www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 17-01-18 - n. 657

Comunicato del Comitato Esecutivo del Consiglio Mondiale della Pace, riunito ad Hanoi, in Vietnam

Consiglio Mondiale della Pace | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Prima parte
Seconda e ultima parte

Medio Oriente

Il piano reazionario e imperialista per il "Nuovo Medio Oriente", appoggiato dagli Stati Uniti, dalla NATO e dall'UE, con il loro intervento militare aperto e in cooperazione con i regimi reazionari della regione, ha aggiunto nuove sofferenze alle milioni di persone che sono fuggite per salvare la vita nei paesi vicini. Il loro obiettivo era ed è il controllo delle risorse energetiche e delle linee di approvvigionamento e il controllo geostrategico dell'area con nuove frontiere e nuovi regimi conniventi.

Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie del recente attacco terroristico in Egitto, dove centinaia di civili hanno perso la vita e condanniamo questo atto disumano e codardo.

La politica bellicista e interventista delle grandi potenze, alleate con le forze reazionarie locali, è sempre più attiva in tutto il Medio Oriente. Siria, Afghanistan, Iraq, Libia, Libano e Yemen sono presi di mira dall'aggressione imperialista e da interventi destabilizzanti. Prendiamo atto positivamente dei significativi successi del popolo siriano nella sua lotta contro il terrorismo e l'intervento straniero. Dichiariamo la nostra solidarietà alle persone progressiste e amanti della pace e alle loro organizzazioni in Siria, e riaffermiamo il loro diritto inalienabile di costruire per sé un paese laico, sovrano e democratico, in cui persone dal differente credo possano vivere insieme, con un governo legittimo e una integrità territoriale. Il Consiglio Mondiale della Pace (WPC) ribadisce la sua condanna degli Stati Uniti e dei loro alleati europei, Turchia, Israele e le dispotiche monarchie del Golfo, che hanno sostenuto direttamente o indirettamente, finanziato e addestrato gruppi mercenari ed estremisti religiosi per attaccare la Siria, a costo di milioni di vite.

Esprimiamo la nostra seria preoccupazione per le nuove minacce dell'amministrazione statunitense e di Israele contro l'Iran, alla luce della possibile ritiro Usa dall'accordo internazionale sull'attività nucleare firmato dalla precedente amministrazione e gli altri membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU. I pericoli di un'escalation del conflitto giungono anche al deterioramento delle relazioni tra Iran e Arabia Saudita. Da parte del WPC riaffermiamo la nostra solidarietà con il popolo iraniano e le sue forze amanti della pace, contro ogni ingerenza straniera nei suoi affari e a sostegno della sua lotta per i diritti sociali, politici e dei popoli in tutti gli ambiti.

Il WPC è seriamente preoccupato per le provocatorie dichiarazioni e minacce espresse dall'imperialismo USA contro l'Iran, che hanno assunto una dimensione molto pericolosa da quando Donald Trump ha visitato l'Arabia Saudita - dove ha concluso un massiccio accordo in armi da 300 miliardi di dollari - e poi Israele nel maggio 2017. In questi giorni un altro crimine di guerra viene commesso, con la più grande crisi umanitaria attuale secondo le Nazioni Unite, nello Yemen. Un paese sottoposto a un pesante attacco e aggressioni da parte di una "coalizione" guidata dai sauditi che oggi ha come risultato centinaia di migliaia di persone affamate e malnutrite e una pandemia di colera nel 2017, a parte le migliaia di civili uccisi dai bombardamenti. Il WPC denuncia l'aggressione contro il popolo yemenita, che è pienamente sostenuta dagli Stati Uniti e chiede la fine del blocco e il diritto del popolo yemenita di decidere da solo e liberamente le proprie questioni.

