www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 12-05-10 - n. 318

da http://www.nuovaalabarda.org/leggi-articolo-ferite_aperte_del_confine_orientale_e_censure_odierne..php
 
Ferite aperte e censure
 
Lettera aperta del Direttore Claudia Cernigoi
 
Il 23 marzo 2010 sul Corriere della Sera è apparso un breve articolo dal titolo “Le ferite aperte del confine orientale”, nel quale vengono elencati una serie di testi che parlano delle vicende delle “foibe” e dell’esodo istriano. Dopo alcuni titoli considerati evidentemente “neutri”, vengono indicati due testi “che riflettono l’opinione degli esuli istriani” ed alla fine leggiamo:
 
Vi sono anche opere che tendono a ridimensionare la portata degli eccidi jugoslavi: Joze Pirjevic, Foibe (Einaudi 2009), Claudia Cernigoi, Operazione foibe tra storia e mito (Kappa Vu 2005), Giacomo Scotti, Dossier foibe (Manni 2005), Giuseppe Aragno, Fascismo e foibe (La città del Sole, 2008). Contro di esse, considerate «negazioniste», le associazioni degli esuli hanno di recente chiesto un intervento delle pubbliche autorità.
 
Parlo ora per fatto personale, ma penso che gli altri storici coinvolti possano riconoscersi in quanto dirò. Essere liquidati in questo modo su uno dei maggiori quotidiani nazionali non è cosa che possa far piacere a chi, come noi, ha studiato a lungo documenti e testimonianze prima di dare alle stampe cose che sappiamo possono essere soggette a critiche, più politiche che storiche, a dire il vero, ma in effetti quando si parla di questi argomenti spesso la storiografia viene lasciata da parte per dare spazio all’interpretazione politica dei fatti. E dato che le interpretazioni politiche “ufficiali” dei fatti sono diverse dalle conclusioni storiche cui noi si è arrivati, a questo punto scatta l’accusa di “negazionismo” nei nostri confronti, con tutto ciò che l’uso spropositato di questo termine comporta.
A questa accusa ho già risposto svariate volte e non intendo annoiare chi legge ripetendomi (chi volesse approfondire può visionare gli articoli inseriti in questo sito), e lascio invece la parola a Giuseppe Aragno, che ha risposto nel seguente modo.
 
A proposito de “Le ferite aperte del confine orientale” (Il Corriere della Sera 23-3-2010)
 
Scriviamo a lei, direttore, di cui è nota l’onestà intellettuale, perché rifiutiamo, l’etichetta di “negazionisti” con cui un anonimo corsivo del “Corriere” liquida gli studi di storici onesti, che fanno ricerca nel modo più corretto, esplorando archivi e documentando ogni affermazione. Sarà un caso, ma dopo che l’on. Frassinetti, (Pdl) ha chiesto che sia la politica a decidere chi debba parlare nelle scuole, sembra che il suo giornale intenda “suggerire” cosa leggere e chi abilitare. Noi, non neghiamo nulla, direttore, noi disprezziamo i colpevoli di ogni sterminio e ci fa scudo Kant: “Sapere aude”! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza. Non le diremo col filosofo – sarebbe sin troppo facile - che ormai “da tutte le parti si ode gridare: non ragionate!”, ma ci duole, questo sì, che lei l’abbia consentito quest’invito a non ragionare. Ci duole che gli storici chiamati in causa, esclusi dall’index librorum prohibitorum, non si siano levati come un sol uomo per difendere la libertà di ricerca, di opinione e di parola. Ci duole che la “battaglia delle idee”, sia scaduta a simili livelli. E, come a noi, dovrebbe dolere a lei e ai profughi stessi dell’Istria martoriata per i quali nutriamo profondo rispetto. Ne siamo convinti: le tragedie del Novecento sono nate anche così, da parole apparentemente innocue e malaccorte uscite da una qualche penna fanatizzata per imporre una verità di parte che s’è fatta verità di Stato. Di qui gli odi covati, i propositi di vendetta e le mille tragedie che non ci rendono immuni i giorni di una “memoria” usata strumentalmente dalla politica, ma quelli dell’onestà intellettuale e dell’amore per la democrazia. In nome di questi giorni che - lo speriamo - dovranno venire, ci permettiamo di dire con Voltaire che solo gli imbecilli sono sicuri di quello che scrivono. Ci contiamo. Queste poche parole saranno per lei non solo una lettera aperta che ospiterà, ma un appello che vorrà sottoscrivere. E altri con lei.
Di ciò la ringraziamo in anticipo.
 
