www.resistenze.org - osservatorio - della guerra - 05-04-15 - n. 538

Yemen e la militarizzazione delle vie d'acqua strategiche

Assicurare il controllo Usa sull'isola di Socotra e il Golfo di Aden

Michel Chossudovsky | globalresearch.ca

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
04/04/2015

Questo articolo, già pubblicato da Global Research nel 2010, mette in luce i contenuti dell'agenda militare nascosta degli Stati Uniti per il controllo sulle vie d'acqua strategiche

"Ottenere la supremazia marittima nell'Oceano Indiano significa diventare attori di primo piano sulla scena internazionale"  [Geostratega della Marina Usa, Retroammiraglio Alfred Thayus Mahan (1840-1914)]

L'arcipelago yemenita di Socotra nell'Oceano Indiano si trova circa 80 km al largo del Corno d'Africa e 380 km a sud delle coste yemenite. Le isole di Socotra sono una riserva naturale riconosciuta dall'Unesco come patrimonio naturale dell'umanità.

Socotra è situata al crocevia dei corridoi navigabili strategici del Mar Rosso e del Golfo di Aden (vedi mappa in basso) ed è di cruciale importanza per l'esercito statunitense.

Mappa 1



Tra gli obiettivi strategici di Washington vi è la militarizzazione delle principali vie marittime. Questo corridoio strategico collega il Mediterraneo all'Asia meridionale e all'Estremo Oriente, attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso e il Golfo di Aden.

Si tratta di una importante via di transito per le petroliere. Gran parte delle esportazioni industriali cinesi verso l'Europa occidentale transita attraverso questa via. Anche il commercio marittimo dall'Africa orientale e meridionale verso l'Europa occidentale passa nei pressi di Socotra (Suqutra), attraverso il Golfo di Aden e il Mar Rosso (vedi mappa sotto). Una base militare a Socotra potrebbe essere utilizzata per sorvegliare il movimento delle navi, incluse quelle da guerra dentro e fuori il Golfo di Aden.

"L'Oceano [Indiano] è una importante strada marittima che collega il Medio Oriente, l'Asia orientale e l'Africa con l'Europa e le Americhe. Ha quattro vie d'accesso fondamentali che facilitano il commercio marittimo internazionale, che sono il Canale di Suez in Egitto, Bab-el-Mandeb (al confine con Gibuti e Yemen), lo Stretto di Hormuz (confinante con Iran e Oman) e lo Stretto di Malacca (al confine con Indonesia e Malesia). Queste 'strozzature' sono fondamentali per il commercio mondiale di petrolio poiché attraverso di esse ne passano enormi quantità" (Amjed Jaaved, A new hot-spot of rivalry, Pakistan Observer, July 1, 2009)

Mappa 2


Potere sui mari

Dal punto di vista militare, l'arcipelago di Socotra è posizionato in uno snodo marittimo strategico. Inoltre, esso si estende su di un'area relativamente grande all'uscita orientale del Golfo di Aden, dall'isola di Abd al Kuri alla isola principale di Socotra. (Vedi mappa 1 sopra e 2b sotto). Questa zona marittima di transito internazionale si trova in acque territoriali yemenite. L'obiettivo degli Stati Uniti è di controllare l'intera via del Golfo di Aden, dalle coste yemenite a quelle somale. (Vedi mappa 1).

Mappa 2b



Socotra dista circa 3.000 km dalla base navale statunitense di Diego Garcia, che è tra le più grandi strutture militari statunitensi all'estero.

La base militare di Socotra

Il 2 gennaio 2010, il presidente Saleh e il generale David Petraeus, comandante del US Central Command si sono incontrati per importanti colloqui riservati.

L'incontro Saleh-Petraeus, presentato dai media come la risposta allo sventato attacco bomba di natale sul volo Northwest 253, a Detroit, era stato apparentemente programmato come strumento ad hoc per coordinare le iniziative di contro-terrorismo dirette verso "Al Qaeda in Yemen", che includevano "l'utilizzo di droni e missili americani su territorio yemenita".

Diversi rapporti, tuttavia, hanno confermato che le riunioni Saleh-Petraeus avevano come scopo la ridefinizione del coinvolgimento militare Usa in Yemen, compreso l'insediamento di una base militare a pieno titolo sull'isola di Socotra. Il presidente dello Yemen, Ali Abdullah Saleh, a quanto risulta, pare abbia "ceduto Socotra agli americani che avrebbero così istituito una base militare, sottolineando che i funzionari Usa e il governo yemenita hanno convenuto di istituire una base militare a Socotra per contrastare i pirati e al-Qaeda" (Fars News. January 19, 2010).

