www.resistenze.org - osservatorio - fatti e misfatti - 04-10-04

da: http://globalresearch.ca/articles/CHO404C.html
traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova

”Dando evidenza alle menzogne” sull’11 settembre si rende eterna la “Grande Menzogna”


by Michel Chossudovsky

Michel Chossudovsky è l’autore di “War and Globalization”, “The Truth behind September 11” a http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.html


Testo della relazione conclusiva di Michel Chossudovsky alla sessione pubblica plenaria del 27 maggio 2004 presso la Commissione Internazionale d’Inchiesta dei Cittadini sull’11 settembre, a Toronto (Canada), 25-30 Maggio 2004.  
http://www.globalresearch.ca 27 may 2004/

L’URL di questo articolo a: http://globalresearch.ca/articles/CHO404C.html

L’amministrazione Bush ha avuto numerosi avvertimenti di intelligence. "L’esternazione di menzogne" da parte dei funzionari di Bush, questi "avvertimenti di intelligence" sono serviti a sostenere che Al Qaeda costituisce un’autentica minaccia, un "nemico esterno", che minaccia la sicurezza dell’America, quando di fatto Al Qaeda è una creazione degli apparati di  intelligence USA.

L’11 settembre ne è la giustificazione.

Secondo la Sicurezza Nazionale "attacchi a scadenza ravvicinata saranno della stessa entità o addirittura superiori agli attacchi dell’11 settembre ".

Un "attacco terroristico” sul territorio Americano porterebbe in effetti  alla sospensione del governo civile e all’instaurarsi della legge marziale. Ecco le parole del Ministro alla Sicurezza Nazionale, Tom Ridge: "Se noi arriviamo al Rosso [codice di allerta]... è fondamentale chiudere i battenti della nazione."

"Tu ti potrai chiedere, 'È seria questa cosa?' Sì, è in gioco la nostra esistenza. La gente non fa questo se non si trattasse di una situazione seria." (Donald Rumsfeld)

La "Criminalizzazione dello Stato", avviene quando criminali di guerra occupano in modo legittimo posizioni di autorità, che consentono loro di decidere "chi sono i criminali", nel momento in cui di fatto sono proprio loro i criminali.

Smascherare una menzogna non necessariamente conduce a stabilire la verità.

Di fatto la Commissione per l’11 settembre, che ha il mandato di investigare sugli attacchi dell’11 settembre, ha dimostrato esattamente l’opposto.  

Noi sappiamo che l’amministrazione Bush aveva avuto numerosi “avvertimenti dall’intelligence”. Sappiamo inoltre che l’"intelligence" aveva confermato che i terroristi avevano la capacità di dirottare aerei e di usare questi velivoli per colpire edifici pubblici.  
Il Procuratore Generale era stato chiaramente messo in guardia dall’FBI nell’agosto 2001 di evitare aerei di linea commerciali, ma questa informazione non era stata resa pubblica. (Vedi Eric Smith a http://www.globalresearch.ca/articles/SMI402A.html)

Il Pentagono aveva svolto un’esercitazione, del tutto sotto copertura, di un aeroplano che andava a schiantarsi sul Pentagono. (Vedi http://globalresearch.ca/articles/RYA404A.html)

Sappiamo inoltre che funzionari di Bush, come Donald Rumsfeld e Condoleezza Rice hanno mentito sotto giuramento alla Commissione per l’11 settembre, quando hanno affermato di non aver avuto nessuna informazione, o preavviso alcuno, tali da impedire attacchi terroristici. 

Ma noi sappiamo anche da una ricerca attentamente documentata che:
- sono stati impartiti ordini di allentare la guardia per quell’11 settembre. Infatti la Forza Aerea USA non è intervenuta.
(Vedi http://www.globalresearch.ca/articles/ELS305A.html, Szamuely a http://www.globalresearch.ca/articles/SZA112A.html)

- é avvenuto l’insabbiamento delle inchieste sul World Trade Center (WTC) e sul Pentagono. Le macerie del WTC sono state messe sotto sequestro.
(Vedi Bill Manning a http://www.globalresearch.ca/articles/MAN309A.html)

- i rottami dell’aereo al Pentagono sono scomparsi. 
(Vedi Thierry Meyssan a http://www.globalresearch.ca/articles/MEY204C.html)

- come risultato dell’11 settembre, sono stati realizzati massicci guadagni finanziari attraverso operazioni di Borsa sulla base di informazioni riservate che riconducevano all’11 settembre.
(Vedi Michael Ruppert, http://www.globalresearch.ca/articles/RUP110A.html .)

- esiste tuttora un imbroglio finanziario che sta sotto alla richiesta di 7.1 miliardi di dollari di assicurazioni reclamati dal locatario del WTC, in seguito al crollo delle due Torri.
(Vedi Michel Chossudovsky, http://www.globalresearch.ca/articles/CHO403B.html)

- un mistero circonda l’edificio 7-WTC, che è collassato (o è stato “buttato giù” misteriosamente) nel pomeriggio dell’11/9 
(Per i particolari su WTC-7 vedi Scott Loughrey a http://www.globalresearch.ca/articles/LOU308A.html).

La Casa Bianca è stata accusata dai suoi critici di "criminale negligenza", per avere trascurato con indifferenza le informazioni di intelligence fornite al Presidente Bush e alla sua squadra per la sicurezza nazionale e per non essersi messi in azione per prevenire l’attacco terroristico dell’11/9. 
L’opinione prevalente che si sta diffondendo è: "Loro sapevano, ma non hanno fatto nulla per agire".

A questa linea di ragionamento si appellano molti critici sull’11/9 e "i picchiatori di Bush", e sempre più in modo palese vengono mosse accuse all’amministrazione Bush. 

Ora, per amara ironia, il processo reale che porta a smascherare queste menzogne e ad esprimere il pubblico sdegno ha contribuito a rinforzare gli insabbiamenti sui fatti dell’11 settembre.
"Smascherare le menzogne" serve a presentare Al Qaeda come una minaccia effettiva, come un "nemico esterno", che minaccia la sicurezza dell’America, quando di fatto Al Qaeda è una creazione della struttura di intelligence USA. 

La congettura è che questi avvertimenti e i documenti di intelligence emanati dall’organizzazione spionistica hanno costituito una vera ed obiettiva rappresentazione della minaccia terroristica.   

Nel frattempo, la storia  di Al Qaeda e della CIA è stata tenuta schiacciata nel retroscena.  Del fatto che governi successivi USA, dalla guerra Sovietico- Afgana in poi, abbiano sostenuto e incoraggiato la rete terroristica Islamica non se ne fa da tempo cenno, per ovvie ragioni.

Risulta necessario stroncare l’opinione generale riguardante Al Qaeda come nemico esterno dell’America, che costituisce il costrutto fondamentale dell’intera dottrina per la Sicurezza Nazionale.
Questa proposizione centrale che i terroristi Islamici siano i responsabili per l’11 settembre serve a giustificare qualsiasi cosa, quindi il Patriot Act, le guerre contro l’Afghanistan e l’Iraq, i bilanci in crescita vertiginosa per la difesa e la sicurezza nazionale, la detenzione di migliaia di persone di fede Musulmana con accuse inventate, l’arresto e la deportazione a Guantanamo di presunti “nemici combattenti”, ecc. 


Il ruolo centrale di Al Qaeda nella Dottrina Bush sulla Sicurezza Nazionale e nella Dottrina militare USA.

Come spiegato dettagliatamente nella Strategia per la Sicurezza Nazionale (NSS), la dottrina della “guerra di difesa” preventiva e la “guerra al terrorismo” contro Al Qaeda costituiscono i due fondamentali costrutti della campagna propagandistica del Pentagono.
"Il Pentagono deve prepararsi per ogni possibile evenienza, specialmente adesso che dozzine di paesi e molti gruppi terroristici si sono impegnati in programmi segreti di sviluppo di armamenti." (riportato da William Arkin, Secret Plan Outlines the Unthinkable - Un Piano Segreto delinea l’Inimmaginabile, Los Angeles Times, 9 Marzo 2002)
La dottrina nucleare dell’Amministrazione post 11 settembre indica Al Qaeda come una qualche sorta di potenza nucleare. 

La effettiva esistenzadi Al Qaeda fornisce la giustificazione per una guerra preventiva contro gli Stati canaglia e le organizzazioni terroristiche. Questo è la parte centrale dell’indottrinamento delle truppe USA che combattono in Medio Oriente. Inoltre così si possono giustificare i cosiddetti “abusi” sui prigionieri di guerra.

L’obiettivo è di presentare l’ "azione militare preventiva"- vale a dire la guerra - come un atto di "auto-difesa" contro due categorie di nemici, gli " Stati canaglia" e i " terroristi Islamici":

"La guerra contro i terroristi ad estensione globale è una impresa globale di incerta durata. …L’America si muoverà contro queste minacce emergenti prima che queste possano completamente essere messe in atto.

…Stati canaglia e terroristi non cercano di attaccarci usando mezzi convenzionali. Loro sanno bene che questi attacchi andrebbero incontro ad un fallimento. Invece, fanno affidamento su azioni terroristiche e, potenzialmente, sull’uso di armi di distruzione di massa (…)

Gli obiettivi di questi attacchi sono le nostre forze militari e le nostre popolazioni civili, in diretta violazione di una delle principali norme del diritto in situazioni di guerra. Come è stato dimostrato dal numero di perdite subite l’11 settembre 2001, lo specifico obiettivo dei terroristi è causare il maggior numero di vittime civili e queste vittime potrebbero aumentare esponenzialmente in modo molto severo se i terroristi entrassero in possesso e usassero armi di distruzione di massa. 

