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- pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 27-06-16 - n. 595
Il popolo britannico dice NO all'Unione Europea del Capitale!
Unione dei Rivoluzionari-Comunisti di Francia (URCF) | urcf.fr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
24/06/2016
Il popolo britannico, tramite referendum, ha votato per l'uscita dall'Unione Europea. I comunisti non possono che rallegrarsi. L'Unione Europea, fin dalle sue origini, è un progetto dove il contenuto di classe rappresenta gli interessi dei monopoli e dell'oligarchia finanziaria, europei, ma anche degli Stati Uniti. Così l'Unione Europea è organicamente allineata alla NATO, organismo militare sotto la direzione degli Stati Uniti, che dopo esser stata la punta di lancia della strategia dei capitalisti contro l'Unione Sovietica e i movimenti di liberazione nazionale, è oggi uno strumento insidioso che mette a repentaglio la pace e la sicurezza dei popoli.
L'Unione Europea è una macchina di guerra contro i diritti dei lavoratori. E' significativo che M. Junker ha potuto dire a proposito della legge El Khomri che essa è il minimo e che bisogna fare come in Grecia! Ed è significativo che i lavoratori britannici hanno votato per l'uscita dall'UE, in quanto sono i lavoratori, che, quando hanno avuto la possibilità di esprimersi, hanno rigettato gli orientamenti europei, come è stato in Francia e nei Paesi Bassi nel 2005! Per il Regno Unito, va ricordato che l'Unione Europea ha accompagnato la politica della Thatcher, quella di Blair e quella di Cameron, ossia la priorità del settore finanziario, la distruzione dei diritti e delle libertà sindacali, la distruzione di interi settori produttivi, provocando disoccupazione, precarietà, disperazione nei settori popolari.
La Brexit non cambia certamente nulla in sè, così come l'elezione di Corbin alla guida del Partito Laburista. Ma nei due casi, abbiamo l'espressione di un sintomo: la classe operaia, le masse popolari cercano la loro via contro la classe dominante. I comunisti hanno condotto la campagna sulla Brexit affermando che la soluzione, è quella di associare l'uscita con la lotta per il potere della classe operaia e l'espropriazione dei capitalisti. Ma la vittoria del Brexit è una vittoria della classe operaia di tutta l'Europa; essa infligge un colpo, anche se parziale - e che resta incerto fino all'ultimo momento per gli accordi che potrebbero permettere di calpestare il voto popolare - al dispositivo di dominazione del capitale monopolista sull'Europa; essa divide la classe dominante del Regno Unito, accentua le contraddizioni e di conseguenza indebolisce il nostro nemico comune. L'isteria che appare nella stampa francese (da Le Monde alle radio del servizio pubblico), i pietosi sforzi di associare la messa in discussione dell'UE con l'estrema destra, con il razzismo, e questo anche prima del risultato, sono l'immagine della nuova sconfitta delle borghesie imperialiste, e più in particolare dei loro apparati politici socialdemocratici e social-cristiani ormai avari di menzogne per vantare l'Unione Europea del capitale monopolista.
Lavoratori di Francia, solidarizzate con i vostri fratelli britannici!
Ingaggiamo la battaglia contro la camicia di forza dell'UE dei padroni, per uscire dal capitalismo con la rivoluzione socialista!
Parigi, 24 giugno 2016
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