Denunciamo il regime di Israele per la sua continua espansione e occupazione delle terre palestinesi con il supporto dell'imperialismo, al fine di controllare l'intera regione. Questo continua ad essere un elemento chiave nella strategia di dominio e della difesa della pace in Medio Oriente. Il WPC ribadisce la sua solidarietà con l'eroica lotta del popolo palestinese contro la politica genocida e oppressiva dello stato di Israele, che lo sottopone a una crudele oppressione. Difendiamo il diritto inalienabile del popolo palestinese all'istituzione del suo stato indipendente e sovrano, con i confini precedenti al 4 giugno 1967 e con Gerusalemme Est come sua capitale, secondo le risoluzioni delle Nazioni Unite. Chiediamo lo smantellamento degli insediamenti israeliani nella Cisgiordania palestinese e l'eliminazione del Muro di separazione, così come la libertà dei settemila prigionieri politici palestinesi nelle prigioni israeliane e il rispetto del diritto al ritorno dei rifugiati in conformità con il Risoluzione ONU 194. Chiediamo il riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite da parte degli Stati membri dell'ONU. Il WPC dovrà lavorare per lanciare una campagna sotto lo slogan: FINE OCCUPAZIONE ORA!

Il WPC esprime la sua solidarietà con le forze amanti della pace in Israele, che affrontano il regime autoritario del paese mentre lottano fianco a fianco con il popolo palestinese per la causa comune.

Il WPC esprime la sua solidarietà al popolo libanese per la difesa dell'integrità e della stabilità del paese e denuncia i piani per convertirlo in un teatro per l'azione di forze straniere. Chiediamo il ritiro delle forze israeliane dalle fattorie libanesi di Shebaa.

America Latina e Caraibi

Esprimiamo la nostra seria preoccupazione per le turbolenze nella Repubblica Bolivariana del Venezuela provocate dalla guerra economica dell'oligarchia locale in conformità con la posizione aggressiva della nuova amministrazione statunitense, che continua l'inaccettabile e pericolosa politica dell'Ordine esecutivo di Obama che definisce il Venezuela una "minaccia alla politica estera degli Stati Uniti e alla loro sicurezza". Denunciamo l'intervento aperto negli affari interni del paese e la minaccia di un intervento militare statunitense in Venezuela, soprattutto dopo l'elezione dell'Assemblea nazionale costituente. Auspichiamo che l'Assemblea possa contribuire a trovare vie per risolvere i problemi in modo pacifico e democratico e allo stesso tempo per approfondire le trasformazioni a favore degli interessi della grande maggioranza del popolo venezuelano. Condanniamo la recente decisione dei ministri degli esteri dell'UE che hanno imposto sanzioni al Venezuela, atto che costituisce una escalation delle ingerenze dell'UE nel paese.

Ribadiamo la nostra solidarietà al popolo di Porto Rico, la colonia degli Stati Uniti nei Caraibi, nella loro lotta per il diritto all'autodeterminazione e contro la molteplice oppressione dei suoi cittadini.

Stiamo seguendo con preoccupazione gli sviluppi in Brasile, dove dopo il colpo di stato parlamentare del 2016 contro il presidente eletto, un governo antipopolare ha assunto il potere con il chiaro e aperto scopo di servire il capitale locale e internazionale e un programma reazionario.

Il WPC esprime la sua solidarietà al popolo argentino nell'esercizio dei suoi diritti sovrani sulle isole Malvine e condanna le gravi violazione da parte dei vecchi governanti coloniali.

Un anno dopo la scomparsa del leader storico e Comandante in capo della Rivoluzione cubana Fidel Castro, rendiamo omaggio e tributo al leader che non solo ha cambiato con il suo contributo decisivo la vita del popolo cubano, ma con la sua modestia e saggezza ha servito come guida rivoluzionaria di dimensione mondiale, come una delle poche personalità nel XX secolo. Il WPC ribadisce la sua richiesta incondizionata per la chiusura immediata e permanente della base americana di Guantanamo, occupata contro la volontà del popolo cubano e per il ritorno del territorio a Cuba. Dichiariamo la nostra sincera e incrollabile solidarietà con il popolo cubano e la sua rivoluzione, nel difendere le sue conquiste e per porre fine al blocco criminale degli Stati Uniti e a tutti gli altri tentativi di ingerenza destabilizzante.