Gli Stati Uniti già da tempo hanno tenuta salda l’opzione di azioni preventive per parare i  colpi di un’efficace minaccia alla loro sicurezza nazionale.  La minaccia più grande, il rischio più grande è l’inazione – e diventa sempre più impellente entrare anticipatamente in azione per difendere noi stessi,  (…). Per anticipare o prevenire questi atti ostili da parte dei nostri avversari, gli Stati Uniti, se necessario, agiranno preventivamente." (da Strategia per la Sicurezza Nazionale, Casa Bianca, 2002, http://www.whitehouse.gov/nsc/nss.html)

Per giustificare queste azioni militari preventive, compreso l’uso di armi nucleari in teatri di guerra convenzionale (con approvazione del Senato nel 2003), la Dottrina per la Sicurezza Nazionale esige la  "costruzione" di una minaccia terroristica, cioè di "un nemico esterno." Inoltre risulta necessario vincolare queste minacce terroristiche a "Stati che le sponsorizzano ", ai cosiddetti  "Stati canaglia".

Ma allora questo significa che ivari "eventi che hanno prodotto vittime in massa", che vengono addossati ad Al Qaeda (il Nemico Costruito), fanno parte di una manovra propagandistica che consiste nel sostenere La Leggenda di un Nemico Esterno. 

Nessuna Al Qaeda

Nessuna guerra al terrorismo

Nessuno stato canaglia che sponsorizza Al Qaeda

Nessun pretesto per scatenare la guerra

Nessuna giustificazione per invadere ed occupare l’Afghanistan e l’Iraq

Nessuna giustificazione per l’invio di forze speciali USA in tante regioni in tutto il mondo.

Nessuna giustificazione per lo sviluppo di armi nucleari tattiche da usare nei teatri di guerra convenzionale contro i terroristi Islamici, che secondo documenti ufficiali costituiscono una minaccia nucleare.
(Vedi  http://globalresearch.ca/articles/CHO405A.html).

L’11 settembre e la propaganda di guerra

In altre parole, gli avvertimenti di intelligence hanno dato sostegno alla leggenda di Al Qaeda, leggenda che costituisce la pietra angolare della “guerra al terrorismo”. E quest’ultima serve come giustificazione per le “guerre preventive” dell’America, con l’obiettivo di “proteggere la Patria!”

Un anno prima dell’11 settembre 2001, il Progetto per un Nuovo Secolo Americano (PNAC) invocava “qualche evento catastrofico e catalizzante, del tipo un nuovo Pearl Harbor,” che avrebbe dovuto galvanizzare l’opinione pubblica USA in favore di una agenda di guerra. (Vedi http://www.globalresearch.ca/articles/NAC304A.html)

Gli architetti del Progetto PNAC sembravano aver anticipato con cinica accuratezza l’uso degli attacchi dell’11 settembre come “un pretestuoso incidente per la guerra.”  
L’obiettivo dichiarato dal PNAC è “La Difesa della Patria” e “Combattere e vincere in modo definitivo guerre di teatro molteplici e simultanee”, complessivamente esercitare funzioni di polizia e azioni militari punitive in tutto il mondo, ed operare per la cosiddetta “rivoluzione negli affari militari”, che essenzialmente significa sviluppare nuovi tipi di sistemi d’arma, come la militarizzazione dello spazio esterno, lo sviluppo di una nuova generazione di armi nucleari, ecc. (su armi nucleari, vedi http://globalresearch.ca/articles/CHO405A.html,
sul PNAC, vedi  http://www.globalresearch.ca/articles/NAC304A.html)

Il riferimento del Progetto PNAC ad un "evento catastrofico e catalizzante" fa eco ad una dichiarazione del tutto simile di David Rockefeller alla Commissione per il Commercio delle Nazioni Unite nel 1994:

"Noi ci troviamo ai limiti di una trasformazione globale. Tutto quello di cui noi necessitiamo è una crisi sicuramente di maggior spessore e le nazioni allora accoglieranno con favore il Nuovo Ordine Mondiale."

Ugualmente, nelle parole di Zbigniew Brzezinski nel suo libro, La Grande Scacchiera:
 "…può risultare molto difficile costruire un consenso [in America] su problemi di politica estera, se non in presenza di circostanze di una minaccia proveniente dall’esterno, veramente massiccia e ampiamente percepita."

Zbigniew Brzezinski, che è stato Consigliere per la Sicurezza Nazionale del Presidente Jimmy Carter, è stato uno degli architetti chiave della rete organizzativa di Al Qaeda, creata dalla CIA all’attacco in occasione della guerra Sovietico-Afghana (1979-1989).
(Vedi Brzezinski a http://www.globalresearch.ca/articles/BRZ110A.print.html)

L’"evento catastrofico e catalizzante", come stabilito dal Progetto PNAC, risulta parte integrante della pianificazione spionistico-militare degli USA. 
Il Generale Franks, che ha condotto la campagna militare nell’Iraq, recentemente ha sottolineato il ruolo di un “evento che produce moltissime vittime” (ottobre 2003) per raccogliere il consenso ad imporre la Legge Marziale in America.
(Vedi il Generale Tommy Franks invoca l’abrogazione della Costituzione USA, novembre 2003, a http://www.globalresearch.ca/articles/EDW311A.html).

Franks identifica lo scenario preciso in cui si potrà instaurare la Legge Marziale:
"un evento terroristico, da qualche parte del mondo Occidentale - forse anche negli Stati Uniti d’America –, con una impressionante quantità di vittime, dovrebbe indurre la popolazione a mettere in forse la nostra stessa Costituzione e ad accettare l’ inizio della militarizzazione del nostro Paese, in modo da evitare il ripetersi di un altro evento con grandi quantità di vittime." (Ibid)

Questa affermazione da parte di un soggetto, che è stato attivamente coinvolto nella pianificazione militare e di intelligence ai più alti livelli, suggerisce che la “militarizzazione del nostro Paese” è un assunto operativo in sviluppo. Questo fa parte della più estesa “opinione prevalente a Washington”, che può essere identificata con la "roadmap" di guerra dell’Amministrazione Bush e con la “Difesa della Patria.”  Inutile dire che è anche parte integrante dell’agenda neoliberal.

L’”evento terroristico che produce un’impressionante quantità di vittime” viene presentato dal  Generale Franks come punto cruciale del cambiamento politico. La crisi e il disordine sociale che ne deriverebbero vengono intesi come facilitazioni ad una più rilevante deriva antidemocratica nelle strutture politiche, sociali ed istituzionali degli USA. 
La dichiarazione del Generale Franks riflette la generale opinione all’interno dell’Esercito USA relativamente a quello che gli eventi terroristici potrebbero scatenare. La “guerra al terrorismo” fornisce la giustificazione per abrogare la Norma di Legge, la Costituzione, con l’obiettivo ultimo di “preservare le libertà civili”. 

L’intervista di Franks suggerisce che un attacco terroristico messo in atto da Al Qaeda verrà usato come “meccanismo di innesco” di un colpo di stato militare negli Stati Uniti.  L’”evento tipo Pearl Harbor” del Progetto PNAC dovrebbe essere usato come giustificazione per dichiarare lo Stato di emergenza, con il conseguente insediamento di un governo militare. 

Dopo molte considerazioni, si può concludere che la militarizzazione delle istituzioni civili dello Stato negli USA può certamente essere operativa sotto la facciata di una falsa democrazia.

Effettivi attacchi terroristici

Per essere “effettiva”, la campagna di terrore e di disinformazione non può fare affidamento unicamente su “avvertimenti” inconsistenti di futuri attacchi, essa richiede anche accadimenti terroristici “reali” o “incidenti” che producano credibilità ai piani di guerra di Washington. Questi eventi terroristici vengono usati per giustificare la messa in atto di “misure di emergenza”, accompagnate ad “azioni militari di rappresaglia”. Questi eventi terroristici sono necessari, nel contesto presente, per creare la falsa idea di “un nemico esterno” che sta minacciando la Patria Americana. 

Lo scatenamento di “incidenti pretestuosi di guerra” fa parte della strategia del Pentagono. Di fatto risulta parte integrante della storia militare degli USA.
(Vedi Richard Sanders, War Pretext Incidents, How to Start a War, Global Outlook, - Incidenti pretestuosi di guerra, Come scatenare una guerra, Panoramica globale, capitoli 2 e 3,  2002-2003).

Nel 1962, i Capi di Stato Maggiore Riuniti avevano considerato un piano segreto, sotto il titolo di  "Operazione Northwoods", per provocare deliberatamente vittime civili, in modo da giustificare l’invasione di Cuba:
"Noi potremmo far saltare in aria una nave USA nella Baia di Guantanamo ed accusare di questo Cuba," "Potremmo sviluppare una campagna terroristica da imputare ai Comunisti Cubani nell’area di Miami, in altre città della Florida ed anche a Washington" "gli elenchi delle perdite pubblicati nei quotidiani USA potrebbero produrre una vantaggiosa ondata di indignazione nazionale." (Vedi il documento declassificato Top Secret 1962 dal titolo "Justification for U.S. Military Intervention in Cuba - Giustificazione per un intervento militare a Cuba")
(Vedi Operation Northwoods a http://www.globalresearch.ca/articles/NOR111A.html).

Non vi sono prove che il Pentagono o la CIA abbiano giocato un ruolo diretto nei recenti attacchi terroristici, come quelli in Indonesia (2002), India (2001), Turchia (2003) e Arabia Saudita. (2003).
Secondo i rapporti, questi attacchi sono stati condotti da organizzazioni (o da cellule di queste organizzazioni), che operano in maniera del tutto indipendente, con un certo grado di autonomia. Questa indipendenza caratterizza la vera natura di un’operazione segreta di intelligence. La “struttura di intelligence” non è mai in contatto diretto con i suoi sponsors segreti, e non necessariamente è a conoscenza del ruolo che sta giocando a vantaggio dei suoi sponsors di intelligence. 

Le domande fondamentali sono:
Chi sta nel retroscena?
Attraverso quali fonti arrivano i finanziamenti?
Da chi è costituita la rete di base dei collegamenti?


