Salvatore d’Albergo: Diritto e Stato
Presentazione di Valentino Parlato
Prefazione di Andrea Catone
Un libro di grandissimo valore che, con metodo marxista, fuori e contro gli specialismi mistificanti della cultura dominante, offre finalmente una critica radicale e decisiva all’ideologia della “costituzione materiale” e alle imperanti tesi di Bobbio sulla “inesistenza” di una teoria marxista dello stato e del diritto; tesi funzionali alla riduzione della democrazia a vuota “democrazia delle regole del gioco” e alla delegittimazione dell’analisi e della lotta di classe e di ogni prospettiva di transizione al socialismo.
Un libro che offre una ricca e acuta rilettura della storia cinquantennale della Costituzione della Repubblica, un’analisi che permette anche di comprendere sino in fondo le ragioni della inaccettabilità della “costituzione europea”, quale grave regressione rispetto allo spirito e alla lettera della nostra carta costituzionale, nata dalla lotta contro l’oppressione nazi-fascista.
Paolo Barrucci e Gaetano Bucci
Dalla terza
di copertina del libro:
"Salvatore d'Albergo, nato a Milano nel 1927 da genitori siciliani
(Noto), si laurea in giurisprudenza all'Università statale di Roma. Dal 1959 ha
insegnato a Pisa Diritto Pubblico, Diritto Amministrativo e Diritto Pubblico
dell'Economia presso le facoltà di Economia e Scienze Politiche. Dopo i primi
studi sulle partecipazioni statali e sul sistema degli enti pubblici in Italia,
accompagnati da un'intensa attività politico-culturale, particolarmente nel
"Centro per la Riforma dello Stato", e nell'insegnamento presso gli
istituti formativi del PCI e della CGIL, ha svolto studi di Diritto pubblico,
tra cui segnaliamo Costituzione e organizzazione del potere
nell'ordinamento italiano (torino, 1991), La Costituzione tra democratizzazione
e modernizzazione (Pisa, 1996), L'organizzazione del potere nei rapporti tra
diritto e Stato (Padova, 1997).