www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - linguaggio e comunicazione - 27-05-04

CASE STUDY: La Propaganda Atlantica Contemporanea


Premessa
1. Massa, Mass Media e Propaganda.
2, La Strategia Atlantica in Europa dal 1946 al 1960'
3. La Propaganda come "Guerra psicologica" in Europa dagli anni 60' agli anni 80'
4. Dalla sconfitta sociale e militare del Vietnam ad una nuova fase della Guerra Psicologica, dagli anni 80' agli anni 90'
5. La privatizzazione militarizzata: una nuova fase all'indomani della fine della guerra fredda


Premessa.

In questo breve saggio divulgativo e' mia intenzione procedere ad una breve analisi storico-esplicativa della Propaganda Atlantica, quella cioe' messa in campo dalla Nato (North Atlantic Treaty Organisation) e soprattutto dalla potenza militare che fa capo a tale Organizzazione, gli USA, e distribuita e reiterata poi ad libitum dalle altre potenze alleate, che valga quale introduzione allo studio del problema della Propaganda nell'ambito della Teoria della Comunicazione.

Tale studio rappresenta poi una ulteriore applicazione del quadro teorico da me elaborato nell'ambito della Testologia Semiotica di J. S. Petoefi, in: Teobaldelli 1999, verso una filosofia semiotica integrata della comunicazione umana.

Non si puo' operare uno studio dei mezzi di comunicazione di massa senza prendere in considerazione questa evidente attivita' di propaganda cui si assiste soprattutto negli ultimi venti anni nelle televisioni e radio occidentali il cui contenuto e' poi oggetto di decine e decine di analisi nei giornali.

Che poi qualsiasi analisi critica dei mass media venga puntualmente smentita da commentatori di corte, beh, questo non ci interessa, uno scienziato deve prima di tutto guardare ai fatti.

Per capire cos'e' la propaganda in termini generali sara' utile far  precedere l'analisi da una breve cronologia storica, politica e  culturale del problema (par. 1). Poi procedero' all'analisi della Propaganda Atlantica (par. 2-3-4-5)


1. Massa, Mass Media e Propaganda.

Nel 19° secolo si affacciano per la prima volta sulla scena politica europea le masse quali soggetti attivi. Il processo era iniziato alla fine del secolo precedente con la Rivoluzione Francese le cui ripercussioni sconvolsero l'Europa per quasi due secoli. Era la fine delle monarchie assolute. I nuovi ideali di partecipazione popolare al potere, di una piu' equa redistribuzione delle ricchezze, si fecero strada tra le nazioni insieme al concomitante sviluppo di nuove classi sociali legate allo nascita e sviluppo della produzione industriale, cioe' la borghesia ed il proletariato. Analogamente i contadini cercarono di affrancarsi dal vecchio status di mezzadri, di servi per aspirare ad essere essi stessi piccoli proprietari terrieri garantendosi in tal modo la possibilita' almeno di vivere del proprio lavoro.
In tal modo gli ideali sociali si rivolsero contro i latifondisti ed i nobili (fino ad allora padroni assoluti).

Importantissima fu l'attivita' di promozione ed informazione che gli intellettuali misero in atto grazie alla stampa e diffusione di fogli che circolarono spesso clandestinamente tra le masse.
Nasceva la comunicazione di massa, come evento spontaneo e sicuramente non istituzionale.

In maggior parte le monarchie europee assolutiste furono cosi' costrette a trasformarsi accogliendo carte costituzionali e parlamenti. Le masse iniziarono a partecipare progressivamente alla vita politica aspirando in numero sempre maggiore alla partecipazione politica attraverso le elezioni che conservarono dapprima limiti di censo e di senso (ossia votavano all'inizio i piu' ricchi e solo gli uomini).

Ora bisogna dire che tale processo spavento' enormemente i poteri e si cerco' di limitare e controllare la spinta delle masse verso il potere. Il giornalismo che aveva accelerato le masse fu in gran parte istituzionalizzato e attraverso di esso i vari poteri iniziarono a dirigere gli ideali delle masse verso ideali nazionalistici che portarono cosi' i poteri al sicuro da rivendicazioni sociali e li spinsero piuttosto verso l'espansionismo militare. Cosi' il Piemonte riesce ad usare Garibaldi e Mazzini, tradendo le aspirazioni sociali che questi misero in campo, annettendo quasi tutta la penisola italiana e scendendo poi a compromessi vari con i diversi poteri locali, grande borghesia industriale del nord e latifondisti del sud.

