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Il Comitato Esecutivo della Terza Internazionale al Congresso del Partito Socialista Italiano

Comitato Esecutivo della Internazionale Comunista | avanti.senato.it
Trascrizione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

14/01/1921

Telegramma del CEIC inviato alla direzione del Partito Socialista Italiano alla vigilia del Congresso. Pubblicato sul giornale Avanti il 14 gennaio 1921.

Compagni,

I tentativi fatti dai nostri rappresentanti Zinovieff e Bucarin per partecipare al vostro Congresso non sono stati coronati da successo come voi sapete e ciò assolutamente non per nostra colpa.

I compagni Serrati e Baratono che volevano venire a conferire con noi e che noi attendavamo non sono più venuti.

Permetteteci di conseguenza, di inviarvi per telegramma i nostri auguri fraterni e di dirvi ciò che segue.

Noi abbiamo attentamente seguito sui vostri giornali la lotta tra le diverse tendenze del vostro Partito durante questi ultimi mesi. La frazione comunista unitaria ha disgraziatamente avverato le supposizioni sfavorevoli almeno per quanto riguarda i capi. In nome della "unità" coi riformisti i capi degli unitari sono infatti pronti a scindersi dai comunisti italiani e per conseguenza, anche dall'Internazionale Comunista.

L'Italia attraversa attualmente un periodo rivoluzionario. Per questa ragione i riformisti e centristi di questo paese sembrano più a sinistra di quelli di altri paesi. Per noi appare di giorno in giorno più chiaro che la frazione costituita dal compagno Serrati è in realtà una frazione centrista che solo le circostanze generali rivoluzionarie fanno apparire più a sinistra dei centristi degli altri paesi. Prima di sapere quale sia la maggioranza che si costituirà nel vostro Congresso, il Comitato Esecutivo della Internazionale Comunista dichiara ufficialmente ed in modo assolutamente categorico a questo Congresso:

Le decisioni del secondo Congresso universale della Internazionale Comunista obbligano ogni Partito di questa Internazionale a rompere coi riformisti. Chi si rifiuta di compiere questa rottura viola una decisione essenziale della Internazionale Comunista e perciò solo abbandona le fila dell'Internazionale. Tutti gli unitari del mondo non obbligheranno l'Internazionale Comunista a credere che la redazione e gli ispiratori della rivista arciriformista Critica Sociale siano partigiani della dittatura del proletariato e della Internazionale Comunista. Nessuna diplomazia ci convincerà che la frazione di concentrazione sia dalla parte della rivoluzione proletaria. Quelli che vogliono trascinare i riformisti nella Internazionale Comunista vogliono in realtà la morte della rivoluzione proletaria. Costoro non saranno mai dei nostri. In tutti i modi il Partito comunista italiano sarà fondato. Noi non ne dubitiamo. A questo Partito andranno tutte le simpatie dei proletari coscienti del mondo intero ed esso sarà calorosamente sostenuto dalla Internazionale Comunista.

Abbasso il riformismo! Viva il vero Partito Comunista Italiano!

Il Comitato Esecutivo dell'Internazionale Comunista:

Il presidente: Zinovieff
Georgia e Armenia: Tskakaia
Persia: Sultan Zada
Internazionale giovanile: Chatkin
Inghilterra: Tom Quelch
Olanda: Jansen
Francia: Rosmar
Austria: Steinhardt
America: Hourvich
Russia: Lenine, Trotzky, Bucarin, Losoxwsky
Lettonia: Stoutcbki
Danimarca: Jorgenson
Ungheria: Bela Kun, Varga
Bulgaria: Chablino
Consiglio d'azione dei popoli d'Oriente: Pavlovich


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