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18° IMCWP - 18° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

"Crisi capitalista e offensiva imperialista - Strategia e tattica dei Partiti Comunisti e Operai nella lotta per la pace, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, per il socialismo"

Hanoi, Vietnam, 28-30 ottobre 2016

Contributo del Partito dei lavoratori di Irlanda

Partito dei lavoratori di Irlanda | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

28/10/2016

Cari compagni,

Il Partito dei lavoratori d'Irlanda desidera ringraziare i compagni del Partito Comunista del Vietnam per aver ospitato e organizzato questo IMCWP. Estendiamo i nostri migliori auguri e solidarietà al Partito Comunista del Vietnam.

Lenin ha chiarito che nella lotta per il potere il proletariato non ha altra arma che l'organizzazione. Pertanto, il compito di costituire un partito rivoluzionario dei lavoratori in grado di guidare la lotta per l'emancipazione della classe operaia e la costruzione di una società socialista resta un requisito fondamentale dei partiti impegnati nella rivoluzione socialista e nel rovesciamento del capitalismo. La necessità di un tale partito è essenziale: equivale a creare una forza disciplinata ed efficace, ideologicamente coerente per promuovere la lotta di classe e un cambiamento rivoluzionario tra i lavoratori e per garantire la transizione verso una nuova società. Il compito di far crescere e consolidare il livello di coscienza di classe ricade sul partito rivoluzionario.

La minaccia alle condizioni economico sociali dei lavoratori e dei piccoli agricoltori in tutto il mondo e l'escalation della guerra imperialista hanno acuito la lotta ideologica e forniscono il nuovo quadro di riferimento all'interno del quale costruire la coscienza di classe e preparare i lavoratori per l'azione politica.

Il capitalismo dalla controrivoluzione è stato travolgente, rimuovendo da quel momento molti dei limiti che era stato costretto ad accettare dall'esistenza degli stati socialisti. L'importanza di un partito d'avanguardia militante e efficace della classe operaia con un'ideologia coerente e una solida presenza nella classe operaia e nelle sue organizzazioni rimane essenziale. Una trasformazione rivoluzionaria della società richiede che un partito rivoluzionario definisca chiaramente il contesto in cui opera e imposti una strategia e delle tattiche politiche per una rottura con il capitalismo.

Al suo ultimo Congresso (Ard Fheis) nel 2015 il Partito dei lavoratori d'Irlanda ha confermato il suo orientamento ideologico in quanto partito marxista-leninista impegnato nella trasformazione rivoluzionaria della società, nell'abolizione del capitalismo e nella costruzione di una Repubblica socialista in cui il potere sia saldamente nelle mani della classe operaia. Senza questa prospettiva scientifica e senza una corretta comprensione della natura della lotta di classe, è impossibile una strategia rivoluzionaria. Ci siamo posti un programma di lavoro incentrato sulla costruzione delle capacità organizzative, amministrative e politiche del Partito e sullo sviluppo di una migliore e più efficace strategia per il lavoro politico e ideologico per rilanciare la capacità di sfida e contrasto dei centri di potere ad ogni livello.

Il compito della rivoluzione socialista è difficile e complesso. L'aspetto centrale di una strategia socialista mira, coerentemente, a raggiungere le condizioni oggettive e soggettive per una trasformazione rivoluzionaria della società. Al fine di realizzare tali condizioni è necessario non solo costruire un partito d'avanguardia, ma avere a bordo le grandi masse popolari della classe operaia, i lavoratori del paese. Il ruolo di primo piano della classe operaia è garantito da una consapevole azione pianificata. A questo proposito il partito rivoluzionario deve essere pronto a prendere le misure necessarie per aumentare e rafforzare la coscienza di classe e costruire una organizzazione in grado di stabilire una società basata sul potere dei lavoratori.

Ogni lotta di classe è una lotta politica. Le conseguenze negative di una crisi economica per i lavoratori non portano spontaneamente ad una intensificazione della lotta di classe. Lo sviluppo della coscienza di classe resta un compito centrale del lavoro ideologico e politico del partiti comunisti e operai.

