www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 19-03-18 - n. 666

19° IMCWP: Contributo del Partito Tudeh dell'Iran

"A 100 anni dalla Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre: gli ideali del movimento comunista per rivitalizzare la lotta contro le guerre imperialistiche, per la pace e il socialismo"

19° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

Partito Tudeh dell'Iran | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Pietroburgo, 2-3 novembre / Mosca, 5-7 novembre 2017

Cari compagni,

In primo luogo, a nome del Comitato Centrale del Partito Tudeh dell'Iran, desidero esprimere i nostri saluti rivoluzionari a questo importante e significativo Incontro internazionale dei Partiti comunisti e operai, che si svolge in concomitanza con la celebrazione del centenario della vittoria della Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre. Vorrei anche esprimere i nostri fraterni saluti e la nostra gratitudine al nostro ospite, il partito di Lenin, il Partito Comunista della Federazione Russa.

Compagni,

Ci siamo riuniti qui per celebrare - e allo stesso tempo rianalizzare - uno dei più grandi eventi del XX secolo e dello sviluppo storico e sociale dell'umanità: la vittoria della Rivoluzione Socialista d'Ottobre. La Rivoluzione d'Ottobre ebbe luogo in un'epoca di dominio capitalista, durante la disastrosa Prima guerra mondiale combattuta tra i paesi imperialisti per la spartizione del mondo e della sua ricchezza, in un periodo di soppressione delle idee progressiste e in un momento in cui lo "spettro del comunismo" - nelle parole del Manifesto Comunista - aveva cominciato a turbare i sogni dei leader del mondo capitalista.

La Rivoluzione d'Ottobre mirava ad aprire la strada a una società libera dalla guerra, dalla violenza e dalla repressione in uno dei paesi più grandi e meno avanzati d'Europa. La vittoria della Rivoluzione d'Ottobre - determinata e guidata da Vladimir Ilic Lenin e dai bolscevichi - contro la Russia zarista, segnò la fine storica delle affermazioni sulla eternità del capitalismo e mostrò ai popoli oppressi del mondo che un altro mondo è possibile. La vittoria della Rivoluzione d'Ottobre ha anche sottolineato l'importanza della storica dichiarazione di Karl Marx: "I filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi; si tratta però di mutarlo".

La vittoria della Rivoluzione d'Ottobre non può essere considerata separata dalle colonne portanti dell'ideologia marxista-leninista. In quanto innovatore e creativo successore di Marx ed Engels, Lenin, definendo la natura economico-politica dell'imperialismo, arrivò alla conclusione della legge dello "sviluppo ineguale" dei paesi capitalisti durante la fase dell'imperialismo. Questa legge è una delle scoperte più importanti di Lenin e ha svolto un ruolo fondamentale nell'evoluzione del marxismo. Il lavoro teorico creativo di Lenin abbraccia diversi campi. In effetti, le esperienze e le conquiste della Rivoluzione d'Ottobre furono influenzate da questa base teorica costruttiva e rigorosa, così come dal marxismo in generale. Ciò è ovviamente in contrasto con le affermazioni di coloro che cercano di sfruttare il collasso del socialismo nell'Unione Sovietica e nell'Europa orientale e ritraggono il leninismo come deviante in qualche modo o in contrasto con il marxismo. Quindi, il marxismo-leninismo, il più importante tra i pensieri e gli ideali della Rivoluzione d'Ottobre - compresa la sua definizione e spiegazione della natura dell'imperialismo, la crisi economica inerente al sistema capitalista, la crescita economica squilibrata durante l'epoca dell'imperialismo e la teoria della rivoluzione socialista - ha mantenuto la sua importanza, la sua natura scientifica e la sua rilevanza.

Cari compagni,

La Rivoluzione d'Ottobre ebbe luogo in un paese vicino all'Iran, la nostra patria. Sostituì la Russia zarista con una Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Dopo il trionfo della Rivoluzione d'Ottobre, l'Iran si liberò dalla minaccia del collasso, della colonizzazione e della perdita della sua sovranità nazionale e dell'indipendenza. Il popolo iraniano ha visto l'Unione Sovietica come il suo miglior garante e sostenitore della libertà e dell'indipendenza. Subito dopo la Rivoluzione d'Ottobre, il governo sovietico annullò il trattato schiavistico del 1907 che aveva diviso l'Iran in due sfere di influenza britannica e russa. Lenin stesso, nella sua dichiarazione del 14 dicembre 1917, annunciò che l'accordo dell'agosto 1907 tra la Gran Bretagna e la Russia zarista - con tutti i suoi emendamenti segreti riguardanti la divisione dell'Iran in due aree subordinate e una regione neutrale - era nullo. Sottolineò che ogni trattato in contrasto con l'indipendenza nazionale, la sovranità territoriale e la libertà del popolo iraniano era da considerarsi non più valido e avrebbe dovuto essere demolito in modo da non consentire più di farci riferimento.