Il WPC saluta i popoli dell'America Latina e dei Caraibi ed esprime la propria solidarietà con la lotta per il diritto sovrano di decidere autonomamente e liberarsi dalle macchinazioni straniere che vogliono sovvertire il loro futuro e percorso di sviluppo. Sottolineiamo l'importante decisione della CELAC che ha dichiarato la regione una "Zona di pace", atto che riflette i sentimenti e le aspirazioni autentiche della grande maggioranza della popolazione dell'emisfero occidentale.

Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo colombiano, nel suo desiderio di raggiungere la pace e di vivere con dignità dopo la firma degli accordi di pace tra il governo colombiano e le Forze armate rivoluzionarie di Colombia - Esercito popolare (FARC-EP). Allo stesso tempo, denunciamo in assoluto il vigliacco omicidio di contadini, membri delle FARC e leader del movimento sociale colombiano in violazione degli accordi.

Africa

Il continente africano continua a sperimentare vari gradi di instabilità come risultato diretto dell'intervento imperialista che segue un'agenda diretta a sfruttare le sue risorse. Esso continua a essere contrassegnato da problemi interni ed esterni in conseguenza delle macchinazioni del grande capitale locale e multinazionale che hanno trascinato il continente nella guerra e creato instabilità politica sotto le minacce dell'imperialismo. Il Comando Africa degli Stati Uniti (Africom) continua a trascinare porzioni del continente nel conflitto e le sue politiche espansionistiche hanno portato all'ampliamento dell'impronta del militarismo. Molti governi sono stati coinvolti in giochi geopolitici di posizionamento inter-imperialistico e l'imperialismo cerca di conquistare più risorse e mercati per le sue multinazionali.

Nell'Africa occidentale, la Francia continua a dominare e ha una strategia di dominio a causa delle relazioni storiche coloniali, della lingua e di altri elementi che esistono da molti anni. Anche la Turchia nell'ultimo periodo si è prefissata l'obiettivo di impegnarsi nel continente presentandosi come un vero amico, con "nessuna intenzione e storia di colonialismo e dominio". Erdogan ha tra l'altro convocato un vertice Turchia-Africa per mobilitare il sostegno verso i suoi obiettivi e e mercati per la borghesia turca. L'UE si è prefissata un programma di cosiddetta promozione della democrazia e ha avviato processi di finanziamento della promozione di elezioni democratiche in molti paesi africani. La Cina è stata vista da molti africani come una minaccia a causa delle relazioni storiche dell'imperialismo e della sua propaganda nel continente.

Il WPC ribadisce la sua solidarietà con il popolo del Sahara Occidentale. Condanniamo l'occupazione marocchina del Sahara Occidentale e sottolineiamo la nostra solidarietà con la giusta lotta del popolo saharawi, per il suo inalienabile diritto all'autodeterminazione con un referendum libero e democratico.

È con queste convinzioni che il Comitato Esecutivo del Consiglio Mondiale della Pace (WPC) è determinato a formulare risoluzioni e mozioni che promuovano un'ampia unità d'azione in favore della pace, democrazia, giustizia sociale e della solidarietà tra i popoli. In questo modo rafforzeremo la solidarietà dei popoli nella lotta per la pace, contro l'imperialismo!

Il WPC invia un messaggio ai popoli del mondo, alle persone amanti della pace di ogni paese, da Hanoi, la capitale dell'eroico Vietnam, il cui popolo sotto la sapiente guida di Ho Chi Minh ha combattuto eroicamente e vittoriosamente l'imperialismo USA, liberando e unificando il paese. Per quanto forte possa apparire o essere il nemico, i popoli hanno il potere di resistere e vincere, poiché essi costituiscono l'unica "superpotenza"

Hanoi 25 novembre 2017


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