www.resistenze.org - osservatorio - movimento antimperialista - 22-12-10 - n. 345

da Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (WFDY) - www.wfdy.org/17wfys/
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Discorso del coordinatore del Comitato organizzativo internazionale alla cerimonia di apertura dei 17° Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti (WFYS)
 
14/12/2010
 
Cari compagni e cari amici,
 
come è evidente da questa tribuna e dai colori che abbiamo visto: la gioventù del mondo è arrivata in Sudafrica!
 
Dopo oltre un anno di incontri, concerti, workshop, seminari, comunicazione tra la gente e sui media e tante altre attività in più di cento paesi del mondo, il 17° Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti è finalmente arrivato qui!
 
In tutto il mondo, centinaia di migliaia di giovani hanno collaborato per rendere possibile la costruzione collettiva di questo evento. Tutti loro, tutti noi, abbiamo lavorato per fare di questo Festival l'evento più significativo della gioventù mai visto prima.
 
Arriviamo al 17° Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti con la ricca storia di 16 edizioni precedenti, in cui centinaia di migliaia di giovani hanno celebrato la pace e si sono riuniti per condividere le loro esperienze ed estendere la solidarietà nella lotta comune contro l'imperialismo in tutto il mondo.
 
In tutto il mondo generazioni di giovani mossi dalla lotta antimperialista hanno reso questo movimento incomparabile, un vero e proprio cammino della speranza che dal primo Festival giunge oggi a noi e che siamo sicuri proseguirà a lungo.
 
Il Festival non deluderà le tradizioni e le aspettative di cui i giovani del mondo lo hanno investito. Questa ribalta di aspirazioni sarà sicuramente la piattaforma su cui, ancora una volta, creeremo la fase più importante e rilevante di definizione delle lotte dei giovani di tutto il mondo per il futuro.
 
Cari compagni e cari amici,
 
quando abbiamo deciso di venire in Sudafrica, non lo abbiamo fatto per ragioni geografiche. Organizzare questo Festival qui è, di per sé, l'affermazione che possiamo vincere, che possiamo sconfiggere i nostri nemici e possiamo far prevalere la giustizia e la solidarietà, come è successo col rovesciamento del regime dell'apartheid nel 1994.
 
La storia del Sudafrica, del suo popolo e della sua gioventù è una dichiarazione chiara e forte che quando lottiamo, possiamo vincere. Soltanto la lotta apre la strada della vittoria. Non importa quanto forte sia il nemico, non importa quanto duramente tenti di opprimerci e sfruttarci, l'imperialismo e i suoi fantocci non saranno mai in grado di impedire all'inarrestabile forza popolare di trionfare!
 
L'esempio potente di Nelson Mandela, un resistente che non ha mai esitato a portare avanti la lotta, nonostante le persecuzioni, le torture e la lunga incarcerazione, è fonte di ispirazione per i giovani del mondo.
 
Non a caso questo Festival è dedicato al compagno Mandela e al compagno Fidel Castro. In loro vediamo la fermezza e la determinazione dei veri rivoluzionari, che ci hanno condotto al punto in cui siamo oggi e senza i quali la nostra resistenza e la vittoria contro l'imperialismo sarebbe stata estremamente diversa.
 
In entrambi, nella loro lotta e nel loro profondo senso internazionalista, possiamo trovare il sostegno alle lotte dei popoli di tutti i paesi del mondo. Non è inappropriato affermare che l'impatto della loro solidarietà va ben oltre i confini dei loro paesi e può essere percepita in tutto il mondo.
 
Cari compagni,
 
i giovani e i popoli del mondo sono di fronte a una crisi economica enorme che scende fino alle radici del sistema in cui viviamo. Questa crisi dimostra ancora di più che la natura irrazionale e iniqua dell'organizzazione capitalistica della società, è incompatibile con il soddisfacimento dei bisogni e delle aspirazioni dei popoli e dei giovani.
 
Non è un caso che la crisi e a dispetto dei costanti appelli per i cosiddetti "sacrifici generali" o le "misure di austerità", nella maggior parte dei paesi del mondo, possiamo vedere i poveri ed i lavoratori diventare sempre più poveri, ed i ricchi e i proprietari di banche e grandi società diventare ancora più ricchi.
 
L'orientamento al profitto di questo sistema fa considerare i bisogni fondamentali delle popolazioni meno importanti di pochi conti bancari carichi di denaro. Questo è il motivo per cui pur essendo disponibile il doppio della produzione alimentare necessaria per sfamare l'intero genere umano, ci sono ancora persone che muoiono di fame. Questo è il motivo per cui i farmaci che pur ci sono e che consentono ai malati di AIDS di condurre una vita decente, rimangono accessibili solo per chi può permettersi prezzi enormi.
 
L'umanità negli ultimi decenni ha conseguito progressi tecnologici fantastici, in grado di produrre una rivoluzione nella vita del genere umano, portando acqua, elettricità e comunicazione in tutti gli angoli del pianeta. Tuttavia, questo non accade. I signori del mondo, Stati Uniti, Unione europea, Giappone e i loro fantocci, preferiscono continuare a investire sui modi per ucciderci, piuttosto che rendere migliore la nostra vita. L'industria militare continua a crescere e con essa il numero dei bambini esclusi dalla scuola e quello dei disoccupati. Perché? Per cosa? Soltanto per soddisfare la loro avidità!
 