Per esempio, nel caso dell’attentato a Bali del 2002, la presunta organizzazione terroristica Jemaah Islamiah aveva legami con il servizio di spionaggio militare Indonesiano (BIN), che a sua volta era in collegamento con la CIA e l’intelligence Australiana.
Gli attacchi terroristici del dicembre 2001 al Parlamento Indiano – che hanno contribuito a spingere India e Pakistan sull’orlo di una guerra – con molta probabilità sono stati condotti da due gruppi di rivoltosi con basi in Pakistan, il Lashkar-e-Taiba ("Esercito della Purezza") e lo Jaish-e-Muhammad ("Esercito di Maometto"), entrambi appoggiati dall’ISI Pakistano, secondo la Commissione per le Relazioni con l’Estero (CFR).
(Commissione per le Relazioni con l’Estero, Washington 2002 a http://www.terrorismanswers.com/groups/harakat2.html).

Quello che la CFR trascura di mettere a conoscenza è la relazione cruciale che intercorre fra l’ISI e la CIA e il fatto che l’ISI continua a supportare il Lashkar, lo Jaish e il militante Jammu e Kashmir Hizbul Mujahideen (JKHM), che collaborano tutti con la CIA.
(Per ulteriori particolari, vedi Michel Chossudovsky, Fabricating an Enemy – Come fabbricare un nemico, marzo 2003, a http://www.globalresearch.ca/articles/CHO301B.html)

Un fascicolo classificato nel 2002, redatto come guida per il Pentagono, " raccomanda la formazione di un cosiddetto “Gruppo di Azione per Operazioni Preventive” (P2OG), atto ad innescare operazioni segrete rivolte a "stimolare reazioni " fra i terroristi e gli Stati in possesso di armi di distruzione di massa – per esempio, sollecitando cellule terroristiche all’azione ed esponendo poi gli stessi terroristi ad attacchi “a risposta rapida” da parte delle forze USA." (William Arkin, The Secret War-La Guerra Segreta, The Los Angeles Times, 27 ottobre 2002)
L’iniziativa del P2OG non è assolutamente nuova.  Essenzialmente, viene estesa una struttura già esistente per operazioni segrete. Come ampiamente documentato, la CIA ha appoggiato gruppi terroristici già dai tempi della Guerra Fredda.

Per "indurre gruppi terroristici" a compiere operazioni sotto copertura di intelligence, spesso vengono richieste infiltrazioni e addestramento di gruppi estremisti collegati con Al Qaeda.
A questo riguardo, l’appoggio di copertura da parte delle strutture militari e spionistiche Statunitensi è stato incanalato verso diverse organizzazioni terroristiche Islamiche attraverso una rete complessa di intermediari e di agenti dello spionaggio. (Vedi più avanti, in relazione con le questioni Balcaniche) 

Prevedere (attentati terroristici) costruisce una pista falsa.

La previsione di attentati implica e richiede l’esistenza di questo "nemico esterno", che è sempre sul punto di aggredire l’America.
Come ampiamente documentato, le brigate Islamiche ed Al Qaeda, le scuole coraniche madrassas e i campi di addestramento in Afghanistan sono una creazione della CIA. I Talebani erano i "laureati" delle scuole religiose madrassas, e sono loro che hanno formato un governo nel 1996, con l’appoggio degli USA.

Durante la Guerra Fredda, ma anche in tempi successivi, la CIA, usando la struttura dello Spionaggio Militare del Pakistan come intermediaria, ha giocato un ruolo decisivo nell’addestramento dei Mujahideen. D’altro canto l’addestramento alla guerriglia appoggiato dalla CIA veniva integrato con gli insegnamenti sull’Islam.
Ogni amministrazione USA, a partire da Jimmy Carter, ha favorito in modo consistente la cosiddetta "Base Militante Islamica", compresa Al Qaeda di Osama bin Laden, come parte integrante della propria agenda di politica estera.

A questo riguardo, i Democratici e i Repubblicani hanno operato di concerto. Di fatto, è l’organizzazione spionistico-militare USA che ha dato continuità alla politica estera degli Stati Uniti.

Informazioni dai media su Al Qaeda e il Servizio Spionistico Militare (ISI) del Pakistan

Bisogna mettere in evidenza che in tutti gli eventi terroristici effettivamente accaduti dopo l’11/9,  viene riferito dai media e dai documenti ufficiali che le organizzazioni terroristiche sono sempre in "stretto collegamento con Al Qaeda di Osama bin Laden". Questo in sé costituisce solo un frammento di informazione. Naturalmente, negli articoli di stampa non si fa mai menzione che di fatto Al Qaeda è una creazione della CIA, e assolutamente non si considera rilevante capire bene cosa sta sotto questi avvenimenti terroristici. 
I collegamenti di queste organizzazioni terroristiche, particolarmente quelle Asiatiche, con l’intelligence militare Pakistana (ISI) vengono messi in risalto solo in pochi casi dalle fonti ufficiali e dai dispacci della stampa. Per conferma della Commissione per le Relazioni con l’Estero (CFR), alcuni di questi gruppi appaiono avere legami con l’ISI Pakistano, senza però che venga mai specificata la natura di questi legami. Inutile dire che queste informazioni risulterebbero essenziali per identificare chi sponsorizza questi attentati terroristici.
In altri termini, l’ISI appoggia queste organizzazioni terroristiche, e allo stesso tempo è in stretto collegamento con la CIA. 

In conclusione, l’aver posto l’attenzione sulle previsioni di attentati è servito a distrarre utilmente l’attenzione dalle relazioni da lungo tempo stabilite da parte dei governi USA con le reti terroristiche fin dalla guerra Sovietico-Afghana, cosa che inevitabilmente solleva le più larghe questioni del tradimento e dei crimini di guerra.
Il tema della previsione di attentati in un certo senso cancella una documentazione storicamente oggettiva,  in quanto non riconosce la stretta relazione fra Al Qaeda e le amministrazioni USA che si sono succedute. 


L’amministrazione viene accusata di non aver reagito agli avvertimenti di attacchi terroristici.


Queste le parole diRichard Clarke:
"Noi dobbiamo tentare di raggiungere un livello di dibattito pubblico su questi argomenti che sia nello stesso tempo energico e mutuamente rispettoso…Noi tutti desideriamo sconfiggere i  jihadisti. [questo è di consenso unanime] Per fare questo, abbiamo bisogno di stimolare in America un dibattito attivo, critico ed analitico su quanto sarà meglio fare.  E se avvenisse un altro attacco terroristico catastrofico contro il nostro Paese, non dobbiamo più cadere nel panico o soffocare la discussione, come abbiamo fatto per troppo tempo dopo l’11 settembre." (New York Times, 25 aprile 2004)

Bush e il team di intelligence della Casa Bianca sembrano avere trascurato gli avvertimenti di possibili aggressioni terroristiche.
Richard Clarke, che fino al febbraio 2003 era in forza al contro-terrorismo nel Consiglio per la Sicurezza Nazionale,  ha "chiesto scusa" al popolo Americano e ai famigliari delle vittime.  Se si fosse agito in maniera responsabile, se fossero stati presi seriamente in considerazione i rapporti di intelligence, l’11 settembre 2001, 3000 vite avrebbero potuto essere salvate. 
Ma tenete a mente che Richard Clarke faceva parte di un gruppo di spionaggio che a suo tempo forniva appoggio ad Al Qaeda nei Balcani! (Vedi più avanti)

Questo nuovo parere unanime contro Bush rispetto agli attentati dell’11/9 ha fatto inabissare parte del movimento per la verità sui fatti dell’11/9. Le spudorate menzogne sono state denunciate in coro con testimonianze giurate presso la Commissione per l’11/9; le famiglie delle vittime hanno espresso la loro indignazione. 
La discussione si incentra se l’amministrazione risulta responsabile per un "deficit di intelligence" o se tutto ciò è il risultato di "incompetenza."

In entrambi i casi, il mito di  Al Qaeda rimane incontestato, e rimane incontestato il fatto che i dirottatori di Al Qaeda siano i veri responsabili per l’11 settembre 2001.

Fonti di avvertimenti di terrorismo

Lasciando perdere la retorica, nessuno sembra aver chiesto informazioni sulle fonti di questi avvertimenti emanati da un apparato di intelligence, che, come è noto, ha sostenuto Al Qaeda per l’intero periodo successivo alla Guerra Fredda.

In altre parole, questi avvertimenti di minacce terroristiche provenienti esternamente dalla CIA sono una rappresentazione "vera" di una minaccia terroristica o fanno parte del processo di disinformazione che cerca di sostenere con precisione che Al Qaeda risulta  "Nemico della Patria".

Invece, le imputazioni di "copertura e di complicità" ai più alti livelli dell’amministrazione Bush, che sono state sollevate sulla scia immediata degli attacchi dell’11/9, sono state respinte. 

Ed è stato posto sotto silenzio il ruolo dei funzionari di Bush, i loro collegamenti documentati con la rete terroristica, i vincoli affaristici fra le famiglie dei Bush e dei bin Laden, il ruolo del Servizio di Spionaggio Militare del Pakistan (ISI) che appoggia e rende complice Al Qaeda, mentre lavorano fianco a fianco con le loro controparti USA (la CIA e l’Agenzia di Intelligence per la Difesa DIA), il fatto che diversi funzionari di Bush sono stati gli artefici di Al Qaeda durante l’amministrazione Reagan,  come dimostrato dalle indagini Iran Contra.  (vedi Michel Chossudovsky, http://www.globalresearch.ca/articles/CHO303D.html)

"Sono i Sauditi ad aver fatto questo"

Tutto questo, che pure risulta ampiamente documentato, non è più di tanto rilevante. Non sembra risultare più di tanto argomento di dibattito e di inchiesta. Quello che i media, come molti degli investigatori importanti sull’11/9, stanno accreditando è che "sono stati i Sauditi a fare questo". Il Nemico Esterno Al Qaeda sembra essere stato appoggiato dai Sauditi.

Questa linea di analisi, che caratterizza l’azione legale da 1 miliardo di dollari promossa dal Giurista Ted Motley per le famiglie delle vittime, è evidentemente incrinata. Mentre vengono messi in luce i collegamenti di affari tra i Bush e i bin Laden, non viene rigettata la leggenda del nemico esterno.
L’affermazione "Sono i Sauditi ad aver fatto questo " allora fa parte dell’agenda di politica estera USA, eventualmente può essere usata per gettare discredito sulla monarchia Saudita e destabilizzare i mercati finanziari  Sauditi, che trattano il 25% delle riserve di petrolio del mondo, dieci volte più di quelle degli USA.
 Di fatto, questo processo si è già innescato con il programma di privatizzazioni in Arabia Saudita, che cerca di trasferire la ricchezza e le risorse Saudite nelle mani straniere degli Anglo-Americani. 