Tale spinta al nazionalismo causa la prima guerra mondiale e inaugura la nascita della Propaganda quale sistema tecnico di controllo delle masse attraverso i canali dei media, al tempo giornali e radio (che si stava sviluppando). E' quella che venne chiamata "Guerra Totale" per via del fatto che gli intellettuali si fecero attivi promotori della propaganda di regime, famosa e' l'espressione 'Il tradimento dei chierici'  per indicare il coinvolgimento totale degli intellettuali nell'opera di persuasione delle masse. E' quella che viene definito da Armand Mattelart, uno studioso di comunicazione francese  "lo stupro delle folle" (rimando ad una mia recensione di un suo recente libro in http://www.semioticsandcommunication.net).

La Massa diviene target totale, militarmente da una parte con l'inaugurazione dei bombardamenti sulle popolazioni civili con gas nervini, culturalmente dall'altra attraverso un'informazione falsa e appropriatamente studiata per suscitare forti emozioni e reazioni contro il 'nemico' del potere.

Quando, nonostante l'uso del nazionalismo, la spinta delle masse si fa troppo pericolosa ecco che l'Europa si appresta ad una nuova trasformazione, le liberta' costituzionali vengono abolite ma astutamente attraverso una trasformazione totalitaria delle costituzioni, ecco che un nuovo terribile mostro si affaccia sulla scena mondiale, il nazifascismo ed il suo uso scientifico della propaganda.

Mussolini ed Hitler eliminano ogni dissenso attraverso il controllo totale dell'informazione e attraverso lo sviluppo di testi culturali a tutti i livelli, dalla traduzione dei testi dei blues (che da canzoni di disagio e protesta dei neri divennero il ritratto sbeffeggiante del neocolonialismo nazi-fascista) ai giornali, alla produzione cinematografica filmica e documentaristica.

Purtroppo pero' sul terreno militare le cose iniziano ad andare molto male grazie alla contro-offensiva russa che resistendo all'assedio terribile di Stalingrado riesce in seguito a chiudere insieme all'esercito popolare Jugoslavo di Tito con una manovra a tenaglia, le truppe nazi-fasciste in una stretta mortale; e con una volata inarrestabile l'Armata Rossa entra a Berlino il 2 maggio del 1945.

Gli alleati anglo-americani sbarcati di fretta in Normandia, nel giugno del 1944, essendo andata male la campagna in Italia nonostante il compromesso firmato con il generale fascista Badoglio (il quale vale la pena ricordare, bombardo' abbondantemente le popolazioni civili libiche con gas iprite), pur trovandosi di fronte divisioni tedesche piuttosto scarne (dato che il grosso dell'esercito tedesco era ormai assorbito sul fronte orientale) e nonostante riescano a trovare un accordo per  firmare la resa con i tedeschi in Francia, non riescono a fare gran che', e piu' di meta' della Germania e' oramai occupata dai Russi (ugualmente difficile e' sul terreno militare la guerra con il Giappone che invece firma la resa con i Russi dopo la disfatta militare in Manciuria. Gli Stati Uniti com'e' noto devono invece ricorrere all'uso delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki per costringere il Giappone alla resa incondizionata nell'ottobre del 1945).

Ecco che pero' la propaganda si rimette al lavoro tesa ad evitare la partecipazione popolare al potere e nelle scuole occidentali si comincia a studiare che la 2° guerra mondiale e' stata vinta dagli alleati anglo-americani.

Inoltre tramite l'arruolamento di molti dirigenti fascisti e nazisti salvati dal Vaticano in Italia e dagli USA nella parte di germania da loro occupata, gli Stati Uniti iniziano anch'essi ad usare le tecniche scientifiche della propaganda elaborate dal nazi-fascismo, e si avvalgono inoltre di un nuovo potente mezzo di comunicazione di massa, la televisione.


2, La Strategia Atlantica in Europa dal 1946 al 1960'.

