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Il mito della guerra fredda

Michel Chossudovsky | globalresearch.ca
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

15/09/2019

Settantaquattro anni fa, il piano segreto del settembre 1945 per "spazzare via l'Unione Sovietica dalle mappe"

Settantaquattro anni fa, il 15 settembre 1945, gli Stati Uniti produssero un documento segreto che prevedeva di condurre un attacco nucleare coordinato diretto contro le 66 principali aree urbane dell'Unione Sovietica, che all'epoca era un alleato degli Stati Uniti.

Il Dipartimento di Guerra stimava che sarebbero state necessarie 204 bombe atomiche per "spazzare via l'Unione Sovietica dalle mappe".

Il Dipartimento aveva studiato l'impatto distruttivo della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki (vedi la lettera del maggiore generale Grove al generale Norstad del 25 settembre 1945).

Gli strateghi militari parlavano di distruzione fisica piuttosto che di "morte e distruzione". Non facevano menzione di riconoscere l'impatto di questa diabolica e criminale impresa sulle vite umane. Parlare di genocidio è un eufemismo.

A Hiroshima, nei primi sette secondi e unicamente a causa dell'esplosione - senza tenere conto delle morti risultanti dalle radiazioni - morirono all'incirca 100.000 persone.

Il Dipartimento di Guerra nel suo documento del 15 settembre 1945 si riferiva al "numero di bombardamenti atomici che dovrebbero essere necessari per assicurare la nostra sicurezza nazionale". Quel numero era di 204 ordigni atomici da sganciare su 66 città. Avendo studiato gli impatti su Hiroshima e Nagasaki, erano pienamente consapevoli che "assicurare la loro sicurezza nazionale" avrebbe provocato milioni di morti.

La guerra fredda è un mito

Una "guerra calda" condotta dagli Stati Uniti contro l'Unione Sovietica fu formulata nel pieno della Seconda guerra mondiale. Per gli Stati Uniti, la Guerra fredda è stata una continuazione della Seconda guerra mondiale.

Il progetto Manhattan fu lanciato nel 1939, due anni prima dell'entrata degli USA nella Seconda guerra mondiale, nel dicembre 1941. Il Cremlino era pienamente consapevole del progetto segreto Manhattan già nel 1942.

Il Progetto Manhattan era diretto principalmente all'Unione Sovietica.

Gli attacchi su Hiroshima e Nagasaki dell'agosto 1945 furono usati dal Dipartimento di Guerra per valutare la fattibilità di un attacco molto più grande contro l'Unione Sovietica, costituito da più di 204 bombe atomiche?

La formulazione del documento segreto del 15 settembre 1945 fu preceduta da un documento del 30 agosto 1945, inviato dal maggiore generale Lauris Norstad al capo del Progetto Manhattan, generale Leslie Groves.

Questo documento [delineava] "un totale di 15 'città sovietiche chiave' da colpire con armi atomiche statunitensi, con in testa la capitale Mosca. A queste seguivano altre 25 'città sovietiche di spicco' in lista per l'annientamento, in cima alle quali c'era Leningrado, quasi distrutta durante l'assedio nazista definitivamente revocato alla fine del gennaio 1944".

Questi piani nucleari erano stati composti tre giorni prima della conclusione ufficiale della Seconda guerra mondiale (2 settembre 1945) e solo due settimane dopo la resa del Giappone. (Shane Quinn, Global Research, 28 maggio 2019).

I documenti chiave sul bombardamento di 66 città dell'Unione Sovietica (15 settembre 1945) furono ultimati 5-6 settimane dopo gli attentati di Hiroshima e Nagasaki (6, 9 agosto 1945). L'attacco nucleare USA contro l'URSS era stato programmato già nel 1942.

I documenti del 1945 confermano che gli Stati Uniti furono implicati nella "pianificazione del genocidio" contro l'Unione Sovietica.



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Fondamentale per la nostra comprensione della Guerra fredda, iniziata (ufficialmente) nel 1947, il piano di Washington del settembre 1945 di bombardare 66 città sovietiche ebbe un ruolo chiave nell'innescare la corsa agli armamenti nucleari.

L'Unione Sovietica era minacciata e sviluppò la propria bomba atomica nel 1949 in risposta ai rapporti dei servizi di informazione sovietici del 1942 sul Progetto Manhattan.

Mentre il Cremlino era a conoscenza di questi piani per "spazzare via" l'URSS, il grande pubblico non venne informato, perché i documenti del settembre 1945 erano ovviamente classificati.

Oggi, né il piano del settembre 1945 di far saltare in aria l'Unione Sovietica, né la causa sottostante la corsa agli armamenti nucleari sono noti.

I media occidentali hanno in gran parte focalizzato la propria attenzione sul confronto USA-URSS della Guerra fredda. Il piano per annientare l'Unione Sovietica risalente alla Seconda guerra mondiale e il famigerato Progetto Manhattan non sono menzionati.

Senza un Progetto Manhattan che diede inizio al piano del settembre 1945 per "cancellare l'Unione Sovietica dalle mappe", una corsa agli armamenti nucleari non avrebbe avuto luogo. Non ci sarebbe stata una Guerra fredda.

Gran parte delle analisi e della storia della cosiddetta "Guerra fredda" sono sbagliate.

I piani nucleari della Guerra fredda di Washington sono costantemente presentati come risposta alle presunte minacce sovietiche, quando in realtà fu il piano statunitense presentato nel settembre 1945 (formulato in un periodo precedente al culmine della Seconda guerra mondiale) per spazzare via i sovietici a motivare la decisione di Mosca di sviluppare le sue capacità militari nucleari.


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