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Come i miliardari diventano miliardari

James Petras | petras.lahaine.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

04/10/2017

Gli Stati Uniti annoverano le maggiori disuguaglianze, il più alto tasso di mortalità, il sistema fiscale maggiormente regressivo e le sovvenzioni pubbliche più favorevoli ai banchieri e ai miliardari rispetto qualsiasi nazione capitalista sviluppata.

In questo saggio discuteremo le radici socio-economiche della disuguaglianza e la relazione tra la concentrazione della ricchezza e la mobilità verso il basso delle classi lavoratrici e salariate.

Come i miliardari diventano miliardari

Una delle fonti più probabili di ricchezza miliardaria è l'evasione fiscale in tutte le sue forme e modalità.

Contrariamente alla propaganda fomentata dalla stampa economica, una percentuale compresa tra il 67 e il 72% delle società ha, al netto dei crediti e delle esenzioni, imposte pari a zero... mentre i loro dipendenti pagano tra il 25 e il 30% di imposta. La parte residuale delle società che paga a vario titolo risulta assoggettata al 14%.

Secondo l'agenzia delle entrate degli Stati Uniti, l'evasione fiscale miliardaria ammonta ogni anno a 458 miliardi di dollari di ammanco dal gettito pubblico, quasi mille miliardi di dollari ogni due anni in base a una stima prudenziale.

Le maggiori aziende statunitensi hanno riparato nei paradisi fiscali d'oltremare più di 2.500 miliardi di dollari in tasse.

Nel frattempo le società statunitensi in crisi hanno ricevuto oltre 14.400 miliardi di dollari per il salvataggio (Bloomberg ha dichiarato 12.800 miliardi di dollari). Si tratta di denaro pubblico stanziato dal Tesoro statunitense e dalla Federal Reserve, per lo più proveniente dai contribuenti statunitensi, che sono in gran parte operai, impiegati e pensionati.

I banchieri hanno investito i fondi a tasso zero o a basso tasso di interesse destinati dagli Stati Uniti per il loro salvataggio incassando profitti miliardari, provenienti per la maggior parte da pignoramenti ipotecari delle famiglie della classe operaia.

Attraverso un sistema giuridico favorevole e pignoramenti illegittimi, i banchieri hanno sfrattato 9,3 milioni di famiglie. Più di 20 milioni di persone hanno perso le loro proprietà, spesso a causa di debiti illegali o fraudolenti.

Un piccolo numero di truffatori finanziari, compresi i dirigenti delle banche principali di Wall Street (Goldman Sachs, J. P. Morgan, ecc.) hanno pagato delle multe, ma nessuno è andato prigione per la frode gigantesca che ha gettato milioni di americani nella miseria.

Ci sono altri banchieri truffatori, come l'attuale Segretario del Tesoro, Steve Mnuchin, che si sono arricchiti attraverso l'illegittimo pignoramento di migliaia di proprietari di case d'abitazione in California. Alcuni sono stati processati, ma tutti assolti grazie all'influenza di leader politici democratici durante gli anni Obama.

La Silicon Valley e i suoi innovatori miliardari hanno trovato un modo nuovo per evitare le tasse utilizzando paradisi fiscali d'oltremare e deduzioni fiscali nazionali. Accrescono la loro ricchezza e i loro profitti pagando i loro dipendenti a livelli di povertà salariale.

I dirigenti della Silicon Valley "guadagnano" mille volte più dei loro operai.

Le disuguaglianze di classe sono ulteriormente rafforzate dalle divisioni etniche. I multi-milionari bianchi, cinesi e indiani sfruttano gli operai afro-americani, latinoamericani, vietnamiti e filippini.

I miliardari dei complessi commerciali, come Walmart, sfruttano i lavoratori pagando salari da povertà e fornendo pochi o nessun benefit. Walmart guadagna 16 miliardi di dollari all'anno in profitti pagando i propri lavoratori tra i 10 e i 13 dollari all'ora e contando su un'assistenza federale o statale per fornire servizi alle famiglie dei suoi dipendenti diseredati attraverso Medicaid e buoni alimentari. Il plutocrate di Amazon, Jeff Bezos, sfrutta i lavoratori pagando $ 12,50 all'ora mentre ha accumulato più di 80 miliardi di dollari di profitti. L'amministratore delegato di UPS, David Albany, prende 11 milioni di dollari all'anno sfruttando i lavoratori a $ 11 all'ora. L'amministratore delegato di Federal Express, Fred Smith, riceve 16 milioni di dollari e paga i lavoratori $ 11 all'ora.

