www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 25-02-16 - n. 578

ECM 2015 - Incontro Comunista Europeo 2015

"Rafforziamo la lotta operaia e popolare contro la barbarie capitalista che crea guerre, povertà, rifugiati e immigrati. Per l'Europa del socialismo, della pace, della  giustizia sociale".

Bruxelles, 07/12/2015

Intervento del Partito Comunista dei Popoli di Spagna

Partito Comunista dei Popoli di Spagna (PCPE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Cari compagni,

prima di tutto vorrei ringraziare i compagni del Partito Comunista di Grecia, il KKE, per l'organizzazione di questa nuova edizione dell'Incontro comunista europeo. Questa è una sede importante per i nostri partiti e il PCPE apprezza molto lo sforzo dei compagni greci.

Permettetemi di dire che siamo di fronte a situazioni e fenomeni nuovi che costituiscono una vera e propria sfida per i partiti comunisti, non solo in Europa, ma in tutto il mondo. L'abbattimento dell'aereo da guerra russo da parte della Turchia, ne è una prova. Il nostro partito è profondamente preoccupato per gli sviluppi in Siria, in particolare dopo gli attacchi terroristici a Parigi un mese fa. Questi attacchi terribili vengono utilizzati per due scopi funzionali al capitale monopolistico: la promozione di un'escalation nel campo militarista e un passo in avanti nella restrizione delle libertà dei popoli.

L'accelerazione delle contraddizioni tra le potenze imperialiste è un dato di fatto e i comunisti devono essere ben consapevoli della situazione e discutere la possibilità di azioni congiunte nel prossimo futuro: urge approfondire la nostra collaborazione e il nostro coordinamento.

Il PCPE valuta che lo scenario verso cui stiamo marciando ha tratti in comune con quello della vigilia della prima guerra mondiale: le diverse potenze in campo alzano il livello del confronto e dispiegano un forte impegno per confondere le persone e i lavoratori in modo da radunarli dietro le bandiere dei loro sfruttatori, della "loro" propria classe borghese nella folle corsa per il controllo dei mercati, del profitto e di nuovi campi di riproduzione allargata del capitale.

La situazione in Siria non può essere disgiunta da altri fattori riconducibili al brutale attacco contro la classe operaia e i settori popolari nei nostri paesi e in tutto il mondo. Le ondate di profughi e migranti provenienti dai paesi in cui le potenze imperialiste agiscono, soprattutto in Medio Oriente e Africa, sono utilizzate dai capitalisti per sviluppare la strategia di dividere più profondamente la classe operaia, in questo caso attraverso la promozione di idee pericolose sui migranti e approfittando della loro situazione disperata, spingere verso il basso, ancora di più, i salari e le condizioni di lavoro nei nostri paesi.

Come dobbiamo affrontare questa situazione? Vi è il rischio che le nostre posizioni siano fraintese e usate contro di noi. L'uso dei migranti per ridurre i salari non è un'idea, è un fatto. Ma questo fatto va a vantaggio esclusivamente di un settore: la classe borghese, i capitalisti. Dobbiamo lottare strenuamente contro tutti coloro che promuovono l'idea di contrapporre i diversi settori della classe operaia e aumentare gli sforzi nella lotta internazionalista: il che significa non solo dare solidarietà agli altri popoli vittime dell'imperialismo, ma anche ai lavoratori provenienti da questi paesi, schierandoci come stessa classe internazionale che siamo, contro i nostri sfruttatori.

Cari compagni, la situazione è pericolosa e i nostri partiti lottano in condizioni molto difficili. Dobbiamo essere profondamente consapevoli del fatto che abbiamo bisogno di individuare più campi di cooperazione, abbiamo bisogno di accelerare i nostri sforzi congiunti perché i nostri nemici di classe stanno sviluppando le loro strategie molto rapidamente.

Dobbiamo sostenere i compagni francesi in questo nuovo scenario e dare più voce alla loro opposizione contro le misure dittatoriali adottate dal governo socialdemocratico. Dobbiamo sostenere i compagni tedeschi nella loro lotta contro le virulente posizioni di estrema destra nel loro paese. Dobbiamo sostenere i compagni greci mentre sviluppano una lotta costante contro l'esempio più lampante di cosa significa un governo della nuova socialdemocrazia. Dobbiamo sostenere i compagni turchi nella loro lotta contro il regime di Erdogan. Dobbiamo sostenere i compagni russi nella loro lotta contro la manipolazione dell'esperienza sovietica da parte di Putin. Dobbiamo sostenere i compagni dell'Europa dell'Est nella loro lotta contro gli eredi dei nazisti e soci, che diffondono posizioni xenofobe e scioviniste tra le masse. Dobbiamo sostenere i nostri compagni in Gran Bretagna di fronte ai recenti sviluppi militaristi. Chiediamo il vostro sostegno anche nelle diverse lotte che abbiamo davanti a noi in Spagna, che sta diventando un punto strategico per gli attacchi contro i popoli, come dimostrano le recenti manovre della NATO. L'elenco è molto lungo, compagni, non riesco a menzionare tutte le lotte in corso da parte dei nostri partiti e dei nostri popoli.

Ma dobbiamo essere del tutto coscienti che la pace e la giustizia sociale non possono essere raggiunte solo con i nostri sforzi separati e non solo in Europa. Dobbiamo sviluppare i legami con i partiti comunisti e le organizzazioni rivoluzionarie in altre parti del mondo, dobbiamo essere i campioni dell'internazionalismo e concentrarci nello sforzo di svincolare i nostri paesi dalle strutture imperialiste come l'UE e la NATO e modificare profondamente il corso di ciascun paese nel campo delle relazioni internazionali. La nostra fuoriuscita dalla UE e dalla NATO sarebbe inutile se i monopoli spagnoli fossero ancora liberi di saccheggiare i popoli di altri paesi in Africa o in America Latina. Dobbiamo avanzare verso un sistema del tutto nuovo, verso un tipo nuovo di relazioni in materia di lavoro, nel campo sociale e in campo economico. Abbiamo bisogno del socialismo, compagni.


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