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- pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 29-01-16 - n. 574
ECM 2015 - Incontro Comunista Europeo 2015
"Rafforziamo la lotta operaia e popolare contro la barbarie capitalista che crea guerre, povertà, rifugiati e immigrati. Per l'Europa del socialismo, della pace, della giustizia sociale".
Bruxelles, 07/12/2015
Contributo del Partito Rivoluzionario Comunisti (Francia)
Partito Rivoluzionario Comunisti | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Dichiarazione di Michel Gruselle a nome del Partito Rivoluzionario Comunisti (Francia)
Prima di tutto vorrei ringraziare il Partito Comunista di Grecia, che sta organizzando questa importante conferenza in un momento in cui la crisi del capitalismo si sta aggravando e gli scontri all'interno dell'imperialismo si aggravano sempre di più.
Nel 2002 Communistes è stato creato come Partito. Lo scorso giugno si è tenuto il Congresso di unificazione con l'Unione dei Rivoluzionari Comunisti in Francia (URCF), creato nel 2004. Questo ha portato alla formazione del Partito Rivoluzionario Comunisti che rappresento oggi, e che è l'unico partito rivoluzionario in Francia.
A nome del nostro Partito desidero rendere omaggio alle vittime del vile attentato del 13 novembre a Parigi. Condividiamo il dolore e lutto delle famiglie così duramente colpite e quello dei loro parenti. Condanniamo questo attacco contro il popolo. I responsabili devono essere rapidamente identificati, processati e condannati.
Ancora una volta Hollande invita tutti i partiti politici all'"Unione Nazionale". Il nostro Partito denuncia questa "Sacra Unione" che pretende di riunire i lavoratori e il popolo, con gli sfruttatori, i grandi gruppi industriali e finanziari, il governo e i partiti che li servono. Non ci può essere unione tra sfruttatori e sfruttati. Questa "unione sacra" è concepita come un modo per limitare ulteriormente le libertà democratiche.
Dal Partito Socialista ai Repubblicani, dal Fronte Nazionale ai Verdi e al Fronte di Sinistra (FdG), tutti sono d'accordo al rafforzamento della partecipazione della Francia nelle operazioni militari in Siria, Africa e Medio Oriente a fianco degli Stati Uniti e dell'Unione Europea. In questa guerra, gli Stati Uniti, la Francia, l'Unione Europea, la Russia e le potenze regionali come Israele, Turchia, Iran, Qatar, i paesi del Golfo, sono in competizione per il dominio della regione. In questi conflitti interimperialisti, non c'è posto per l'emancipazione dei popoli.
Le multinazionali sono i principali responsabili della situazione in Francia e nei paesi aggrediti, con la loro sfrenata corsa ai profitti e la conquista di nuove ricchezze, attraverso le guerre imperialiste, assistite in questo compito dai loro successivi governi.
Cercare un'altra origine a questi conflitti, vuol dire nascondere il fatto che la causa delle guerre che si moltiplicano è radicata nel sistema capitalista stesso.
La sconfitta del campo socialista ha brutalmente modificato i rapporti di forza. I paesi dell'Europa centrale e le Repubbliche dell'ex URSS hanno liquidato la proprietà sociale e le conquiste sociali. Questi paesi sono impegnati in uno sviluppo frenetico del capitalismo. La Russia, il più potente di loro, è tornato a essere uno stato imperialista, per quanto riguarda sia la sua capacità militare che i suoi grandi monopoli capitalistici pubblici o privati, che "si sono auto-invitati" nell'arena della competizione economica globale. La scelta della Cina di uno sviluppo capitalistico ha contribuito a stabilire, con gli altri paesi emergenti, accanto e contro le vecchie potenze capitaliste, un gruppo che mira a prendere il loro posto nella nuova spartizione del mondo a beneficio dei loro nuovi campioni monopolistici.
La fusione del capitale finanziario e industriale è aumentata. E' diventata la regola in tutto il pianeta. Questi monopoli impongono regole per cancellare le conquiste democratiche e sociali. A questo proposito l'esempio più eclatante è proprio quello dell'Unione Europea.
La nuova spartizione del mondo e delle zone d'influenza è più che mai all'ordine del giorno e presenta potenziali pericoli di conflitto generalizzato dove le guerre attuali sono i primi segni.
E' quindi urgente, nella battaglia per rovesciare il capitalismo, chiamare i lavoratori e i popoli a costruire una lotta sostanziale al fine di imporre la pace e difendere le libertà democratiche.
In Francia, si stanno svolgendo in queste ore le elezioni regionali. Nessuno sforzo è risparmiato per ridurre queste elezioni a una semplice riorganizzazione del territorio. Tutto è fatto per mascherare i problemi.
