www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 20-11-17 - n. 651

Rafforzare la solidarietà con la giusta causa del popolo palestinese

Consiglio Portoghese per la Pace e la Cooperazione (CPPC) | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

14/11/2017

Questo novembre segna il centenario della Dichiarazione Balfour, un punto di svolta nella storia della Palestina e del popolo palestinese negli ultimi settantanni. In questo messaggio segreto [1], inviato dall'allora ministro degli Esteri britannico Lord Arthur Balfour al leader sionista Walter Rothschild, l'impero britannico sosteneva la creazione di un "focolare ebraico in Palestina" e i migliori sforzi "per raggiungere questo obiettivo". Allo stesso tempo, pubblicamente, le autorità britanniche facevano vuote promesse alle popolazioni arabe, che non avrebbero mai mantenuto.

Coerentemente con quanto promesso nel messaggio di Balfour, le forze britanniche - che amministrarono la Palestina tra il 1920 e il 1948 - favorirono il massiccio esodo degli ebrei europei in Palestina, la crescita delle forze sioniste e i loro tentativi di espansione territoriale a scapito delle popolazioni arabe espulse con la forza.

La proclamazione, nel 1948, dello Stato di Israele, nel 78 percento della Palestina storica (e non nel 52 percento che il Piano di partizione delle Nazioni Unite dell'anno prima aveva concesso), avvenne a costo di massacri, distruzione di villaggi, espulsione della popolazione, confisca della terra - rendendo i profughi palestinesi la più grande comunità di rifugiati del mondo.

Ciò che emerse dalla Dichiarazione Balfour fu, come la storia ha provato tragicamente, l'impegno del Regno Unito - e delle altre potenze occidentali - nei confronti del sionismo, dando copertura militare, diplomatica, politica ed economica ai suoi crimini, alle sue violazioni del diritto internazionale. La storia dei territori di Palestina illegalmente occupati da Israele ne è la prova.

Evocando questo momento storico, il Consiglio Portoghese per la Pace e la Cooperazione (CPPC) riafferma la sua solidarietà di lunga data con il popolo eroico della Palestina e la sua lotta per l'autodeterminazione e l'indipendenza della sua patria, libera dall'occupazione e dall'oppressione israeliana.

Una longeva solidarietà, che ha avuto un punto particolarmente alto nel 1979, quando il CPPC promosse lo svolgimento della Conferenza mondiale di solidarietà con il popolo arabo e la Palestina a Lisbona, a cui partecipò Yasser Arafat, alla sua prima visita in un paese dell'Europa occidentale e ospitato come capo di stato.

In numerose e diverse azioni il CPPC è stato e continua ad essere in prima linea nella mobilitazione del popolo portoghese in difesa dei legittimi diritti del popolo palestinese, contro l'occupazione, i massacri e le violazioni da parte di Israele dei più elementari diritti umani.

Oggi, 100 anni dopo la Dichiarazione Balfour, mentre la situazione peggiora nei territori palestinesi occupati, la solidarietà con il popolo palestinese è più importante che mai.

Questi sono attualmente i requisiti essenziali per la concretizzazione dei diritti inalienabili del popolo palestinese: la fine dell'oppressione e occupazione israeliana; lo smantellamento delle colonie e la demolizione del muro di separazione costruito illegalmente da Israele; la fine del blocco di Israele su Gaza; il rilascio dei prigionieri politici palestinesi dalle prigioni israeliane; la creazione di uno Stato di Palestina indipendente, sovrano e autonomo, con le frontiere precedenti al giugno 1967 e la garanzia del diritto al ritorno dei profughi palestinesi e dei loro discendenti.

Viva la Palestina libera e indipendente!

Consiglio nazionale del CPPC

NdT

1. La Dichiarazione Balfour fu il documento conclusivo di una lunga catena di accordi segreti relativi alla spartizione dell'Impero ottomano. Ma nella storia l'imprevisto è un elemento costante. Solo pochi giorni dopo che il ministro Balfour ebbe firmato la sua dichiarazione, si produsse in Russia la Rivoluzione d'Ottobre. Uno dei primi atti del governo rivoluzionario dei Soviet fu quello di dichiarare nulli e privi di valore tutti gli accordi segreti stipulati "alle spalle dei popoli" dai veri governi. Negli archivi del ministero degli Esteri russo fu trovata una copia degli accordi Sikes-Picot sulla spartizione della Palestina che contraddicevano le promesse fatte agli arabi, e Lenin ordinò che fossero resi pubblici. Fu così che il mondo arabo venne a conoscenza dell'inganno delle potenze europee. (Filippo Gaja, Le frontiere maledette del Medio Oriente)


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.