www.resistenze.org - osservatorio - europa - politica e società - 26-05-05

Sul Referendum Francese del 29 maggio, relativo all’approvazione della Costituzione Europea:
documento elaborato da Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova.

 

Toni Negri, personalità altermondialista*, si dichiara per l’approvazione della Costituzione Europea:

“Sì”, per fare sparire questa merda di Stato-nazione”

– Vittorio de Filippis e Christian Losson

 

dal sito di Liberation, 13.5.05 – traduzione di Lorenzo Mazzucato

http://www.liberation.fr/page.php?Article=296227

 

L’italiano Toni Negri, settantunenne, è un pensatore della contestazione del capitalismo ed un esponente dell’altermondialismo. Ha ispirato i disobbedienti italiani all’epoca del G8 genovese, ha scritto in particolare “Moltitudine” con l’americano Michael Hardt, nel 2004. Stasera, parteciperà ad una iniziativa per il “Sì”, a Saint-Michel-sur-Orge (Essonne) a fianco del socialista Julien Dray e del verde Daniel Cohn-Bendit.

 

Perché un contestatore radicale, come lei, si dichiara per il “Sì”?

 

Perché la Costituzione è un mezzo per combattere l’Impero, la nuova società capitalistica globalizzata. L’Europa ha la possibilità di essere una barriera contro il pensiero unico dell’unilateralismo economico: capitalista, conservatore e reazionario. Ma l’Europa può essere anche un contro-potere di fronte all’unilateralismo Statunitense, il suo dominio imperiale, la sua crociata in Iraq per controllare il petrolio. Gli USA l’hanno capito così bene che, fin dagli anni ’50, lottano come matti contro il processo di unificazione europea. Gli USA vi vedono un blocco all’estensione del loro potere. Allo stesso modo, si oppongono all’emersione della Cina, come a qualsiasi alleanza regionale in America latina…

 

Gli esponenti del “No” rimproverano giustamente alla Costituzione di non proporre un modello decisamente alternativo a quello USA…

 

Sono d’accordo. Ma loro sbagliano appuntamento. Essi mitizzano una Costituzione che è solo un passaggio. La Costituzione ha effetti positivi e li avrà immediatamente! Poiché la vera questione è che regolerà il mercato mondiale. La resistenza nazionale non è più un baluardo. Solo la continuazione della costruzione europea consentirà di costruire alternative globali per quelle che io chiamo le Moltitudini, i movimenti della resistenza all’Impero. Cambiamenti che definiscono uno spazio politico nuovo nel quale sparirà questa merda dello Stato-nazione. La Costituzione introduce una nuova tappa verso un maggiore federalismo, anche se non è abbastanza federalista.

 

Un distruttore dei mercati come può appoggiare un testo che santifica il liberalismo?

 

Non è questo il problema! Si sa, lo spirito della Costituzione ha una base in salsa liberale…e allora? Sì, è imbottita di difetti, di lacune, ma introduce diritti nuovi attraverso la carta dei diritti fondamentali. Bisogna essere pragmatici. Cosa vuol dire essere di sinistra oggi? Quale alternativa propone il “No”? Non c’è un solo progetto di riorganizzazione sociale da parte dei sindacati o della società civile che sia sfociato in avanzamenti reali, da una generazione in qua… cosa vogliono? Una Costituzione europea o una Costituzione di modello comunista?

 

Al pari di altri ex-rivoluzionari, lei è diventato “liberal-realista”?

 

Non sono diventato improvvisamente un coglione liberale. Sono un rivoluzionario realista. Perché la Francia è così cocciuta? In Italia, in Germania e in Spagna, come negli ambienti altermondialisti, questo mio messaggio è ascoltato. Essi hanno compreso a pieno la posta in gioco del “Sì”. In Francia, il dibattito è rovesciato. Io passo per un oscurantista, ma lo sono gli altri. Io sono chiaro: bisogna essere imbecilli per credere che si possa costruire l’uguaglianza partendo da una Costituzione. Dicendo “No”, la Francia, che è il motore dell’Europa insieme con la Germania, mancherà uno snodo storico.