La gioventù del mondo non accetta di essere una generazione senza diritti! Così come affermavano gli slogan contro l'apartheid, "Libertà nella nostra vita", ora diciamo "Piena attuazione dei diritti nella nostra vita!". I nostri diritti, il nostro accesso all'istruzione (gratuita e per tutti), il nostro lavoro, la nostra felicità, non possono continuare ad essere un progetto da posticipare! Noi vogliamo che tutti godano di tali diritti e non interromperemo la nostra lotta fino a quando li avremo concretizzati!
 
Compagni,
 
in questo Festival indirizzeremo un grande moto di solidarietà al popolo e ai giovani del Sahara Occidentale. Ai nostri compagni saharawi diciamo: "Siamo al vostro fianco, lotteremo al vostro fianco per la vostra autodeterminazione! Non permetteremo che l'abuso dei diritti umani a voi inflitto da parte del Marocco continui! Libereremo l'ultima colonia dell'Africa!"
 
In questo festival riaffermeremo la nostra totale solidarietà e impegno con il popolo e la gioventù palestinese. Non permetteremo la prosecuzione dell'occupazione israeliana, non permetteremo che il popolo palestinese continui ad essere costretto a vivere come rifugiato. Ora e sempre sosteniamo la Resistenza palestinese!
 
In questo Festival, esporremo al mondo il caso dei Cinque Eroi cubani, giovani che l'impero ha ingiustamente arrestato e a cui continua a negare la libertà e persino i diritti più elementari, solo perché queste persone hanno deciso di difendere il proprio paese e combattere quei gruppi criminali che da Miami vogliono distruggere le conquiste della Rivoluzione Cubana. Accanto a questo, condanneremo e chiederemo il ritiro immediato del criminale embargo statunitense a Cuba.
 
In questo Festival, riaffermeremo la nostra solidarietà con il popolo della Corea nella sua lotta contro le provocazioni imperialiste portate quotidianamente dagli USA. Con i nostri cuori e la nostra conoscenza della storia affermiamo insieme al popolo coreano: la Corea è una!
 
Il Festival è anche una dimostrazione di solidarietà con il popolo cipriota, vittima dell'occupazione turca che divide la sua terra. Per noi tutto questo è inaccettabile e non ci fermeremo finché non vedremo Cipro riunificata in una federazione bi-zonale e bi-comunitaria come proposto dal nostro compagno e veterano del Festival, il presidente Demetris Christophias.
 
In questo Festival, denunceremo i crimini del governo colombiano contro il suo popolo. Le persecuzioni, le deportazioni, le carcerazioni, le torture e i crimini devono cessare! Il popolo colombiano merita di vivere in pace, non in un paese dove non si sa cosa può accadere domani e che sta diventando il cortile di casa degli Stati Uniti da cui attaccare i governi democratici in America Latina.
 
Da questo Festival, inviamo un chiaro messaggio ai popoli e ai giovani di Iraq e Afghanistan. Siamo al vostro fianco contro l'occupazione di NATO e Stati Uniti. Non c'è vera democrazia senza sovranità, ci può essere libertà solo se tutte le truppe straniere torneranno a casa dando ai popoli la possibilità di costruire il proprio futuro.
 
Ultimo ma non meno importante, da questo Festival grideremo ai nostri vicini dello Swaziland e loro ascolteranno le nostre parole di solidarietà e sostegno nella loro lotta per la fine della repressione e delle persecuzioni, in modo che lo Swaziland possa diventare un paese davvero democratico.
 
Cari compagni,
 
solo un mese fa abbiamo festeggiato i 65 anni della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica. Il Festival, la gioia dei partecipanti e il carattere di massa della mobilitazione a livello mondiale, sono una prova inconfutabile che la nostra età non ci rende vecchi, ma più attenti.
 
Col passare degli anni e delle lotte siamo diventati ancora più certi che sconfiggere l'imperialismo non è solo un desiderio o una volontà, ma di fatto una necessità dei popoli e della gioventù del mondo. Solo sconfiggendo l'imperialismo potremo avere un mondo di pace durevole, di solidarietà tra i popoli a prescindere della loro origine, di trasformazione sociale in cui siano rispettati i nostri diritti e in un mondo realmente sviluppato e giusto dove vivere.
 
Compagni e amici,
 
le mie ultime parole vanno alle autorità sudafricane, al popolo e al movimento giovanile. A nome di tutti i partecipanti, del Comitato organizzativo internazionale e della dirigenza della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica, esprimo la nostra gratitudine per averci ospitato. Vi ringraziamo per riconoscere in noi i vostri alleati storici nella lotta contro l'imperialismo e per averci dato la possibilità di venire in questa bella terra di libertà per celebrare le nostre vittorie, condividere le nostre esperienze e rendere il nostro movimento ancora più forte, in modo che, proprio come il Sudafrica oggi, tutti i paesi e i popoli potranno un giorno essere liberi!
 
Giovani, uniamoci per una pace durevole! Uniti vinceremo!
 
 

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