Nuova Unità - dal 1964 rivista comunista di politica e cultura
È in distribuzione il n. 7 di "nuova unità". L'ultimo numero del
2004. A causa degli alti costi di produzione e delle tariffe postali non siamo
riusciti ad arrivare a 10 numeri. I compagni e i lettori capiranno. Ed è a loro
che ci rivolgiamo per un sostegno, per il rinnovo dell'abbonamento e per una
sottoscrizione. Nonostante la crisi economica che ci attanaglia siamo sicuri
che i compagni risponderanno al nostro appello trovando anche nuovi abbonati.
Oggi è più che mai necessario far vivere una voce comunista che si contrapponga
all'informazione e alla cultura con le quali la borghesia vorrebbe influenzare
anche la classe operaia e il movimento dei lavoratori.
Per comunicazioni:
redazione@nuovaunita.info
dal n.7 di Nuova Unità - 15/12/04 -
www.nuovaunita.info
editoriale
L’informazione di classe contro il potere dell’informazione
di Carla Francone
In
un’iniziativa organizzata a fine novembre con le edizioni Antinebbia abbiamo
trattato lo spinoso argomento dell’informazione di classe che si è poi
articolato nelle difficoltà incontrate dalla editoria indipendente. Gli
interventi delle relatrici hanno dimostrato, e documentato, la faziosità e la manipolazione
dell’informazione, la mancanza di verità, gli intrecci dei colossi editoriali e
dei gruppi finanziari. Hanno dimostrato che, nella società capitalista in cui
viviamo, l’informazione è potere, è uno strumento nelle mani di chi detiene il
potere che usa per condizionare e influenzare a proprio beneficio l’opinione
pubblica. Quindi le idee dominanti della nostra società sono le idee delle
classi dominanti. Si può parlare di libertà di stampa ci siamo chiesti? La
libertà di stampa – come ogni altra libertà – è legata alla libertà di vivere
in un sistema sociale dove non ci si arricchisce sulle spalle altrui e, quindi,
dove non ci sia la possibilità oggettiva di sottomettere direttamente o
indirettamente la stampa al potere del denaro. Che senso ha parlare di
pluralismo, di riforma dell’informazione, di conflitto di interessi o di
libertà di stampa come fanno i revisionisti? Per noi comunisti il problema è
quello di andare oltre, al cambiamento della società, dei rapporti di forza e,
di conseguenza, dell’informazione. Lenin diceva che bisogna togliere al
capitale la possibilità di acquistare case editoriali, corrompere, superpagare
– accaparrandoseli - certi giornalisti malati di protagonismo, di assoldare
scrittori (e oggi ce ne sono molti), bisogna togliere i mezzi di produzione, le
tipografie e perfino la carta. Ciò significa che senza una lotta rivoluzionaria
di massa per la libertà della stampa comunista (e non semplicemente della
stampa) non si ha libertà come di nessun altra libertà.
Alla borghesia non è bastato contribuire e prendere atto con gioia al crollo
dei paesi dell’Est. Vuole affossare l’idea stessa del socialismo e fare tabula
rasa del patrimonio culturale ed ideologico della classe operaia. Siamo
bombardati (anche dalla “sinistra”) dal concetto che le ideologie sono
superate, ma nel frattempo si impone l’ideologia borghese. All’interno del coro
generale di negazione e occultamento della realtà, inoltre, le forze più
reazionarie conducono una campagna subdola e pericolosa: il travisamento della
storia più recente, dell’antifascismo e della lotta di Liberazione, l’attacco
alla Resistenza mettendo sullo stesso piano partigiani e fascisti.
Ecco perché è così difficile, lunga e complessa la lotta ideologica e culturale
che noi comunisti incontriamo nel propagandare la nostra concezione del mondo e
come i risultati di questa lotta siano legati ai rapporti di forza tra le
classi e, in definitiva, alla vittoria finale del proletariato sulla borghesia.
Ecco perché è di fondamentale importanza difendere e sostenere un giornale
comunista come il nostro. Sì siamo per un’informazione di classe, ma
informazione comunista, quella che è in grado di dare strumenti di
emancipazione dallo sfruttamento e dall’oppressione e per questo resistiamo
nonostante tutte le difficoltà. Per trasmettere la concezione del mondo dei
comunisti che, se non diventerà anche patrimonio della classe operaia e dei
lavoratori, non ci porterà ad alcun cambiamento. E l’informazione continuerà ad
essere gestita dal potere borghese che influenzerà larghi strati di massa con
la propria visione del mondo.
Alla fine di un altro anno, anno in cui abbiamo cercato, ancora una volta, di
mantenere viva la nostra voce sebbene non siamo riusciti a sostenere ciò che ci
eravamo prefissi. Vere e proprie campagne contro l’imperialismo e tutti i suoi
danni; contro il rigurgito fascista e per la costituzione del Partito
comunista.
Campagne di solidarietà ai popoli, contro le discriminazioni e la repressione
(a partire da Mumia Abu Jamal, che è entrato nel 24 anno di detenzione e che è
completamento ignorato dai mass-media).
I nostri lettori si sono resi conto che non abbiamo raggiunto i 10 numeri, ma i
costi, gli aumenti di carta e delle tariffe postali ci strangolano (e comunque
manteniamo le stesse tariffe di abbonamento). Sono comunisti e in quanto tali
sanno di non essere “clienti” ma artefici di un giornale comunista portato
avanti su basi esclusivamente volontarie.
A questi lettori, ai compagni, ai comunisti ci rivolgiamo per chiedere -
nonostante la crisi che ci attanaglia e che ci fa vivere di sacrifici - uno
sforzo di sottoscrizione ed il sostegno per il nostro giornale, per mantenere
viva una voce di classe, comunista. Chiediamo di partecipare al miglioramento
del nostro giornale (scaricabile anche da internet: www.nuovaunita.info)
per contrastare l’informazione e la cultura della borghesia, ma anche per
mantenere viva una voce rivoluzionaria che aiuta ad organizzarsi, a lottare
fino a capovolgere i rapporti di forza.
come abbonarsi a "nuova
unità"
abbonamento annuo Italia € 25,80
abbonamento annuo sostenitore € 103,30
abbonamento Europa € 41,30
abbonamento altri Paesi € 93.00
I versamenti vanno effettuati sul c/c postale nr. 14856579 intestato a: nuova
unità - Firenze
oppure su c/c bancario nr. 21231/4 ABI 3127.8 CAB 02800 Banec
per Liberedit piccola società crl Firenze - Arretrato € 5,20
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