 

Lei rilancia il “Sì o caos”?

 

“Sì”, o la politica del peggio. “Sì” è la comparsa di uno spazio nuovo di lotta contro l’egemonia dell’Impero. “Sì”, o abdicare di fronte ai neocons americani. Non si può essere antimperialisti e altermondialisti, ignorando questo rapporto di forza. Il “No” distrugge questo equilibrio; distrugge tutto; il danno sarebbe enorme. Qualunque sarà il risultato, ci sarà una crisi. Se la Costituzione viene bocciata, la crisi sarà europea. Avremo il ritorno di lacerazioni interne, in Francia, ma anche tra Francia e Germania. Se vince il “Sì”, ci sarà crisi, inevitabilmente. Ma allora sarà internazionale. Sarà quella che opporrà due modelli: l’europeo e l’americano.

 

*in area francofona equivale, pressappoco, a no-global.

 

*************************************************************

 

Altro punto di vista, …condito di salsa “Ironica””!

 

http://www.michelcollon.info/mailinglist.php

L'Europa dei cretini
di Michel ONFRAY, filosofo, scrittore

Le persone che hanno deciso di votare « No » alla Costituzione Europea sono dei cretini, degli abbruttiti, degli imbecilli, degli incolti.  Piccolo potere d’acquisto, piccolo cervello, piccoli pensieri, piccoli sentimenti. Nessun titolo di studio, assolutamente nessun libro, niente cultura, nessuna intelligenza. Abitano in campagna, in provincia. Dei contadini, degli zotici, dei bifolchi, dei cafoni. Non hanno il senso della Storia, non sanno a cosa rassomiglia un grande progetto politico. Non sanno cosa sia il grande soffio del Progresso. Scoppiano di Paura.

Una volta, questi stessi deboli mentali hanno votato « NO » a Maastricht, non sapendo che il « SÌ » avrebbe suscitato l’aumento del potere di acquisto, la fine della disoccupazione, il pieno impiego, la crescita, il progresso, la tolleranza fra i popoli, la fraternità, la scomparsa del razzismo e della xenofobia, l’abolizione di tutte le contraddizioni e di tutta la negatività delle nostre civiltà post-moderne, dunque capitaliste, in versione liberale. L’elettore del “NO” è populista, demagogo, estremista, insoddisfatto, reattivo. È il prototipo dell’uomo rancoroso. D’altronde la sua voce si mescola a quelle di tutti i fascisti, i sinistroidi, gli altermondialisti e gli altri partigiani, vagamente nostalgici della Repubblica di Vichy, di una Francia ammuffita, questa vecchia luna sorpassata in questo tempo di mondializzazione felice e fortunata.  Diciamolo chiaro e netto : un fautore della sovranità è un cane !

Al contrario, l’elettore del « SÌ » è geniale, lucido, intelligente. Grosso blocchetto di assegni, encefalo immenso, gigantesca visione del mondo, ipertrofia del comune sentire. Diploma di studi superiori, fortunato possessore di una biblioteca di Pleiadi nuovi fiammanti, dotato di un sapere senza limiti e di una sagacità inaudita, ha proprietà in città, urbano convinto, possibilmente parigino.  Ha il senso della Storia, d’altra parte ha posizionato il suo seggio accademico in questa direzione e non si fa mancare alcuna delle passioni del suo secolo. Il Progresso, lui lo conosce! La Paura? La ignora. Il Debordiano Sollers, il Sartriano BHL e il Kantiano Luc Ferry ve lo potranno confermare.