Tolto di mezzo il nazi-fascismo (che era stato tollerato in funzione antisocialista e si era poi pero' rivelato piuttosto scomodo) il problema ritorna ad essere quello di evitare che le masse popolari spingano verso un piu' diretto accesso al potere. Ecco che il capitalismo borghese con a capo adesso gli USA si attivano per prevenire tale esito. Nasce sul piano militare la NATO (1949) nel quale entrano subito tutti i paesi europei dove si trovano le strutture militari alleate subito seguite nel 1951 da Grecia e Turchia (la quale si noti bene era alleata di Hitler e Mussolini e nella quale non si ebbe dopo la guerra alcun passaggio di poteri perche' non risulto' sconfitta sul piano militare). La dittatura fascista in Spagna non e' un problema (rimarra' in piedi fino alla morte di Franco negli anni 70'), in Grecia i partigiani comunisti vengono combattuti come terroristi e nel 1967 anch'essa volgera' al fascismo, mentre in Italia il colpo di stato del 69' e' evitato all'ultimo minuto grazie alla mediazione mafiosa della Democrazia Cristiana e all'assicurazione che non sarebbe servito grazie al diffuso controllo sociale da parte dell'Intelligence (allora SIFAR) in stretta co-operazione con la CIA.

Mentre dunque gli USA impongono il controllo sull'Europa occidentale dal punto di vista militare con la NATO e sociale attraverso la creazione di una struttura clandestina chiamata STAY BEHIND (analoga al Progetto Condor che interessera' tutto il Centro e Sud America) il controllo sui media sara' un processo piu' complesso in virtu' del fatto che i partiti comunisti  e socialisti hanno oramai loro strutture di comunicazione, e tale confronto sara' alla base della "guerra psicologica" (Vedi l'illuminante lavoro di Mattelart in proposito) che costituira' uno dei cardini della Guerra Fredda.


3. La Propaganda come "Guerra psicologica" in Europa dagli anni 60' agli anni 80'.

Ecco dunque che si procede alla propaganda come estremo tentativo di allontanare dall'Europa lo spettro del socialismo e del comunismo. Uno dei punti forti di tale propaganda e' il finanziamento di giornali ed emittenti radiofoniche, esemplare il caso italiano dove per vincere le elezioni contro il fronte popolare socialista e comunista si procede ad un finanziamento talmente ingente dei media che lo scrittore americano William Blum definisce le elezioni italiane "Hollywood style" (vedi William Blum "Killing Hope", 1995).

In tali media europei finanziati massicciamente dal Pentagono, oltre alla propaganda piu'  direttamente visibile (cioe' quella che interessa il commento della vita politica) si assiste ad una massiccia propaganda culturale la quale si rivela molto piu' subdola, ed e' quella tesa ad evidenziare la maggior giustezza
del sistema 'democratico occidentale'  attraverso una retorica degli standard di vita e di sviluppo tecnico.
Le cose pero' vanno un po' male per gli acuti ingegneri sociali del Pentagono, e l'Europa e gli USA stessi si ritrovano alla fine degli anni 60' a dover fronteggiare una protesta sociale di vaste proporzioni.

Dunque si rende necessario oltre ad un piu' diretto controllo dell'informazione, un piu' diretto intervento sul 'terreno sociale e politico'. Tale processo si sviluppa dalla meta' degli anni 60 sino al suo compimento negli anni 80'. In Italia, in Belgio, in Germania la propaganda si intensifica e le operazioni militari della struttura clandestina danno alla propaganda cibo fresco da masticare. Il metodo e' molto semplice (sperimentato con successo gia' in casa con il COINTELPRO: Counter Intelligence Project, diretto contro le organizzazioni nere Afro-americane) esso viene applicato all'Europa.

Ecco che il pericolo comunista si macchia di sangue e la popolazione viene terrorizzata dai media. Bombe esplodono in Italia ovunque, nelle piazze, nelle stazioni, nei treni, falsi anarchici compiono attentati sanguinari ed infiltrati ovunque tentano di estremizzare la lotta.

In Belgio gruppi armati di matrice sconosciuta entrano nei Supermarket e sparano all'impazzata uccidendo e ferendo decine di persone.