La disuguaglianza non è un risultato della tecnologia e della educazione - eufemismi contemporanei per il culto della superiorità della classe dominante - come piace sostenere ai liberali e agli economisti e giornalisti conservatori. Le disuguaglianze sono il risultato di bassi salari, basati su enormi profitti, truffe finanziarie, sovvenzioni pubbliche multimiliardarie e multimiliardarie evasioni fiscali. La classe dirigente ha ingegnerizzato la "tecnologia" di sfruttamento dello stato, attraverso il saccheggio delle sue casse e della classe operaia. Lo sfruttamento capitalistico delle basse retribuzioni consente ai miliardi di lucrare fondi supplementari per le "filantropiche" fondazioni di famiglia utilizzate, attraverso il meccanismo auto-incensante delle donazioni, per ripulire la loro immagine pubblica, utilizzando un'altra scappatoia fiscale.

I lavoratori pagano tasse sproporzionate per i servizi educativi, sanitari, sociali e per le sovvenzioni ai miliardari.

I magnati dell'industria degli armamenti e i settori della sicurezza/mercenari ricevono oltre 700 miliardi di dollari dal bilancio federale, mentre oltre 100 milioni di lavoratori statunitensi mancano di un'adeguata assistenza sanitaria e i loro figli sono stipati in scuole che cadono a pezzi.

Padroni e operai: i miliardari e i multi-miliardari e le loro famiglie godono tassi di mortalità più longevi dei loro dipendenti. Non hanno bisogno di polizze di assicurazione sanitaria o ospedali pubblici. I dirigenti aziendali godono in media di dieci anni in più di vita rispetto a un lavoratore e vivono úna vita più sana e senza dolore per oltre vent'anni.

Le cliniche private ed esclusive e le cure mediche più sofisticate con trattamenti più avanzati e medicine più sicure e testate consentono ai miliardari e alle loro famiglie di vivere più a lungo e in modo più sano. La qualità della loro assistenza medica e le qualifiche dei loro medici rilevano un netto contrasto con l'assistenza sanitaria da apartheid che caratterizza il resto degli Stati Uniti.

I lavoratori sono maltrattati dal sistema sanitario: ricevono spesso trattamenti medici inadeguati e incompetenti, esami superficiali da parte di assistenti medici inesperti e finiscono vittime della pratica diffusa di prescrivere farmaci e narcotici che creano alta dipendenza. La sovra-prescrizione di narcotici da parte di "fornitori" incompetenti ha contribuito in modo significativo all'aumento delle morti premature tra i lavoratori, spirali di sovradosaggio di oppiacei, disabilità a causa della dipendenza e discesa nella povertà e al completo abbandono. Queste pratiche irresponsabili hanno generato ulteriori miliardi di dollari di profitto per i colossi delle assicurazioni, che possono tagliare le pensioni e l'assistenza sanitaria a fronte di persone disabili, dipendenti da sostanze, che escono dal sistema o muoiono.

Wall Street e la stampa finanziaria brindano alla riduzione della speranza di vita dei lavoratori e dei loro familiari. Oltre 560.000 operai sono stati uccisi dagli oppiacei tra il 1999 e il 2015 contribuendo al calo dell'aspettativa di vita per salariati in età lavorativa e alla riduzione delle passività pensionistiche per Wall Street e la previdenza sociale.

Le disuguaglianze sono cumulative, intergenerazionali e multi-settoriali.

Nelle famiglie miliardarie, i figli e nipoti ereditano e investono miliardi. Hanno accesso privilegiato alle scuole e alle strutture mediche più prestigiose, si innamorano comodamente di compagni ugualmente privilegiati e ben disposti a unire le loro fortune e formare imperi finanziari ancora maggiori. La loro ricchezza compra favori, perfino servilismo, copertura mediatica e i servigi degli avvocati e contabili più influenti per coprire le loro truffe e l'evasione fiscale.

I miliardari assumono innovatori e esperti di amministrazione per inventare altri modi per ridurre i salari, aumentare la produttività e garantire che le ineguaglianze crescano ulteriormente.

I miliardari non devono essere le persone più illuminate o più innovative: queste possono all'occorrenza essere acquistate o importate attraverso il "libero mercato" e scaricati a piacimento.

I miliardari acquistano o formano joint venture tra loro, creando connessioni. Banche, IT, fabbriche, logistica, alimentari e elettrodomestici, farmaceutica e ospedali sono collegati direttamente alle élite politiche che si insinuano attraverso una serie di porte girevoli all'interno del FMI, della Banca Mondiale, del Tesoro, di Wall Street banche e di prestigiose imprese legali.

Conseguenze delle disuguaglianze

Innanzitutto, i miliardari e i loro soci legali e societari dominano i partiti politici. Designano i leader e i candidati chiave assicurando che i bilanci e le politiche aumenteranno i loro profitti, eliminino i benefici sociali per la masse e indeboliscano il potere politico delle organizzazioni popolari.

