www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 29-01-19 - n. 699

I Partiti comunisti e operai: Giù le mani dal Venezuela!

International Communist Press (ICP) | icp.sol.org.tr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

25/01/2019

A seguito del riconoscimento da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump del leader dell'opposizione venezuelana Juan Guaidó come "il presidente legittimo del Venezuela", i governi di Canada, Brasile, Colombia, l'UE e altri alleati degli USA hanno dichiarato il loro sostegno. I Partiti comunisti e operai stanno diffondendo dichiarazioni contro l'intervento imperialista statunitense e in solidarietà con la volontà politica del popolo venezuelano di perseguimento dell'eguaglianza e del socialismo.

L'Iniziativa dei Partiti comunisti e operai europei (ICWPE) ha emesso una dichiarazione di solidarietà con il popolo venezuelano e il PC del Venezuela. Il Segretariato dell'Iniziativa ha affermato che "il colpo di stato è una continuazione della programmata campagna a lungo termine di destabilizzazione del paese per promuovere i piani imperialisti nella regione dell'America Latina e rovesciare governi graditi agli USA-NATO e all'Unione europea". L'Iniziativa ha espresso solidarietà internazionalista con la classe operaia e il popolo del Venezuela e ha dichiarato il suo sostegno alla loro lotta contro i piani imperialisti nel loro paese e nella regione, di appoggiare con tutte le forze il PC del Venezuela e la sua lotta a favore dei diritti e degli interessi dei lavoratori del paese "per abolire lo sfruttamento capitalista, per il socialismo". Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito del Lavoro d'Austria (PdA) ha condannato il tentativo dell'opposizione filo-imperialista e di destra di insediare un fantoccio con un colpo di stato. Il Comitato centrale del PdA ha salutato in modo particolare "i membri del Partito comunista del Venezuela, che recentemente ha anche subito delle morti per mano di assassini al soldo dei grandi proprietari terrieri". Il PdA ha invitato le forze antimperialiste a resistere al tentativo di colpo imperialista anche in Austria e ha chiesto al governo federale austriaco di non unirsi alla violazione del diritto internazionale da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Ha inoltre chiesto al governo federale austriaco di agire nell'UE in modo tale che il legittimo governo e il legittimo presidente, Nicolas Maduro, continuino a essere considerati la dirigenza dello Stato del Venezuela. Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista del Brasile (PCdoB) condanna fermamente la posizione del governo brasiliano che ha proclamato in una nota ufficiale il riconoscimento del "presidente in carica del Venezuela". La dichiarazione della Commissione politica nazionale di PCdoB ha definito la posizione del governo brasiliano come "subordinata alla posizione degli Stati Uniti". La dichiarazione attesta che la posizione del governo brasiliano "rappresenta un cambiamento qualitativo e profondamente negativo nel ruolo del Brasile nel mondo" e ha sottolineato che la provocazione degli Stati Uniti "usa un vicino delle dimensioni del Brasile in Sud America per giustificare tali tentativi", rappresentando un grave pericolo di conflitto militare in America Latina, in una regione vicina all'Amazzonia, dove gli interessi geopolitici legati alle fonti petrolifere sono contesi. Il PCdoB ha ricordato che il Brasile non è coinvolto in conflitti militari con i suoi vicini da 140 anni. Il PCdoB ha dichiarato che rimane solidale con i principi di "rispetto dell'autodeterminazione, non intervento e risoluzione pacifica dei conflitti". Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Progressista dei Lavoratori (AKEL) di Cipro ha denunciato il tentativo istigato dall'esterno di imporre alla Repubblica Bolivariana del Venezuela un governo subordinato agli Stati Uniti. Il Comitato centrale di AKEL ha sottolineato che il riconoscimento immediato dell'autoproclamato "presidente" da parte del governo degli Stati Uniti e di alcuni governi latinoamericani rivela appieno i subdoli piani contro il Venezuela con il chiaro obiettivo del passaggio sotto il controllo di Washington della ricchezza petrolifera del paese e delle altre risorse naturali". La dichiarazione ha sottolineato l'intenzione degli Stati Uniti di distruggere l'esempio del Venezuela nel difendere i diritti, la dignità e l'indipendenza sottomettendo ogni resistenza ai piani di controllo militare del Sud America da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati. Il CC di AKEL ha ribadito la sua solidarietà al presidente Nicolas Maduro, al popolo venezuelano, al Partito Comunista del Venezuela e ha chiesto al governo della Repubblica di Cipro di denunciare le flagranti intromissioni negli affari interni del Venezuela. Per la piena dichiarazione vedi link.

