www.resistenze.org - osservatorio - economia - 28-10-08 - n. 247

da P.C. del Pakistan - www.cppak.org - in www.solidnet.org
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Il Socialismo è la necessità del giorno
 
22/10/08
 
La crisi finanziaria dell'America imperialista è oggigiorno la crisi del capitalismo. Le caratteristiche di questa crisi sono simili a quelle del crack del 1929. Si è intensificata per il ritardato controllo delle economie del terzo mondo. America Latina, Iraq, Afghanistan ed altri importanti produttori di petrolio stanno affrontando e lottando risolutamente in opposizione al controllo imperialista. Se la resistenza andrà oltre, finirà per distruggere il centro imperialista americano, e fortificherà le rivoluzioni. In una sola settimana, 160.000 persone in America hanno perso il lavoro, ed i 700.000 milioni di dollari di aiuti non stanno salvando l'economia americana dalla crisi; con ciò l'industria del settore edilizio risulterà ancora più danneggiata.
 
Con la globalizzazione del capitale, le crisi in Europa ed in altri centri capitalisti s’intensificheranno. Dopo che diminuiranno i sussidi ed aumenterà la disoccupazione, crescerà l'appoggio alle forze rivoluzionarie. Se, nei paesi sottosviluppati, i lavoratori delle multinazionali danno inizio ad agitazioni e scioperi, questo aiuterà a sconfiggere il sistema capitalista.
 
Queste parole sono state pronunciate da membri del Comitato Centrale del Partito Comunista del Pakistan, i compagni Imdad Qazi e Mansoor Saeed, a Hyderabad durante il dibattito sulla situazione politica globale e del paese.
 
Anche il Pakistan affronta una grave crisi politica, sociale ed economica. Gli attuali dirigenti, che hanno ricevuto un grande appoggio della gente, ora si mostrano incapaci di affrontare le crisi. La classe operaia è scontenta per l’inflazione attuale, il rialzo dei prezzi e la disoccupazione. La classe media marcia, con le tasche vuote, verso la classe operaia (si proletarizza). Il paese è diviso in tre campi politici. Uno è quello chiamato jihadista e talebano, che combatte per un fascismo religioso. Il secondo campo lavora per salvaguardare gli interessi nordamericani ed usa, insieme all'America, il potere dello stato contro il primo campo. Il terzo è contrario ai primi due, e lotta per un'economia civile, democratica e mista. Questo campo probabilmente è debole e deve rafforzarsi. Il Partito Comunista del Pakistan rappresenta tale campo. Il PCP ed suoi alleati naturali, le forze di sinistra, devono unirsi non appena sia possibile, mobilitarsi ed attivare il popolo intorno ad un programma minimo. Gli intellettuali e la gente comune sentono la necessità di una forza alternativa. Se non forniamo loro soluzioni alternative, il Pakistan imboccherà la stessa strada di Afghanistan e Yugoslavia: la guerra civile.
 
Questo i dirigenti del PCP hanno spiegato ai loro quadri, sostenendo che il Socialismo rappresenta l'unica soluzione per fare fronte a tali circostanze e che portare al popolo un programma socialista è divenuta la necessità del giorno.
 
Il Segretariato Centrale del Partito Comunista del Pakistan