In realtà, queste elezioni saranno un significativo atto politico a livello nazionale. Valuteranno l'evoluzione della politica sociale ed economica dell'equilibrio di potere in questo particolare momento nel nostro paese. I gruppi capitalistici che sono alla testa del paese, stanno preparando attivamente nuove costruzioni politiche che gli dovrebbero consentire di continuare le attuali politiche in rapido peggioramento. Al centro di questa strategia c'è il loro obiettivo di abbattere il costo del lavoro. Questo aggraverà quindi la lotta di classe nel prossimo periodo, il che rende ancor più necessaria l'attività del partito rivoluzionario. Le elezioni del 6 e 13 dicembre rientrano strettamente nel quadro dell'Unione Europea, nel quadro dell'Europa capitalista che noi combattiamo. Queste grandi regioni sono state progettate per integrarsi pienamente nell'Europa capitalista liquidando la Nazione. A tal fine dispongono di tre partiti politici: i Repubblicani, il Partito Socialista e il Fronte Nazionale, la terza forza politica al servizio del capitale. Con il continuo peggioramento della situazione del popolo, il malcontento è profondo, l'esasperazione estrema. Molti che hanno votato Hollande per cacciare Sarkozy oggi si interrogano nuovamente. Milioni di lavoratori sono alla ricerca di una nuova politica per una via d'uscita da questa situazione.
Le forze del capitale hanno un piano di successione. Per catturare il rifiuto del regime attuale da parte di milioni di lavoratori, hanno messo in avanti il Fronte Nazionale. Oggi, in Francia, il capitale ha tre carni al fuoco: i Repubblicani, il Partito Socialista, il Fronte Nazionale.
La questione di classe è fondamentale. Dobbiamo costruire un'alternativa alla politica di guerra, anti-democratica e anti-sociale, attuate dal governo e dai sostenitori dell'Unione Nazionale. Questo è il nostro obiettivo nella battaglia politica nazionale, dove, va sottolineato il nostro partito presenterà una lista di candidati in una delle grandi regioni.
Mélenchon, il Partito Comunista Francese (PCF), il Fronte di Sinistra (FdG), chiamano i lavoratori "a sollevare più che mai la questione di una alternativa di sinistra alle politiche di austerità". Quale alternativa? E' anche meno di una alternativa visto che il PCF ha già chiesto "una mobilitazione di tutta la sinistra al secondo turno delle elezioni". Inoltre stiamo vedendo come organizzazioni tipo "Syriza" in Grecia, "Podemos" in Spagna, "Die Linke" in Germania, che sostengono il Fronte di Sinistra in Francia, siano la ruota di scorta di "sinistra" del grande capitale.
I padroni e la loro organizzazione, il MEDEF, hanno assolutamente bisogno di organizzazioni sindacali "partner" a loro servizio. Hanno la forza di combattere ogni tentativo di ricostruzione di un movimento sindacale di classe e di massa. Sanno che possono sempre contare sulla CFDT, partner servile del MEDEF e del governo.
La direzione della CGT da tempo ha abbandonato ogni riferimento alla lotta di classe. Ma oggi una richiesta emerge, sempre più forte, proveniente dai membri del sindacato nelle imprese, e da alcuni responsabili che vogliono che la CGT difenda le rivendicazioni dei lavoratori. Molti di loro chiedono che la CGT promuova una lotta di classe più ampia, una lotta interprofessionale, al servizio dei lavoratori.
Parte degli obiettivi dichiarati dei padroni è quello di rompere il Codice del Lavoro e liquidare i contratti nazionali. Essi intendono attuarli subito dopo le elezioni regionali. Di fronte a questa offensiva, molti, sindacalisti, rappresentanti sindacali, dipendenti che non sono disposti ad accettare questo tipo di attacco, prendono parola apertamente. Essi devono essere la base di una crescente richiesta per un sindacalismo con orientamento di classe.
Che cosa propone il nostro partito?
Noi siamo contro l'Europa capitalista per le stesse ragioni che siamo contro il capitalismo in Francia. A nostro avviso la lotta contro l'Unione Europea è inseparabile dalla lotta per abbattere il capitalismo.
Ogni popolo deve decidere il suo futuro da sé, cosa che implica il rispetto dell'indipendenza nazionale. Il nostro popolo deve sviluppare strette relazioni con le altre nazioni in Europa e nel Mondo, a parità di condizioni.
Il NO del nostro Partito all'Europa capitalista è inscindibile dalla nostra proposta politica per il nostro paese, dalla prospettiva del cambiamento politico che proponiamo al popolo francese.
Abbiamo bisogno di sviluppare l'azione del popolo francese per difendere la pace nel mondo e nel nostro continente.
Dobbiamo rompere con la NATO strumento dell'imperialismo, dominato dagli USA.
Siamo l'unico partito a:
- Denunciare le politiche attuali e le loro conseguenze, per farle conoscere per quello che sono. Solo noi chiariamo che è il capitalismo, i suoi obiettivi, la sua stessa natura, la causa di tali politiche.
- Chiamare senza ambiguità alla lotta contro il capitalismo, per guadagnare terreno contro di esso, per combattere la battaglia per rovesciare e cambiare la società.
Solo noi affermiamo chiaramente quali sono le politiche che intendiamo perseguire. Una politica di sviluppo industriale, economico, sociale, al servizio del popolo, una politica che può esser condotta solo con il potere della classe operaia e dei lavoratori sulla base della proprietà collettiva dei grandi mezzi di produzione e distribuzione: il che vuol dire che il socialismo è l'unica alternativa al capitalismo.
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