Il Partito Comunista dell'Ecuador (PCE), in considerazione dell'atteggiamento criminale e interventista del governo degli Stati Uniti "che tenta di imporre un presidente illegittimo, incostituzionale e antidemocratico nella Repubblica Bolivariana del Venezuela", ha ribadito il suo forte sostegno al governo legittimo del Presidente Nicolas Maduro in difesa della "sovranità e indipendenza della patria di Bolivar". Firmato dal segretario generale del PC dell'Ecuador, Winston Alarcón Elizalde, in nome del Comitato Centrale del PCE, la dichiarazione ha chiamato il popolo ecuadoriano a manifestare pubblicamente in difesa del popolo e del governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista Francese (PCF) ha condannato gli interventi internazionali e le pressioni volte a innalzare una "strategia del caos" in Venezuela. Il PCF ha espresso il suo sostegno agli "interessi del popolo del Venezuela, della pace e del dialogo nazionale". Il PCF ha invitato il governo francese a "coordinare una mediazione internazionale nel quadro delle Nazioni Unite". Nella dichiarazione del PCF, il sostegno di Emmanuel Macron a questa operazione per destabilizzare il Venezuela in sintonia con le "scelte pericolose di Trump e Bolsonaro" è stato definito scandaloso. Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista Tedesco (DKP) ha diffuso un comunicato stampa dal titolo "Nessun riconoscimento al regime golpista in Venezuela!" menzionando come gli incidenti siano simili a quanto accaduto nell'aprile 2002, quando gli Stati Uniti iniziarono un colpo di stato contro Hugo Chávez. Secondo il comunicato stampa, il riconoscimento immediato degli Stati Uniti, dell'OAS e di alcuni governi di destra dei vicini Stati latinoamericani di Juan Guaidó sembra un piano di golpe organizzato congiuntamente. Il DKP ha dichiarato che questo tentativo va contro l'ordine democratico del Venezuela che è stato stabilito attraverso numerose elezioni e referendum dal 1999. Facendo appello al governo federale, il DKP mette in guardia contro la falsa politica del governo degli Stati Uniti e contro il riconoscimento diplomatico dei golpisti.

Il Partito Comunista di Grecia (KKE) ha condannato fermamente il brutale intervento degli Stati Uniti, dei loro governi alleati in America Latina, dell'Organizzazione degli Stati americani (OAS) e dell'UE negli affari interni del Venezuela. Il comunicato dell'Ufficio stampa del CC del KKE ha affermato che "gli sviluppi in Venezuela sono un affare del popolo del paese, ed è il popolo che ha la responsabilità di difendere i propri interessi e di scegliere la leadership del paese". Il KKE ha espresso la sua solidarietà "con il popolo venezuelano, che sta subendo lo sfruttamento capitalista e la crisi, sta dalla parte del PC del Venezuela (PCV) che lotta a favore dei diritti della classe operaia, in modo che il popolo viva senza sfruttamento e interventi imperialisti". Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista dell'India (marxista) (CPI-M) ha denunciato con forza l'intervento degli Stati Uniti negli affari interni della Repubblica Bolivariana del Venezuela. La dichiarazione sottolinea il fatto che "gli Stati Uniti hanno cercato di destabilizzare il governo democraticamente eletto del Venezuela attraverso vari mezzi, tra cui l'imposizione di sanzioni economiche inumane e la minaccia di un intervento militare". Ha sottolineato che si tratta di "atti spudorati di violazione della Carta delle Nazioni Unite". Il CPI (M) ha dichiarato il suo sostegno al popolo del Venezuela nel resistere a tutti i tentativi degli Stati Uniti di destabilizzare il paese e ha fatto appello a "tutte le persone democratiche e amanti della pace in tutto il mondo per sostenere la solidarietà del popolo venezuelano nella sua lotta contro le ingerenze USA e in difesa della loro sovranità" Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista dell'India (CPI) ha condannato fermamente il palese intervento dell'imperialismo USA negli affari interni del Venezuela e ha invitato "i settori democratici e amanti della pace del popolo indiano ad estendere la solidarietà e il sostegno al popolo della Repubblica Bolivariana del Venezuela". Il Segretariato nazionale del CPI ha affermato che il piano dei cambi di regime in Venezuela, in Nicaragua e in altri paesi progressisti dell'America Latina sta andando avanti da molto tempo. Secondo la dichiarazione, "Il disegno imperialista di creare un dualismo di poteri in Venezuela approfondirà la divisione sociale e minerà l'autorità dello Stato mettendo così in pericolo la sua sovranità". Il CPI ha esortato il governo indiano a non sostenere alcuno sforzo dell'amministrazione Trump per destabilizzare i governi eletti in America Latina, ricordando "l'antica amicizia e la cooperazione reciproca con il popolo venezuelano". Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista di Israele (CPI) ha condannato fermamente il palese intervento dell'imperialismo statunitense e dei suoi alleati e ha affermato che "gli Stati Uniti stanno cercando di approfittare dei problemi economici del Venezuela, che sono stati essenzialmente causati anche dalla sua politica di embargo, per tornare all'epoca della destra e dei regimi fantoccio fascisti ". Il Comitato centrale del CPI ha dichiarato: "Il piano imperialista per un dualismo di poteri in Venezuela approfondirà la divisione sociale e minerà l'autorità dello Stato mettendo così in pericolo la sua sovranità". Mentre dichiarava il sostegno al popolo venezuelano e al presidente Maduro, il CPI ha esortato i governi di Israele e di altri paesi del Medio Oriente a non sostenere alcuno sforzo dell'amministrazione Trump. Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista, Italia ha rilasciato una dichiarazione [vedi] che esprime solidarietà a Maduro, Presidente del Venezuela. A nome del Partito Comunista, il Segretario generale Marco Rizzo ha manifestato la sua solidarietà al Presidente Maduro contro il tentativo di colpo di stato apertamente sostenuto dagli Stati Uniti. Nella sua dichiarazione, Rizzo ha definito il tentativo come una "criminale ingerenza imperialista, il cui scopo è sovvertire un governo che ha l'appoggio dei lavoratori e delle classi popolari venezuelane ". Il Segretario generale del PC ha espresso la speranza che l'Italia non ceda alle pressioni di Trump e che il governo non dia alcun riconoscimento e legittimità al golpe di Guaidò. Rizzo ha dichiarato che i comunisti in Italia sono pronti a mobilitarsi in difesa del diritto all'autodeterminazione del popolo venezuelano contro ogni intromissione imperialista.