Sebbene l'identita' di tali gruppi terroristici sia in quei tempi piuttosto misteriosa (e lo e’ tutt’ora visto che nessuno e’ mai stato condannato per tali atti) i media occidentali non hanno dubbi, e' il terrorismo rosso. Esso giustifica cosi' misure autoritarie per un maggior controllo dell'informazione e repressive, vengono arrestati decine di giovani della sinistra anche quelli appartenenti a strutture che nulla hanno a che fare con la resistenza armata (esemplare e' l'arresto senza prove di numerosi militanti di Lotta Continua e la condanna del filosofo Antonio Negri, condanna per atti ideologici, insomma alla faccia della liberta' di espressione garantita dalla Costituzione).

La propaganda inizia a masticare con forza tali argomenti di attualita' e attraverso la messa in opera di un vero e proprio terrorismo psicologico i media riescono a scongiurare ad esempio che in Italia il partito comunista vinca le elezioni nel 1976 (per un soffio, e comunque era pronto per sicurezza un piano di golpe e di deportazione dei dirigenti del partito comunista italiano e dei sindacalisti rossi in una base militare USA in Sardegna).

La parallela azione di controllo e propaganda sui media e di attivita' militare e di intelligence clandestina (attraverso l'uso delle cosiddette 'Death Squads', ossia gruppi di estrema destra addestrati in strutture militari americane quali la  famigerata Scuola delle Americhe a Panama dove ex ufficiali della Gestapo hanno insegnato per anni) riesce a cambiare il corso degli eventi e a scongiurare rivolte in senso sociali dell'ordine capitalista occidentale.

Dall'altra parte si intensifica il conflitto vietnamita per scongiurare che il pericolo rosso si impadronisca dell'indocina. Sul fronte interno si cerca di svolgere una intensa attivita' di informazione sul conflitto la quale pero' si rivela invece controproducente.

Il conflitto poi viene perso miseramente sul piano militare. E sul piano sociale dati i pesanti effetti sull'ordine pubblico si pensera' bene poi di procedere a modificare tutte le regole del gioco.


4. Dalla sconfitta sociale e militare del Vietnam ad una nuova fase della Guerra Psicologica, dagli anni 80' agli anni 90'.

Cosi' dunque bisogna rimediare agli errori attuati negli anni 60' e 70'   ed ecco che agli inizi degli anni 80' si procede con una nuova fase che si attua in 5 punti principali:

- 1. Finanziamento economico per alzare gli standard di vita in Europa.

- 2. Intensificazione dell'informazione sul benessere diffuso della comunita' occidentale. E' la nascita dello 'yuppismo' che deve contrastare gli ideali anticapitalistici quali lo "hippismo" e socialismo degli anni 60' e 70' che vengono invece derisi e criticati come vecchie ideologie.

- 3. Immissione massiccia di droghe pesanti quali eroina e cocaina per fiaccare le nuove generazioni e finanziare inoltre le strutture clandestine (vedi in proposito la serie giornalistica "The Dark Alliance" di Gary Webb sul Mercury News di S.Francisco del 1997, e la serie impressionante di prove dello smercio di cocaina da parte di agenti CIA nella Baia di Los Angeles nei primi anni 80' il cui ricavo servi' a finanziare la CONTRAS in Salvador contro il Nicaragua Sandinista)

- 4. Totale censura dell'informazione relativa ai conflitti (vedi guerra delle Malvine del 1982 e invasione di Grenada del 1985)

- 5. Intervento operativo diretto nei paesi europei del Patto di Varsavia e concomitante massiccio bombardamento sui media occidentali dei commenti atlantici.


Dunque massiccio bombardamento da parte dei media dell'ideologia dello yuppismo e del modello americano i cui ingredienti fondamentali sono scelti accuratamente
dagli psicologi del pentagono, e si accentrano soprattutto sul benessere economico e sull'edonismo sessuale. Soldi e pornografia iniziano ad essere gli ingredienti fondamentali, e parallelamente si inizia ad usare le strutture clandestine per schedare e reprimere sul nascere eventuali strutture o intellettuali.

In Italia e' Bettino Craxi che si impegna con l'alleato americano a perseguire questo obiettivo di sradicamento della vecchia cultura europea rea di aver voluto resistere alla 'democratizzazione (forzata) sub specie americana' degli
anni 60' e 70'.

Intanto, mentre le ultime bombe esplodono in Italia e Craxi inizia una farsa politica di avvicinamento al PCI che non avverra' mai ma servira' a rendere piu' malleabile il partito comunista italiano, iniziano i giochi operativi e propagandistici direttamente all'interno dell'Europa Orientale tesi a rovesciare il potere socialista legato all'Unione Sovietica.