Il governo rivoluzionario dei sovietici ha anche posto fine a tutte le pretese finanziarie e i privilegi coloniali del governo zarista della Russia in Iran. Inoltre, il nuovo governo abrogò la legge sulla "capitolazione" (immunità dai procedimenti giudiziari) applicata alle questioni legali e giudiziarie dei russi che vivevano in Iran. A tal fine, il 26 giugno 1919 il governo sovietico pubblicò una dichiarazione che elencava tutti i benefici che la Russia zarista aveva ricevuto dall'Iran, li interruppe nella loro totalità, e poi concluse: "Il popolo russo crede che la nazione dell'Iran, forte di 15 milioni di persone, non perirà grazie a una storia orgogliosa ed eroica che vanta molte personalità che il mondo civilizzato giustamente onora e rispetta. Una tale nazione si sveglierà con un ruggito per spezzare le catene impostele dai malvagi oppressori e camminerà lungo il percorso fraterno delle nazioni libere e progressiste verso una nuova, brillante, creativa e prospera umanità..."

Sotto l'influenza della Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre, i movimenti di liberazione nazionale in Iran, che già stavano conducendo una campagna per il cambiamento, crebbero ulteriormente e si diffusero. Alcuni leader di questi movimenti erano già in contatto con i bolscevichi e si impegnavano nel traffico illegale delle pubblicazioni inviate da Lenin e dalla dirigenza esiliata ai bolscevichi. Seguirono nel 1920 e nel 1921 delle rivolte armate nelle province di Azerbaijan, Gilan e Khorasan. Queste insurrezioni popolari comprendevano grandi masse di operai e contadini, così come la media borghesia e la borghesia commerciale. Da questi movimenti sociali popolari e sotto la guida delle grandi figure rivoluzionarie dell'epoca - come Heydar Amou-Oghli, uno dei leader del Movimento costituzionale iraniano - nacque nel 1920 il "Partito comunista iraniano". Il Partito comunista si impegnò in una complessa lotta per il cambiamento sociale, economico e politico, ma fu attaccato dal regime monarchico e dichiarato incostituzionale. La direzione del partito fu arrestata, imprigionata e il suo capo, il dott. Taghi Arani, fu assassinato in carcere nel febbraio 1940.

Settantasei anni fa, dopo l'inizio della Seconda guerra mondiale, il crollo del regime dispotico dello Shah Reza e il rilascio di prigionieri comunisti, il rivoluzionario e democratico successore del Partito comunista iraniano, il Partito Tudeh dell'Iran, venne formato divenendo in breve tempo il nucleo di un movimento sociale radicale di massa. Influenzati dall'efficace organizzazione del Partito Tudeh, i movimenti nazionali e democratici si diffusero in tutto il paese portando all'istituzione di governi regionali autonomi in Azerbaigian e in Kurdistan. Come risultato della lotta diffusa del popolo iraniano durante il mandato del primo ministro Mohammad Mossadeq, nel nostro paese è stata nazionalizzata l'industria petrolifera. Durante il colpo di stato del 19 agosto 1953, condotto da CIA e MI6 [servizio segreto britannico, ndt], questo movimento popolare fu brutalmente represso, ponendo l'Iran sotto il controllo dell'oppressivo regime di polizia dello stato dello Shah e dei suoi padroni imperialisti. La legittimità storica del nostro movimento e il suo legame indissolubile con gli ideali e i pensieri della Rivoluzione d'Ottobre, insieme con la radicata natura del movimento operaio nella nostra patria, hanno contribuito in modo significativo al crescente movimento rivoluzionario contro il regime tirannico e alla vittoria della Rivoluzione iraniana del febbraio 1979. L'importanza della presenza del discendente e del portabandiera della Rivoluzione d'Ottobre - l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche - ai confini settentrionali del nostro paese e il ruolo di deterrenza che essa ricoprì verso ogni minaccia dell'imperialismo di interferire negli affari interni e contro la gloriosa rivoluzione del nostro popolo, è inconfutabile.

