www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 22-01-16 - n. 573

ECM 2015 - Incontro Comunista Europeo 2015

"Rafforziamo la lotta operaia e popolare contro la barbarie capitalista che crea guerre, povertà, rifugiati e immigrati. Per l'Europa del socialismo, della pace, della  giustizia sociale".

Bruxelles, 07/12/2015

Intervento del Partito Comunista dei Lavoratori della Finlandia

PC dei Lavoratori della Finlandia | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare


In Finlandia, il potere politico è affidato a un governo conservatore, che attua chiari interessi nazionali e internazionali della borghesia e dei capitalisti. Dello schieramento di governo fa parte anche il Partito dei Veri finlandesi, formazione della destra populista, supportata da una parte della classe operaia, legittimamente delusa dei partiti della sinistra riformista. La mancanza di coscienza di classe e l'inconsapevolezza lascia questa parte dei lavoratori in balia della propaganda nazionalistica e razzista.

La politica economica e sociale portata avanti in Finlandia, ha nel tempo indebolito gli interessi e i diritti della classe operaia. L'economia della Finlandia, che è stata ampiamente indipendente e autosufficiente in passato, dopo l'integrazione economica e l'adesione all'Unione europea verso la metà degli anni 1990, ha incontrato gravi difficoltà economiche. Il calo della produzione e degli investimenti ha portato alla disoccupazione di massa, al debito dello stato, delle aziende pubbliche e dei privati, alla crescita delle disuguaglianze economiche e alla povertà. La Finlandia è stata condotta dai partiti di sinistra e dalla borghesia nell'UE tra quei paesi la cui economia e la cui politica sociale sono determinate dalla Commissione europea e dai gruppi capitalistici.

Il governo intende far pagare al popolo i problemi economici della borghesia. Al fine di equilibrare il bilancio, i tagli previsti mirano ai servizi sociali, alla sanità, all'istruzione, all'assistenza sociale e ai sussidi di disoccupazione. Invece, restano intatti gli interessi dei capitalisti e della parte più prospera della popolazione.

Per quanto riguarda la politica estera, la Finlandia si vota apertamente alla NATO. La cooperazione con la NATO viene costantemente intensificata. I media di destra alimentano e approfondiscono l'immagine odiosa e sospettosa del popolo e dello stato russo.

Il Partito comunista dei lavoratori ha riscontrato nelle sue attività una crescente consapevolezza tra la classe operaia della politica condotta e della connessione e dipendenza all'Unione europea. Il nostro Partito ha sempre boicottato le elezioni europee ed è l'unico partito che agisce in tal senso. Non vogliamo che la classe operaia finisca per far sua l'idea che l'appartenenza del paese all'UE avrebbe reso l'imperialismo dell'Unione europea più democratico e sociale e che l'Unione europea avrebbe assicurato la pace in Europa. L'Unione europea non progredisce in nessuno di questi obiettivi. L'opinione contraria della classe operaia e dei cittadini dell'Unione è una buona base per la lotta contro il capitalismo in Europa. In questa lotta possiamo dimostrare che l'unica strada giusta per il progresso è quella del socialismo.

La resistenza della classe operaia e delle sue organizzazioni è cresciuta e si è fatta più coordinata. Il movimento di opposizione è aumentato all'interno del movimento sindacale contro la sua leadership riformista.

Nel Partito comunista dei lavoratori, abbiamo elaborato lo scorso inverno una valutazione secondo cui il capitalismo non sopravvivrà alle sue crisi contemporanee e vi è un aumento del rischio di una grande guerra. La classe capitalista e le destre sospingono la Finlandia verso lo sfruttamento del capitalismo imperialista e l'attestano su posizioni belligeranti.

In questa situazione, il nostro partito ha elevato gli slogan:
- Fuori dall'UE e dall'euro, con una politica di nazionalizzazione per il lavoro e il soddisfacimento dei bisogni, orientati alla costruzione delle condizioni per il socialismo;
- Fuori dalla Nato e dalle altre organizzazioni guerrafondaie; per la pace e la cooperazione con gli Stati vicini come la Russia.

Nelle nostre tattiche di partito, il Partito appoggia i movimenti della classe operaia e vi include quelli che hanno obiettivi a favore della classe operaia, della solidarietà e della pace.

In considerazione di ciò, stiamo anche mettendo insieme una serie di attività politiche comuni di tali organizzazioni che si definiscono comuniste. In questa lotta contro il capitalismo, con coloro che si definiscono comunisti, il nostro partito dei Lavoratori comunisti ha lanciato le seguenti parole d'ordine: fuori dall'UE, dall'euro e dalla NATO. Per una politica di nazionalizzazione per il lavoro e il soddisfacimento dei bisogni. In direzione del socialismo!


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