L'inizio fondamentale viene dato in Polonia attraverso il Sindacato cattolico dei lavoratori. Esso viene organizzato e quando tutto e' pronto ecco che in Italia si procede alla preparazione di un evento scatenante, l'attentato al Papa che casualmente e' Polacco, Papa Giovanni Woytila. La rete che procede operativamente e' la stessa dello STAY BEHIND.

Incaricato dell'esecuzione del piano e' un Lupo Grigio turco (i Lupi Grigi erano un'organizzazione fascista islamica turca utilizzati per operazioni clandestine in Turchia contro comunisti turchi e curdi) Ali Agca che opera clandestinamente in Italia gia' da anni con il supporto finanziario e organizzativo del servizio
segreto italiano (SISDI) su comando CIA.

L'attentato viene messo in atto nel 1980, e subito i media si incaricano di indicarne il colpevole in una fantomatica pista bulgara, cioe' rossa, facendone risalire le responsabilita' su sino al KGB russo, con il quale invece i Lupi Grigi proprio non avevano nulla a che fare (vedi in proposito le inchieste svolte dal Giudice Carlo Palermo a Trieste sul traffico di eroina dalla Turchia all'Italia e di armi dall'Italia alla Turchia che coinvolsero appunto i Lupi Grigi e una societa' di Import-Export che risulto' essere una societa' di copertura della CIA. Carlo Palermo fu poi messo a sedere su una sedia a rotelle in seguito all'esplosione di una bomba).

La Polonia non aspettava altro, iniziano gli scioperi e i tumulti organizzati dal sindacato cattolico e ben presto il potere crolla, ed e' la prima decisiva spallata al blocco dei paesi di Varsavia. Piano piano tutti i poteri socialisti dei paesi europei orientali crollano uno dopo l'altro sino all'evento finale in diretta televisiva, il crollo del muro di Berlino del 1989.


5. La privatizzazione militarizzata: una nuova fase all'indomani della fine della guerra fredda.

Il processo di "guerra psicologica" basato sull'uso parallelo di interventi militari (terroristici) interni e di propaganda massiccia ha potuto dunque far vincere al blocco atlantico la guerra fredda.

Tale esito ha un effetto anche sulla propaganda che finalmente si pensa possa uscire piu' allo scoperto coprendo i temi anche militari ma attraverso una gestione completamente militarizzata dell'informazione relativa all'evento.

L'importante e' che chi diffonde l'informazione non venga direttamente ascritto al blocco militare Atlantico, cioe' in poche parole tali soggetti devono figurare come soggetti privati.

Esemplare e' il caso della dittatura socialista Rumena, fino  a poco prima considerata un esempio per gli altri paesi confinanti, lo stesso Andreotti ne parlava bene, e poi di colpo entrata nel mirino della propaganda. Ceausescu viene demonizzato e nel momento dei tumulti organizzati dalle solite squadre clandestine, ecco che i media trasmettono in diretta uno scontro sanguinosissimo a Timisoara, con l'esercito che spara sulle folle.

Ricordo ancora vivamente che seguii l'evento con apprensione in diretta su Radio Radicale, si sentivano spari di mitra, cannonate, urla e panico generale.

Poi la verita' della storia, niente di tutto quello era accaduto.

Probabilmente Radio Radicale trasmetteva da Roma, con l'aiuto di un sapiente tecnico era riuscita ad inscenare tutta la commedia. In compenso grazie al suo aiuto in tali casi, riusci' persino a trovare finanziamenti ingenti capaci di far eleggere un suo membro, Emma Bonino, come commissario esteri dell'Unione Europea, la quale fu rilevante quando un'altra crisi fu fatta scoppiare, quella in Jugoslavia (vedi piu' avanti; inoltre da citare che tale emittente continua nel suo lavoro 'privato', di recente ha dato ampia copertura a tumulti organizzati in Vietnam dai soliti gruppi messi su dall'estero. La propaganda, nonostante il ridotto numero di partecipanti ai tumulti, batte subito agenzie e flash news, cosi' che il fenomeno acquisti sui media proporzioni che non ha).

