da "La Voce del GAMADI"di giugno 2004
Come
cambia il mondo della comunicazione (2)
di Mauro Pascolini
Quelli
che produciamo di seguito sono
solo esempi per chiarire quanto abbiamo scritto nelle puntate precedenti circa
l'informazione fasulla, pertanto vanno trattati come tali, tuttavia abbiamo
cercato esempi chiarificatori dei concetti espressi.
Anche chi non s'intende di calcio, in particolare in questi ultimi tempi, può
apprezzare le performances del Milan di quest'anno perché ce lo propinano in
tutte le salse e il nostro Presidente del Consiglio, contemporaneamente
presidente del Milan, le assaggia
tutte. Non vi domandate niente?
E del Presidente-allenatore che nepensate? Emilio Fede (direttore del tg4) :"Lui è veramente un
grande allenatore".(sic)
Una notizia si può cambiare in
mille modi, come abbiamo detto, tuttavia
è stato veramente singolare e allarmante il modo in cui i giornali del 21 marzo 2004 hanno riportato
la notizia della grandissima manifestazione per la pace del giorno precedente
che ha visto circa due milioni di persone in piazza solo a Roma e centinaia di milioni in tutto il mondo. Bene!
Molti Quotidiani (compresi i democratici
La Repubblica, Il Corriere della Sera e ; il Messaggero e più ovviamente
tutti i giornali di destra) il giorno successivo
uscivano con l'articolo di testa che,
parlando della manifestazione, sottolineava a caratteri cubitali
"l'aggressione subita da Fassino" e "le spaccature
all'interno della sinistra". Complimenti. Cui prodest?
Prendiamo un esempio di politica internazionale che ha fatto molto
discutere e che ci offre molti risvolti per suffragare le nostre tesi.
La situazione di Cuba.
Cuba e la Corea del Nord costituiscono esempi di paesi
che hanno intrapreso la via del socialismo e per questo, non per altri motivi,
danno molto fastidio. Anche perché la loro esperienza è molto positiva
nonostante i boicottaggi e gli embarghi. Gli Stati Uniti d'America tentano di
abbatterle a cannonate, ma contemporaneamente inviano tramite le loro agenzie
di stampa notizie ...di vario tipo. La più eclatante, ma non
nuova, è quella che questi due paesi mangiano i bambini. Le persone di una
certa età sono avvezze a questo tipo di propaganda tipica della DC anni 50 e
del Maccartismo made in USA. Tuttavia oggi c'è ancora qualcuno che ci crede.
Ma le armi della comunicazione sono anche meno grezze come quando si racconta che a Cuba ci sono
tantissimi dissidenti che vivono una vita grama, quando questi (un numero
decisamente limitato) sono proprio coloro che ricevono dollari in quantità dagli Stati Uniti e che fanno la vita dei nababbi
frequentando discoteche e ristoranti ai quali nemmeno noi italiani (normali) ci
possiamo avvicinare.
Oppure quando si dice che sono stati arrestati 75 giornalisti perreati di opinione: dei
75 arrestati solo 4 erano
realmente giornalisti e tutti erano (sono) prezzolati dagli Uniti e dalla mafia
Cubano Americana di Miami per
sovvertire l'ordine costituito (il socialismo) a Cuba con attentati e
provocazioni.
Ben pochi sanno, perché le fonti
di informazione non se ne sono occupate, che in uno di questi attentati
perpetrato sempre dai signori di Miami è morto un giovane italiano, amico di
Cuba, Fabio di Celmo e che il padre di questo, Giustino, un industriale ligure
è ora rimasto a vivere all'Havana impegnandosi con Fidel nella resistenza agli
attentati terroristici di Miami.
O quando si lascia passare, una notizia "pelosa" dicendo che Cuba è povera, ha bisogno di aiuto
ecc. Senza aggiungere che Cuba è il paese più progredito dell'America Latina,
dove c'è una mortalità infantile minore che in tutto il continente (nord e sud) , dove nessuno muore di fame, dove tutti hanno un'educazione di altissimo livello
completamente gratuita, dove una medicina all'avanguardia garantisce ai cubani
la salute e molti medici, dall'isola caraibica, vengono inviati dal governo ad
aiutare gratuitamente popolazioni in difficoltà dell'America Latina o
dell'Africa; a Cuba infine c'è un'equità di trattamento per tutti i cittadini e
dove è garantita una casa e
l'alimentazione basilare a tutti. Ma tutto questo, forse perché troppo ovvio, non viene mai riportato dalle fonti di
comunicazione.
