www.resistenze.org - materiali resistenti in linea - iper-classici - 27-02-12 - n. 398

da Stalin, Opere complete, Vol. 3, pag. 363, Edizioni Rinascita, Roma, 1951
trascrizione per www. resistenze. org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
in occasione dell'anniversario della scomparsa di Stalin (05/03/1953)
 
Stalin
 
Il governo della dittatura borghese
 
27/09/1917
 
Dopo le frodi a danno della conferenza e il crollo scandaloso del governo, dopo gli «scambi di vedute» con gli speculatori della Borsa di Mosca e le misteriose visite a Sir Buchanan, dopo gli appuntamenti amorosi a Palazzo d'Inverno e dopo una serie di tradimenti da parte dei conciliatori, si è finalmente formato il «nuovo» (davvero, nuovo!) governo.
 
Sei ministri capitalisti come nucleo del «gabinetto» e dieci ministri «socialisti» al servizio di questi ultimi, in qualità di esecutori della loro volontà.
 
La dichiarazione del governo non è ancora stata pubblicata, ma i suoi tratti fondamentali sono noti: «lotta contro l'anarchia» (leggi: contro i soviet!), «lotta contro lo sfacelo» (leggi: contro gli scioperi!), «aumento della combattività dell'esercito» (leggi: continuazione della guerra e «disciplina»!).
 
Questo è, in generale, il «programma» del governo Kerenski-Konovalov.
 
II che significa: i contadini non avranno la terra, gli operai non otterranno il controllo, la Russia non conquisterà la pace.
 
Il governo Kerenski-Konovalov è il governo della guerra e della dittatura borghese.
 
I dieci ministri «socialisti» sono un paravento dietro al quale la borghesia imperialistica svolgerà la sua attività per rafforzare il suo dominio sugli operai, sui contadini e sui soldati.
 
Quello che Kornilov voleva fare direttamente e semplicemente con sistemi da generale, il «nuovo» governo si sforzerà di attuarlo gradualmente e senza rumore, per mano degli stessi «socialisti».
 
In che cosa si distingue la dittatura della borghesia dalla dittatura del proletariato e dei contadini rivoluzionari?
 
Si distingue per il fatto che la dittatura della borghesia è il dominio della minoranza sulla maggioranza, che si realizza solamente attraverso la violenza sulla maggioranza ed esige il ricorso alla guerra civile contro la maggioranza. Invece la dittatura del proletariato e dei contadini rivoluzionari, in quanto dominio della maggioranza sulla minoranza, può fare completamente a meno della guerra civile. Ma da ciò deriva che la politica del «nuovo» governo sarà una politica diretta a provocare movimenti parziali destinati al fallimento, allo scopo di affogare nel sangue le forze della rivoluzione, incitando i soldati contro gli operai o il fronte contro le retrovie.
 
Si distingue ancora per il fatto che la dittatura della borghesia è una dittatura occulta, coperta, fra le quinte, che ha bisogno di una determinata mascheratura allettante per ingannare le masse. Invece la dittatura del proletariato e dei contadini rivoluzionari è una dittatura aperta, una dittatura delle masse, che non ha bisogno di ricorrere agli inganni nell'attività politica interna e alla diplomazia segreta negli affari esteri. Ma da ciò deriva che i nostri dittatori borghesi si sforzeranno di risolvere le questioni più importanti della vita del paese, come per esempio la questione della pace e della guerra, alle spalle delle masse e senza le masse, attraverso intrighi contro le masse.
 
Questo appare chiaro fin dai primi passi del governo Kerenski-Konovalov. Giudicate voi stessi. Per la politica estera i posti di maggiore responsabilità sono affidati alle colonne del partito cadetto e della cricca di Kornilov. Terestcenko è ministro degli affari esteri, Nabokov è ambasciatore a Londra, Maklakov è ambasciatore a Parigi ed Efremov è ambasciatore a Berna, dove attualmente si riunisce la conferenza internazionale (preliminare!) della pace. E questi uomini, staccati dalle masse, nemici aperti delle masse, decideranno le questioni della guerra e della pace alle quali è legata la vita di milioni di soldati!
 
O ancora: come comunicano i giornali, «oggi partono per il quartier generale Kerenski, Terestcenko, Verkhovski, Verderevski», e là, «oltre all'esame della situazione generale al fronte, con la partecipazione di Terestcenko si terrà una conferenza degli addetti militari delle potenze estere accreditati presso il quartier generale» (Birgiovka, edizione della sera)... Tutto ciò in attesa della conferenza alleata, dove, in qualità di Sancio Pancia del signor Terestcenko, viene anche inviato un certo Tsereteli, non completamente ignoto. Su che cosa potranno confabulare questi individui devoti alla causa dell'imperialismo, se non sugli interessi degli imperialisti nostrani e alleati, e a che si possono ridurre in realtà le loro trattative segrete sulla pace e sulla guerra, se non a un complotto contro gli interessi del popolo?
 
Nessun dubbio è possibile. Il governo Kerenski-Konovalov è il governo della dittatura della borghesia imperialistica. Provocazione della guerra civile: questa è la sua politica interna. Soluzione fra le quinte delle questioni della guerra e della pace: questa è la sua politica estera. Instaurazione del dominio della minoranza sulla maggioranza della popolazione della Russia: questo è il suo obiettivo.
 
Il compito del proletariato quale capo della rivoluzione russa è di strappare la maschera a questo governo e mostrarne alle masse il vero volto controrivoluzionario. Il compito del proletariato è di raggruppare attorno a sé larghi strati di contadini e di soldati e d'impedire loro di compiere azioni premature. Il compito del proletariato è di serrare le file e di prepararsi instancabilmente alle prossime battaglie.
 
Gli operai e i soldati della capitale hanno già fatto il primo passo esprimendo la loro sfiducia nel governo Kerenski-Konovalov e invitando le masse «a serrare le file attorno ai propri soviet, ad astenersi dalle azioni parziali» (leggere la risoluzione del Soviet di Pietrogrado [89]).
 
Adesso la parola è alla provincia.
 
Raboci Put, n. 31.
27 settembre 1917
Editoriale.
 
Note:
 
[89] La risoluzione del Soviet di Pietrogrado fu pubblicata sul n.21 del Raboci Put il 27 settembre 1917
 

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