In secondo luogo, l'onere della crisi economica è scaricato sui lavoratori che sono licenziati e poi riassunti a tempo parziale e determinato. I salvataggi pubblici, pagati dai contribuenti, sono incanalati verso i miliardari secondo la dottrina che le banche di Wall Street sono troppo grandi per fallire e i lavoratori sono troppo deboli per difendere i loro salari, i loro posti di lavoro e i loro standard di vita.

I miliardari comprano le elite politiche, che nominano i funzionari della Banca Mondiale e del FMI incaricati di istituire le politiche per congelare o ridurre i salari, tagliare l'assistenza sanitaria e aumentare i profitti privatizzando le imprese pubbliche e facilitando la delocalizzazione delle imprese verso paesi a bassi salari e contenuta fiscalità.

Di conseguenza, i lavoratori salariati sono meno organizzati e meno influenti; lavorano più a lungo e per minor retribuzione, subiscono una maggiore insicurezza e lesioni sul posto di lavoro - fisiche e mentali - la loro salute si deteriora, diventano disabili, abbandonano il sistema, muoiono prima e più poveri, e, nel processo, forniscono utili stratosferici alla classe miliardaria. Anche la loro dipendenza e la loro morte offrono opportunità di grande profitto, come attesta la famiglia Sackler, produttrice della Oxycontin.

I miliardari e i loro accoliti politici sostengono che una tassazione regressiva più profonda aumenterebbe gli investimenti e i posti di lavoro. I dati restituiscono ben altra immagine. La maggior parte dei profitti rientrati dall'estero sono diretti a rimborsare azioni per aumentare i dividendi degli investitori; non sono investiti nell'economia produttiva. Tasse più basse e maggiori profitti significano per i grandi capitali maggiori acquisizioni e trasferimenti verso paesi a basso salario. In termini reali le imposte sono basse e sono un fattore importante che aumenta il livello concentrazione del reddito e del potere, come causa ed effetto.

Le élite delle multinazionali, i miliardari della Silicon Valley del complesso globale di Wall Street sono relativamente soddisfatti che le diseguaglianze siano garantite e ampliate sotto i Presidenti Demo-Repubblicani, e che prosegua un periodo di vacche grasse

Gli outsider, i capitalisti nazionali reclamano invece maggiori investimenti pubblici nelle infrastrutture per espandere l'economia interna, minor pressione fiscale per aumentare i profitti e sovvenzioni statali per aumentare la formazione della forza lavoro e chiedono di ridurre i fondi per l'assistenza sanitaria e l'istruzione pubblica. Sono ignari della contraddizione.

In altre parole, la classe capitalista nel suo insieme, globale e interna, persegue le stesse politiche, regressive, promuovendo le disuguaglianze mentre lotta per spartirsi i profitti.

Centocinquanta milioni di contribuenti salariati e pensionati sono esclusi dalle decisioni politiche e sociali che influenzano direttamente il loro reddito, l'occupazione, la pressione fiscale e la rappresentanza politica.

Capiscono, o almeno sperimentano, come funziona il sistema di classe. La maggior parte dei lavoratori conosce l'ingiustizia dei falsi accordi di "libero scambio" e del regime di imposte regressive, che pesa enormemente sulla maggioranza dei lavoratori salariati.

Tuttavia, l'ostilità e la disperazione dei lavoratori sono diretti contro gli "immigrati" e contro i "liberali" che hanno sostenuto l'importazione di manodopera qualificata e semi-qualificata a basso costo all'insegna della cosiddetta "libertà". Questa immagine "politicamente corretta" dell'importazione di forza lavoro copre una politica che è servita a ridurre i salari, i benefici e gli standard di vita del lavoratore americano, sia del settore tecnologico, edile o industriale. I ricchi conservatori, d'altra parte, si oppongono all'immigrazione in nome "della legge e dell'ordine" e per abbassare le spese sociali, nonostante il fatto che tutti utilizzino badanti, tutor, infermieri, medici e giardinieri importati per servire le loro famiglie. I servitori possono sempre essere deportati quando non sono più convenienti.

Il problema pro o anti-immigrato storna l'attenzione dalla radice dello sfruttamento economico e del degrado sociale della classe operaia: i miliardari operano in alleanza con l'elite politica.

Al fine di invertire la prassi della tassazione regressiva e l'evasione fiscale, il ciclo dei salari bassi e tassi esponenziali di decessi a causa di narcotici e altre cause prevenibili di cui profittano compagnie di assicurazione e colossi farmaceutici, bisogna che vengano forgiate le alleanze di classe collegando lavoratori, consumatori, pensionati, studenti, disabili, sfrattati, inquilini, debitori, lavoratori sotto-occupati e immigrati come forza politica unificata.

Più facile a dirsi che a farsi, ma è ora di tentare! Tutto e tutti sono in gioco: la vita, la salute e la felicità.


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