da LA VOCE anno IV n.6
Vogliamo omettere la parte biografica che
riguarda la data e il luogo della sua nascita Ci basti sapere che Giordano
Bruno è definito il Magnifico Nolano per capire la sua origine mediterranea. Ed
è anche importante sapere che fin dall'età di diciotto anni buttò via quella
tonaca di frate che gli era servita per accedere agli studi.
Spinto da un carattere esuberante, dotato di un'
intelligenza non comune, da una vasta cultura e dalla volontà di
"ragionare" in netto contrasto coi concetti di base di qualunque
religione, lascerà anche la Svizzera, dove era riparato, tra i Calvinisti, dopo
esser fuggito dal convento dei domenicani.
Dalla Svizzera si recherà in Francia per
insegnare filosofia ed astronomia, riscuotendo ampi consensi, ma nel contempo,
incontrando numerose difficoltà causate dagli Aristotelici intransigenti.
Il periodo più fertile come scrittore, si è
verificato, per il grande nolano, in Inghilterra, dal 1583 al 1585. Ma lascerà
anche l'Inghilterra per tornare all'insegnamento, a Vittemberg in Germania. Di
qui peregrinerà a Praga e quindi a Francoforte, fino a ritornare in Italia su
invito del nobile veneziano Mocenigo.
E sarà proprio Mocenigo, un anno dopo, a denunciarlo
come eretico, al tribunale dell'Inquisizione di Venezia. In seguito ad un primo
processo verrà consegnato, da Venezia, all'Inquisizione di Roma che avvierà,
contro Bruno, un secondo processo per la durata di sette anni e precisamente
dal 1593 al 1600.
RIFIUTO CATEGORICO
Giordano Bruno, in questo lungo e doloroso
travaglio, ebbe modo di comprendere come nessuna possibilità d'intesa vi fosse
a causa del fanatismo oscurantista del clero cattolico e rifiuterà, quindi, con
sdegno, sia di abiurare le sue teorie scientifiche sia di ritrattare le eresie
di cui veniva accusato.
Senza riuscire a piegarne la dignità ed a
umiliarne la "ragione", il cardinale Bellarmino (oggi santo) lo
condannò al rogo in Campo de' Fiori a Roma il17 Febbraio del 1600.
Alcuni studiosi lo identificano in tre diverse concezioni: quella neoplatonica,
quella naturalistica e quella d'ispirazione pitagorica e democritea. Ma non
vanno sottovalutati altri aspetti quali gli studi per il perfezionamento della
nostra memoria e per il potenziamento delle nostre capacità, miranti a scoprire
sempre nuove "verità"- L'intelletto universale è, secondo Bruno, la
causa efficiente dell'universo, la primaria facoltà dello spirito del mondo.
Sulla base di questa concezione della Natura conclude affermando che tutte le
cose sono animate perché "Lo spirito si
trova in tutte le cose ed esso empie tutta la materia ". (Oggi,
questo spirito si definisce dialettica - movimento - trasformazione).
E per avvalorare questo concetto che precede di
alcuni secoli il materialismo dialettico di Marx ed Engels, Bruno scriveva:
"...Non vedete voi che
quello che era seme si fa erba, e da quello che era erba si fa spiga, da che
era spiga sì fa pane, da pane chilo e da chilo sangue… e da questo seme, da
questo embrione, da questo uomo, da questo cadavere, da questa terra, da questa
pietra, oppure da altre cose, per venire a tutte le forme naturali? "
Da notare; appunto, come Egli parli di materia
in movimento e trasformazione teoria che più tardi verrà ripresa come
concezione del mondo materialista- dialettica della quale il G.A.MA.DI. è un
diffusore culturale.
Opponendola alla stregoneria, ha difeso il
diritto e il dovere alla "Ragione", contro l'oscurantismo, contro la
manipolazione :dei cervelli e il ricatto delle coscienze in uso dal Potere
delle Religioni per il vantaggio economico dello sfruttamento :dell'uomo
sull'uomo, per il quale, senza remora alcuna, i preti hanno praticato l'uso dei
roghi, hanno tagliato lingue, sono ricorsi ad ogni sorta di bieca tortura.
Oggi, il Vaticano fomenta la distruzione :dei
paesi scomodi, come è stato fatto in Polonia ed in Jugoslavia, stimola;
l'aumento demografico soprattutto nei; paesi affamati per lucrare sui poveri
esseri ridotti alla miseria dal "sacro impero industriale occidentale".