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- pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 22-02-16 - n. 577
ECM 2015 - Incontro Comunista Europeo 2015
"Rafforziamo la lotta operaia e popolare contro la barbarie capitalista che crea guerre, povertà, rifugiati e immigrati. Per l'Europa del socialismo, della pace, della giustizia sociale".
Bruxelles, 07/12/2015
Intervento del Partito Comunista di Malta
Partito Comunista di Malta | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Il Partito Comunista, pur essendo un piccolo partito, è attivo su diversi fronti aperti dalle politiche neoliberiste dei due principali partiti politici esistenti a Malta. Tali fronti sono inerenti alle questioni ambientali a causa delle speculazioni edilizie, all'immigrazione, con tutti i problemi che ne conseguono, alla lotta contro i tagli salariali e al lavoro precario.
La scena politica a Malta lascia molto a desiderare. I 25 anni di governo del Partito nazionalista di centro destra, sono stati disastrosi per la classe operaia, con la disoccupazione salita a livelli da record, mentre l'amministrazione si preoccupava solo del raggiungimento degli obiettivi fissati dalla UE. Questa amministrazione ha introdotto nuova occupazione attraverso contratti a poche ore, temporanei e discontinui. Il lavoro precario non offre alcuna stabilità ai lavoratori, in particolare ai giovani lavoratori che hanno bisogno di accedere al prestito bancario per mettere su famiglia.
Nel 2013 c'è stato un cambiamento di schieramento e sono saliti al potere i socialdemocratici, alla "Blair". Anche se all'inizio offrivano la speranza d'essere più progressisti del governo precedente, alla fine si sono dimostrati della stessa risma. Nei tre anni in cui sono rimasti in carica poco è stato fatto per fermare il lavoro precario: tanto fumo e nulla di concreto. In politica estera poi questa amministrazione è ben lontana da quella di Dom Mintoff del 1970: sono più europeisti rispetto la compagine precedente e sostengono apertamente le politiche degli Stati Uniti.
L'immigrazione a Malta costituisce un grosso problema dalla metà degli anni 1980. A Malta l'immigrazione proviene tipicamente dalla fascia sub-sahariana del continente africano: eritrei, somali, nigeriani e da altri paesi vicini; di recente c'è stato un afflusso di marocchini libici e da altri paesi del Nord Africa. Riceviamo anche europei dell'est come romeni, serbi e croati, tutti in possesso di passaporto bulgaro, cosa che rende il loro soggiorno sull'isola inosservato visto che arrivano attraverso canali legali.
Gli immigrati africani quando giungono con le barche vengono portati in centri di detenzione dove vengono trattenuti in isolamento per un anno; vengono successivamente inviati in centri aperti che sono autorizzati a lasciare quando diventano in grado di sostenersi economicamente per una presunta integrazione nella comunità locale.
Le cose non procedono come dovrebbero: la maggior parte dei lavoratori maltesi sono risentiti e li percepiscono come una minaccia per l'occupazione. I padroni preferiscono impiegare gli immigrati perché li pagano meno di quanto pagherebbero un lavoratore maltese. La maggior parte dei posti di lavoro sono disponibili nei cantieri, nella raccolta rifiuti o altri lavori umili poco remunerati. Il lavoro che prima veniva svolto dagli strati più incolti dei lavoratori maltesi è ormai dato agli emigranti.
Così il razzismo è in aumento a Malta e alcuni gruppi di estrema destra ottengono il consenso di questi strati della società maltese che naturalmente non vede di buon occhio i partiti che sostengono gli emigranti.
Il Partito è stato attivo e ha partecipato a iniziative organizzate da una Ong di sinistra chiamata "Garden of Knowledge". Il Partito ha partecipato con suoi relatori ad una serie di seminari organizzati da questa Ong e in alcune occasioni è stato co-organizzatore. I temi trattati vanno dal Cile al Venezuela, dalla Palestina alla Libia e l'anti-islamismo. Un'altra Ong con cui il partito ha collaborato è la Clean Food Movement dove il partito ha preso parte ad attività contro l'introduzione di OGM in Europa. Il Partito partecipa anche a un comitato che sta facendo conoscere al pubblico i pericoli del TTIP.
Inoltre il Partito è anche attivo in un comitato di pressione sui principali sindacati di Malta per combattere la precarietà con una Ong di nuova costituzione denominata "Front Helsien ODZ", un gruppo attivo per preservare l'ambiente.
Victor Degiovanni
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