www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 12-10-18 - n. 686

Verso il 20° IMCWP

Nota informativa del KKE ai rappresentanti dei Partiti Comunisti e Operai che parteciperanno al 20° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

11/10/2018

Sulla situazione in Grecia e l'attività del KKE

Cari compagni,

con questa breve nota intendiamo informarvi sugli sviluppi nel nostro paese e sulle attività del KKE che quest'anno ospiterà il 20° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai.

Come saprete nel 2008 in Grecia si è manifestata una profonda crisi capitalista, accompagnata da aspre misure antioperaie e antipopolari, nell'intento dei governi borghesi e dell'UE di scaricarne il peso sulle spalle dei lavoratori. Questi sviluppi hanno incontrato la dura resistenza di una consistente parte della popolazione: nel nostro paese sono scoppiate grandi mobilitazioni di sciopero, dove i comunisti e i sindacati di classe che si raggruppano attorno al Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (PAME) hanno svolto un ruolo proncipale. Il sistema borghese si è ristrutturato con nuovi partiti che apparivano pronti ad amministrare il sistema nelle nuove condizioni. Così dal 2015 l'alleanza di governo del nuovo partito socialdemocratico SYRIZA con il partito nazionalista ANEL ha assunto l'amministrazione della crisi, un'alleanza che ha proseguito la politica antipopolare dei precedenti governi di destra e socialdemocratici.

Il governo SYRIZA-ANEL si è rallegrato il 21 agosto 2018 della formale uscita della Grecia dalle misure dettate dal memorandum e ha cercato di alimentare un clima positivo sui futuri miglioramenti nella vita quotidiana. Ha persino definito questo momento come "un ritorno alla normalità" e "l'inizio del giusto sviluppo".

Il KKE ha immediatamente respinto la propaganda del governo con queste argomentazioni:

La verità è che il memorandum, cioè gli accordi tra i governi greci, l'UE e l'FMI per concedere prestiti all'economia greca in cambio di misure antioperaie e antipopolari, non precedette, ma seguì la manifestazione della crisi economica capitalista in Grecia 2009. Questa crisi le cui cause sono insite nel modo di produzione capitalistica stesso, si sono manifestate in Grecia con la diminuzione della produzione e l'espansione del debito pubblico, le cui cause abbiamo analizzato in dettaglio in passato.

La manifestazione della crisi capitalista in Grecia ha portato, tra le altre cose, alla firma di 2 memorandum dei governi ND e PASOK e a un terzo memorandum del governo SYRIZA-ANEL con le organizzazioni imperialiste dell'UE, i creditori stranieri del paese. Questi memorandum prevedono centinaia di misure: impegni che sono stati intrapresi e attuati dai governi greci in tutti questi anni con il pieno appoggio della Federazione ellenica delle imprese (SEV) e delle altre associazioni del grande capitale. Le misure non erano imposte "dagli stranieri" ma costituivano un programma strategico del capitale per ritornare alla redditività, scaricando il peso della crisi sui lavoratori.

Il sistema borghese ha dimostrato di avere delle riserve, come si è evidenziato quando SYRIZA ha assunto il potere e ha continuato le politiche antipopolari con il risultato che a oggi sono stati emanati oltre 700 provvedimenti negli ultimi 10 anni.

Per ripristinare i rendimenti del capitale, è stato ridotto il prezzo della forza del lavoro, sia attraverso tagli a salari e pensioni, sia attraverso la riduzione delle conquiste sociali, sia con una significativa restrizione della spesa pubblica di bilancio per la spesa sociale, che con una ingente tassazione sulle persone. Le perdite del reddito popolare sono dell'ordine del 30-40%.

Il governo SYRIZA-ANEL mente quando parla di una "nuova era" post memorandum, perché:

- restano in vigore le centinaia di leggi antipopolari! Ci sono impegni nei confronti del capitale e delle associazioni imperialiste per proseguire le stesse politiche antipopolari, che andranno a beneficio della cosiddetta "competitività" e "imprenditorialità", cioè in favore degli utili del capitale.

- Sono stati accettati e saranno implementati nei prossimi anni nuovi attacchi ai diritti delle persone.

