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Risoluzione dell'ONU di condanna della rinascita del nazismo: USA e Ucraina votano contro, la Francia e l'UE si astengono!

AC | solidarite-internationale-pcf.fr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

24/11/2014

Questo è il tipo di risoluzione che tradizionalmente viene votato all'unanimità. Non nel 2014. La risoluzione che condanna la rinascita del neonazismo è stata votata dalla stragrande maggioranza dei paesi. Eppure tre stati l'hanno respinta e cinquanta si sono astenuti. [tra cui l'Italia vedi dettaglio n.d.t.]

La Russia è riuscita nel suo intento: nella sua logica di potere, ha voluto giocare sulle contraddizioni del nuovo ordine ucraino e su quelle dei suoi sostenitori nordamericani ed europei. Le loro contraddizioni si sono manifestate in una posizione scandalosa.

Una risoluzione di condanna del neonazismo, del razzismo e dell'intolleranza

La delegazione della Federazione Russa ha proposto una risoluzione il 21 novembre all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, chiamando:

"alla lotta contro la glorificazione del nazismo, del neonazismo e delle altre pratiche che contribuiscono ad alimentare forme contemporanee di razzismo, di discriminazione razziale, di xenofobia e intolleranza associate".

Nella sua versione integrale, il documento esprimeva preoccupazione per l'aumento dei crimini a sfondo razziale nel mondo e per l'influenza dei partiti di estrema destra che avanzano idee di odio razziale.

Ha chiesto l'adozione universale della Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. Infine, ha criticato tutti i tentativi di far passare i collaboratori dei nazisti come combattenti per il movimento di resistenza nazionale, denunciando ogni tentativo di negazione dei crimini di guerra nazisti, compresa la Shoah che ha colpito gli ebrei.

115 voti favorevoli, 55 astenuti, tra cui la Francia [e Italia], 3 contrari: Ucraina, Canada, Stati Uniti d'America!

Hanno votato a favore della risoluzione russa 115 stati, soprattutto dell'America Latina, dell'Africa e dell'Asia, con la notevole eccezione della Serbia europea.

55 stati si sono ipocritamente astenuti: la maggior parte dei paesi europei, tra cui tutti i paesi dell'Unione europea.

3 stati hanno osato respingere questa condanna di "glorificazione del nazismo, della rinascita di forme di neonazismo, di razzismo e xenofobia": sono gli Stati Uniti, il Canada e l'Ucraina.

Una posizione logica per l'Ucraina. Il nuovo governo golpista promuove l'organizzazione di varie formazioni di estrema destra, di milizie neonaziste e di partiti nazional-liberali, che tentano di riabilitare gli eroi nazionalisti, come Stepan Bandera, collaboratore dei nazisti durante la seconda guerra mondiale, figura anticomunista, antisemita e antirusso.

Allo stesso tempo, il partito comunista - terza forza nel paese nel 2012, con il 14% dei voti - sta subendo un procedimento di interdizione, con la persecuzione, l'arresto e tortura dei suoi membri, lo scioglimento del suo gruppo parlamentare, la criminalizzazione del suo portato ideologico.

I gruppi para-militari che portano avanti i combattimenti nell'Ucraina dell'est, si distinguono per le insegne del Terzo Reich, gli slogan delle truppe di Bandera, per gli appelli alla mobilitazione delle truppe neo-naziste in tutta Europa.

Per l'Ucraina, devono essere denunciati i crimini del comunismo!

Non è quindi una sorpresa che l'Ucraina rifiuti la mozione russa, visto che - a ragione - è una condanna del nuovo regime installato da marzo. Colpisce che vi si associno spudoratamente gli Stati Uniti e il Canada. Due paesi che hanno almeno il coraggio che manca ai paesi europei, tra cui Francia, che si astengono su una questione che pretende uno schieramento di campo.

Quale giustificazione ha dato l'Ucraina per il suo voto? Che non c'è una condanna simile dei crimini del comunismo, camuffati sotto il nome di stalinismo, perché l'Ucraina ha sofferto tanto da entrambi, secondo il rappresentante di Kiev all'ONU:

"Fino quando lo stalinismo e il neo-stalinismo non saranno condannati altrettanto fermamente che il nazismo, il neo-nazismo e le altre forme di odio, allora l'Ucraina non sosterrà il documento", ha dichiarato il diplomatico ucraino. Una giustificazione coerente con la persecuzione del partito comunista ucraino. Ipocrita quando le milizie neonaziste sfilate per le strade ucraine.

In tutta l'Europa orientale, ex collaboratori o volontari delle Waffen-SS sono via via riabilitati, come Horthy in Ungheria, o addirittura celebrati come eroi, nei paesi baltici.

Allo stesso tempo, il comunista è fuori legge in Lituania, Lettonia, Ungheria, i simboli comunisti sono vietati in Polonia, i partiti comunisti sono sotto una minaccia di divieto in Ucraina, Moldova e altrove.

Non abbastanza per alimentare illusioni sulla politica russa, pronta a navigare nella mitologia neo-imperiale, accarezzando tanto la Russia zarista quanto l'Unione Sovietica, ridotta a una Grande Russia. Un governo russo disposto a mantenere relazioni cordiali con le formazioni di estrema destra, come il Front national, senza impegnarsi tuttavia in un sostegno diretto, ma ponendo alcune premesse per un ipotetico terremoto politico in Francia o altrove.

La doppiezza non è una caratteristica dei paesi occidentali, degli Stati Uniti, della Francia, è tipica delle rivalità interimperialiste: l'avversario rivela l'ipocrisia del nostro proprio imperialismo. Sarebbe sbagliato non approfittarne.

Al di là dei secondi fini geopolitici, questo voto ha un merito esplicativo: rivela l'ipocrisia degli Stati Uniti e dell'Unione europea nel loro sostegno a un'Ucraina, sempre più specchio di un'Europa preda di una tendenza inquietante.


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