Quest'anno, il Partito dei lavoratori d'Irlanda si è impegnato pienamente nelle lotte popolari, nella lotta contro un sistema tariffario per l'acqua e contro le privatizzazioni; nella denuncia dei livelli oltraggiosi dei senzatetto e dei prezzi assurdi delle spese per l'alloggio, soprattutto nella capitale, Dublino. In un paese pieno di case vuote costruite in un periodo di frenetica speculazione edilizia, le cosiddette "proprietà fantasma" rimangono sfitte mentre migliaia di persone sono senza casa. L'intenso lavoro avviato dal Partito dei lavoratori d'Irlanda sulla crisi degli alloggi, ha portato la nostra organizzazione in conflitto non solo con le strutture antidemocratiche e burocratiche di governo e gli speculatori edilizi ed i costruttori privati, ma anche con i partiti borghesi e i "nuovi socialdemocratici". Il Partito dei lavoratori d'Irlanda ha utilizzato questa lotta non solo per schierarsi al fianco dei lavoratori nelle loro lotte quotidiane, ma anche per denunciare il carattere reale dell'opportunismo e della collaborazione di classe cercando nel contempo di aumentare la coscienza di classe nelle comunità operaie. Il nostro Partito ha chiesto la nazionalizzazione delle risorse petrolifere e di gas in Irlanda e ha denunciato la svendita delle aziende statali e para-statali in favore degli interessi privati. Il nostro Partito è stato anche attivo nella lotta per i diritti lavorativi e sindacali, contro la disoccupazione, per servizi educativi laici, integrati e gratuiti, per l'assistenza all'infanzia accessibile e adeguatamente finanziata, contro la continua erosione dei servizi sanitari e assistenziali pubblici, contro il razzismo, il settarismo e la violenza contro le donne.

Il nostro Partito è stato anche attivamente impegnato nella lotta per la pace, partecipando al Comitato pace e neutralità e alle proteste all'aeroporto Shannon, prendendo parte alle manifestazioni contro il vertice della Nato a Varsavia organizzate dall'Iniziativa comunista europea e dal Consiglio mondiale della pace.

Il Partito in Irlanda del Nord è stato attivo nella campagna per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, secondo una prospettiva di classe e anticapitalista. Il nostro Partito ha invitato i lavoratori a votare nell'interesse della loro classe, denunciando la costante erosione della sovranità popolare, nonché la limitazione delle libertà democratiche e sindacali negli Stati membri dell'UE, il rafforzamento della UE come alleanza interstatale centralizzata, militarizzata, imperialista che agisce negli interessi del grande capitale sottolineando che tutti gli stati membri dell'UE agiscono direttamente nell'interesse della propria classe capitalista. Il nostro Partito ha denunciato gli attacchi contro il sostegno popolare a favore della neutralità irlandese; gli assalti sulle condizioni sociali ed economiche; l'impoverimento dei lavoratori e la maggiore potenza dei monopoli come prova della linea politica antipopolare dell'UE e dei suoi Stati membri. Questa linea si fa sempre più evidente nelle offensive persistenti contro i diritti del lavoro, contro la protezione sociale, la salute pubblica, l'istruzione e l'occupazione e i servizi pubblici, infliggendo un colpo devastante sui lavoratori mentre si estende il potere della classe capitalista.

Il nostro Partito ha espresso la convinzione che solo una rottura con l'UE creerà le condizioni necessarie per uno sviluppo sociale progressista pur riconoscendo, naturalmente, che il semplice ritiro dall'UE non potrà, di per sé, risolvere i problemi della classe operaia e che la lotta contro lo sfruttamento capitalista e per la costruzione di una società socialista è più che mai attuale e necessaria.