- Con il cosiddetto "semestre europeo", il "Patto Euro Plus", il "Fiscal compact", "la governance economica rafforzata", l'UE monitorerà rigorosamente la Grecia come gli altri paesi che si trovano nell'UE, per la continuazione e l'approfondimento dell'attacco antipopolare. In ogni caso, negli altri paesi dell'UE sono state prese misure antipopolari pur in assenza di un memorandum come quelli che hanno gravato la Grecia.
Ma anche senza controllo da parte dell'UE, ci sarebbe - come in ogni società capitalista - la "supervisione" del grande capitale, dei monopoli con l'obiettivo di aumentare i profitti. Per questa ragione, non può esistere un "equo sviluppo" in condizioni capitalistiche.

Il governo di SYRIZA-ANEL "portabandiera" di USA-NATO-EU nella nostra regione

Allo stesso tempo il governo SYRIZA-ANEL ha assunto la posizione di "portabandiera" di Stati Uniti-NATO-UE nella nostra regione. Partecipa attivamente a tutte le operazioni militari delle organizzazioni imperialiste della NATO e dell'UE. Ha concesso basi militari NATO e USA in Grecia, come la base di Suda (Creta), che si è espansa notevolmente nel contesto di rinnovamento del partenariato strategico della Grecia con gli Stati Uniti. La base di Araxos verrà adeguata per ospitare armi nucleari. Sono state create nuove basi militari per servire i piani imperialisti in altre regioni del paese (ad esempio: Alexandroupolis, Syros), il governo con il pretesto degli immigrati, ha invitato la NATO a dispiegare la propria flotta nel mare Egeo. Il governo presenta questi sviluppi come un "miglioramento del ruolo della Grecia", ed è chiaro che si aspetta molti benefici in cambio per la classe borghese greca. Al fine di facilitare l'integrazione dei Balcani occidentali nella NATO e nell'UE, il governo, tra le altre cose, intende risolvere rapidamente questioni aperte con la FYROM e l'Albania. Questi sviluppi sono particolarmente pericolosi per il nostro popolo, sempre più coinvolto nelle competizioni interimperialiste.

L'attività del KKE

Il KKE svolge un ruolo d'avanguardia nella lotta degli operai e dei giovani sia contro la politica antipopolare del governo SYRIZA-ANEL, sia contro la politica estera di sostegno ai piani imperialisti.

Proprio nel momento in cui il governo SYRIZA-ANEL cerca di persuadere le persone che sta iniziando una "nuova era", a seguito della conclusione formale del memorandum con i creditori, sembra essere contrariato dal fatto che il KKE riveli la verità. Non è affatto sorprendente quindi che ricorra a misure repressive per intimidire i comunisti. Mentre il sistema borghese usa l'organizzazione criminale fascista "Alba dorata", organizzazione sotto processo da 5 anni, come un "cane da guardia" contro il movimento popolare senza esito.

In questi anni il ruolo di primo piano del KKE e dei sindacati di classe che combattono tra le fila del Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (PAME) è particolarmente importante, organizzando la lotta popolare dei lavoratori, portando avanti dozzine di mobilitazioni di sciopero, centinaia di dimostrazioni, occupazione di ministeri e altro ancora.

Nonostante le difficoltà, è stato svelato il ruolo di SYRIZA, della nuova socialdemocrazia e degli altri partiti borghesi. E' stata promossa la resistenza popolare, il movimento sindacale della classe operaia e degli strati popolari ha conquistato nuove posizioni, è proseguita la lotta dei lavoratori con rivendicazioni basate sui bisogni contemporanei. Sta emergendo la necessità della lotta anticapitalista e antimonopolistica contro il nemico reale: il capitale e il suo potere.

C'è una via d'uscita per il popolo! E' nella lotta con il KKE nel raggruppamento del movimento operaio e nel rafforzamento dell'Alleanza sociale, contro i piani del governo, dell'UE e dei suoi partiti al servizio dei profitti del capitale, nella lotta per abolire tutti i provvedimenti antipopolari, per il ripristino dei redditi popolari, l'accumulazione delle forze che getteranno la barbarie capitalista nella "pattumiera della storia" e costruiranno una nuova società, senza crisi, senza disoccupazione e senza guerre. Una società socialista-comunista con la socializzazione dei mezzi di produzione, la pianificazione centrale dell'economia, lo svincolamento dalle associazioni imperialiste dell'UE e della NATO, con il potere operaio.

Decine di eventi del Festival per i 100 anni del KKE e 50 anni della KNE, svoltisi in tutta la Grecia con la partecipazione di massa di lavoratori e giovani hanno inviato un messaggio di speranza in questa direzione.


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