Oggi, a quasi 39 anni dalla vittoria della rivoluzione democratica nazionale in Iran, il nostro popolo è governato da una dittatura religiosa medievale che ha tradito gli ideali della nostra rivoluzione. La selvaggia repressione dei diritti democratici e della libertà del nostro popolo, combinata con le politiche economiche neo-liberali perseguite dal regime, ha portato milioni di persone a vivere al di sotto della soglia di povertà, la disoccupazione dilagante e un livello di deprivazione inedito nella nostra storia recente. È anche importante dire che negli ultimi 39 anni abbiamo visto introdurre alcune delle leggi più reazionarie e inumane contro i sindacati, le donne e i movimenti giovanili nel paese. Il movimento delle donne è stato una delle componenti più innovative e coraggiose del movimento popolare che sfidava la dittatura teocratica. Dovremmo essere chiari nell'informare che le organizzazioni comuniste - e le forze di sinistra in generale - sono bandite e represse in Iran. Il regime islamico è violentemente e veementemente anti-socialista e considera il marxismo un'eresia. Nonostante la retorica anti-americana del regime iraniano, la politica estera della Repubblica islamica nella regione e in tutto il mondo non è stata altro che avventurista, recando minaccia alla nostra sovranità e aiutando nient'altro che le forze reazionarie islamiche. Inoltre, nonostante questa stessa retorica del regime - e i suoi continui tentativi di rafforzare le sue credenziali in questo senso - la Repubblica islamica è stata una marionetta nelle mani dell'imperialismo in ogni nodo critico degli affari del nostro paese e della regione. Un vero contrappeso ai disegni dell'imperialismo e dei suoi alleati regionali, dal crollo dell'Unione Sovietica, certamente non lo è stato.

Cari compagni,

Stiamo celebrando il centenario della vittoria della Rivoluzione d'Ottobre in un'epoca in cui il capitalismo globale è coinvolto in una crisi economica profonda e di ampia portata. Il mondo del capitalismo monopolistico in questo secondo decennio del XXI secolo è un mondo segnato da disuguaglianze disumane e sempre più profonde, in cui centinaia di milioni di persone sono private dei più elementari diritti umani e democratici e in cui la sconvolgente povertà di centinaia di milioni di persone, la loro marginalizzazione, unite alla guerra e alla continua distruzione dell'ambiente, stanno seriamente minacciando il futuro dell'umanità. Il riemergere di dogmi razzisti e suprematisti in Europa e negli Stati Uniti - una corrente che ha portato a due guerre mondiali e all'uccisione di decine di milioni di persone nel corso del ventesimo secolo - e l'avvento al potere di governi come quello di Donald Trump, che chiaramente promuove il razzismo e il dominio dell'imperialismo statunitense nel mondo, dovrebbero essere un serio allarme per i progressisti di tutto il mondo.

La lotta contro la minaccia di guerra in tutto il Medio Oriente e contro le più ampie politiche aggressive e i disegni egemonici della NATO e dell'imperialismo USA rimane una sfida chiave per le forze amanti della pace in tutto il mondo. Ben consapevole del disperato desiderio del popolo per la fine della disastrosa Prima guerra mondiale, Lenin emise il decreto sulla pace, la fine della partecipazione della Russia a quel conflitto, pochi giorni dopo la rivoluzione, poiché era consapevole che la lotta per la rivoluzione socialista non poteva riuscire senza essere accompagnata da un deciso impegno in una strategica campagna per la pace. Cento anni dopo il successo della rivoluzione socialista, la necessità di continuare nella lotta per la pace e contro la guerra è uno dei principi di quel Grande Ottobre che rimane risolutamente importante per la lotta dell'umanità nel ventunesimo secolo. Pertanto, la campagna per la pace è una parte importante e integrante della nostra strategia per un futuro migliore per i lavoratori iraniani.