La nuova fase e' volta anche e soprattutto a creare le condizioni nelle masse per interventi militari approvati moralmente, attraverso anche l'uso condizionato di una struttura super partes  quale e' quella dell'ONU.

La prova generale e' quella che precede l'intervento militare americano su Panama nel 1989.

La propaganda mediatica procede a demonizzare il Presidente Noriega squalificandolo all'opinione pubblica come narcotrafficante, reo in realta' di non difendere gli interessi militari americani soprattutto quelli strategicamente vitali legati allo stretto di Panama.

L'operazione e' un successone, grazie alla propaganda gli USA riescono ad invadere Panama con il tacito consenso delle masse, dell'ONU e delle potenze alleate. L'informazione sulla fase del conflitto vergognosamente avallato come intervento di "polizia internazionale" (mentre e' chiaramente assurdo su ogni piano legale giudicare un Presidente di un'altro stato e arrestarlo invadendone lo stato stesso in base alle leggi del proprio stato; ma e' comunque un'operazione che avrebbe resi entusiasti Hitler e Mussolini) e' completamente gestita militarmente attraverso soggetti privati, prima fra tutti la CNN, emittente televisiva privata che fa il gioco del pentagono (che lo faccia poi con la complicita' dell'editore  e' da dimostrare ma e' sicuro che i suoi dipendenti lo fanno, vedi piu' avanti).

Non una parola sul bombardamento di Panama, ne' di quello sul quartiere La Navidad ad alta densita' di popolazione che sembra abbia causato almeno 3000 morti, ne' sull'arresto successivo di parte della popolazione, sulle schedature, torture, ecc, Se nessuno ne parla l'evento non esiste.

La propaganda si concentra piuttosto sulle diplomazie, diverte (in senso di diversione) su altri argomenti ed il tutto e' compiuto.

Intanto mentre le manovre atlantiche cercano di consolidare il terreno guadagnato all'est riuscendo addirittura a manovrare per mandare al potere in Russia una cricca vicina a Washington, la propaganda bombarda massicciamente le popolazioni europee recando di riscrivere da capo la storia del socialismo e del comunismo. L'effetto per le sinistre alternative e' devastante, in Italia, in una apoteosi di idiozia italica, si assiste persino alla Clintonizzazione dell'ex-partito comunista che fa del tutto per assomigliare sempre di piu' al partito democratico americano.

Nel frattempo si prepara finalmente la guerra calda contro i resti del  socialismo, paesi ancora forti e dove le popolazioni tutto sommato vivono piu' che discretamente, e' il caso del blocco dei paesi non allineati che diviene cosi' oggetto massiccio della propaganda e di azioni clandestine.

Il primo e' quello piu' forte, la Jugoslavia, paese fondatore e vincitore accanto all'Unione Sovietica della guerra di liberazione contro il nazifascismo. Gia' alla fine degli anni 80' inizia il reclutamento e l'addestramento militare di gruppi clandestini. I soggetti sono quelli di sempre, fascisti, nazisti e fascisti-islamici, grazie all'aiuto di Bin Laden, allora amico e alleato strategico.

Finte compagnie indipendenti iniziano a creare testi informativi da diffondere sulle televisioni e sui media occidentali, una di queste e' la famigerata Ruder & Finn.

Poi l'Iraq Socialista di Saddam, contro il quale proprio Bin-Laden riesce in un'opera di mediazione presso i paesi arabi che permette agli USA di operare con sicurezza presso l'ONU.

A tal fine vengono messi in campo altri soggetti privati quali finte associazioni umanitarie, finte ONG, e finti giornalisti indipendenti (come quelli di Radio Radicale e della Ruder & Finn).

Ugualmente si demonizza il dittatore cattivo e lo si diffama nel mondo intero con tonnelate di reports falsi.  Si arriva persino a mostrare un cormorano sporco di petrolio che cammina affannosamente per la spiaggia come conferma che il cattivo Saddam ha aperto i pozzi di petrolio inquinando le coste e uccidendo la vita naturale. L'immagine fa il giro del mondo e provoca reazioni di sdegno in tutti i paesi occidentali e non. Peccato e si sapra' dopo, che le immagini fossero di repertorio di un incidente ad una petroliera in Patagonia, dove appunto vivono i cormorani che mai sono vissuti in Irak. Ma sui media mai nessuna smentita arriva (vedi Mattelart).

