www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - poesia e letteratura - 06-09-21 - n. 798

Con profonda commozione e un applauso infinito salutiamo Mikis Theodorakis

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr

02/09/2021



Il CC del KKE con il suo comunicato saluta Mikis Theodorakis:

Con profonda commozione e un applauso infinito salutiamo Mikis Theodorakis, militante-creatore, guida e promotore di una nuova e combattente arte nella musica.

Impulsivo, ispirato e sotto la spinta della passione di offrire al popolo, Theodorakis è riuscito a far entrare nella sua grandiosa opera tutta l'epopea della lotta popolare del 20imo secolo nel nostro paese. Peraltro, anche lui è stato parte di questa epopea.

Già dall'età di 17 anni si è organizzato all'EAM e poco dopo al KKE partecipando alla resistenza nazionale. Nel dicembre del 1944 ha combattuto nella battaglia di Atene che è stata affogata nel sangue e dopo la perdita dell'Esercito Democratico ha condiviso con i suoi compagni le forti persecuzioni dello stato borghese come esiliato a Ikaria e a Makronisos, dove è stato gravemente torturato. In seguito ha lottato dall'interno dell'EDA e dall'organizzazione di Lamprakides per il rinascimento culturale, mentre ha pagato per la sua azione clandestina contro la dittatura dei colonnelli del 1967 con nuove sofferenze, prigionie ed esili.

I suoi concerti all'estero fino alla caduta della dittatura, e in seguito in Grecia, sono stati emozionanti. Nel 1978 è stato candidato sindaco del KKE ad Atene, mentre nel 1981 e 1985 è stato eletto deputato parlamentare del Partito. «Gli anni più forti e belli li ho vissuti all'interno del KKE» ha detto durante una manifestazione organizzata dal Partito per onorare i suoi 90 anni di contributo artistico e sociale.

Infatti Theodorakis non ha mai dimenticato gli ideali della libertà e della giustizia sociale che sono rimasti insoddisfatti. La sua opera è un continuo scontro con l'ingiustizia e il disfattismo, un appello di lotta, di nuove battaglie, di resistenza, di sollevamento e di speranza. La «Romiosini» è la sua risposta all'amarezza e alla delusione di un popolo i cui sogni non sono stati ancora vendicati.

Questa determinazione nella vita e nella lotta non è piatta e sempre facile. Alcune volte emerge attraverso riflessioni torturanti. Senza dubbio Mikis sapeva combattere bene ogni piccola o grande ingiustizia, e altrettanto bene sapeva consolidare la certezza che l'amore, la felicità, la pace e la libertà sono raggiungibili.

Quanto fortemente brandiva la «lama a doppio taglio», la «spada lucente» della sua musica, tanto facilmente sapeva ammorbidire le sue canzoni, toccando con sensibilità tenera ogni cosa buona e bella della vita e del mondo.

La musica di Mikis è fermentata insieme a tutti quei materiali che creano la grande arte, l'arte che capisce il periodo e ha la sensazione di cosa accadrà. Il sentimento, la mente, la memoria e l'esperienza del popolo che lotta è la sua fonte di ispirazione.

Diceva «qualsiasi cosa abbiamo creato l'abbiamo presa dal popolo e al popolo la rendiamo» e non era finto moralismo. Theodorakis era profondamente consapevole che per il suo successo artistico ha avuto un ruolo importante il suo periodo.

Aveva piena consapevolezza che nella maniera particolare e nella dinamica della sua arte si rispecchiano le prassi del popolo, che la sua partecipazione all'azione popolare, nonostante gli levasse tempo alla creazione, era proprio l'ossigeno della creazione stessa.

«L'artista che vive e crea all'interno della lotta, ottiene una posizione particolare per la sua opera» come diceva. La sua opera è la dimostrazione lampante del fatto che la grande arte è sempre politica, sia che il suo creatore lo ricerchi, o meno.

Perciò, con devozione sacra, ha creato un'arte che solleva il popolo. Mikis non solo ha musicato le parole poetiche in modo splendido senza mai tradirle, ma le ha ricreate e restituite in una forma che entra direttamente nel cuore del popolo.

«Ha messo la poesia sul tavolo del popolo accanto al bicchiere e al pane» come aveva scritto Ritsos parlando di lui. Il dialogo fra la sua musica e la poesia di Ritsos nell'opera di «Epitafios», attraverso le interpretazioni di Bithikotsis e Chiotis, è diventato un eterno lamento e un inno popolare alla morte che fertilizza il futuro.

Theodorakis con la poesia più raffinata è riuscito a parlare all'anima popolare, anche attraverso forme musicali difficili alle quali non era abituato l'orecchio del popolo, come «Axion Esti» di Elitis, «Epifania Averof» di Seferis, «Pnevmatiko Emvatirio» di Sikelianos ecc.

Nel fiume della sua opera convivono quasi tutti i generi musicali: le canzoni tradizionali popolari e folk, la tragedia antica, la parte bizantina e la musica classica, la musica sinfonica e gli oratori musicali.

Poliedrico e con tanti talenti, intellettuale, ha prodotto molte opere di scrittura. Nel caso di Mikis Theodorakis si sono incontrati il genio artistico e una personalità irrequieta e creativa che sentiva sempre il bisogno di superare se stessa. La sua musica ha rotto i confini del proprio paese perché la sua lingua ha l'universalità delle comuni sofferenze, delle speranze, delle visioni che condividono tutti i popoli, di tutti gli umili del mondo. Il riconoscimento mondiale del suo contributo artistico e sociale è stato riconfermato con il premio Lenin per la pace. Domani con la sua musica canteremo la canzone della pace insieme ai popoli della Grecia, della Turchia, di Cipro, dei Balcani, del Medio Oriente, ovunque sulla terra.

A Mikis piaceva camminare e respirare «nelle grandi vie sotto i manifesti». E lì che la sua musica continuerà a essere ascoltata, continuerà a ispirare, a spingere a educare. Con la musica di Mikis continueremo a proseguire fino «a quando suoneranno le campane» della liberazione sociale. Ma anche quando «finirà la guerra» non lo dimenticheremo... Sarà con noi anche quando «i sogni arrossiscono» .

Immortale Mikis!

Ai suoi familiari il KKE porge le sue più sentite condoglianze e augura di essere forti.

Atene 02/09/2021

IL COMITATO CENTRALE DEL KKE


"Voglio lasciare questo mondo come comunista"

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr

02/09/2021



Mikis Theodorakis, prevedendo la fine della sua vita, ha contattato telefonicamente il SG del CC del KKE, Dimitris Koutsoumbas, lasciando il segno delle sue ultime volontà. Nella sua lettera personale del 5 ottobre 2020 a Dimitris Koutsoumbas ha scritto:

"Ora, alla fine della mia vita, al momento della resa dei conti, i dettagli sfumano nella mia mente e resta la grande immagine. E così vedo che i miei anni più critici, forti, maturi, li ho passati sotto la bandiera del KKE. Per questa ragione, voglio lasciare questo mondo come comunista". Il testamento politico di Mikis Theodorakis, in una lettera scritta al segretario del Partito Comunista di Grecia nell'ottobre 2020.





Video dal concerto in onore dei 90 anni di vita del grande compositore greco Mikis Theodorakis, organizzato dal CC del KKE

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr

02/09/2021




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