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La vera storia delle origini della Polizia: proteggere e servire i padroni della società

Sam Mitrani | permanentred.blogspot.it
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

28/06/2015

Il modo liberale di vedere la questione poggia su un fraintendimento relativo alle origini della polizia

Nella maggior parte delle discussioni liberali riguardo i recenti omicidi commessi dalla polizia su uomini di colore disarmati, è sotteso l'assunto che la polizia sia tenuta a proteggere e servire la popolazione. Sarebbe questo, dopo tutto, il motivo per cui la polizia è stata istituita. Ci sono forse alcune mele marce, ma se solo la polizia non fosse così razzista o non adottasse certe politiche, come stop-and-frisk (il fermo e la perquisizione, ndt), se solo non temesse così la gente di colore o sparasse a meno uomini disarmati, potrebbe essere un servizio utile di cui tutti abbiamo bisogno.

Questo modo liberale di vedere la questione poggia su un fraintendimento relativo alle origini della polizia e sull'attività per cui è stata creata. La polizia non è stata istituita per proteggere e servire la popolazione. Non è stata stabilita per fermare la criminalità, almeno come la maggior parte delle persone la intendono. E certo non è stata creata per promuovere la giustizia. E' stata invece costituita per proteggere la nuova forma capitalistica del lavoro salariato emersa tra la metà e la fine del 19° secolo dalla minaccia rappresentata dal frutto di quel sistema, la classe operaia.

Prima del 19° secolo, non vi erano forze di polizia che potremmo riconoscere come tali in nessuna parte del mondo. Nel nord degli Stati Uniti, c'era un sistema di conestabili e sceriffi eletti, molto più responsabili verso la popolazione e in un modo molto più diretto di quanto non sia la polizia odierna. Nel Sud, l'entità più vicina alle forze di polizia erano i sorveglianti di schiavi. Successivamente, quando le città del Nord crebbero e si riempirono di lavoratori salariati per lo più immigrati che erano fisicamente e socialmente separati dalla classe dirigente, l'elite benestante che ha guidato i governi locali succedutisi, ha assunto centinaia e poi migliaia di uomini armati per imporre l'ordine sui nuovi quartieri della classe operaia.

Alla fine del 19° secolo, il conflitto di classe ribolliva nelle città statunitensi come Chicago, che sperimentò i grandi scioperi e le sollevazioni del 1867, 1877, 1886 e 1894. In ognuna di queste sommosse, la polizia attaccò gli scioperanti con estrema violenza. A seguito di questi movimenti, la polizia iniziò a presentarsi sempre più frequentemente come un sottile argine blu che protegge la civiltà, con cui intendevano la civiltà borghese, dal disordine della classe operaia. Questa ideologia è stata riprodotta da allora, solo che oggi sotto scacco troviamo i poveri neri e latino-americani, piuttosto che i lavoratori immigrati.

Naturalmente, la classe dirigente non ottiene tutto ciò vuole. Dovette cedere su molti punti a vantaggio dei lavoratori immigrati che cercava di controllare, questo è il motivo per cui, per esempio, i governi locali abbandonarono il tentativo di porre un freno al costume di bere la domenica e del perché abbiano assunto così tanti poliziotti immigrati, soprattutto irlandesi. Ma nonostante queste concessioni, gli uomini d'affari si organizzarono per assicurarsi che la polizia fosse sempre più isolata dal controllo democratico. La polizia, intanto, si predispose nel senso di una sempre maggiore separazione dalla popolazione: indossando uniformi, stabilendo proprie regole per l'assunzione, la promozione e il licenziamento, costruendo un unico spirito di corpo e identificandosi con l'ordine. E nonostante le denunce di corruzione e di inefficienza, ha guadagnato sempre più sostegno da parte della classe dirigente, al punto che a Chicago, per esempio, gli impreditori hanno donato fondi per comprare fucili, artiglieria, armi ed edifici e per stabilire una pensione integrativa.

Non esiste un solo momento in cui la polizia delle grandi città sia stata neutrale nell'applicare "la legge", né, del resto, un solo momento in cui la legge stessa sia stata neutrale. Per tutto il 19° secolo, nel Nord, la polizia ha arrestato persone per "crimini" definiti vagamente, inerenti la condotta disordinata e il vagabondaggio, il che significava che poteva colpire chiunque fosse percepito come una minaccia per "l'ordine". Nel Sud post bellico, la polizia applicava la supremazia bianca arrestando in gran parte neri con accuse inventate alimentando il sistema di lavoro forzato carcerario.