Sicuramente, il fautore del “Sì” ha dato il suo consenso a Maastricht e ha potuto verificare, come previsto, che i salari si sono trovati aumentati, la disoccupazione è diminuita e si è fortificata la solidarietà fra le comunità.  Colui che vota per il “Sì” è democratico, moderato, felice, sta bene con se stesso, equilibrato, in analisi da lunga data. La sua voce si mescola per certo con coloro che, come lui, trovano esecrabili gli eccessi: i democratici cristiano-liberali, i Chirachiani di convinzione, i socialisti Mitterandiani, i padroni umanitari, gli ecologisti da salotto. È cosa dura non essere per il “Sì”…

Cittadini, riflettete prima di commettere l’irreparabile !

 

*************************************************************

 

10 ragioni per rifiutare la Costituzione Europea
HERWIG LEROUGE
http://www.michelcollon.info/
(traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova)

Alla fine, dibattere!Autore di molti studi sull’Unione Europea, Herwig Lerouge riassume in questo documento i pericoli della Costituzione Europea. La mobilitazione Francese sul referendum offre grandi possibilità per innescare alla fine un dibattito in tutta Europa: la Costituzione Europea e la Direttiva Bolkestein, sono o non sono fratello e sorella? A cosa serve l’Unione Europea? Questa si muove sulle tracce degli USA? Si sta preparando un Esercito Europeo, a scapito dei bilanci per il sociale? E per condurre quali conflitti? Su tutte queste questioni, Lerouge porta il dibattito su livelli di grande qualità, assieme a  Henri Houben (Attac-Bruxelles), Pol De Vos (Stop USA) e Raoul Jennar  (Oxfam).

Jennar e Lerouge parteciperanno all’incontro che avrà per tema : "L'Europa  sulle orme degli USA?", organizzato il 3 giugno da  Stop USA - Bruxelles (http://www.stopusa.be/).

Per invitarli, scrivere a :
Herwig Lerouge: herwig.lerouge@teledisnet.be

9 marzo 2005

«Giuro di osservare la Costituzione... » Gli eletti progressisti oseranno ancora prestare giuramento secondo questa formula, se verrà adottata questa Costituzione Europea? Certamente no, se si esamina la maniera in cui questa Costituzione impasterà e costruirà l'Europa antisociale.

1. Voi vorreste lavorare meno ore alla settimana o andare in prepensionamento per potere in contropartita fornire un posto di lavoro ad un disoccupato ? Un minuto. La Costituzione Europea sottopone i diritti sociali alla "creazione delle condizioni necessarie per la competitività dell'industria". In più, predica "la flessibilità della mano d'opera e del mercato del lavoro". Quindi fornisce una base costituzionale alla politica antisociale condotta dall'Unione europea da più di 20 anni. Per esempio, al progetto della Commissione europea di autorizzare la settimana lavorativa di ...65 ore.

2. Siete un avversario accanito della direttiva Bolkestein, secondo cui il settore dei servizi, come la sanità e l'istruzione, sarà sottoposto ad un regime di concorrenza? State calmi. La Costituzione Europea fornisce una base costituzionale a questa direttiva. Infatti stabilisce che la libertà di circolazione dei servizi è "un valore fondamentale" dell'Unione europea. Secondo questo « valore », le imprese di servizio dei paesi a bassi salari potranno operare in tutti i paesi alle condizioni sociali del loro paese di origine.

3. Voi pensate che sarebbe opportuno fissare un salario minimo per tutti i lavoratori dell'Unione? O che bisognerebbe tassare i grandi patrimoni? Adagio! La Costituzione Europea esige l'unanimità dei 25 Stati membri per la legislazione sociale e fiscale nel suo complesso. È come dire che potrete attendere qualche secolo prima che vengano adottate quel tipo di misure.

4. Voi ritenete che bisognerebbe migliorare i servizi pubblici, dato che questo risponderebbe meglio alle aspettative delle persone ? Oh là. La Costituzione rende legale lo smantellamento dei servizi pubblici per il profitto dei grandi gruppi finanziari e dei loro azionisti. D'altronde, il termine « servizi pubblici » è bandito da questa Costituzione e sostituito con « servizi di interesse economico generale ». Le imprese che forniscono questi servizi sono sottoposte alle leggi della concorrenza, e quindi non saranno altro che pompe distributrici di denaro per le multinazionali.

