicato integralmente nella Pravda, n. 76, 3 aprile 1924.
 

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