www.resistenze.org - osservatorio - della guerra - 17-04-13 - n. 449

Africa: L'apice delle conquiste imperialistiche del 21° secolo
 
Glen Ford * | globalresearch.ca
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
12/04/2013
 
La cortina militare USA-NATO copre ormai l'intero continente africano. "Zimbabwe e la piccola Eritrea sono tra le poche nazioni del continente africano che non sono ancora state assorbite nella scacchiera di AFRICOM". "L'imperialismo dal volto nero è stato un successo strepitoso in Africa".
 
In questo momento nulla si oppone alla militarizzazione e all'occupazione dell'Africa da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati imperialisti minori. Di conseguenza ogni organizzazione globale e multinazionale presente nel continente è stata corrotta e posta al servizio del progetto neocoloniale militare. AFRICOM, il comando militare degli Stati Uniti in Africa, è diventato il quartier generale della ricolonizzazione, coadiuvato dai militari della NATO e legittimato da parte dell'Unione africana, da sé stesso e dalle credenziali internazionali delle Nazioni Unite.
 
E' fondamentale notare che questa grande impresa dell'imperialismo e della supremazia bianca ha raggiunto il suo apice durante il primo mandato dell'amministrazione Obama, che coincide grosso modo con la nascita di AFRICOM nel 2008. L'imperialismo dal volto nero è stato un successo strepitoso in Africa. Infatti, ad oggi, l'Africa è l'unica storia di successo generalizzato dell'imperialismo statunitense del 21° secolo.
 
Travisati nelle curiose vesti di combattenti per i "diritti umani", i peggiori criminali genocidi e schiavisti della storia umana - l'Europa e gli Stati Uniti, sua progenie - hanno quasi completato la loro riconquista del continente africano. Rimangono pochi appezzamenti di terra liberi dai loro coinvolgimenti militari e dai loro trattati: in particolare, lo Zimbabwe e la piccola Eritrea, sono tra le poche nazioni del continente africano che non sono ancora state assorbite nella scacchiera di AFRICOM.
 
Le Nazioni Unite e l'Unione africana sono ormai mere succursali del complesso militare AFRICOM, sotto la bandiera fittizia dei diritti umani.
 
L'Unione africana si è definitivamente venduta al diavolo in Somalia, dove una forza di quasi 20.000 soldati accreditata da questa organizzazione combatte una guerra finanziata e armata dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea per sottomettere la nazione somala. Il più grande crimine della fine del 20° secolo e dell'inizio del 21° è ora in procinto di essere epurato, globalizzato e panafricanizzato nella Repubblica Democratica del Congo. Dal 1996, sotto i presidenti Clinton, Bush e Obama, gli Stati Uniti hanno armato e finanziato l'annessione de facto e lo spopolamento sanguinoso del Congo orientale, una zona con ricchissimi giacimenti di minerali. Uganda e Ruanda, stati clienti degli Stati Uniti, hanno trasformato le province orientali del Congo in un vasto campo di sterminio, costato, fino ad ora, la vita a 6 milioni di persone: il più grande olocausto dalla seconda guerra mondiale. In tutto questo tempo, le amministrazioni statunitensi hanno protetto i loro mercenari ugandesi e ruandesi dalla censura internazionale, mentre quasi 20.000 truppe delle Nazioni Unite erano presenti nei campi di sterminio.
 
Ma alla fine, il ruolo del Ruanda e dell'Uganda nella carneficina non poteva più essere nascosto. Ora gli Stati Uniti, la superpotenza a capo supremo del genocidio congolese, si presenta negli abiti del salvatore dell'umanità in Congo. Ha fatto di tutto per fare votare dal Consiglio di sicurezza dell'ONU la creazione di una nuova forza di 3.000 soldati per intervenire in modo aggressivo nel Congo. Come le truppe Nazioni Unite-Unione africana in Somalia, la "brigata di intervento" ONU nel Congo non si muove di un centimetro senza armi, formazione e supervisione statunitensi. Gli Stati Uniti, che hanno coreografato il genocidio congolese negli ultimi 17 anni, ora fingono di essere i grandi pacificatori e i salvatori, tramite i buoni uffici delle Nazioni Unite e i Paesi africani partecipanti. E i governi del continente comprati e pagati si inchineranno e applaudiranno, e poi si inchineranno di nuovo.
 
* Black Agenda Report
Per Black Agenda Radio, sono Glen Ford. Sul Web, visitare BlackAgendaReport.com.
Glen Ford, capo redattore di BAR, può essere contattato all'indirizzo Glen.Ford@BlackAgendaReport.com.
 

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