Il 1° gennaio, un giorno prima delle riunioni Saleh-Petraeus a Sanaa, il generale Petraeus ha confermato in una conferenza stampa a Baghdad che "l'assistenza alla sicurezza" in favore dello Yemen sarebbe raddoppiata da 70 a oltre 150 milioni di dollari, il che rappresenta un aumento di 14 volte la spesa dal 2006. (Scramble for the Island of Bliss: Socotra!, War in Iraq, January 12, 2010. Vedi anche CNN January 9, 2010, The Guardian, December 28, 2009).

Questa moltiplicazione degli aiuti militari allo Yemen è stata presentata all'opinione pubblica mondiale come una risposta all'incidente bomba di Detroit, si presume ordinato da agenti di Al Qaeda in Yemen.

La creazione di una base aerea sull'isola di Socotra è stata descritta dai media americani come parte della "guerra globale al terrorismo":

"Tra i nuovi programmi, Saleh e Petraeus hanno deciso di consentire l'uso di aerei americani, forse droni, e dei missili via mare - essendo le operazioni preventivamente autorizzate dal governo, secondo un alto funzionario yemenita che ha voluto conservare l'anonimato. Funzionari Usa dicono che l'isola di Socotra, a 200 miglia al largo della costa yemenita, sarà potenziata con una piccola pista di atterraggio [sotto la giurisdizione dei militari yemeniti] e da una base completa per sostenere il più esteso programma di aiuti e di lotta ai pirati somali .Petraeus sta anche cercando di rifornire le forze yemenite di attrezzature come i blindati Humvee e forse più elicotteri" (Newsweek, January 18, 2010).


La pista esistente e l'aeroporto

Base navale Usa?

La proposta di struttura militare statunitense a Socotra, tuttavia, non si limita ad una base aerea. E' prevista anche una base navale Usa.

Lo sviluppo dell'infrastruttura navale di Socotra era già in cantiere. Appena un paio di giorni prima (29 dicembre 2009) dei colloqui Petraeus-Saleh (2 gennaio 2010), il ministero yemenita approvava lo stanziamento di un prestito di 14 milioni di dollari di prestito dal Fondo kuwaitiano per lo sviluppo economico arabo (Kuwait Fund for Arab Economic Development, KFAED) a sostegno dello sviluppo del progetto di porto a Socotra.

Mappa 3


Il Grande gioco

L'arcipelago di Socotra è parte del Grande gioco che oppone la Russia all'America.

Durante la guerra fredda, l'Unione Sovietica aveva una presenza militare a Socotra, che all'epoca faceva parte dello Yemen del Sud.

Appena un anno fa, i russi hanno rinnovato i colloqui con il governo yemenita riguardo la creazione di una base navale sull'isola di Socotra. Un anno dopo, nel gennaio 2010, nella settimana successiva all'incontro Petraeus-Saleh, un comunicato della marina russa confermava che la Russia non rinunciava ai piani di avere delle basi per le sue navi... sull'isola di Socotra" [Difesa e sicurezza (Russia), 25 gennaio 2010]

Il summit Petraeus-Saleh del 2 gennaio 2010 è stato un passaggio cruciale nell'azione di indebolimento delle aperture diplomatiche russe al governo yemenita.

L'esercito statunitense aveva gli occhi puntati sull'isola di Socotra dalla fine della Guerra fredda.

Nel 1999, Socotra fu scelta "come sito su cui gli Stati Uniti hanno pianificato di costruire un sistema per lo spionaggio dei segnali elettromagnetici". I media dell'opposizione yemeniti riferiscono che "il governo dello Yemen ha accettato di consentire l'accesso ai militari Usa al porto e all'aeroporto di Socotra". Secondo il quotidiano d'opposizione Al-Haq, "a Socotra, il nuovo aeroporto civile lanciato per promuovere il turismo è stato convenientemente costruito in accordo a quanto indicato dalle truppe Usa (Pittsburgh Post-Gazette, Pennsylvania, October 18, 2000).

La militarizzazione dell'Oceano Indiano

La creazione di una base militare degli Stati Uniti a Socotra è parte del più ampio processo di militarizzazione dell'Oceano Indiano. In questo caso si tratta di integrare e collegare Socotra in una struttura già esistente, nonché di rafforzare il ruolo chiave svolto dalla base militare Diego Garcia nell'arcipelago delle Chagos.

Il Retroammiraglio della Marina Usa Alfred T. Mahan aveva lasciato intendere, prima della Prima guerra mondiale, che "ottenere la supremazia marittima nell'Oceano Indiano significa diventare attori di primo piano sulla scena internazionale" (Indian Ocean and our Security). Ciò che intendeva l'ammiraglio Mahan era il controllo strategico degli USA sulle vie marittime importanti dell'Oceano, di quello Indiano in particolare: "Questo oceano è la chiave per i sette mari nel XXI secolo; il destino del mondo sarà deciso in queste acque".

Mappa 4



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