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- osservatorio - europa - politica e società - 18-03-16 - n. 581
Sull'accordo UE-Turchia per l'espulsione di rifugiati e immigrati
Partito Comunista dei Popoli di Spagna (PCPE) | pcpe.es
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
16/03/2016
Il Comitato Esecutivo del PCPE, dopo aver conosciuto il contenuto dell'accordo negoziato tra i 28 paesi dell'UE e la Turchia per l'espulsione di massa dei rifugiati fuori dalle frontiere UE, dichiara quanto segue:
1) Questo accordo ratifica, ancora una volta, che l'UE è una organizzazione nemica di tutti i popoli, che adotta condotte sempre più dittatoriali. L'istituzione arbitraria del "dietrofront" di tutti quei rifugiati che giungono alle frontiere dei paesi dell'UE attraverso la Turchia è una violazione palese della normativa vigente, già di per sè restrittiva.
2) Si dimostra che gli accordi adottati dall'UE nel corso dell'anno passato per accogliere un ampio numero di rifugiati sono carta straccia e che non è esistita in alcun momento la volontà politica di affrontare la questione, partendo dal rispetto dei più elementari principi democratici e dai diritti delle persone di cercare una soluzione sicura per le proprie vite. L'UE promuove la libera circolazione dei capitali, mai la libera circolazione delle persone.
3) L'Unione europea ignora vergognosamente le circostanze del problema che ha contribuito a creare, alimentando e finanziando le forze terroriste che hanno scatenato la guerra contro il legittimo governo siriano.
4) Va rapidamente affermandosi la concezione di "Fortezza Europa", che dimostra come la retorica delle frequenti dichiarazioni UE sui diritti umani e sulla solidarietà internazionale non sono altro che chiacchiere per coprire la sua autentica natura di strumento a disposizione del capitale monopolista e nemico dei popoli.
5) Si legittima e si alimenta il governo, sempre più autocratico e bellicista, della Turchia, il cui presidente Erdogan prosegue con la repressione contro il suo popolo, mentre interviene militarmente appoggiando le forze islamiste e terroriste in Siria.
6) La crisi capitalista si esprime in ogni tipo di azione politica delle potenze e alleanze imperialiste e questi fatti non fanno altro che confermare la crisi di grande portata che sta vivendo l'UE. A questo accordo bisogna aggiungere quello stretto con David Cameron per evitare la "Brexit", anch'esso in contraddizione con alcune delle parole d'ordine utilizzate come copertura per legittimare agli occhi dei popoli l'esistenza dell'UE.
7) Il PCPE condanna fermamente l'accordo tra UE e Turchia e conferma il giudizio che vede nell'Unione Europea un'alleanza di Stati al servizio del capitale monopolistico e dei suoi interessi, assolutamente incapace di offrire ai popoli che la formano e a quelli vicini un orizzonte di pace e diritti.
8) Il PCPE chiede il rispetto più assoluto dei diritti delle persone rifugiate, l'apertura delle frontiere e l'applicazione di tutte le garanzie a tutela della loro vita.
9) Il PCPE, sulla base dei suoi principi internazionalisti, chiede il ritiro immediato delle navi della NATO che, insieme a FRONTEX, sono causa di migliaia di morti nel Mediterraneo.
10) Il PCPE chiama la classe operaia e il popolo a combattere queste politiche criminali dell'UE e a intraprendere ogni tipo di azione di solidarietà con le persone rifugiate che fuggono dalle guerre imperialiste.
Madrid, 15 marzo 2016
Comitato Esecutivo PCPE
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