Questa lettera è stata sottoscritta da un consistente e qualificato numero di storici ed intellettuali:
 
Nicola Tranfaglia, prof. emerito di Storia dell\'Europa e del Giornalismo - Università di Torino
Michele Fatica, prof. emerito di Storia Moderna e contemporanea - Università di Napoli L’Orientale
Angelo D’Orsi, prof. Pensiero politico contemporaneo - Università di Torino
Ferdinando Cordova, prof. Storia Contemporanea - Università La Sapienza di Roma
Giovanni Cerchia, prof. Storia Contemporanea - Università del Molise
Luigi Parente, prof. Storia Contemporanea - Università Orientale Napoli
Jože Pirjevec, prof. Storia dei popoli slavi - Università di Trieste
Cristiana Fiamingo, prof. Storia e Istituzioni dell’Africa - Università degli Studi di Milano
Piero Graglia, prof. Storia dell’integrazione europea - Università di Milano
Marco Sioli, prof. Storia e Istituzioni delle Americhe - Università di Milano,
Sandro Rinauro, prof. Geografia economico-politica - Università di Milano
Alessandra Kersevan, Ricercatrice storica
Giacomo Scotti, scrittore, storico e traduttore
Andrea Catone, storico - Direttore de “L’Ernesto”
Claudia Cernigoi, Giornalista – Ricercatrice storica
Sandi Volk, storico – Sezione Storica della Biblioteca nazionale slovena
Alexander Hobel, Storia contemporanea, Università Federico II di Napoli
Fabio Gentile – prof. di Politica comparata - Università di San Paolo del Brasile
Gigi Bettoli, Ricercatore storico
Gaetano Colantuono - storico
Cristina Accornero – Università di Torino.
Alberto Gallo, storico, Università di Firenze
Elisa Ada Giunchi, prof. Storia dell\'Asia, Università di Milano
Nunzio Dell\'Erba, Ricercatore confermato Storia contemporanea Università di Torino
Eros Francescangeli, Storia contemporanea, Università di Padova
Giorgio Sacchetti, prof. Storia dei partiti e dei movimenti politici, università di Trieste
Aldo Giannuli, prof. Storia Contemporanea – Università degli Srudi di Milano
Vanni D\'Alessio, Ricercatore Storia Contemporanea – Università Federico II Napoli
Giovanna Savant, Dottore di ricerca Studi politici europei ed euroamericani Università di Torino
Redazione di “Fuoriregistro”
Redazione del “Forum Insegnanti”
Marco Albertaro, storico
Silvio Antonini – ANPI Viterbo
Giuseppe Aragno, Storia Contemporanea – Università Federico II Napoli
 
Al momento in cui scrivo (8 maggio 2010) la lettera non è stata pubblicata dal Corriere della Sera, ma neanche dal Manifesto, che pure aveva dato la propria disponibilità ad Aragno; è stata invece pubblicata dal settimanale anarchico Umanità Nova e si può trovare ai seguenti link:
 
http://www.foruminsegnanti.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1612
http://www.fisicamente.net/portale/modules/news2/article.php?storyid=1396
http://bru64.altervista.org/forum/viewtopic.php?t=16581
http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=13867
 
In attesa di ulteriori disponibilità, noi continueremo a resistere.
 
Claudia Cernigoi
 
 

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