Cari compagni,
con questa puntata si conclude questa prima parte della storia dei sindacati sovietici. Un lavoro che meriterebbe ben altre energie e ben altro tempo. Sicuramente, rispetto a quell'ora al giorno che è stata, per oltre un anno, il mio appuntamento fisso con queste carte. Ma tant'è.
In questa puntata si parla di sindacati sovietici, trade-union britanniche, sindacati giapponesi. Si ragiona su un Profintern di cui ci sarebbe bisogno ora come allora.
L'appendice finale è un dossier sull'orario di lavoro in URSS, sulla riduzione costante delle ore lavorate contro un aumento salariale procapite continuato fino alla fine dell'esperienza sovietica, di quelle repubbliche degli operai e dei contadini, dove la bandiera rossa, la falce e martello e stella, non erano semplicemente la bandiera della vittoria (flag pobedy) sul nazifascismo, come invece è oggi: erano ANZI TUTTO la bandiera della vittoria del proletariato, del socialismo, del marxismo-leninismo.
A noi comunisti il compito di riprenderla da terra, sollevarla, e portarla avanti. Con orgoglio, con passione, con determinazione.
Cari compagni, non mi resta che augurarvi, anche quest'ultima volta,
Buona lettura!