Gli uomini della finanza Sauditi non sono stati mai i motori primi. Loro sono stati dei mandatari, e quindi hanno giocato in ruoli subordinati. Hanno sempre operato a stretto contatto con lo spionaggio USA e con i loro equivalenti soggetti finanziari Americani. Lavorando in collegamento con la CIA, sono stati implicati nella pulitura e nel riciclaggio del denaro sporco proveniente dal traffico di droga. Importanti sette Wahabite dall’Arabia Saudita sono state inviate in Afghanistan per informare le scuole religiose madrassas. I Sauditi hanno inviato segretamente finanziamenti ai vari movimenti rivoltosi Islamici, per conto della CIA. 

In altre parole l’affermazione comune "Sono stati i Sauditi a fare questo" principalmente contribuisce a dare una mano di bianco all’amministrazione Bush e nel contempo fornisce il pretesto per destabilizzare l’Arabia Saudita.

Il giudizio unanime che " Bush mente " sorregge "La Grande Menzogna" 

Il giudizio unanime che sta emergendo sui fatti dell’11 settembre, ("Nemico esterno", deficit di intelligence, negligenze criminali, "Sono i Sauditi ad aver fatto questo", ecc.), che sta prendendo piede nei libri di storia Americani, è che "loro sapevano, ma sono venuti meno nell’azione". 

Vi è stata incompetenza o negligenza criminale, ma non vi è stato alto tradimento. Le guerre in Afghanistan e nell’ Iraq erano "guerre giuste", sono state intraprese in accordo con la dottrina della Sicurezza Nazionale, che individua Al Qaeda come il Nemico Esterno. Inutile dire che all’inizio della guerra contro l’Afghanistan, un numero consistente di eminenti intellettuali Occidentali, di leaders sindacali e della società civile ha appoggiato il concetto di "Guerra Giusta". 
Mentre sull’amministrazione Bush si addensano le nubi delle colpe, la "guerra al terrorismo"  e il suo mandato umanitario rimangono funzionalmente intatti.
Comunque, ognuno ha gli occhi puntati sul fatto che funzionari di Bush hanno mentito sotto giuramento rispetto agli avvertimenti di attentati terroristici.

Ora non sembra che qualcuno abbia formulato l’interrogativo fondamentale:
Che significato hanno questi avvertimenti emanati da una struttura di intelligence, sapendo che la CIA ha creato Al Qaeda e che Al Qaeda è una "risorsa di intelligence "?
In altri termini, la CIA è lo sponsor di Al Qaeda e allo stesso tempo controlla gli avvertimenti per impedire gli attacchi terroristici. Ed inoltre, funzionari di Bush in testimonianze giurate presso la Commissione per l’11 settembre, stanno mentendo sotto giuramento su qualcosa che è vero, o addirittura stanno mentendo su qualcosa che è una menzogna ancora più grossa?   
 
La Leggenda del “Nemico Esterno”

L’attacco dinamitardo al WTC del 1993 era stato annunciato dall’amministrazione Bush come uno dei primi attentati di Al Qaeda alla Patria. Dall’11 settembre, l’attacco dinamitardo al WTC del 1993 è divenuto parte della "leggenda dell’11 settembre", che descrive Al Qaeda come "un nemico esterno."

Questo veniva dichiarato dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale Condoleezza Rice, nell’aprile 2004, in una testimonianza giurata davanti alla Commissione per l’11/9: 
"La minaccia terroristica alla nostra Nazione non viene alla luce solo dopo l’11 settembre 2001. Già da tanto tempo, prima di quel giorno, terroristi radicali, che odiano la libertà, hanno dichiarato guerra all’America e al mondo civilizzato. L’attentato agli acquartieramenti dei Marines in Libano nel 1983, l’atto di pirateria nei confronti dell’ Achille Lauro nel 1985, la nascita di al-Qaida e l’attentato dinamitardo al World Trade Center nel 1993, gli attacchi contro installazioni Americane in Arabia Saudita nel 1995 e nel 1996, gli attentati dinamitardi alle Ambasciate in Africa Orientale nel 1998, tutte queste e altre atrocità facevano parte di una potente, sistematica campagna per diffondere devastazioni e caos e per ammazzare Americani innocenti." (Vedi la completa trascrizione di questa deposizione a http://www.globalresearch.ca/articles/RIC404A.html)

Di seguito forniamo le prove della collaborazione USA-Al Qaeda desunte da fonti ufficiali che confermano senza ombra di equivoci che Al Qaeda è stata una "risorsa di intelligence " appoggiata dagli Stati Uniti, per tutto l’intero periodo successivo alla Guerra Fredda. 

Periodo post Guerra Fredda: successione temporale della collaborazione Al Qaeda- USA

1993-1994: Bosnia-gate. 
 L’Amministrazione Clinton collabora con Al Qaeda (1993-1994) 

Al tempo dell’attentato dinamitardo al WTC del 1993, l’Amministrazione Clinton stava collaborando attivamente con al Qaeda in operazioni militari congiunte in Bosnia, come è stato confermato da un rapporto ufficiale del Congresso reso pubblico dal Partito Repubblicano.
Il coinvolgimento “attivo” dell’Amministrazione Clinton con la linea di rifornimento di armamenti alle organizzazioni Islamiche comprendeva anche il collaudo di missili dall’Iran da parte di ufficiali governativi Statunitensi.

La Rete Islamica Militante (pagina 5): Assieme alle armi sono entrati in Bosnia in grande numero Guardiani della Rivoluzione Iraniana e agenti segreti VEVAK, con migliaia di  mujahedin ("Santi guerrieri") provenienti da tutto il mondo Islamico.
Quindi sono stati coinvolti nello sforzo bellico diversi paesi Musulmani( fra questi il Brunei, la Malesia, il Pakistan, l’Arabia Saudita, il Sudan, e la Turchia) e un grande numero di organizzazioni estremiste Musulmane. Ad esempio, è stato ben documentato il ruolo di una “organizzazione umanitaria” con base in Sudan, denominata Agenzia per il Soccorso del Terzo Mondo.
Il coinvolgimento “attivo” dell’Amministrazione Clinton con la linea di rifornimento di armamenti alle organizzazioni Islamiche comprendeva anche il collaudo di missili dall’Iran da parte di ufficiali governativi Statunitensi.
 
(...)

In breve, la politica dell’Amministrazione Clinton di favorire la distribuzione di armi ai Musulmani Bosniaci de facto ha associato l’Amministrazione con la rete internazionale in pieno sviluppo dei governi e delle organizzazioni che mettono al primo posto della loro agenda politica la Bosnia…
Ad esempio, uno di questi gruppi, intorno al quale si è fatta luce in modo dettagliato, è l’Agenzia per il Soccorso del Terzo Mondo (TWRA), un’organizzazione con base in Sudan, a parole umanitaria, che ha costituito il più importante collegamento nel flusso di armi verso la Bosnia. ["Come i Musulmani di Bosnia hanno eluso l’embargo sulle armi: Agenzie di Soccorso hanno mediato l’aiuto dalle nazioni e dai gruppi estremisti, " Washington Post, 22/9/96; vedi anche "I Sauditi finanziano il traffico di armi per la Bosnia. Un ufficiale afferma: un programma da 300 milioni di dollari$ ha ricevuto la cooperazione segreta degli USA" Washington Post, 2/2/96]
La TWRA è risultata essere in stretta connessione con particolari figure della rete del terrore Islamico, come Sheik Omar Abdel Rahman (la mente responsabile dietro all’attentato dinamitardo del 1993 contro il World Trade Center ) e Osama Binladen, un ricco emiro Saudita ritenuto il finanziatore di numerosi gruppi militanti.  [WP, 22/9/96]


appendice

L’Amministrazione Clinton ha appoggiato la “Base Militante Islamica” , articoli con autorizzazione alle stampe del Senato, Congresso degli USA, 16 gennaio 1997, a  http://www.globalresearch.ca/articles/DCH109A.html

Il presunto terrorista Sheik Omar Abdul Rahman veniva processato come ideatore dell’attentato dinamitardo del 1993 al WTC, e quindi condannato all’ergastolo. 

Per amara ironia, lo stesso individuo Omar Abdul Rahman veniva identificato in un documento del 1997 del Comitato Politico del Partito Repubblicano del Senato degli USA come collaborante con ufficiali di Clinton nel trasporto di armi e di Mujahideen in Bosnia. In altre parole, il Partito Repubblicano confermava che Omar Abdul Rahman e Al Qaeda erano "organizzazioni di intelligence " appoggiate dagli Stati Uniti.
Documento originale del Senato a http://www.senate.gov/~rpc/releases/1997/iran.htm

Quando Bill Clinton, apparso davanti alla Commissione per i fatti dell’11/9 nell’aprile 2004, è stato interrogato se avesse stretto collegamenti con la rete terroristica, compreso l’ideatore dell’attentato dinamitardo del 1993 al WTC, rispose decisamente di “No!”

Possiamo concludere questo: esisteva un
Triangolo Clinton-Osama-Abdel Rahman.
Noi stiamo trattando con le categorie di “Tradimento” ed “Insabbiamento” in relazione alle vicende dei legami dell’Amministrazione Clinton con il supposto “Nemico Esterno”.  La categoria “Tradimento” viene così definita: “L’agire consapevole e intenzionale in favore del nemico.”

1995-1999: La Nato e l’Esercito degli Stati Uniti hanno collaborato con Al Qaeda in Kosovo

Di seguito presentiamo diversi estratti da documenti del Congresso che puntualizzano il sostegno degli Stati Uniti all’organizzazione terroristica in Kosovo nel periodo 1995-1999 e che confutano perciò largamente l’esistenza di un “Nemico Esterno”.

