www.resistenze.org - popoli resistenti - afghanistan - 11-10-11 - n. 380

da Monthlyreview.org - http://mrzine.monthlyreview.org/2011/joya071011.html
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Nel decimo anniversario della guerra e occupazione NATO dell’Afghanistan
 
di Malalai Joya
 
07/10/2011
 
Video messaggio 
  
Salve a tutti, vorrei ringraziare tutti i sostenitori e i movimenti contro la guerra di tutto il mondo che stanno commemorando la cupa giornata dell’occupazione USA e NATO in Afghanistan.
 
Amici stimati, dieci anni fa gli Stati Uniti e la NATO hanno invaso il mio paese sotto la falsa bandiera dei diritti delle donne, diritti umani e democrazia. Ma dopo un decennio, l'Afghanistan resta ancora il paese più incivile, più corrotto e più lacerato dalla guerra al mondo. Le conseguenze della cosiddetta guerra al terrore sono state soltanto altro spargimento di sangue, crimini, barbarie, violazione dei diritti umani e dei diritti delle donne, che hanno reso doppie le miserie e le sofferenze del nostro popolo.
 
In questi anni di sangue, decine di migliaia di civili innocenti sono stati uccisi dalle forze d’occupazione e dai gruppi terroristici. Quando Barack Obama si è insediato nel 2008, il suo primo annuncio per il mio popolo è purtroppo stato più conflitto e più guerra. E' stato durante l'amministrazione Obama che l’indice delle vittime civili è aumentato del 24%. L'aumento delle truppe voluto da Obama ha conseguito più massacri, più crimini, violenza, distruzione, dolore e tragedia. Ecco perché si è dimostrato un guerrafondaio, il secondo, ancora più pericoloso di Bush.
 
Secondo l'Afghanistan Rights Monitor, nel 2010 sono stati uccisi in media sette civili al giorno. Stati Uniti e NATO ci dicono che lasceranno l'Afghanistan entro la metà del 2014, ma all’opposto ci parlano di basi militari statunitensi permanenti in Afghanistan. Non lasceranno presto il nostro paese. Sono qui per i loro interessi strategici regionali ed economici. Ecco perché vogliono convertire l'Afghanistan in una base militare e d’intelligence in Asia.
 
I governi occidentali non solo hanno tradito il popolo afgano, ma tradiscono anche i loro popoli. Stanno dilapidando il denaro dei loro contribuenti e il sangue dei loro soldati sostenendo una guerra che difende unicamente gli interessi delle grandi corporation e dei criminali signori della guerra afgani al potere.
 
Credo che la democrazia non giunga mai da un'invasione militare. La democrazia senza indipendenza e giustizia non ha senso. Solo le nazioni possono liberare se stesse.
 
Credo che l'unica soluzione alla situazione catastrofica dell'Afghanistan sia il ritiro di tutte le truppe dal nostro paese perché la loro presenza rende più difficile la nostra lotta per la giustizia e la pace, dando potere ai reazionari ed oscuri gruppi terroristici, che sono di grande ostacolo per gli elementi sinceramente democratici. Se abbandoneranno l'Afghanistan sul serio, la spina dorsale dei signori della guerra e dei fondamentalisti talebani si romperà.
 
Spero che un giorno anche l'Afghanistan vedrà una rivolta gloriosa come nei paesi del Medio Oriente. In questo momento stiamo assistendo a piccole sommosse in alcune province dell’Afghanistan come Herat, Kunar, Nangarhar, Mazar-e-Sharif, Farah, Kabul e in molte altre ancora, che sono fonte di grande speranza per il futuro luminoso dell'Afghanistan.
 
Così ora vorrei chiedere a tutti gli amanti della pace e della giustizia, ai movimenti contro la guerra, agli intellettuali e alle persone democratiche in tutto il mondo, di unirsi con le persone democratiche del nostro paese in grado di combattere contro il fondamentalismo e occupazione. Pertanto, il mio messaggio a voi è: per favore rafforzate il mio popolo dal punto di vista dell'istruzione, poiché credo che l'educazione sia la chiave contro l'ignoranza e verso l'emancipazione.
 
Vi ringrazio molto.
 
Viva la libertà!
Abbasso l'occupazione!
 
Malalai Joya è un’ex deputata afgana e attivista dei diritti umani. E' autrice di A Woman among Warlords (Una donna fra signori della guerra). Joya ha registrato questo messaggio nel decimo anniversario della guerra e dell'occupazione dell'Afghanistan.
 
 

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