www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - antifascismo - 23-11-21 - n. 808

Il fascismo non può essere curato!

Partiti firmatari in calce | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

23/11/2021

L'autunno 2021 è stato segnato da una serie di provocazioni particolarmente spudorate delle truppe punitive ucraine nel Donbass. Stanno bombardando le città, rapendo le persone, usando i droni turchi, sequestrando insediamenti in territorio neutrale, dimenticando gli accordi di Minsk. La gente sta morendo, compresi i bambini. Gli statisti e gli oligarchi che stanno dietro i carnefici usano ancora una volta il loro semplice e subdolo trucco: risolvere i loro problemi egoistici, uccidendo decine di persone e distruggendo l'ambiente di vita di migliaia. Utilizzano il peggioramento della situazione alla frontiera e la "minaccia" della Russia, implorano finanziamenti dagli USA e dall'UE, i quali sostengono i nazionalisti.

Negli ultimi sette anni, l'Ucraina si è trasformata in un vero stato fascista. Si è iniziato con la distruzione dei monumenti a Lenin e ad altri leader rivoluzionari e sovietici, con il bruciare vivi i partecipanti alle proteste pacifiche contro le azioni incostituzionali (Casa dei Sindacati a Odessa, 2 maggio 2014); per continuare con il nazionalismo dilagante, con l'attacco e l'uccisione di giornalisti e attivisti di sinistra, con la violenza sfacciata contro i migranti e i rappresentanti delle minoranze nazionali; mentre a livello governativo è proseguita la glorificazione degli uomini di Bandera - collaboratori di Hitler e traditori del popolo ucraino. Usano i simboli nazisti del 1941-1945, li onorano persino nell'esercito; eseguono fiaccolate di nazisti; proibiscono per legge qualsiasi attività del Partito comunista (ottenendo l'approvazione degli sgherri nazisti).

Molti degli attivisti comunisti e socialisti, essendo negli elenchi del famigerato sito "Mirotvoretz" (Pacificatore), sotto il controllo del Servizio di sicurezza ucraino, sono stati costretti a lasciare il paese.

Sotto la pressione delle corporazioni transnazionali di vari paesi imperialisti, l'eredità industriale sovietica è stata distrutta e svenduta dai governi borghesi e dagli oligarchi, che hanno deciso che una strategia di "valorizzazione" fosse per loro più redditizia piuttosto che mantenere le fabbriche e, così, centinaia di migliaia di posti di lavoro. I sindacati e il movimento operaio non sono completamente soppressi, ma sono spezzati e disorganizzati. Il deterioramento delle condizioni di vita dei lavoratori rende ovviamente necessaria la lotta.

I segni della lotta politica si potevano ancora osservare in Ucraina prima del "Maidan" del 2014, ma oggi le proteste dei lavoratori sono principalmente dirette contro l'aumento dei prezzi e delle tariffe per la casa e l'energia, contro il deprezzamento delle pensioni e dei salari. Allo stesso tempo, ora c'è molta meno possibilità di coordinare le azioni dei lavoratori e di trasferire l'esperienza di lotta politica proletaria. I lavoratori sono demoralizzati, sono stati ingannati molte volte. Milioni di persone hanno perso il loro lavoro, e allo stesso tempo ogni capacità di auto-organizzazione di classe. I lavoratori si limitano a sopravvivere, molti sono costretti a lavorare duramente come servi della gleba sia in patria che più spesso all'estero.

Anche la democrazia borghese è stata costantemente calpestata e ristretta. Ogni media indipendente è proibito. I tentativi di resistenza sono completamente soppressi quasi subito. Il sopruso per motivi politici, linguistici, religiosi è diventato luogo comune nell'Ucraina moderna. Il popolo del Donbass, che non voleva sottomettersi all'influenza fascista, si è trovato intrappolato nelle contraddizioni tra gli imperialisti dell'Occidente (che sostengono l'oligarchia ucraina e incitano le autorità nazionaliste ucraine a scatenare la guerra), e il governo protezionista della Russia imperialista, che ha cercato di proteggere gli interessi degli oligarchi russi. Ora non c'è né pace, né guerra dichiarata nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Ma ciò che accade è più simile a una guerra. I bombardamenti delle forze punitive ucraine sono una pratica quotidiana da 7 anni. Non solo i militari muoiono, ma anche i lavoratori che si sono schierati a difesa delle loro case. Vecchi, bambini e donne muoiono sotto il fuoco. Mentre vanno a scuola, mentre tornano a casa, mentre vanno al negozio o al lavoro - in una fabbrica non ancora completamente rovinata dal capitalismo e dalla guerra. Le truppe della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk non possono né attaccare (gli accordi di Minsk non lo permettono, e per farlo le repubbliche non hanno abbastanza risorse), né ritirarsi (questo porterà al massacro dei civili da parte dei carnefici nazisti, che lo dichiarano apertamente). I soldati delle autoproclamate repubbliche possono solo occasionalmente rispondere al fuoco contro il nemico inferocito.

La Russia capitalista non aiuta a risolvere la situazione. Secondo la decisione dei politici di Mosca, le repubbliche non riconosciute del Donbass ricevono qualche aiuto dalla Russia, ma solo per mantenere lo status quo e non inimicarsi i "partner occidentali". Così le forze armate delle repubbliche non possono ritirarsi e non possono avanzare. Gli affari e la politica locale sono molto più importanti dei lavoratori delle repubbliche popolari vicine, inclusi i cittadini della Russia.

Nessuna forza esterna è capace o disposta a punire i criminali di guerra ucraini e a condurre i popoli alla pace. Solo i lavoratori stessi, ucraini, russi e tutti gli altri, possono farlo, possono lottare per la pace, il socialismo e la felicità, contro l'imperialismo.

Il fascismo non si può sconfiggere a parole. Questo ascesso deve essere rimosso. È possibile eliminare definitivamente i sintomi solo ponendo fine alla sua causa: il capitalismo. Bisogna spiegarlo ai lavoratori in Ucraina, in Russia, nella regione del Donbass e in tutto il mondo: solo un'unione di classe dei lavoratori può risolvere questa situazione incancrenita e allontanare eventuali simili ricadute del fascismo in altri paesi.

Viva l'amicizia internazionale dei lavoratori!

Viva la nuova rivoluzione socialista internazionale! Respingiamo gli imperialisti USA e UE che incoraggiano i fascisti!

I carnefici nazi-banderisti vanno assicurati alla giustizia!

Partiti SolidNet:
  1. Union of Communists of Ukraine
  2. Russian Communist Workers' party
  3. Socialist Party of Lithuania
  4. Communist Party of Azerbaijan
  5. Socialist Movement of Kazakhstan
Altri Partiti:
  1. Workers' Front of Ukraine
  2. Workers' Front of Donbass
  3. Communist workers' organization of the LPR
  4. Republican Organization of CPSU in Belarus
  5. Communist Party of Kyrgyzstan
(l'elenco è aperto all'adesione di altri partiti)


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