Frank Ciluffo del Programma sul Crimine Organizzato Globalmente, in una testimonianza presentata alla Commissione Giuridica della Camera dei Rappresentanti:  
Quello che viene largamente nascosto all’opinione pubblica è il fatto che l’Esercito di Liberazione del Kosovo(KLA-UCK) acquisisce parte dei suoi finanziamenti dalla vendita di narcotici.
L’Albania e il Kosovo sono situati nel cuore della Rotta dei Balcani che congiunge la “Mezzaluna Dorata” dell’ Afghanistan e del Pakistan ai mercati della droga di Europa. Per questa Rotta avvengono traffici per 400 miliardi di dollari$ l’anno e si tratta l’80% dell’eroina destinata all’Europa.  (Congresso USA, Testimonianza di Frank J. Ciluffo, Direttore Sostituto delProgramma sul Crimine Organizzato Globalmente, alla Commissione Giuridica della Camera dei Rappresentanti, Washington DC, 13 dicembre 2000)

Ralf Mutschke della Divisione di Intelligence Criminale dell’Interpol, in una testimonianza sempre alla Commissione Giuridica della Camera dei Rappresentanti:
Il Dipartimento di Stato USA ha catalogato la KLA-UCK come una organizzazione terroristica, indicando che  sta  finanziando le sue operazioni con il denaro proveniente dal traffico internazionale dell’eroina e con prestiti dai paesi Islamici o individuali; come esempio di finanziatore individuale viene portato Osama bin Laden. Un altro collegamento con bin Laden resta il fatto che il fratello di un leader della organizzazione Jihad Egiziana, e anche comandante militare di  Osama bin Laden, era alla testa di una unità di elite della KLA durante il conflitto in Kosovo.  
(Congresso USA, Commissione Giuridica della Camera dei Rappresentanti, Washington DC, 13 dicembre 2000)

Il Deputato John Kasich della Commissione per i Servizi armati della Camera dei Rappresentanti:
 "Proprio noi abbiamo creato un collegamento, nel 1998-99, con la KLA che costituiva il punto per l’entrata in scena di bin Laden." (Congresso USA, Trascrizioni dei verbali dellaCommissione per i Servizi armati della Camera dei Rappresentanti, Washington, DC, 5 ottobre 1999) 

Nel 1999, il Senatore Jo Lieberman affermava autorevolmente che:
"Combattere per la KLA vale quanto combattere per i diritti umani e per i valori Americani."
Quando esprimeva questo concetto, il Senatore sapeva bene che la KLA veniva appoggiata da Osama bin Laden .

Che conclusioni possiamo trarre dall’analisi di queste dichiarazioni? Le trascrizioni dei documenti Congressuali confutano l’esistenza del “nemico esterno”.

Al Qaeda (una nostra "risorsa di intelligence") ha sostenuto e continua a sostenere la KLA. L’Amministrazione Clinton ha appoggiato la KLA.  La Segretaria di Stato Madeleine Albright trovava desiderabile ardentemente il comandante della KLA Hashim Thaci.

 Le Military Professional Resources – Risorse Professionali Militari (MPRI), una compagnia di mercenari sotto contratto per il Pentagono era implicata nell’addestramento della KLA. La KLA veniva anche addestrata dalle Forze Speciali USA e Britanniche. Ma la KLA riceveva addestramento anche da Al Qaeda. Quindi, gli USA hanno collaborato nell’addestramento di un’organizzazione terroristica che è collegata con Al Qaeda, con il traffico della droga e con il crimine organizzato.

L’amministrazione Bush ha seguito di pari passo l’Amministrazione Clinton. La KLA viene appoggiata dall’esercito Statunitense, mentre nello stesso tempo viene sostenuta da Al Qaeda.


2001.

1 agosto 2001: L’Organizzazione Militante Islamica, la Nato e l’Esercito USA si stringono la mano in Macedonia.

Appena poche settimane prima dell’11 settembre 2001, nell’agosto, consiglieri militari superiori USA venivano informati da una compagnia privata di mercenari sotto contratto del  Pentagono, la MPRI, dell’autoproclamazione dell’Esercito di Liberazione Nazionale (NLA) di Macedonia.

Un distaccamento di Mujahideen di Al Qaeda provenienti dal Medio Oriente e dall’Asia Centrale stavano combattendo in una formazione armata paramilitare, che riceveva anche supporto dall’esercito degli Stati Uniti e dalla Nato.

La NLA agisce per procura dell’Esercito di Liberazione del Kosovo (KLA). Inoltre, la  KLA e il Corpo di Protezione del Kosovo (KPC), sponsorizzato dall’ONU, sono le medesime istituzioni con i medesimi comandanti e con il medesimo personale militare. I Comandanti del KPC in paga dell’ONU stanno combattendo nella NLA a fianco dei Mujahideen.

Per ironia, mentre viene appoggiata e finanziata da Al Qaeda di Osama bin Laden, la KLA-NLA viene anche supportata dalla NATO e dalla Missione delle Nazioni Unite in Kosovo (UNMIK).
Inoltre, l’Organizzazione Militante Islamica, utilizzando l’Inter Service Intelligence (ISI) del Pakistan e la CIA come intermediari, sicuramente costituisce una parte integrante nelle operazioni spionistico-militari sotto copertura di Washington sia in Macedonia che nel sud della Serbia.

I terroristi della KLA-NLA sono finanziati con aiuti militari degli USA, con i fondi del bilancio delle Nazioni Unite destinati ad azioni di peace-keeping, e da diverse organizzazioni Islamiche, compresa Al Qaeda di Osama bin Laden. Vengono usati anche i proventi del traffico di droga per finanziare i terroristi con la complicità del governo Statunitense. Il reclutamento dei Mujahideen per combattere nelle file della NLA in Macedonia viene realizzato attraverso vari gruppi Islamici.
Consiglieri militari USA sono mescolati con i Mujahideen all’interno delle stesse formazioni paramilitari; mercenari Occidentali provenienti dai paesi della NATO combattono fianco a fianco con i Mujahideen reclutati in Medio Oriente ed in Asia Centrale.

Ma questo non è avvenuto durante la Guerra Fredda! È avvenuto in Macedonia nei mesi che hanno preceduto l’11 settembre. E questo è stato confermato da molti articoli di stampa, da testimonianze oculari, da prove fotografiche e dalle affermazioni del Primo Ministro Macedone, che ha accusato l’alleanza militare Occidentale di appoggiare il terrorismo. In più, l’Agenzia ufficiale di Informazioni Macedone (MIA) ha puntualizzato sulla complicità fra l’Ambasciatore plenipotenziario di Washington James Pardew e i terroristi della NLA.
In altri termini, le cosiddette “risorse di intelligence” stanno sicuramente servendo gli interessi dei loro sponsors USA.

6 agosto 2001: L’informativa presidenziale di intelligence (PDB)

L’informativa presidenziale di intelligence (PDB) del 6 agosto 2001 preparata dal Presidente  George W. Bush recava il titolo "Bin Ladin ha deciso di colpire negli Stati Uniti".

L’informativa era stata preparata al quartier generale della CIA a Langley e veniva presentata al Presidente Bush su un ordine del giorno in forma di relazione orale dal Direttore della CIA George Tenet.
Di seguito vengono riportati brani selezionati di questa informativa. Il testo completo della PDB del 6 agosto 2001 può essere consultato a 
http://www.globalresearch.ca/articles/WHI404A.html

Nei media venivano riportate notizie che presupponevano questa informativa riguardante una effettiva minaccia terroristica. Di fatto, quello che si riprometteva la PDB era la costruzione di una minaccia terroristica. Di seguito vengono riportati brani scelti.

"Un governo straniero, in clandestinità, e rapporti di mezzi di informazione ci avvertono che già dal 1997 Bin Ladin aveva l’intenzione di condurre attacchi terroristici negli USA.”
[Questa affermazione è disinformazione. Durante quel periodo, gli USA stavano collaborando con AL Qaeda nei Balcani, vedi prima]

"Noi abbiamo trascurato di prendere in giusta considerazione alcune informazioni di minacce le più sensazionali, come quella da un…(testo non riprodotto)…servizio di intelligence nel 1988 che affermava che Bin Ladin aveva l’intenzione di dirottare un aereo USA per ottenere la liberazione dello “Sceicco Cieco” ’Umar ’Abd al-Rahman e di altri estremisti imprigionati negli USA. 
Ciò nondimeno, da quel periodo il servizio d’informazione dell’FBI ha indicato varie modalità di intelligence in questo paese, che comprendono anche la recente sorveglianza di edifici federali a New York, su attività sospettate di preparare dirottamenti o altri tipi di attentati.   
[Il Direttore della CIA ha informato il Presidente che una organizzazione patrocinante lo Sceicco Abdu Rahman stava in realtà collaborando in Bosnia con ispettori dell’esercito USA, come confermato da una relazione del 1997 della Commissione del Partito Repubblicano??] 

L’FBI ha in corso approssimativamente 70 inchieste a tutto campo negli Stati Uniti con oggetto Bin Ladin. La CIA e l’FBI stanno investigando su un avvertimento di maggio alla nostra Ambasciata negli Emirati Arabi Uniti che un gruppo di sostenitori di Bin Ladin stava pianificando negli USA attentati con esplosivi.
[Il Direttore della CIA ha informato il Presidente che Osama bin Laden si trovava in luglio di quell’anno negli Emirati Arabi Uniti per ricevere cure specifiche per una malattia renale proprio presso l’Ospedale Americano a Dubai e che l’Ospedale Americano era in stretto collegamento con l’Ambasciata USA?? (Vedere l’articolo pubblicato da Le Figaro, http://www.globalresearch.ca/articles/RIC111B.html)]

27-30 agosto: Missione ad Islamabad e a Rawalpindi per consultazioni di intelligence

Dal 27 al 30 agosto 2001, quasi un paio di settimane prima dell’11 settembre, i rappresentanti delle Commissioni per i servizi di intelligence per il Senato e la Camera dei Rappresentanti, rispettivamente i Senatori Bob Graham e Jon Kyl e il Deputato Porter Goss, si trovavano ad  Islamabad per "consultazioni".  Si incontravano con il Presidente Musharraf e con ufficiali Pachistani dell’esercito e dei servizi segreti, compreso il capo dell’Inter Services Intelligence (ISI) del Pakistan, Generale Mahmoud Ahmad.
(vedi http://www.globalresearch.ca/articles/CHO111A.html)
Un rapporto dell’Agenzia France Presse (AFP) conferma che la delegazione del Congresso degli USA si era incontrata anche con l’Ambasciatore Afgano in Pakistan, Abdul Salam Zaeef. A questo incontro, che non veniva quasi menzionato dai media Statunitensi, "Zaeef assicurava la delegazione USA [per conto del governo Afgano] che i Talebani non avrebbero mai permesso a bin Laden di usare l’Afghanistan per lanciare attacchi contro gli Stati Uniti o qualsiasi altro paese." (Agenzia France Presse (AFP), 28 agosto 2001.)