Il Partito dei lavoratori d'Irlanda quest'anno si è anche impegnato in una intensa campagna per garantire i diritti riproduttivi delle donne. In nessuno stato dell'Irlanda le donne hanno il diritto di controllare il proprio corpo. Il nostro Partito ritiene che questo sia fondamentale per la parità di genere, respingendo il paternalismo che considera le donne come cittadini di seconda classe. Un gran numero di donne ogni anno è costretta ad andare in Gran Bretagna per abortire, pagando di tasca propria, e molte donne della classe operaia non possono permetterselo. Nella Repubblica d'Irlanda, il nostro Partito ha fatto una campagna attiva per l'abrogazione del'8° emendamento della Costituzione irlandese, che pone un divieto al diritto della donna di scegliere. In Irlanda del Nord il Partito dei lavoratori d'Irlanda ha chiesto l'immediata introduzione di una legislazione per facilitare il diritto delle donne ad abortire in libertà e sicurezza. Per il nostro Partito, questa rivendicazione rappresenta una parte estremamente importante della nostra più ampia lotta per la laicità nella società irlandese, per rompere la morsa della religione nella sfera politica. Si offre anche un'altra opportunità per sottolineare il legame indissolubile tra l'oppressione di genere e l'oppressione di classe del capitalismo.

Durante il 2016, abbiamo anche combattuto negli scontri elettorali in entrambi gli stati irlandesi, avanzando un'alternativa socialista, democratica e laica contro il consenso della destra che governa entrambi gli stati e la falsa speranza offerta dai socialdemocratici. Ci siamo attestati su una piattaforma che guarda ai problemi affrontati ogni giorno dalle persone che lavorano, come: la disoccupazione, il lavoro precario, la drastica riduzione del reddito reale, l'aumento dei prezzi per i prodotti alimentari e i beni essenziali, la riduzione della spesa pubblica per la salute, l'istruzione, l'alloggio, il benessere e i servizi sociali, l'innalzamento dell'età pensionabile, gli attacchi alle pensioni, l'aumento dei livelli di povertà, i senza fissa dimora e l'emigrazione, tutte inevitabili conseguenze del sistema capitalistico di sfruttamento.

Si tratta di un prerequisito essenziale di una strategia politica per determinare un percorso per il cambiamento rivoluzionario. Lenin ha invitato i partiti comunisti a concentrare l'attenzione e le loro forze sulla "sulla ricerca delle forme di transizione o di avvicinamento alla rivoluzione proletaria". (Lenin, O.C. vol.31, pag.82 "L'estremismo, malattia infantile del comunismo" cap. X. Alcune conclusioni)

Un partito comunista deve avere un programma rivoluzionario per il cambiamento. Questo programma deve avere come obiettivo l'istituzione del potere operaio, l'abolizione del modo di produzione capitalistico e la costruzione del socialismo. Il Partito deve radunare la maggioranza della classe operaia e infondere in essa la necessità di un cambiamento rivoluzionario e organizzarla in termini di coscienza anticapitalista. L'esistenza di una classe lavoratrice non è sufficiente, deve essere forgiata in quanto forza rivoluzionaria.

E' necessario esprimere in modo chiaro e inequivocabile la teoria secondo cui il cambiamento reale e sostanziale richiede una rottura con il capitalismo che sfrutta e abusa i lavoratori: una trasformazione rivoluzionaria per creare un mondo che massimizzi il potenziale umano, la dignità e lo sviluppo piuttosto che un sistema guidato dall'instancabile ricerca del profitto per il beneficio di pochi.

E' in questo quadro che possono essere articolate delle rivendicazioni progressiste: rivendicazioni, per esempio, per un lavoro permanente e stabile per tutti, con previdenza sociale completa, tutele lavorative e salariali, misure per la salute e la sicurezza sul lavoro e pieni diritti sindacali; la protezione sociale per i malati, i disabili, i pensionati e o disoccupati; la soddisfazione dei bisogni di salute, istruzione, assistenza sociale e abitativa; diritti democratici e libertà; fine alla privatizzazione dei beni pubblici; tutela dell'ambiente, ecc, esponendo la natura di classe della società; elevando la coscienza di classe, incoraggiando i lavoratori a sviluppare il
senso del loro potere come classe, sottolineando ed enfatizzando la natura e la base della lotta di classe, facilitando l'organizzazione di campagne di massa e chiedendo contemporaneamente misure per migliorare le condizioni per i lavoratori e articolando in modo concreto e comprensibile l'alternativa del socialismo.

