www.resistenze.org
- osservatorio - mondo - politica e società - 05-05-09 - n. 272
Emittente del Nicaragua associa la febbre suina alla guerra chimica
29/04/2009
Prensa Latina
L’emittente nicaraguense Radio “La Primerísima” ha trasmesso un allarme sull’elaborazione delle armi chimiche nei laboratori del Pentagono e sui milionari profitti delle transnazionali farmaceutiche.
L’emittente, nello spazio dedicato alla febbre suina, ha segnalato nella sua pagina digitale un’informazione di Radio Pacífica sull’attuale epidemia che minaccia il mondo.
L’articolo a proposito della febbre, mette in relazione le case farmaceutiche e i Laboratori Gilead Sciences Inc, diretti da Donald Rumsfeld, ex segretario alla Difesa statunitense che ha i diritti sul farmaco "Tamiflu". Questo medicinale si vende come rimedio per l’influenza ed ha già fatto guadagnare cifre stratosferiche con l’influenza aviaria.
La Primerísima ha segnalato che un lavoro d’indagine di Informativo Pacífica, elaborato dal collettivo giornalistico con base in California Pueblos Sin Fronteras, pone vari interrogativi che i media egemonici hanno dimenticato di considerare nel loro affanno di provocare terrore.
Qual è origine del nuovo virus che ha già ammazzato un centinaio di persone in Messico?
Un rapporto di Fernando Velázquez su un articolo dell’investigatrice Lori Price nel sito web globalresearch.ca intitolato "L’influenza e la tortura”, segnala che la febbre suina (fabbricata probabilmente nei laboratori militari degli Stati Uniti) è finita sui memorandum sulla tortura ordinata dalla CIA contro i prigionieri a Guantánamo, Abu Ghraib e in altre prigioni segrete.
Price sottolinea nel suo studio che l’attuale isteria provocata dal virus suino potrebbe apportare grandi guadagni a Donald Rumsfeld.
L’ex segretario alla Difesa è direttore da 20 anni del laboratorio Gilead Sciences, Inc., l’azienda con sede in California che fabbrica e ha i diritti sul "Tamiflu", presunto rimedio per malattie che terrorizzano il mondo.
I comunicatori degli USA indicano che il laboratori militarizzati in tutti gli USA perfezionano armi biologiche con i virus suini, aviari, l’asiatica e altre malattie per le quali non esiste risposta immunologia.
Per esempio, il giornalista Fernando Velázquez ricorda il libro “Uccidendo la speranza”, in cui William Bloom ricorda come nel 1971 la CIA consegnò a degli esiliati cubani un virus che provocò la febbre suina africana nell’Isola di Cuba.
Sei settimane dopo, un’epidemia della malattia obbligò il governo cubano a sacrificare mezzo milione di maiali.
Dieci anni dopo la popolazione fu attaccata da un’epidemia di dengue trasmessa dalle zanzare che fece ammalare 300.000 persone, uccidendone 158 tra le quali un centinaio di bambini piccoli.
Il dengue prima a Cuba non esisteva.