Il Rapporto dell’FBI di settembre

Un rapporto dell’FBI rilasciato ad ABC News alla fine di settembre 2001, che in seguito riceveva conferma da un documento sul Times of India, informa che il  Military Intelligence (ISI) Pachistano, guidato dal Generale Mahmoud Ahmad, aveva giocato un ruolo importante nel trasferimento di denaro agli attentatori dell’11 settembre.
Infatti il Generale Mahmoud Ahmad aveva ordinato il trasferimento di 100.000 dollari$ al supposto capo dei dirottatori terroristi dell’11 settembre, Mohamed Atta. (vedi Michel Chossudovsky, War and Globalization, The Truth behind 9/11, - Guerra e Globalizzazione, la Verità dietro all’11 settembre;  http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.html)

Per quel che riguarda l’11 settembre, autorità federali avevano riferiro a ABC New che avevano ora trovato le tracce del passaggio di più di 100.000$ da banche in Pakistan a due banche in Florida, su conti in possesso del supposto capo dei dirottatori terroristi Mohammed Atta. Parimenti, questa mattina, il Time Magazine riportava che parte di quel denaro era arrivato proprio pochi giorni prima dell’attentato e se ne potevano trovare traccia direttamente presso la gente collegata con Osama bin Laden. Tutto questo faceva parte di quello che era stato fino ad ora uno sforzo a buon esito dell’FBI di avvicinarsi al comandante in capo dei dirottatori, agli uomini del denaro, ai pianificatori degli attentati e alla mente.21

Tenete ben presente la sequenza di questi incontri. Bob Graham e Porter Goss erano ad Islamabad alla fine di agosto del 2001, ed incontravano il Generale Mahmoud Ahmad, il presunto "uomo del denaro" sul retroscena dell’11 settembre. Gli incontri con il Presidente Musharraf e l’Ambasciatore Afgano erano del 27 agosto, la missione si trovava ancora ad Islamabad il 30 agosto.

4-13 settembre: Il comandante del Servizio di Intelligence del Pakistan (ISI) arriva a Washington il 4 settembre, e parte il 13 settembre.

Il Generale Mahmoud Ahmad era arrivato a Washington per una visita ufficiale di consultazioni alcuni giorni più tardi, il 4 settembre.Durante questa visita a Washington, incontrava il suo corrispettivo direttore della CIA George Tenet ed ufficiali di alto grado dell’amministrazione Bush, come Richard Armitage e Colin Powell. Nella sede del Congresso degli USA, il Generale incontrava il 13 settembre il  Senatore Joseph Biden, Presidente della Commissione per i Rapporti con l’Estero, il Senatore Bob Graham e il Deputato Porter Goss.
Graham e Goss, gli uomini che avevano ricevuto il Generale, verranno chiamati ad istituire la Commissione Congiunta Senato-Camera dei Rappresentanti per l’inchiesta sull’11 settembre. 

9 settembre: L’assassinio del Comandante dell’Alleanza del Nord, Ahmad Shah Massood.

Il leader dell’Alleanza del Nord, Comandante Ahmad Shah Masood veniva ferito gravemente in un attacco kamikaze, il 9 settembre 2001. Mancavano due giorni dagli attentati al WTC e al Pentagono dell’11 settembre. Più tardi, sabato 15 settembre, Masood moriva per le ferite riportate nell’attentato suicida.
Sulla scia degli attentati dell’11 settembre, l’uccisione di Ahmad Shah Masood veniva praticamente fatta passare sotto silenzio. L’opinione generale dei media era che i due eventi erano totalmente privi di correlazione. Invece l’Alleanza del Nord aveva informato l’amministrazione Bush tramite un comunicato ufficiale che l’ISI Pachistano era sicuramente implicato nell’assassinio: 
"Un asse ISI del Pakistan-Osama-Talebani era responsabile per aver progettato l’assassinio per mezzo di due attentatori suicidi Arabi. Noi pensiamo che si sia costituito un triangolo tra Osama bin Laden, l’ISI, che è la sezione dello spionaggio dell’esercito Pakistano e i Talebani".
 ( Il documento dell’Alleanza del Nord veniva reso pubblico il 14 settembre 2001, e riportato dalla Reuters il 15 settembre 2001)
L’ISI (Inter-Services Intelligence), i Talebani e Osama bin Laden sembrano avere ordito questo complotto. "

In altri termini, vi sono ragioni per pensare che gli accadimenti del 9 e dell’11 settembre non siano isolati e privi di correlazione. 
Secondo i documenti e i rapporti ufficiali, l’ISI era certamente implicata in entrambi gli eventi: l’assassinio di Shah Masood il 9 settembre e il finanziamento degli attentati dell’11 settembre. In entrambi i casi erano direttamente implicati ufficiali di grado superiore dell’amministrazione Bush.
Mentre i media USA riconoscevano implicitamente il ruolo dell’ISI Pachistano nell’assassinio di Shah Masood, mancavano però di soffermarsi su una questione più sostanziale: “Come mai il Capo dell’ISI si trovava a Washington, in visita ufficiale, ed incontrava funzionari dell’amministrazione Bush nello stesso giorno in cui veniva ammazzato Masood?

Se Masood non fosse stato assassinato, l’amministrazione Bush non sarebbe stata in grado di insediare a Kabul il suo fantoccio politico Hamid Karzai.
Masood, piuttosto che Hamid Karzai (un ex dipendente della compagnia petrolifera UNOCAL), sarebbe diventato la guida del governo post-Talebani formato in seguito ai bombardamenti USA sull’Afghanistan.

10 settembre: Osama ricoverato in ospedale un giorno prima degli attentati al WTC. 

Don Rumsfeld dichiarava che non si sapeva dove Osama si trovasse in quel periodo. Invece, secondo Dan Rather, CBS, Bin Laden era stato ricoverato in ospedale il 10 settembre, un giorno prima degli attentati, questa volta per gentile concessione dell’indefettibile alleato dell’America, il Pakistan.
L’Intelligence dell’Esercito Pachistano (ISI) ha confermato alla CBS che bin Laden era stato sottoposto alla dialisi a Rawalpindi, al quartier generale dell’Esercito Pachistano:
[trascrizione del servizio della CBS a
http://www.globalresearch.ca/articles/CBS203A.html, e a
http://www.cbsnews.com/stories/2002/01/28/eveningnews/main325887.shtml ]

Bisogna sottolineare come l’ospedale fosse direttamente sotto la giurisdizione delle Forze Armate del Pakistan, che era a stretto contatto con il Pentagono. I consiglieri militari USA di base a Rawalpindi lavoravano in connessione diretta con le Forze Armate Pachistane. Ancora, non era stato messo in atto alcun tentativo per arrestare il ben noto ricercato dagli Stati Uniti, ma forse bin Laden stava servendo ad un altro “miglior obiettivo”.  Rumsfeld, in quel periodo, affermava di non conoscere nulla relativamente allo stato di salute di Osama.  (vedi la trascrizione del servizio della CBS precedente).

Inutile dire, il servizio della CBS è un pezzo cruciale di informazioni sul puzzle dell’11 settembre. In questo servizio viene rifiutata l’asserzione dell’amministrazione che non si conosceva il luogo dove si trovava  bin Laden. Si puntualizza la connessione con il Pakistan, viene suggerita una copertura ai più alti livelli dell’amministrazione Bush.  
Però Dan Rather e Barry Petersen mancano di sottolineare le implicazioni del loro servizio del gennaio 2002, mancano di porre la domanda, dove si trovasse Osama l’11 settembre. Se l’avessero fatto nel loro servizio, la conclusione sarebbe stata ovvia: l’amministrazione stava mentendo riguardo a dove si trovava Osama.
Se il servizio della CBS è puntuale, e quindi Osama si trovava ricoverato nell’ospedale militare in Pakistan il 10 settembre, con il permesso dell’alleato dell’America, allora l’11 settembre si trovava ancora in ospedale a Rawalpindi, durante gli attentati. 
Con tutta probabilità, dove Osama si trovasse era ben noto ai funzionari USA anche nella mattina del 12 settembre, quando il Segretario di Stato Colin Powell iniziava trattative con il Pakistan, con l’obiettivo di arrestare ed estradare bin Laden.

Queste trattative, condotte dal Generale Mahmoud Ahmad, capo dei servizi di spionaggio del Pakistan, per conto del governo del Presidente Pervez Musharraf,  avvenivano il 12 e il 13 settembre nell’ufficio del Sottosegretario di Stato Richard Armitage. Inoltre, il 13 settembre il Generale incontrava al Dipartimento di Stato Colin Powell per continuare la discussione.

11 settembre: “Un incontro a seguire” con il Generale Mahmoud Ahmad, mediante una colazione di lavoro al Campidoglio. 

