www.resistenze.org - osservatorio - lotta per la pace - 28-03-20 - n. 744

Lettera aperta al Comitato per il Nobel norvegese

Marina Čolić * | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/03/2020

In seguito alla notizia pubblicata sui media serbi [e reuters.com ndt] che un certo numero di parlamentari norvegesi ha avviato ufficialmente un'iniziativa per ottenere che il premio Nobel per la pace venga assegnato alla NATO, il Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali, l'Associazione dei Generali e Ammiragli della Serbia, la Fondazione Uniti per la Gioventù, hanno inviato congiuntamente una lettera aperta al Comitato per il Nobel norvegese.

La lettera ricorda che 21 anni fa la NATO ha intrapreso un'aggressione illegale contro la Serbia (Repubblica Federale di Yugoslavia), agendo da sola e senza l'approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, dell'Atto finale di Helsinki, di un numero di altre convenzioni internazionali e del proprio atto istitutivo del 1949.

La lettera evidenzia che l'aggressione ha causato la perdita di un numero di vite tra 3.500 e 4.000 (l'elenco non è stato ancora ultimato) tra cui 89 bambini e lasciato oltre 12.500 feriti, con il numero di vittime che sono cadute per le conseguenze successive, incluso il danno ambientale, che ancora deve essere determinato. Il danno economico diretto è stato stimato in oltre 100 miliardi di dollari.

L'aggressione è stata la prima guerra sul suolo europeo dopo la Seconda guerra mondiale, precedente per la conduzione di interventi illegali in tutto il mondo violando la Carta delle Nazioni Unite, minando il ruolo del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e incitando al separatismo e al terrorismo. Ha segnato la trasformazione della NATO da alleanza difensiva in offensiva, minando il principio delle Nazioni Unite secondo cui la pace dovrebbe essere difesa solo con mezzi pacifici.

La lettera ricorda l'uso da parte della NATO di missili con uranio impoverito e altre armi proibite con gravi effetti durevoli, che erano stati fortemente condannati al Parlamento europeo, dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e ai parlamenti nazionali di molti paesi membri UE della NATO. L'uso dell'uranio impoverito ha lasciato conseguenze durature e continua a causare malattie maligne su vasta scala mettendo a repentaglio la vita di migliaia di persone innocenti.

La lettera conclude che, tenuto conto di quanto detto, l'aggressione della NATO del 1999 era essenzialmente un crimine contro la pace e l'umanità che, oltre al tributo umano e all'enorme devastazione, ha anche inflitto un duro colpo alla pace e alla stabilità nei Balcani, in Europa e nel mondo in generale. E' stata l'inizio della nuova guerra fredda che affronta il mondo di oggi.

I firmatari della lettera a nome delle loro organizzazioni, Živadin Jovanović, generale Milomir Miladinović e la prof. Dr. Danica Grujičić hanno espresso la speranza che il Comitato per il Nobel norvegese prenderà in considerazione quanto espresso sopra.

Belgrado, 20 marzo 2020

*) Marina Čolić, Segretario esecutivo del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali


La lettera

Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali | beoforum.rs
Tradotto da Enrico Vigna, portavoce del Forum Belgrado Italia, presidente di SOS Yugoslavia-SOS Kosovo Metohija

Al Norwegian Nobel Committee

0255 Oslo - Henrik Ibsens gate 51 - Norway

"Eminenti membri del Comitato per il premio Nobel della Pace,

Vi scriviamo a nome del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali, della Associazione dei Generali e Ammiragli della Serbia, della Fondazione UNITI per la Gioventù, di Organizzazioni indipendenti della Serbia e della diaspora serba.

Abbiamo avuto notizia dai media che la NATO è ufficialmente candidata per il Premio Nobel per la Pace 2019. A questo proposito consentiteci di attirare la vostra attenzione su quanto segue:

1. Esattamente 21 anni fa, la NATO ha illegalmente lanciato un aggressione militare alla Serbia (RFY) che è durata 78 giorni, dal 24 marzo al 10 giugno 1999, violando così la Carta delle Nazioni Unite, il documento finale dell'OSCE di Helsinki, nonchè il proprio atto istitutivo (1949). E' stato un crimine contro la pace e l'umanità.

2. L'aggressione ha lasciato oltre 3500 morti, tra cui 89 bambini e circa 12.500 feriti. Il danno economico diretto è stato stimato in oltre 100 miliardi di dollari USA. Il numero di vittime umane a causa delle successive conseguenze dell'aggressione e del danno all'ambiente naturale deve ancora essere valutato.

3. Come la prima guerra dopo la seconda guerra mondiale sul suolo europeo, l'aggressione della NATO alla Serbia (RFY) è stata una svolta che ha introdotto la pratica delle aggressioni e degli interventi senza restrizioni in tutto il mondo. Questa aggressione è stato l'inizio della trasformazione della NATO stessa da alleanza difensiva in offensiva, ignorando il principio delle Nazioni Unite secondo cui la pace dovrebbe essere difesa con tutti i mezzi.

4. L'aggressione condotta in coalizione con l'organizzazione terrorista separatista dell'UCK, ha posto un precedente, incoraggiando il separatismo, il terrorismo e la mancanza di rispetto del diritto internazionale.

5. Durante l'aggressione, le forze della NATO hanno usato missili con uranio impoverito e altri armamenti e metodi proibiti, fortemente condannati dal Parlamento europeo, dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e dai parlamenti nazionali di molti paesi membri della NATO e della UE. Ciò ha lasciato conseguenze durature, causando pericolosi decessi maligni e portando via le vite di migliaia di persone innocenti.

6. Questo crimine contro la pace e l'umanità ha provocato instabilità duratura nei Balcani. Ha gravemente compromesso la stabilità dell'Europa. Allo stesso tempo, la NATO ha inflitto danni irreparabili all'Europa (OSCE) e al World Peace and Security Order (ONU), introducendo così l'era della nuova guerra fredda.

Sperando che questi fatti meritino la vostra attenzione e valutazione, vi preghiamo di accogliere le assicurazioni della nostra più alta considerazione.

Belgrado, Marzo 2020.

Per il Forum Belgrado per un Mondo di Eguali, Zivadin Jovanovic, presidente
Per Associazione dei Generali e Ammiragli della Serbia, Gen. Milomir Miladinovic, presidente
Per la Fondazione UNITI per la gioventù, Prof. Dr. Danica Grujicic, presidente


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