Compagni,

L'esistenza delle classi e della società di classe non è un'invenzione dei comunisti, sebbene rimanga una realtà terribile. L'attuale crisi del sistema capitalistico globale basato sulla classe è il risultato diretto delle politiche neoliberali perseguite negli ultimi decenni. David Harvey, il pensatore marxista e illustre professore presso la City University di New York, è giunto alla conclusione che il capitale finanziario speculativo negli anni '70 alla fine ha preso il sopravvento sul capitale produttivo, in modo che il principale impulso dell'attività economica diventasse il prezzo delle azioni nel mercato azionario e non la produzione. Gli interessi finanziari e, come diceva Lenin, "il potere dei contabili invece che degli ingegneri", hanno prevalso e dominano le classi dirigenti e l'élite. Il neoliberismo ha causato un cambiamento nel concetto di "status sociale". Ha scartato tutto ciò che restava della democrazia e dei diritti umani. Persistente e implacabile, promuove e protegge la supremazia di classe e persino un nuovo tipo di sistema di "caste" nel mondo.

Infine, la Rivoluzione d'Ottobre ha alimentato il motore della speranza - speranza per la libertà, l'uguaglianza, la giustizia sociale, la pace e il socialismo - nel cuore di centinaia di milioni di lavoratori e di persone oppresse in tutto il mondo. Oggi i giganteschi mass-media che promuovono il sistema capitalista diffondono ferocemente e implacabilmente bugie contro il socialismo, la Rivoluzione d'Ottobre e in generale qualsiasi tipo di sollevazione rivoluzionaria. Questi magnati mediatici descrivono la Rivoluzione d'Ottobre, e in particolare il ruolo di Lenin nel guidare questa rivoluzione, come un errore storico e in effetti lo presentano come qualcosa di dannoso per la classe operaia e la lotta globale dei lavoratori. Nonostante tutte le conquiste dell'URSS e di altri paesi socialisti nella costruzione del socialismo, oggi è chiaro che questo processo è stato affrontato con carenze e debolezze che, combinate con la massiccia, organizzata e schiacciante pressione dell'imperialismo globale, alla fine hanno portato al collasso del sistema socialista in quei paesi negli ultimi anni del ventesimo secolo. La valutazione critica e scientifica di questa significativa esperienza storica, senza alcun dogmatismo, è l'unico modo per il movimento comunista e della classe operaia e per le forze progressiste del mondo di sviluppare un piano d'azione per costruire il futuro della società umana. Ignorando le carenze - le strutture burocratiche che si svilupparono in quei paesi e che nel tempo abbandonarono la creatività e un approccio scientifico ai fenomeni e che diminuirono le caratteristiche rivoluzionarie dei partiti al potere - non possono fornire un mezzo efficace per la nostra lotta e la lotta della classe operaia e dei suoi alleati nel combattere il capitalismo monopolistico.

La natura disumana e insostenibile del capitalismo globale nel XXI secolo è chiara a tutti e l'umanità desidera ardentemente un'alternativa migliore. Contrariamente alle affermazioni di coloro che lodano e promuovono questo sistema antiumano e si riferiscono ad esso come a rappresentare "la fine della storia", gli inizi dell'Unione Sovietica e la vittoria della Rivoluzione d'Ottobre hanno dimostrato che un altro mondo è possibile - e attraverso l'utilizzo di principi umanitari, un mondo diverso basato sull'eguaglianza, sulla giustizia sociale e sulla pace può di fatto essere creato sulle rovine del capitalismo. Questa è l'essenza dell'Ottobre 1917 e non la dobbiamo perdere di vista. Come ha dimostrato l'esperienza dei millenni passati della storia umana, il percorso per creare questo nuovo mondo non è né facile, né percorribile senza enormi sforzi e grandi sacrifici. Ciò che è chiaro è che la crisi crescente e insolubile del capitalismo globale e la sua natura antiumana richiedono la necessità storica della creazione di un nuovo sistema.

Fedele ai principi e agli ideali di quel Grande Ottobre, e insieme alla stragrande maggioranza della società umana, continuiamo nella nostra lotta per creare nella nostra patria questo nuovo sistema, questa nuova società socialista, apprendendo dalle esperienze passate e attraverso la corretta e accurata comprensione delle condizioni oggettive e soggettive del XXI secolo.

Lunga vita alla Grande rivoluzione socialista d'Ottobre!
Viva il socialismo!
Viva l'unità internazionale dei comunisti!


Partito Tudeh dell'Iran

2 novembre 2017



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