La mattina dell’11 settembre, i tre giuristi  Bob Graham, Porter Goss e Jon Kyl (che avevano fatto parte della delegazione del Congresso in Pakistan) tenevano una colazione di lavoro in Campidoglio con il Generale Ahmad, il presunto “uomo del denaro” nel retroscena dei dirottamenti dell’11 settembre. Presenti a questo incontro c’erano anche l’Ambasciatore del Pakistan presso gli Stati Uniti, Maleeha Lodhi, e diversi membri delle Commissioni per i Servizi Segreti del Senato e della Camera dei Rappresentanti. 
Questo incontro veniva descritto da un articolo di stampa come “un incontro a seguire” quello tenutosi in Pakistan, lo scorso agosto. (vedi in precedenza). "Il 30 agosto, il Presidente della Commissione per i Servizi Segreti del Senato, Sen. Bob Graham (D-FL) si trovava in missione per acquisire informazioni ulteriori sul terrorismo. (…) L’11 settembre, Graham, ritornato a Washington DC, riceveva in un “incontro a seguire” il capo dell’agenzia di spionaggio Pakistana  Mahmud Ahmed e il Presidente della Commissione per i servizi di Intelligence della Camera dei Rappresentanti Porter Goss (R-FL)" 3 (The Hotline, 1 ottobre 2002):

Sebbene banalizzi l’importanza di questa colazione-incontro dell’11 settembre, The Miami Herald (16 settembre 2001) conferma che il Generale Ahmad aveva incontrato anche il Segretario di Stato Colin Powell sulla scia degli attentati. 
Comunque il significato politico della relazione personale tra il Generale Mahmoud (il presunto “uomo del denaro” dietro l’11 settembre) e il Segretario di Stato Colin Powell viene ignorato con indifferenza.  Secondo il The Miami Herald , l’incontro ad alto livello fra i due uomini non era stato pianificato in precedenza. Era avvenuto sulla spinta del momento, a causa del blocco del traffico aereo che aveva impedito al Generale Mahmoud di tornarsene a casa ad Islamabad su un aereo commerciale di linea, quando con tutta probabilità il Generale e la sua delegazione avevano viaggiato su un aereo concesso dal governo.  Fatta eccezione per la stampa della Florida ( e di Salon.com, 14 settembre), non veniva fatta parola nei media USA di settembre, che trattavano dei fatti del giorno 11, rispetto a questa misteriosa riunione a colazione. 

Otto mesi più tardi, il 18 maggio 2002, due giorni dopo che era apparso a titoli cubitali su giornali a diffusione popolare "BUSH KNEW-BUSH SAPEVA", il Washington Post pubblicava un articolo su Porter Goss, intitolato: "Un mantello, non un pugnale! Una ex spia dichiara di cercare spiegazioni, non capri espiatori per l’11 settembre". Concentrandosi sulla di lui carriera di agente della CIA, l’articolo serviva ampiamente a sottolineare l’integrità e l’impegno di Porter Goss nell’ingaggiare una “guerra contro il terrorismo”. Inoltre, in un paragrafo isolato, l’articolo rendeva noto il misterioso incontro a colazione dell’11 settembre con il Capo dell’ISI  Mahmoud Ahmad, confermando ancora che "Ahmad dirigeva un’agenzia di spionaggio notoriamente in contatto stretto con Osama bin Laden e i Taliban":

Mentre il Washington Post sottolinea i collegamenti “notoriamente stretti” tra il Generale Ahmad e Osama bin Laden, trascura la più importante questione: perché il Deputato Porter Goss e il Senatore Bob Graham ed altri membri delle Commissioni per i servizi di intelligence del Senato e della Camera dei Rappresentanti hanno incontrato a colazione nella mattinata dell’11 settembre il presunto “uomo del denaro” che sta nel retroscena degli attentati?
In altri termini, l’articolo del Washington Post non fa proprio un passo più avanti nel dare corso alla problematica reale: che significato aveva questo misterioso incontro a colazione? “una svista politica”, un deficit di intelligence o qualcosa di più serio?  Gli stessi individui, Goss e Graham, che hanno sviluppato un rapporto personale con il Generale Ahmad, dovrebbero essere sottoposti all’inchiesta di una commissione congiunta “per stabilire la verità sull’11 settembre”. 

I media non danno molto peso alla colazione-incontro, che viene presentata come un diversivo e non vengono tirate le opportune conclusioni. Nemmeno si porta a conoscenza il fatto, ampiamente documentato, che l’”uomo del denaro” che stava dietro ai dirottatori era stato incaricato dal governo del Pakistan di discutere i termini precisi della “collaborazione” del Pakistan nella “guerra contro il terrorismo” in incontri riservati a porte chiuse al Dipartimento di Stato, il 12 e il 13 settembre 2001.   11 7(vedere Michel Chossudovsky, op cit)

12-13 settembre: La conclusione, il presunto uomo del denaro incontra Colin Powell e Richard Armitage

Tenete a mente che lo scopo di questo incontro del 13 settembre al Dipartimento di Stato veniva reso pubblico solo dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre, quando l’amministrazione Bush aveva preso la decisione di cercare formalmente la cooperazione del Pakistan nella sua “campagna contro il terrorismo internazionale”, malgrado i collegamenti dell’ISI Pachistano con  Osama bin Laden e i  Talebani e il suo presunto ruolo nell’assassinio del Comandante Massoud, due giorni prima dell’11 settembre.

Ciò nonostante, i media Occidentali, pur in presenza di una crescente evidenza, rimanevano silenti sull’insidioso ruolo dell’Agenzia di Intelligence Militare del Pakistan (ISI).  Veniva citato l’assassinio di Massoud, ma non il suo significato politico in relazione all’11 settembre e la conseguente decisione di scatenare la guerra contro l’Afghanistan veniva a mala pena accennata.  Senza una discussione o dibattito, il Pakistan veniva annunciato come amico e alleato dell’America. In una logica completamente capovolta, i media Statunitensi concludevano in coro che: 
“Funzionari USA avevano cercato la cooperazione con il Pakistan proprio perché era l’originale sostenitore dei Talebani, la leadership Islamica dalla linea dura in Afghanistan accusata da Washington di dare asilo a bin Laden.”

L’Amministrazione Bush non solo aveva fornito un’accoglienza da tappeto rosso al presunto”uomo del denaro” che stava nel retroscena degli attentati dell’11 settembre, ma anche aveva cercato la sua “cooperazione” nella “guerra al terrorismo”. I precisi termini di questa “cooperazione” venivano pattuiti tra il Generale Mahmoud Ahmad, rappresentante del governo del Pakistan e il Sottosegretario al Dipartimento di Stato Richard Armitage, in incontri al Dipartimento di Stato il 12 e il 13 settembre. In altre parole, l’Amministrazione decideva, nella scia immediata dell’11 settembre, di cercare la “cooperazione” dell’ISI Pachistano nell’”inseguimento di Osama”, malgrado il fatto (documentato dall’FBI) che l’ISI aveva finanziato ed era complice dei terroristi dell’11 settembre. Qualche contraddizione? Ma no! É come dire che “ si sta chiedendo ad Al Capone di prestare aiuto nella lotta contro il crimine organizzato”!

11 SETTEMBRE: CRONOLOGIA

1. Periodo della guerra fredda, nasce Al Qaeda.

1979, viene lanciata in Afghanistan  l’operazione a più grande copertura e segretezza nella storia della CIA, con la creazione delle brigate islamiche per combattere nella guerra Sovietico Afghana. Nasce Al Qaeda.  

1985, il Presidente Reagan firma la direttiva 166 decisionale sulla sicurezza nazionale che autorizza di aumentare segretamente gli aiuti militari ai Mujahideen.

1989, fine della guerra Sovietico Afghana, fine della guerra fredda, aumento delle operazioni segrete nella ex Unione Sovietica e nei Balcani. 

1996, i Talebani formano un governo con l’appoggio degli Stati Uniti.  

2. Post guerra fredda; appoggio ad Al Qaeda nei Balcani.

1991, inizia la guerra civile in Yugoslavia

1993-1994, l’amministrazione Clinton collabora con Al Qaeda in Bosnia

1995-1999, la Nato e l’esercito USA collaborano con Al Qaeda in Kosovo

2000-2001, la rete militante islamica, la Nato, l’esercito USA e la missione delle Nazioni Unite in Kosovo uniscono le forze in Macedonia in appoggio alla NLA


3. Breve cronologia: luglio-settembre 2001.

1 luglio: Osama bin Laden in ospedale Americano a Dubai, Emirati Arabi Uniti. 

6 agosto: informativa presidenziale di intelligence (pdb).

27-30 agosto:  missione del Senatore Bob Graham e del Deputato Porter Goss a  Islamabad e a Rawalpindi per consultazioni di intelligence con il Presidente Musharraf e il Capo dell’ISI, Generale Mahmoud Ahmad. 

4-13 settembre: il comandante dell’intelligence militare del Pakistan (ISI) arriva a Washington in visita ufficiale, arriva il 4 settembre e parte il 13 settembre.

9 settembre: assassinio del Comandante dell’Alleanza del Nord, Ahmad Shah Massood.

10 settembre: Osama in ospedale, un giorno prima degli attentati al WTC.

11 settembre: attacchi terroristici al WTC e al Pentagono. Incontro colazione “a seguire” in Campidoglio con il Generale Mahmoud Ahmad ospitato dal Senatore Bob Graham e il Deputato Porter Goss. La “guerra al terrorismo” viene ufficialmente scatenata. 

12-13 settembre: la conclusione, il presunto “uomo del denaro” Generale Mahmoud Ahmad incontra Colin Powell & Richard Armitage al Dipartimento di Stato per discutere i termini della cooperazione del Pakistan nella guerra contro il terrorismo.


Chi nell’Amministrazione Bush ha collegamenti con Al Qaeda?

L’Amministrazione Bush accusa “persone” di avere legami con Al Qaeda. Questa in sintesi costituisce la dottrina che sta dietro alla legislazione anti-terrorismo e per la Sicurezza dello Stato.

La relazione che intercorre fra l’Amministrazione Bush e il terrorismo internazionale, che è materia di documentazione pubblica, porta in modo incancellabile alla criminalizzazione dei gradi superiori dell’apparato statale USA. 

Il ruolo di Colin Powell: dall’Iran-Contra all’11 settembre 2001. 


