www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - antifascismo - 27-01-10 - n. 303

Ricordando e costruendo il futuro 
27 Gennaio Giornata della Memoria
 
Per costruire un futuro di diritti rispettati
 
Attraversiamo quotidianamente la nostra città e ci rendiamo conto di quanto questa sia ricca di segni e simboli, più o meno nascosti, che parlano della sua storia e delle sue trasformazioni.
 
Il cambiamento, del resto, è elemento centrale di una società viva. 
La costruzione di un percorso storico, la continua revisione degli elementi e la loro discussione in ambiti collettivi sono uno degli antidoti alle possibili manipolazioni; la memoria diviene elemento costitutivo del ragionare il presente e immaginare il futuro in una continua dialettica.
 
Il 27 gennaio è il giorno della memoria della Shoah e può essere giorno di riflessione. 
A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere che "ogni straniero è nemico". Per lo più questa convinzione è solo latente e non è sistema di pensiero. Ma quando il pensiero inespresso diventa premessa di un sillogismo, allora, al termine della catena, c´è il Lager. Questo è successo in Italia nel 1938 con le leggi razziali, questo è successo con i campi di sterminio nazisti ma questo può succedere se il sillogismo viene riproposto oggi. "Tutti gli stranieri sono nemici. I nemici vanno soppressi. Tutti gli stranieri vanno soppressi."
 
Noi Madri per Roma Città Aperta riteniamo che proprio nel ricordare la storia dei campi di sterminio avvertiamo un sinistro segnale di pericolo. 
Risentiamo oggi quel sinistro segnale in ciò che ha provocato atti di violenza contro rom, sinti e cittadini italiani di origine straniera. 
Lo risentiamo nel clima d´intolleranza verso gruppi etnici o sociali non dominanti e vulnerabili e nella criminalizzazione dell´immigrazione irregolare. 
Lo risentiamo nei dispositivi che incidono lo stigma sociale anche sui corpi degli "altri": schedature e impronte digitali "etniche" in fondo sono l´equivalente funzionale della stella gialla. 
Lo risentiamo nella creazione dei Centri di Identificazione e di Espulsione, dove la marchiatura simbolica vale a differenziare e separare i corpi proliferanti e minacciosi da quelli "normali".
 
Con Primo Levi ricordiamo quanto è già successo:
 
considerate se questo è un uomo 
che lavora nel fango 
che non conosce pace 
che lotta per mezzo pane 
che muore per un sì o per un no
 
Vogliamo ricordare in questa giornata gli uomini discriminati, rinchiusi e sterminati ieri e gli uomini discriminati, offesi e privati di ogni diritto oggi.
 
Comitato Madri per Roma Città Aperta
27 Gennaio 2010 ore 15 Ponte dell’Industria –Via di porto Fluviale ( zona ostiense) 
madrixromacittaperta@libero.it - madrixromacittaperta.noblogs.org
 
 

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