da Osservatorio sui Balcani -
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Mai più Bosniaco
Ogni giorno più di 50
persone si fanno cancellare dal registro dei cittadini della Bosnia Erzegovina.
Dalla fine della guerra ad oggi sono circa in 20.000 ad aver preso questa
decisione
(12/09/2003) Essere Bosniaci oggi non è un gran complimento. Gli abitanti della
Bosnia Erzegovina in Europa sono considerati cittadini
di ultima classe, extracomunitari, musulmani, poveri. Il passaporto bosniaco
non vale un soldo bucato. Così, tutti quelli che hanno la possibilità di
ottenere un'altra cittadinanza lo fanno volentieri. Quasi tutti i cattolici
bosniaci hanno preso la cittadinanza croata, e con il passaporto croato si
riesce a viaggiare con pochi problemi. I passaporti più ambìti però sono senza
dubbio quelli dei paesi dell’Unione Europea. In questi ultimi anni tantissimi
bosniaci, oltre un milione, sono andati a vivere fuori dal proprio paese e lì
sono diventati “cittadini normali”. Il sistema legale anglosassone permette ad
una persona di avere la doppia cittadinanza. I Bosniaci che vivono in America,
Australia, Gran Bretagna ne hanno approfittato. Con altri paesi, invece, la
questione della doppia cittadinanza non è stata ancora risolta. Proprio in
questo periodo si sta negoziando con Svezia e Svizzera. In molti paesi tuttavia
la gente è obbligata a scegliere una cittadinanza sola. Per questo motivo ogni
giorno, presso il Ministero degli affari civili, più di 50 persone si fanno
cancellare dal registro dei cittadini della Bosnia Erzegovina. Dal 1996 al 25
agosto 2003, da quel registro sono state cancellate 17.458 persone. Si tratta
soprattutto di gente giovane (Slobodna Bosna,04.09.2003).
Se volete parlare con loro, intervistarli, non sono molto disponibili. Dicono
tutti di essere dispiaciuti per il fatto che devono fare una cosa del genere.
Ma che sono costretti. La procedura non è semplice. Per essere cancellati dal
registro dei cittadini della BiH la procedura dura più di un anno e mezzo,
mentre ad esempio per la stessa persona la procedura per mettersi in regola in
Austria dura non più di un paio di settimane. In Bosnia la “cancellazione”
costa 1.700 marchi convertibili (poco meno di 850 €, ndr) e poi si pagano altri
1.800 euri per la nuova cittadinanza. Se la procedura viene fatta in uno dei
consolati bosniaci in Europa vanno aggiunte tasse per 450 euri.
La procedura è complicata quanto a tempo e soldi necessari, ma per quanto riguarda
il resto è molto semplice. Ad esempio al ministero non vi chiedono i vostri
motivi. La gente è libera di scegliere. Però, dicono gli impiegati, capita
spesso che la gente cerchi di spiegarsi da sola, senza esserne richiesta.
Alcuni raccontando la propria storia, a volte piangono. Dicono che hanno deciso
dopo tanti dilemmi, incertezze, e che lo fanno soprattutto per i loro figli. Un
certo numero di Bosniaci che durante la guerra stava all’estero era tornato in
Bosnia cercando di ricominciare da capo, ma con le case non ancora ricostruite,
la povertà, e senza lavoro, dopo un breve periodo di tentativi sono tornati in
Occidente. E per vivere lì, ovviamente, è meglio avere la cittadinanza.
Facendo i conti, in questi dieci anni la Bosnia ha perso altri 20.000
cittadini. Per non pensare che ce ne sono ancora più di un milione che, forse,
faranno la stessa fine.
Fonte: da Mostar, Dario Terzic © Osservatorio sui Balcani