Il 2016 segna il centenario della Rivolta del 1916, quando gli uomini e le donne delle forze democratiche e progressiste d'Irlanda, tra cui la formazione socialista Irish Citizen Army guidata da James Connolly, assestarono un colpo alla Prima guerra mondiale imperialista e per la neutralità e l'indipendenza dell'Irlanda. I rivoluzionari del 1916 restano un'importante fonte di ispirazione per il nostro Partito. Quest'anno il Partito dei lavoratori d'Irlanda pubblica una nuova importante analisi della Rivolta del 1916 e del suo significato oggi. Il nostro Partito ha anche pubblicato una nuova edizione dell'analisi marxista classica di Connolly, Labour in Irish History (1910), che ha applicato per la prima volta un approccio sistematico marxista alla politica e alla società irlandese.

Ci stiamo rapidamente avvicinando a un importante anniversario per i partiti comunisti e operai. Il prossimo anno si celebra la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre che ha trasferito il potere alla classe operaia, rompendo la macchina dello Stato borghese, fondando il primo stato dei lavoratori del mondo e punto di partenza di una esperienza politica rivoluzionaria il cui impatto è stato avvertito in tutto il pianeta. Ci sono molte lezioni da imparare.

La lotta politica è impossibile senza la lotta ideologica. Ciò richiede che i partiti comunisti e operai combattano l'anticomunismo, denuncino l'opportunismo e il riformismo, difendano i risultati dei tentativi storici di costruire il socialismo e l'esperienza storica del movimento comunista internazionale e applichino i principi dell'internazionalismo socialista e la solidarietà nel lavoro quotidiano. E' nostro dovere contestare l'ascesa dominante dell'ideologia borghese a tutti i livelli della vita politica, economica, sociale e culturale e dimostrare solidarietà e aiuto a quei comunisti che soffrono l'assalto dell'aggressione anticomunista in tutto il mondo.

Fu Lenin che dimostrò che la strategia e la tattica di ogni partito comunista doveva tener conto dell'esperienza acquisita dal movimento rivoluzionario nel proprio paese e altrove. L'internazionalismo proletario resta una componente essenziale del lavoro del movimento e della classe operaia comunista internazionale. L'internazionalismo è una caratteristica inscindibile e specifica della lotta rivoluzionaria e una preoccupazione fondamentale dei partiti comunisti e operai il cui scopo è quello di trasformare il mondo. Naturalmente, in un momento di crisi capitalista sistemica e di crescenti offensive imperialiste, l'internazionalismo proletario assume sempre maggiore importanza per i partiti comunisti e operai. La solidarietà e la cooperazione rimangono al centro del nostro internazionalismo.

Viviamo in un momento di intensificazione delle aggressioni e delle guerre da parte delle potenze imperialiste. In Siria, per esempio, le macchinazioni dell'imperialismo hanno portato al conflitto e al terrore. Oggi la Siria è sull'orlo di una catastrofe umanitaria. Come conseguenza della guerra milioni di cittadini siriani hanno abbandonato le loro case e sono diventati profughi sfollati nei paesi limitrofi, vivendo in condizioni miserabili con penuria di cibo, riparo e medicine. Le infrastrutture vitali dello stato siriano e il suo patrimonio culturale, vengono distrutti. La morte, la sofferenza e la distruzione è su vasta scala. E' l'imperialismo che ha portato alla devastazione della Siria e che minaccia ulteriormente di espandere la guerra nella regione. Estendiamo la nostra solidarietà fraterna ai comunisti siriani che conoscono le condizioni molto difficili in cui si trovano ad operare. Esigiamo il rispetto dell'integrità territoriale della Siria e una soluzione che garantisca la pace duratura per il popolo siriano, in uno stato laico, libero da settarismo e terrore, dove i lavoratori possano condurre la loro lotta per la costruzione di una società socialista.

La questione della strategia e della tattica non è casuale per la nostra lotta. Si tratta di una questione centrale. Siamo impegnati nella storica missione di porre fine al dominio della proprietà privata e dello sfruttamento, fino alla fine del sistema di capitalismo e alla costruzione di una società socialista.


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