La violenza usata dalla polizia e la sua separazione morale da quelli che sorvegliavano non erano conseguenza della brutalità di singoli ufficiali, ma di politiche accuratamente progettate per modellare la polizia in una forza in grado di usare la violenza per affrontare i problemi sociali che hanno accompagnato la sviluppo di un'economia basata sul lavoro salariato. Ad esempio, nella breve e acuta depressione della metà degli anni 1880, Chicago era piena di prostitute che lavoravano per le strade. Molti poliziotti riscontrarono che queste prostitute erano in genere donne povere che cercavano un modo per sopravvivere e inizialmente tollerarono il loro comportamento. Ma la gerarchia poliziesca ordinò che i poliziotti arrestassero queste donne, imponessero multe e le inducessero a lasciare la strada per i bordelli, dove potevano essere ignorate da alcuni membri dell'elite e controllate dagli altri. Allo stesso modo, nel 1885, quando Chicago iniziò a sperimentare la prima ondata di scioperi, alcuni poliziotti simpatizzarono con gli scioperanti. Ma quando la gerarchia poliziesca e il sindaco decisero di spezzare gli scioperi, i poliziotti che si rifiutavano di obbedire furono licenziati.

Anche se alcuni poliziotti cercarono di essere gentili e altri furono apertamente brutali, la violenza della polizia nel 1880 non fu un caso riservato a poche mele marce, e non è così nemmeno oggi.

Molto è cambiato dalla costituzione della polizia, tra i fattori più rilevanti: l'afflusso di persone di colore nelle città del nord, il movimento per i diritti civili a metà del 20° secolo e la creazione del sistema attuale di incarcerazione di massa in parte come risposta a quel movimento. Ma questi cambiamenti non hanno portato ad un cambiamento sostanziale nelle attività di polizia. Hanno portato a nuove politiche volte a preservare fondamentalmente la sua continuità. La polizia è stata creata per usare la violenza con il fine di conciliare la democrazia elettorale con il capitalismo industriale. Oggi, non sono che uno degli aspetti del sistema di "giustizia criminale" che svolge il ruolo di sempre. Il loro compito fondamentale è quello di mantenere l'ordine tra coloro che hanno più ragione a risentirsi del sistema: nella società odierna, in modo sproporzionato tra i neri poveri.

Se c'è una lezione positiva da trarre dalla storia delle origini della polizia, è che quando i lavoratori organizzati rifiutano di sottomettersi o cooperare e causano problemi ai governi locali, possono costringere la polizia a ridurre le loro attività più odiose. Gli omicidi di singoli poliziotti , come è accaduto a Chicago il 3 maggio 1886 e più di recente a New York il 20 dicembre 2014, rinforzano solo gli appelli a una dura repressione. Ma la resistenza su scala di massa potrebbe costringere la polizia ad esitare. Questo è accaduto a Chicago nei primi anni 1880, quando la polizia arretrò dal suo proposito di spezzare gli scioperi, assunse ufficiali tra gli immigrati e cercò di ristabilire un po' di credibilità tra la classe operaia dopo il ruolo avuto nella brutale repressione del 1877.

La polizia potrebbe retrocedere di nuovo se la reazione diffusa contro le uccisioni di Eric Garner, Michael Brown, Tamir Riso e innumerevoli altri, continuasse. Se lo faranno, sarà una vittoria per coloro che si mobilitano oggi e salveranno vite umane. Ma finché dura questo sistema di repressione, qualsiasi cambiamento nella politica sarà finalizzata a mantenere i poveri in riga nel modo più efficace.

Un sistema di polizia democratico in cui la polizia sia eletta da e per coloro che devono sorvegliare, è immaginabile. Fino a quando avremo un sistema economico e politico che poggia sullo sfruttamento dei lavoratori e spinge milioni di persone nella povertà, sarà improbabile vedere una polizia più democratica rispetto al resto della società.

Questo articolo è stato tratto da una versione precedente pubblicata a febbraio 2015 sul blog Labor and Working-Class History Association


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