5. Voi trovate che lo Stato dovrebbe svincolare un po' di denaro per salvare le stazioni e gli uffici postali minacciati di chiusura ? Attenzione! La Costituzione Europea proibisce in via definitiva ad uno Stato di fornire « aiuti che possono falsare o che minacciano di falsare la concorrenza, favorendo alcune imprese ». Lo Stato, azionista delle Poste, non potrà più iniettare denaro, che non verrebbe fornito da un proprietario privato guidato dal profitto.

6. Voi reputate che sarebbe il caso di riprendere dalle diverse Costituzioni nazionali i diritti democratici a maggior garanzia sociale, in modo che tutti i cittadini dell'Unione sociali ne possano trarre profitto? Calmatevi! La Costituzione Europea, al contrario, fornisce una rappresentazione verso il basso di questi diritti. Questa Costituzione, ad esempio piazza il diritto dei padroni alla serrata a fianco del diritto di sciopero. Sostituisce il "diritto al lavoro" con il "diritto di lavorare e di cercarsi un lavoro". Non prevede proprio il diritto alla pensione, ai sussidi di disoccupazione, ad un minimo di salario, all'abitazione, all'aborto...

7. Voi siete convinti che bisogna mettere un freno all'ultraliberismo ? Che è necessario un qualche controllo pubblico, piuttosto che concedere tutto il potere al mercato? Stop. La Costituzione Europea afferma che la politica economica è diretta « conformemente al rispetto del principio di una economia di mercato, dove la concorrenza è libera ».

8. Voi considerate che i cittadini dovrebbero avere più voce in capitolo nelle decisioni politiche ? Svegliatevi! La Costituzione Europea non cambia la situazione attuale, a ben saperlo: la Commissione e il Consiglio dei Ministri, che non vengono eletti, conservano il potere di fare le leggi e di applicarle. Il Parlamento europeo non può dire nulla in materia monetaria, commerciale e sulla concorrenza. Visto che ci si trova in una democrazia partecipativa, la Costituzione offre certamente il diritto di petizione. Ma se verranno raccolte il milione di firme necessarie, queste serviranno solo ad "invitare" la Commissione ad emettere delle proposte. Sapendo che queste dovranno rispettare la Costituzione. E, per coronare il tutto, questa Costituzione non può essere rimessa in causa, se non all'unanimità dei 25 Stati membri.

9. Voi sognate un'Europa che costruisce una politica di pace e che porta avanti una politica indipendente dagli Stati Uniti ? In quale film ? La Costituzione Europea accelera la militarizzazione dell'Unione e permette a questa di impegnarsi in operazioni militari offensive, anche a migliaia di chilometri dalle sue frontiere. E, precisa la Costituzione, verranno « rispettati gli obblighi derivanti dal Trattato del Nord Atlantico (NATO) per quegli Stati membri che considerano la loro difesa comune realizzata nel quadro del Patto Atlantico ». Per essere chiari, l'Europa è sottoposta agli USA tramite la NATO.

10. Voi trovate che l'Europa dovrebbe condurre un commercio più giusto con i paesi del Terzo Mondo ? Ben considerato. La Costituzione Europea esige che i suoi principi liberisti vengano applicati al mondo intero attraverso l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) e altre istituzioni internazionali. In altri termini: viva il saccheggio del Terzo Mondo!



Sono completamente d’accordo con queste considerazioni, e trovo assolutamente stucchevole la presa di posizione di Toni Negri: per questo filosofo è cosa buona scatenare conflitti fra imperialismi liberisti. Il più forte dei liberisti vincerà, e poi ci penseranno le “Moltitudini” a “Disobbedire”!


Noi abbiamo bisogno di una Unione Europea in cui vengono allargati e radicati i diritti e le garanzie sociali, e non i principi che informano la Direttiva Bolkestein. Che strano mondo di confusi è quello della “Disobbedienza” e delle “Moltitudini”! Curzio

**************************************************************