www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 28-11-19 - n. 731

21° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai: Contributo del Partito Comunista di Cuba

PCC | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Izmir 18-20 ottobre 2019

100° anniversario della fondazione dell'Internazionale comunista. La lotta per la pace e il socialismo continua!

* * *

Stimato compagno Kemal Okuyan,

Ringraziamo il Partito Comunista di Turchia per aver ospitato questo XXI Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai, e tutte le compagne e i compagni che ci hanno offerto il loro benvenuto e la loro ospitalità in questa magnifica città. Ringraziamo inoltre il Partito Comunista di Grecia come co-organizzatore di questo evento.

Stimati amici e amiche,

il popolo di Cuba subisce oggi un nuovo e inedito assalto imperialista da parte del governo degli Stati Uniti, prigioniero della sua fallimentare ossessione di distruggere la Rivoluzione Cubana.

Nell'ambito della politica di aggressione contro Cuba, vengono rafforzate come mai prima d'ora le misure di persecuzione finanziaria; si tenta di isolare economicamente il nostro Paese con l'applicazione dei commi III e IV della legge Helms Burton; si ricorre a mezzi non convenzionali per impedire che nei porti cubani giunga il petrolio di cui la nostra economia ha bisogno; si limitano i viaggi dei cittadini statunitensi nel nostro Paese; si frappongono nuovi ostacoli ai rapporti tra i cubano-americani e i loro familiari a Cuba; si intensifica il finanziamento dei progetti sovversivi indirizzati soprattutto alle nuove generazioni; si mette in atto una brutale campagna contro la cooperazione medica che Cuba presta in decine di Paesi, soprattutto del Terzo Mondo; e si attuano numerose altre misure.

L'attuale amministrazione statunitense inasprisce la politica del blocco economico, finanziario e commerciale che costituisce un atto genocida e criminale, in quanto impone privazioni e restrizioni al nostro popolo, il che rappresenta una flagrante e massiccia violazione dei diritti di tutti i cubani e le cubane e il principale ostacolo allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Malgrado tutto questo, possiamo assicurarvi che Cuba resisterà e vincerà, poiché possiamo contare sul sostegno consapevole della stragrande maggioranza del nostro Popolo nei riguardi della rivoluzione, del partito e dei suoi dirigenti.

A Cuba non vi è spazio per lo scoramento. Al contrario, il governo rivoluzionario pone in atto una serie di misure miranti a garantire la vitalità della nostra economia e a mantenere la direzione dello sviluppo economico e sociale, potenziando tra l'altro il risparmio, le esportazioni e la sostituzione delle importazioni, lo sviluppo dei settori strategici quali la produzione di medicinali e di prodotti biotecnologici, l'incremento salariale nel settore del bilancio, lo sviluppo dei servizi e le conquiste sociali raggiunte dalla rivoluzione.

A Cuba, il popolo, le organizzazioni politiche, sociali, di massa e di governo sono una cosa sola: uniti nell'obiettivo, riaffermato dalla nuova costituzione, di edificare una nazione indipendente, sovrana, socialista, democratica, prospera e sostenibile. Il segreto della nostra resistenza è l'unità del partito al fianco del popolo, come tattica e strategia per la vittoria.

Amiche e amici,

Per giustificare la sua escalation aggressiva, il governo degli Stati uniti e l'estrema destra anticubana ricorrono alla menzogna, affermando che Cuba ha oltre trentamila effettivi militari in Venezuela, e tentano di subordinare il futuro delle relazioni bilaterali alla cessazione del nostro sostegno al governo legittimo del presidente Nicolás Maduro.

Desidero ribadire che Cuba non verrà mai meno ai suoi principi, e che proseguiremo il nostro sostegno solidale e internazionalista al popolo, alla rivoluzione e al governo bolivariano e chavista del Venezuela.

Gli attacchi contro Cuba, Venezuela, Nicaragua, Bolivia, l'incarcerazione ingiusta e immorale dell'ex-presidente Lula, l'applicazione della dottrina Monroe e del maccartismo, tra le altre azioni, rientrano in un'offensiva controrivoluzionaria e non convenzionale a più livelli scatenata dall'imperialismo, dalle oligarchie neoliberali e dalle élite del sistema finanziario internazionale ai danni dei popoli e dei governi progressisti, che rappresentano una minaccia alle ambizioni di dominio sulle risorse naturali strategiche della nostra regione.

Gli ultimi anni segnati dal predominio della destra in America Latina, nonché dall'emergere di governi reazionari come quello di Bolsonaro in Brasile, hanno inasprito le disuguaglianze sociali, la precarizzazione della vita, la sudditanza verso le grandi multinazionali e una politica estera sottomessa e prona davanti agli interessi degli Stati Uniti.

In questo complesso scenario, la priorità del Partito Comunista di Cuba ha mirato a rafforzare il Forum di San Paolo come ambito di coordinamento, consenso e unità di azione delle forze di sinistra in America Latina e nei Caraibi intorno a un programma di lotta che ci consenta di affrontare e respingere l'offensiva restauratrice neoliberale e di aprire un nuovo orizzonte di speranza per i nostri popoli.

Per fare questo dobbiamo rafforzare l'unità tra le forze di sinistra, progressiste e rivoluzionarie e i movimenti sociali, popolari, le reti e le piattaforme di lotta e di resistenza nella nostra regione.

Con questo obiettivo, tra pochi giorni centinaia di compagni solidali di tutto il mondo si riuniranno all'Avana per partecipare all'Incontro Antimperalista, di Solidarietà, per la Democrazia e contro il Neoliberalismo, il cui obiettivo centrale sarà promuovere una condanna unanime del blocco contro Cuba, poche ore prima che la comunità internazionale infligga, nell'ambito dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l'ennesima devastante sconfitta agli Stati Uniti appoggiando la risoluzione che chiede la fine di questa politica ingiusta e criminale.

L'incontro dell'Avana costituirà un ambito in cui esprimere solidarietà alla storica causa della lotta di Puerto Rico per l'indipendenza, a quella del popolo Saharawi per il diritto all'autodeterminazione, a quella della Palestina contro la persistente aggressione sionista, per la fine della guerra imperialista contro la Siria; sarà un tribunale in cui condannare la politica militarista degli Stati Uniti, denunciare la natura predatrice del capitalismo, che distrugge la vita in armonia con la natura, ed elevare un appello alla preservazione della pace nel mondo.

Compagni,

Con tutte queste motivazioni, e fiduciosi nella fermezza degli ideali che mossero i nostri predecessori in occasione della fondazione, cento anni fa, della prima Internazionale Comunista, gli incontri dei partiti comunisti e operai dovranno rafforzarsi come ambito di coordinamento delle nostre lotte, di costruzione dell'unità e di cooperazione tra i nostri partiti, poiché condividiamo il medesimo orizzonte: il superamento del capitalismo, per una società di giustizia ed eguaglianza, possibile soltanto all'interno del socialismo.

Viva la solidarietà
Fino alla vittoria, sempre!


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