Sia Colin Powell, che il suo collaboratore Richard Armitage, che con indifferenza hanno accusato Baghdad ed altri governi stranieri di “dare asilo” ad Al Qaeda, hanno giocato un ruolo diretto, in momenti differenti della loro carriera, nell’appoggiare organizzazioni terroristiche.
Entrambi gli individui sono stati coinvolti, operando dietro le scene, nello scandalo Irangate-Contra durante l’Amministrazione Reagan, che implicava la vendita illegale di armi all’Iran per finanziare le formazioni paramilitari della Contra Nicaraguese. 

Il Colonnello Oliver North aveva costituito una squadra con Richard Secord, con Noel Koch, collaboratore di Armitage, allora segretario assistente al Pentagono responsabile per operazioni speciali, con George Cave, un ex capo operazioni della CIA a Tehran, e con Colin Powell, assistente militare del Ministro alla Difesa USA Caspar Weinberger.. .(The Guardian, 10 dicembre 1986)

Sebbene Colin Powell non fosse stato direttamente coinvolto nelle trattative per il trasferimento delle armi, che era stato organizzato da Oliver North, comunque egli era "almeno fra i cinque uomini dentro al Pentagono che sapevano che le armi venivano trasferite illegalmente alla CIA. " (The Record, 29 dicembre 1986).

Il Tenente Generale Powell era in una posizione diretta fondamentale per dare il via, “la luce verde” ai funzionari di livello inferiore implicati nell’Irangate in sfacciata violazione delle procedure Congressuali. Secondo il New York Times, Colin Powell aveva preso la decisione, a livello di forniture militari, di permettere la consegna delle armi all’Iran:

Alla breve, uno degli uomini più vicini al Ministro della Difesa Weinberger, il Magg. Gen. Colin Powell, bypassava le procedure scritte, “protocollo da tenere sempre sotto attenzione focale”, e ordinava all’Agenzia per le Logistiche di Difesa, responsabile per l’approvvigionamento, di consegnare i primi di 2.008 missili TOW alla C.I.A., che agiva da intermediario per farli pervenire all’Iran " ( New York Times , 16 febbraio 1987)

Richard Armitage

Richard Armitage aveva assunto il ruolo di Sottosegretario alla Difesa durante l’Amministrazione Reagan.  Egli aveva il compito di coordinare le operazioni segrete militari, compresa l’operazione Iran-Contra, ed era in stretto collegamento con il Colonnello Oliver North. Era rappresentato dal comandante ufficiale dell’anti-terrorismo Noel Koch che faceva parte della squadra messa in piedi da Oliver North. Rispetto alla consegna dei missili anti-carro TOW all’Iran, il ricavato di questa vendita veniva depositato su conti di diverse banche e il denaro veniva usato per finanziare i Contras Nicaraguegni.  (UPI. 27 novembre 1987).
Un rapporto classificato Israeliano confermava ai membri della Commissione di inchiesta del Congresso sui rapporti Iran-Contra che Armitage ''era al corrente della questione Iraniana.'' ( New York Times , 26 Maggio 1989):

"Occupando una posizione al Pentagono che lo vedeva alla testa del settore relativo alle operazioni militari sotto copertura, Armitage era fin dal principio complice del commercio segreto delle armi.  Inoltre era in combutta con l’ex collaboratore alla sicurezza nazionale Oliver L. North in un gruppo alla Casa Bianca per il contro-terrorismo, un’altra area che dovrebbe essere messa sotto il focus attentivo di una commissione di inchiesta del Congresso." ( Washington Post , 26 Maggio 1989)

Il Direttore della CIA William Casey
, con la collaborazione di Richard Armitage al Pentagono, "aveva condotto segretamente la guerra dei Mujahideen contro l’Unione Sovietica…" (riportato in Domestic Terrorism: La Grande Menzogna, la "Guerra") "Il Contragate era inoltre un’operazione di sotto banco con finanziamenti drogati sotto la guida di Casey." ( Ibid ).

Finanziando le Brigate Islamiche

La procedura Iran Contra è stata simile a quella usata in Afghanistan, con la quale sono stati canalizzati aiuti segreti alle Brigate dei Combattenti Islamici  ( US News & World Report, 15 dicembre 1986).
Infatti, parte dei proventi della vendita di armi all’Iran era stata dirottata per finanziare i Mujahideen. :

"Il Washington Post ha riportato che i proventi ricavati dalla vendita di armi all’Iran venivano depositati in un conto gestito dalla CIA nel quale gli USA e l’Arabia Saudita avevano versato ciascuno 250 milioni di dollari$. Questo denaro non veniva sborsato solamente ai Contras del Centro America, ma anche ai ribelli che stavano combattendo le truppe Sovietiche in Afghanistan." (U.S. News & World Report , 15 dicembre 1986)

L’insabbiamento dell’Irangate

Il Consigliere di Reagan per la Sicurezza Nazionale, il Contrammiraglio John Pointdexter, che in seguito veniva messo sotto accusa di cospirazione e mentiva al Congresso, veniva rimpiazzato da  Frank Carlucci nel ruolo di Consigliere per la Sicurezza Nazionale. E il Magg.Generale Colin Powell veniva designato in appoggio a Frank Carlucci, nello specifico diventava “il numero due” nella squadra per la Sicurezza Nazionale.

"Entrambi arrivarono alla Casa Bianca dopo le rivelazioni sull’Iran-Contra e il repulisti del Consiglio Nazionale per la Sicurezza, vale a dire l’insabbiamento che era seguito allo scandalo Irangate." (The MacNeil/Lehrer NewsHour, 16 giugno1987).

Inutile dire, questo repulisti era proprio un insabbiamento: Colin Powell era fino al collo dentro all’affare Irangate!

Mentre diversi ufficiali coinvolti nell’Irangate, come  John Pointdexter e Oliver North venivano accusati di comportamenti criminali, i principali attori nella CIA e nel Pentagono, cioè Armitage e Casey, non sono mai stati posti sotto inchiesta, tanto meno il Luogotenente Generale Colin Powell, che aveva autorizzato la fornitura di missili TOW dalla Agenzia per le Logistiche di Difesa.

Inoltre, mentre venivano segretamente inviate armi all’Iran, Washington forniva anche armi attraverso canali ufficiali a Baghdad. In altre parole, Washington stava armando entrambi i contendenti nella guerra Iran-Iraq.  E chi era incaricato di negoziare queste vendite di armi per Baghdad? Donald Rumsfeld!

Come invertire la marea

I fatti dell’11 settembre sono stati utilizzati abbondantemente dall’Amministrazione Bush per giustificare l’innesco di una guerra preventiva senza confini.
Questo fa parte della dottrina dell’Amministrazione di “auto-difesa”.
Ma questa giustificazione si basa su una menzogna: che l’America è sotto attacco da parte di un nemico esterno. La cosiddetta “Guerra al Terrorismo” è una menzogna.
 I fatti reali sono stati completamente stravolti.

Azioni di guerra sono state sbandierate come “interventi umanitari” con l’obiettivo di restaurare la democrazia.

L’occupazione militare e l’uccisione di civili sono state presentate come “operazioni di peace-keeping”, per conservare la pace. 
La deroga alle libertà civili imposta dalla cosiddetta legislazione anti-terrorismo è rappresentata come un mezzo per provvedere alla sicurezza interna e per conservare alte le libertà civili.

Questo sistema dipende dalla manipolazione della pubblica opinione.

Le realtà fabbricate ad arte dall’Amministrazione Bush devono diventare verità indelebili, per andare a far parte di un largo consenso delle forze politiche e dei mezzi di informazione. A questo riguardo, il complesso mediatico risulta uno strumento de facto di uno stato di polizia, che ha accuratamente escluso, dal principio, ogni reale comprensione della crisi dell’11 settembre. 

Milioni di persone sono state ingannate sulle cause e le conseguenze dell’11 settembre.

Quando la gente negli Stati Uniti e nel Mondo intero avrà riscontro che Al Qaeda non è un nemico esterno, ma una creazione della politica estera degli USA e delle CIA, allora la legittimità dell’Amministrazione Bush crollerà come un castello di carte.
In altri termini, quando le menzogne diffuse dalla centrale dell’autorità politica saranno pienamente smascherate, non sarà per molto Al Qaeda ad essere percepita come nemico, ma  Bush, Cheney, Rumsfeld, Wolfowitz, Powell, et al.
Teniamo ben presente che anche i Democratici si sono resi complici.
Anche le Amministrazioni Democratiche hanno appoggiato Al Qaeda!
Queste connessioni di amministrazioni USA successive con il terrorismo internazionale, cosa che costituisce materia di pubblico dominio, conducono in modo indelebile alla criminalizzazione dei livelli più alti dell’apparato dello Stato USA.  


Usiamo queste informazioni per smantellare i piani di guerra dell’Amministrazione Bush. Rendiamo sensibili i nostri concittadini. Esponiamo gli “equivoci collegamenti”.
Quando la verità comincerà a sgorgare, la guerra dei leaders e i piani per  la sicurezza interna non avranno un briciolo di legittimazione agli occhi di milioni di Americani che pensano ora che Al Qaeda sia “Una Minaccia per l’America” e che il loro Presidente sia impegnato per la loro sicurezza. 
A questa congiuntura cruciale nella nostra storia, noi dobbiamo comprendere che il sentimento contro la guerra da solo non può indebolire e minare i piani di guerra.

Il solo modo di ribaltare la marea è quello di defenestrare i dominatori, che sono dei criminali di guerra.

E il solo modo di disarcionare i dominatori è di mandare in frantumi la loro legittimazione agli occhi del popolo. 

In altre parole, è necessario smascherare completamente le menzogne che riguardano la cosiddetta “guerra al terrorismo” agli occhi dei nostri concittadini, che sono stati abituati a giustificare l’invasione  dell’Iraq e dell’Afghanistan e ai quali è stato imposto negli USA uno Stato di Polizia. 
Una precondizione per spezzare la legittimazione dell’Amministrazione Bush è di rivelare completamente I suoi collegamenti con il terrorismo internazionale e le sue complicità negli eventi tragici dell’11 settembre. 
Questo obiettivo può essere conseguito solamente ponendo un freno effettivo alla sua campagna propagandistica e svelando la verità attraverso una campagna di informazione dei cittadini a livello popolare.


© Copyright MICHEL CHOSSUDOVSKY 2004.
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