Il Partito Comunista Libanese (LCP) ha condannato i tentativi degli Stati Uniti di minare la sicurezza e la stabilità in Venezuela, cercando con vari mezzi per cambiare il regime democraticamente eletto. Il comitato per le relazioni internazionali del LCP ha affermato che il riconoscimento di un presidente di transizione da parte degli Stati Uniti "che non è nemmeno stato un rivale del presidente eletto Nicolas Maduro dopo aver sostenuto un fallito colpo di stato" è un invito aperto a scatenare una guerra civile nel paese per minare il regime bolivariano e "ripristinare il potere dei saccheggiatori". La dichiarazione ha sottolineato che gli Stati Uniti vogliono affrontare la propria crisi politica ed economica a spese dei popoli che subiscono le sue politiche interventiste. Il LCP ha chiamato a mobilitare tutti i mezzi di solidarietà e sostegno per il popolo venezuelano e la sua legittima dirigenza sotto il presidente Nicolas Maduro. Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista del Messico (PCM) condanna fermamente l'ingerenza imperialista dell'amministrazione Trump degli Stati Uniti e dell'OAS contro la sovranità del Venezuela, esprime solidarietà al popolo, alla classe operaia e al Partito Comunista del Venezuela nella lotta per il rispetto della loro autodeterminazione". La dichiarazione del Comitato Centrale del PCM afferma che "l'insoddisfazione popolare, la crisi economica di cui soffrono gli abitanti venezuelani è da un lato il risultato di azioni destabilizzanti dell'imperialismo, ma dall'altro accade proprio perché non c'è stata una rottura con il capitalismo, ma il tentativo della sua riforma". Il PCM ha sottolineato che "Sarà compito del popolo e della classe operaia del Venezuela andare avanti e decidere il proprio corso - se quella è la loro volontà - dal momento che il capitalismo è un vicolo cieco ed è un imperativo combattere a testa alta contro il sistema di sfruttamento ". Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista Paraguaiano ha condannato l'aperta interferenza degli Stati Uniti e dei suoi alleati regionali dell'OAS e del Gruppo di Lima, tra cui il presidente disonesto Mario Abdo Benítez, riconoscendo l'autoproclamato "presidente", Juan Guaidó. La Commissione politica del PC paraguaiano ha dichiarato che la crisi in Venezuela non può essere attribuita a un governo o a un processo ma a "una crisi sistemica del modo di produzione capitalistico". Secondo la dichiarazione, "le caratteristiche di questa crisi al momento sono segnate dagli alti livelli di disgregazione sociale, dalle difficoltà dei rapporti tra le persone e dall'intensificazione della violenza e della lotta di classe". Il PC paraguaiano ha detto che "l'attacco coordinato tra imperialismo americano e europeo, media e destra regionali cercano di disinformare e confondere i popoli, impedendo loro di avere il potere di forgiare la via d'uscita da questa crisi e di costruire un modello di società alternativa". Il Partito ha espresso sostegno in particolare al PC del Venezuela "che, pur mantenendo discordanze con il governo venezuelano e sollevando fermamente le loro denunce", è stato in grado di accompagnare il suo popolo nella loro lotta. La dichiarazione sottolineava che il contesto di crisi rappresenta una sfida per tutti i comunisti e richiede di prendere lezioni per il recupero di una concezione del mondo "senza sfruttatori o sfruttati". Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista Portoghese (PCP) ha condannato con veemenza "la nuova operazione di golpe" guidata dagli Stati Uniti e ha anche condannato la posizione del governo portoghese "alla coda dell'Unione europea e degli ambienti più reazionari, che sono allineati con l'inaccettabile operazione di destabilizzazione e sovversione contro il Venezuela". Il PCP ha sottolineato che "la difesa degli interessi nazionali e quelli della comunità portoghese richiede che il governo portoghese assuma un saldo atteggiamento sovrano che, nel rigoroso rispetto della Costituzione della Repubblica portoghese e il diritto internazionale, deve rispettare la sovranità e l'indipendenza della Repubblica bolivariana del Venezuela e respingere, e non allinearsi, all'escalation di ingerenze e aggressioni contro quel paese, guidate dagli Stati Uniti e sostenute dall'UE". Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista dei Popoli di Spagna (PCPE) ha condannato fermamente le agitazioni contro il governo venezuelano ed ha dichiarato che esse mirano a "sostituire un governo ostile agli interessi che rappresentano" che cercano di costruire un regime conforme a questi e saccheggiare le molte risorse naturali, umane ed economiche presenti in Venezuela. "Si tratta di un'altra offensiva dell'imperialismo che, anche se non è - ancora -finita in guerra, come in Siria o in Libia, si pone gli stessi obiettivi", riporta la dichiarazione. Il Dipartimento internazionale del PCPE ha sottolineato che "la soluzione ai problemi del popolo venezuelano sta nel difendersi andando avanti nel cammino della rivoluzione che oppone gli interessi della maggioranza agli interessi di coloro che vogliono devastare per fare profitti, non consentendo ostacoli o freni in tale percorso". Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Fronte Popolare di Liberazione (JVP) Sri Lanka ha condannato il colpo di stato reazionario "per insediare un rinnegato come presidente del Venezuela". Nella sua dichiarazione, il Dipartimento per le relazioni estere del Comitato centrale del JVP Srilanka ha dichiarato di stare con i venezuelani in questo frangente della loro lotta contro il colpo di stato dei reazionari di destra del Venezuela. Il JVP ha sottolineato che "la tecnologia di voto del Venezuela contiene diversi meccanismi di sicurezza per il controllo e la verifica dei risultati, che sono stati accreditati da osservatori nazionali e internazionali incluso il Carter Center". In nome del popolo progressista e di sinistra dello Sri Lanka, il JVP ha dichiarato di appoggiare totalmente la lotta progressista del popolo contro l'imperialismo USA e ha espresso la sua solidarietà con l'eroica resistenza del popolo venezuelano per proteggere la Rivoluzione Bolivariana guidata dal defunto Hugo Chávez.

