www.resistenze.org - popoli resistenti - angola - 23-09-09 - n. 287

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Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Agostinho Neto realizzò il sogno d'indipendenza di innumerevoli generazioni
 
Angop
 
18/09/2009
 
Namibe - Il ministro dell'Interno, Roberto Leal Monteiro "Ngongo", ha dichiarato giovedì (17/09), nella città di Namibe, che Agostinho Neto ebbe il merito di realizzare il sogno di innumerevoli generazioni di nazionalisti che lottarono contro il regime coloniale, proclamando l'indipendenza l’11 novembre del 1975.
 
Il ministro parlando il 17 Settembre nel corso delle celebrazioni dedicate al Giorno dell'Eroe Nazionale, in rappresentanza del Capo di Stato angolano, José Eduardo dos Santos, ha descritto il primo presidente dell'Angola come uno statista straordinario che sacrificò tutta la sua vita per dedicarsi alla causa del Popolo angolano.
 
Ricordandone il percorso politico, ha rilevato che Neto condusse a compimento la gesta dei giovani nazionalisti africani determinando la completa liberazione dell'Africa, e concretizzando in questo modo le aspirazioni ardentemente difese dagli antenati.
"Agostinho Neto riuscì a conciliare la sua formazione accademica con la lotta anticoloniale ed antifascista, al tempo in cui si rivelò, in Portogallo, come un leader africano rispettato", ha dichiarato il ministro.
 
Ha posto enfasi sul fatto che una delle grandi virtù della "Guida immortale della Rivoluzione in Angola" fu di aver saputo interpretare le aspirazioni della sua generazione e comprendere gli ideali più sacri della dignità africana.
 
Per spiegare il coraggio di Agostinho Neto, ha rammentato le sofferenze patite in carcere per difendere le aspirazioni della popolazione dell'Angola.
 
Nel corso della conquista dell'indipendenza, Agostinho Neto mostrò, più di una volta, la sua visione strategica non permettendo che gli invasori stranieri del regime dell'Apartheid, allora vigente in Sudafrica, occupassero il territorio angolano.
 
"La saggia leadership del fondatore della Nazione orientò il popolo sulla strada da seguire affinché l'Angola fosse davvero libera", ha affermato.
 
Davanti alla necessità di tracciare una linea strategica affinché gli angolani si sentissero orgogliosi e felici di appartenere a questa Patria, Agostinho Neto indirizzò coloro che dirigevano i destini del paese sull’idea che "la cosa più importante è risolvere i problemi del popolo", ha dichiarato Roberto Leal Monteiro "Ngongo".
 
Ha ugualmente sottolineato l'impegno dello statista, integerrimo combattente per gli ideali della libertà dell'Africa, nel processo di autodeterminazione dei paesi vicini, avendo allora proclamato che "in Namibia, Zimbabwe ed in Sudafrica sta la continuazione della nostra lotta" ed i cui risultati, ha rilevato Ngongo, sono oggi visibili.
 
Nato il 17 settembre 1922, a Icolo e Bengo, circa 60 chilometri ad est di Luanda, Neto morì di malattia a Mosca, capitale dell'antica Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), il 10 settembre 1979.