Oppure quando si parla del "turismo sessuale" senza mettere in
risalto che il governo cubano è impegnato molto attivamente contro questo
fenomeno che oggi riguarda un numero sempre minore di persone che, tra l'altro,
sono le ultime propaggini del retaggio culturale che definiva Cuba prima della
Rivoluzione "il bordello degli Stati Uniti" ma, soprattutto, senza
tener conto che sono gli stranieri, gli italiani, tedeschi, ed altri i porci
globalizzati che cercano le cosiddette jinetere
(cavallerizze) ostentando i propri dollari e pensando magari di essere
anche dei conquistadores.
Quando invece si parla di democrazia a Cuba si dimentica l'etimologia e il
significato reale di questa parola. Molti giornalisti scambiano la democrazia
con il pluripartitismo. Bene, a Cuba il popolo (il soggetto e l'oggetto della
democrazia) partecipa alla vita sociale e politica e conta molto più di quanto
non possiamo fare noi, europei caduti in disgrazia, per non parlare del popolo
degli Stati Uniti che nel proprio paese non conta veramente niente e,
probabilmente, di quello che combina il proprio presidente (e governo) ne sa
molto poco.
Passiamo ad un esempio di comunicazione artefatta molto ricorrente negli ultimi
tempi: la guerra nell' Iraq che viene chiamata "operazione di
polizia" oppure "intervento di aiuti umanitari" a questo paese.
Già questa, di per sé, è una notizia falsa visto che è evidente, spero a tutti,
che le sporche guerre all'Afghanistan e poi all'Iraq vengono ovviamente fatte
per la conquista di pozzi petroliferi.
Ma veramente credete che interieserciti
e una poderosa macchina mediatica, in un momento di crisi come questo si
mobilitino per l'amore della "democrazia" per cacciare il cattivo
dittatore e ristabilire libere elezioni (cioè quel concetto falsato di
democrazia di cui abbiamo parlato) e la pace stabilita con la guerra?
Vi ricordate la favola raccontata da Omero nell'Iliade con il romantico rapimento
della bellissima Elena da parte di Paride e che, secondo la mitologia, aveva
scatenato la guerra di Troia? Sappiamo bene che non furono questi i motivi di
quella guerra ma il controllo, importantissimo per i commerci, dello stretto
dei Dardanelli. Lo sapeva anche Socrate che diffidava dal credere nelle
"favole false" e allora non ci vergogniamo a crederci ancora negli
anni tremila?
Veramente pensate che il terrorismo, arma subdola usata (da sempre) dal Potere
per mantenersi in vita, nasca dagli iracheni e non da chi ha venduto loro le
armi ed ha sfruttato l'antico concetto del "divide et impera" fra
stati, popolazioni, religioni, etnie per godere dell'egemonia su terre da
conquistare?
E della trasformazione mediatica di mercenari in eroi che ne pensa- te?
Naturalmente mantenendo il rispetto sulla vita di chiunque, ma tenendo sempre
presenti i milioni di vittime che sono state causate in Iraq dal decennale
embargoattuato dall'occidente?
Di chi era amico Saddam? Chi l'ha armato? Chi era quel pover'uomo che hanno
fatto vedere decine di volte in televisione con barba lunga, occhi stralunati e
una lampadina da medico che gli
illuminava la dentatura come si fa con i cavalli?
Pensate solamente alle guerre cosiddette "etniche" scatenate in
Africa e che tuttora insanguinano, senza via d'uscita, quel meraviglioso continente. Ma veramente sia- mo così
ingenui da non pensare che ci sia qualcosa dietro come oro, diamanti o semplice
sfruttamento a tutto tondo di quelle terre generose e di quelle popolazioni
pacifiche e inermi (prima, perché ormai le armi gliele hanno vendute o
regalate)?
E della pubblicità cosa pensate? Non ci si accorge che ce la incartano e
infiocchettano con giochi di parole, situazioni paradossali o, talvolta,
divertenti ma che è tutto falso, artefatto, avvolgente, insinuante (senza
contare i veri e propri imbrogli) … ed infine che i costi della pubblicità li
paghiamo noi sul prodotto?
Facciamoci tutte queste domande e tutte le altre che sicuramente ci verranno in
mente, ma non attendiamoci risposte dal di fuori. L'unica che potremo accettare
viene da noi stessi.
trascrizione a cura del Ccdp