Il Partito Comunista dello Swaziland (CPS) ha condannato il tentativo di colpo di stato guidato dagli Stati Uniti sotto la guida del suo presidente ultra-sciovinista, Donald Trump, ed esprime il suo incrollabile sostegno al presidente democraticamente eletto del Venezuela, Nicolás Maduro. Il CPS ha dichiarato che questo tentativo merita un'ampia condanna da parte dell'intera comunità internazionale. "Ora è un fatto ben documentato che gli Stati Uniti stanno spingendo per l'accesso illimitato e il controllo del petrolio venezuelano - le più grandi riserve di petrolio al mondo. Per farlo, hanno bisogno di imporre un presidente fantoccio, come tentato in questi ultimi accadimenti", afferma la dichiarazione. Il Partito Comunista dello Swaziland ha invitato la classe operaia del mondo a sollevarsi in difesa del popolo del Venezuela, contro l'imperialismo. Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista di Turchia (TKP) ha rilasciato una dichiarazione di solidarietà dicendo che "gli Stati Uniti, il principale nemico dei popoli dell'America Latina, hanno tentato di attaccare ancora una volta il Venezuela, dichiarando al paese una straordinaria minaccia alla sicurezza, nonostante il fatto che tutti gli interventi provati nel corso degli anni siano stati respinti dal popolo e ripetutamente falliti". Il Comitato centrale del TKP ha affermato che le minacce dell'imperialismo USA non saranno sufficienti a delegittimare la Repubblica bolivariana e i suoi rappresentanti ufficiali eletti e ha dichiarato che "Il futuro dell'America Latina è nella lotta per l'uguaglianza e il socialismo nella tradizionale opposizione all'imperialismo" . Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito per il Socialismo e la Liberazione (PSL) degli Stati Uniti ha dichiarato che "il Venezuela è sul filo del rasoio". Il Dipartimento per le relazioni internazionali del PSL ha dichiarato: "Stiamo assistendo ancora una volta a un classico esempio dell'imperialismo statunitense e dei suoi emissari che tentano di condurre un'operazione illegale di cambio di regime contro un governo progressista. Le persone di tutto il mondo devono essere solidali con il Venezuela in questo momento critico". Sottolineando la possibilità di un'azione militare contro il Venezuela, il PSL ha ricordato che gli Stati Uniti avevano compiuto tentativi simili in passato nel rovesciare il primo ministro iraniano Mohammad Mossadeq nel 1953, il presidente guatemalteco Jacobo Árbenz nel 1954, il presidente cileno Salvador Allende nel 1973. Per il PSL "Il Venezuela è in realtà preso di mira perché ha un governo socialista che sfida il dominio delle corporation occidentali e rifiuta di obbedire ai dettami di Washington". Il PSL ha chiamato il popolo a scendere in strada in diverse città degli Stati Uniti sotto lo slogan "Giù le mani dal Venezuela!" Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Partito Comunista degli Stati Uniti d'America (CPUSA) ha dichiarato che l'intervento è una chiara violazione del diritto internazionale, della sovranità nazionale e dell'indipendenza. "Le azioni sono coerenti con il loro disprezzo per la democrazia in tutte le sue forme e il calpestare i diritti costituzionali e democratici negli Stati Uniti e a livello internazionale", ha affermato la dichiarazione. Ha sottolineato che il popolo degli Stati Uniti dovrebbe essere "particolarmente sensibile a questo tipo di interferenza straniera nelle nostre stesse elezioni del 2016 e al suo impatto sul risultato". La dichiarazione di CPUSA ha ricordato che sia Maduro che il suo predecessore, Hugo Chavez, hanno ripetutamente dimostrato la loro disponibilità a mantenere relazioni amichevoli con gli Stati Uniti e il suo popolo, "spingendosi così lontano da aiutare le comunità povere negli Stati Uniti fornendo loro petrolio scontato per il riscaldamento". Il CPUSA ha invitato tutti i membri e gli amici del Partito a contattare immediatamente i loro senatori e rappresentanti per chiedere la fine di questo intervento illegale e pericoloso. Per la dichiarazione completa vedi link.

Il Nuovo Partito Comunista della Jugoslavia (NKPJ) ha rilasciato una dichiarazione con lo slogan "Yankee Go Home!", Condannando fermamente le recenti mosse contro il governo venezuelano e il popolo. Il Dipartimento internazionale del NKPJ ha affermato: "Negli ultimi 5 anni diverse amministrazioni degli Stati Uniti hanno sviluppato un sofisticato piano di destabilizzazione contro il Venezuela per rovesciare un governo eletto democraticamente. Per combatterlo, Washington ha applicato tutti i tipi di sanzioni economiche per creare il caos nel mercato interno della patria di Bolivar. Allo stesso tempo, ha creato un'alleanza mortale con 12 governi dell'America Latina riuniti nel "Gruppo di Lima" e reclutato la Comunità europea". La dichiarazione ha evidenziato il blocco economico di Petróleos de Venezuela (PDVSA), la spina dorsale dell'economia venezuelana, il blocco commerciale e finanziario che sta colpendo duramente la qualità di vita del popolo venezuelano. Per la dichiarazione completa vedi link.

Per ulteriori dichiarazioni vedi Solidnet


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.