di Miriam Pellegrini
Ferri
Chi sono i Cittadini del Mondo?
I Cittadini del Mondo, siamo noi. In realtà, i Cittadini del Mondo sono coloro
che hanno piena coscienza di essere parte integrante della Natura. E nelle
leggi della natura, i frutti del suo ventre, ossia i frutti del mare, della
terra e dell'aria, hanno tutti uguali diritti.
Quando nel XIX secolo, nasceva la borghesia industriale e i "Padroni"
avevano bisogno di una "Nazione", per dare una identità e soprattutto
una legittimità al progetto di sfruttamento della classe operaia, la scienza
materialista dialettica, donataci da Engels e da Marx, che forniva allo
sfruttato le indicazioni di lotta per il proprio riscatto, indicava giustamente
la necessità di sentire e praticare l'Internazionalismo. Per questo, nel 1864,
a Londra, si incontrarono i delegati della classe operaia dei diversi paesi
europei, per fondare la famosa, oramai nota Prima Internazionale, alla quale
seguirono poi la seconda e la terza.
Oggi, la situazione è un poco diversa anche se rimane forte lo sfruttamento
dell'uomo sull'uomo con l'aggravante dello sfruttamento selvaggio delle risorse
naturali, con l'inquinamento criminale di altri figli della natura, come il
mare, il terreno e l'aria, oltre all’ uomo. I Paesi europei stanno fondendosi
(a fatica, bisogna dire) in un unico continente, i pacchetti azionari dei
ricconi dei diversi paesi si uniscono in trust, in monopoli, in banche, in
fondi monetari e, il termine "internazionalismo", diventa quasi una
loro identità. E non è questo il primo plagio che la borghesia compie nei nostri confronti.
Si potrebbe dire: parliamo di internazionalismo proletario. Qui, bisogna
nutrire dei dubbi. Con il grave inquinamento dei partiti che dovrebbero
riferirsi alla "classe del lavoratori" ma che in realtà si rigirano
nella democrazia parlamentare borghese, con i sindacati che di questi partiti
corrotti sono il riflesso, penso sia tempo di essere molto, ma molto chiari.
Lo ribadiamo: siamo Cittadini del Mondo, perché quando si va a bombardare un
qualsiasi popolo, di una qualsivoglia parte del mondo, noi sentiamo il bisogno
di reagire, perché ci sentiamo calpestati. Quando l'imperialismo inventa
pretesti per andare a compiere delitti a catena contro altri esseri umani, noi
abbiamo una gran voglia di reagire. Quando gli "infami" al potere,
praticano l'embargo che produce vittime innocenti, noi gridiamo
"assassini". Perché quando in una strada delle nostre città, qualcuno
che ha ricevuto la diseducazione borghese-cattolica dei nostri governanti,
pesta e picchia a sangue uno di noi, perché la sua pelle è di un colore
diverso, noi vorremmo poter tornare in montagna, come nella Resistenza, e dire
basta, le belve vengano rinchiuse nel serraglio!
Quando assistiamo al genocidio del popolo palestinese, noi cittadini del mondo,
ci sentiamo palestinesi e vorremmo trascinare il "terrorista" Sharon
nel Tribunale dei Cittadini del Mondo e dargli la condanna che merita: ad
esempio fargli provare a vivere senza acqua, come lui fa con "noi",
palestinesi.
Siamo Cittadini del Mondo, perché ci vogliamo ribellare, sempre, ad ogni
ingiustizia, ovunque avvenga, come diceva il "Che" appunto, che era
un Cittadino del Mondo!