Poi finalmente la guerra approvata quasi fino all'ultimo dall'ONU che deve far fronte alle pressioni emotive popolari suscitate dalla propaganda, nonche' alle pressioni politiche degli USA, che utilizzano tale propaganda come argomento di pressione che porti ad accelerare i tempi cosi' da non dare tempo a vere inchieste.

La campagna militare inizia e l'informazione e' gestita tutta attraverso i canali militari i quali soltanto danno le notizie da dare. Non solo, l'inviato della CNN riesce a dare la diretta con Bagdad e il suo cielo infiammato dalla contraerea dalle bombe e dai missili.

Sfortunatamente le cose non vanno altrettanto bene sul piano militare ma nessuno lo sapra' mai. Quando la prima  linea dell'esercito americano si avvicina a Bassora una notte l'esercito iracheno attacca a sorpresa forse con gas nervino, lo stesso vendutogli dal Pentagono ai tempi della guerra Iraq-Iran. E' un'ecatombe tra i soldati americani.

Il giorno successivo due novita' interessanti: la guerra e' finita ed in Italia e' stato sostituito il direttore del TELEVIDEO, il servizio di informazione testuale della Rai, che aveva dato, poverino, la notizia dell'attacco contro la prima linea americana citando anche un numero alto di morti.

Si, perche' la propaganda era stata tutta volta a far credere al pubblico che il blocco atlantico e' invulnerabile. Ricorderete che prima della guerra si cercava di minimizzare l'efficacia degli Scud iracheni. Esemplare il caso dell'esperto in affari mediorientali Igor Man che in diretta televisiva sulla Rai affermo' che "gli sgangherati Scud iracheni non arriveranno mai su Tel Aviv", smentito cinque minuti dopo dalla caduta del primo Scud iracheno su Tel Aviv.

Allora ecco che si cerca di minimizzare i danni degli Scud, mostrando al pubblico ogni volta un luogo con qualche tegola, e qualche mattone per terra.

Immaginate un missile della lunghezza di circa 30 metri e pieno di esplosivo che cade e fa meno danni di una bombola a gas di quelle utilizzate in cucina. Quello che centro’ in pieno la base americana a Ryahd causo’ piuttosto almeno 150 morti
E centinaia di feriti.

Ma le masse credono a tutto quello che i media gli propinano, Hitler e Mussolini insegnano.

Poi numerosissimi i casi di propaganda drogata e di azioni clandestine in Jugoslavia. Cifre dopate da capogiro, su morti, stragi, stupri e quant'altro.

Per concludere gli esempi solo quello della troupe della CNN che nel 99' a Belgrado si accorda per un'intervista presso la sede della RTS (la tv di stato serba) ad un alto Comandante Jugoslavo, e poi abbandona la sede 10 minuti prima dell'inizio dell'intervista.

Il Generale arriva invece con 10 minuti di ritardo, ma e' preceduto 5 minuti prima dall'arrivo sulla sede della RTS dei missili americani.

Alla faccia dell'indipendenza dell'informazione. Questa e' la propaganda Atlantica. Come il velo di Maya essa copre completamente la realta', la avvolge in un incantesimo.

Ma un giorno di settembre due aerei si schiantano in mondovisione contro le torri gemelle sqarciando il velo e l'incantesimo si rompe.

Ma questa e' storia dei nostri giorni.

Bibliografia

Blum William
1995 Killing Hope, Common Courage Press, New York.

Covert Actions Quarterly
Magazine, pubblicato negli USA.

Armand Mattelart
1979 De l’usage des medias en temps de crise, (avec. Michelle Mattelart), Alain Moreau, Paris.

1986 Penser les medias, (avec. Michelle Mattelart), La Decouverte, Paris.

1992 La Communication-monde, La Decouverte, Paris.

1995 Histoire des theories de la communication, (avec. Michelle Mattelart), La Decouverte, Paris.

1997 L’invention de la communication, La Decouverte, Paris.



Teobaldelli Paolo

1995 Aspects of Multimedial Communication, in Inkinen, MEDIAPOLIS, Walter De Gruyter, Berlin – New York, 1999, pp. 114-145.

1999 The Semiotic Space. Critical Thoughts for an Integrated Theory of Human Multimedial Communication