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Manifestazione del Partito del Lavoro d'Austria: "Non pagheremo la vostra crisi!"

ZdA | zeitungderarbeit.at
Traduzione dal tedesco per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

03/10/2021



Sabato, il Partito del Lavoro d'Austria si è mobilitato per una manifestazione davanti alla Camera di Commercio di Vienna. Il tema della manifestazione era: "Non pagheremo la vostra crisi! Raffael Schöberl, ex presidente della Gioventù Comunista Austriaca (KJÖ), e Tibor Zenker, presidente del Partito del Lavoro d'Austria, hanno parlato alla manifestazione.

Vienna. Sabato, il Partito del Lavoro d'Austria (PdA) si è mobilitato per una manifestazione centrale davanti alla sede della Camera di Commercio (WKO) in Wiedener Hauptstraße a Vienna. La manifestazione è il preludio alla continuazione della campagna d'autunno "Non pagheremo la vostra crisi!". Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, il partito interverrà, tra l'altro, nell'ambito dei negoziati per i  contratti collettivi e cercherà di mostrare il ruolo infido dell'aristocrazia socialdemocratica del lavoro.

I giovani e la crisi

Raffael Schöberl ha spiegato come la pandemia e la crisi abbiano colpito soprattutto i giovani chiedendo loro un alto prezzo. "Essi [i giovani, n.d.r.] sono stati isolati socialmente, sono stati privati delle loro opportunità per il tempo libero, non hanno potuto incontrare i loro compagni di scuola e i loro amici, sono stati abbandonati a loro stessi quando hanno studiato a casa, migliaia di giovani lavoratori sono stati messi a lavorare in regime di Kurzarbeit (lavoro ad orario breve: sorta di cassa integrazione a orario ridotto n.d.t.) o immediatamente buttati fuori dalla porta. I bambini e i giovani hanno dovuto sopportare numerose misure di protezione durante questi anni e mezzo di pandemia, senza che nessuno dei responsabili abbia pensato a come questo avrebbe influenzato la salute mentale dei giovani e degli adolescenti", spiega Schöberl. Soprattutto tra gli apprendisti e gli studenti, sono sorte enormi lacune di conoscenza a causa della didattica a distanza e del lavoro a orario breve. Per molti, la partecipazione ai corsi online non era garantita, specialmente per coloro che non possono permettersi di fornire da soli l'infrastruttura necessaria (computer, internet, webcam, ecc.). Ma gli ultimi semestri sono stati anche molto impegnativi per gli studenti, e alcuni degli insegnamenti online sono stati di qualità ancora peggiore che quelli negli istituti e nelle scuole professionali. Oltre alla maggiore fatica della didattica a distanza, ai giovani mancava spesso lo scambio con persone della loro fascia d'età.

Di fronte alla situazione fatale in cui si trova gran parte della gioventù, Schöberl ha sottolineato che "soprattutto in tempi di crisi, non c'è bisogno di 'stare fermi', di nessuna manovra di partenariato sociale, nessuna elemosina e certamente nessun falso compromesso" a spese dei giovani. "C'è invece nientemeno bisogno di una lotta di classe coerente dal basso e soprattutto di una prospettiva che punti oltre il sistema capitalista. I giovani hanno il potenziale e le possibilità, attraverso un'azione organizzata e disciplinata, sul posto di lavoro, all'università e nelle strade, di portare i loro compagni più anziani, spesso disillusi, nella lotta per migliorare la loro attuale situazione sociale, così come nella lotta per una società libera dallo sfruttamento dell'uomo dall'uomo, nella lotta per una società socialista".

La crisi e la classe operaia

Tibor Zenker, leader del Partito del Lavoro d'Austria, ha trattato nel suo discorso altri fenomeni della crisi del sistema capitalista, oltre alla crisi del sistema sanitario e alla crisi economica. Tra le altre cose, Zenker ha affrontato la crisi ecologica, la crisi della democrazia e del sistema di governo, così come l'imperialismo, il militarismo e la guerra. Zenker ha mostrato che la via d'uscita da tutte queste crisi è la lotta di classe e la lotta per il socialismo e il comunismo.

Zenker ha affermato in merito alla situazione attuale: "La borghesia e i suoi partiti al potere stanno usando la crisi per preparare nuovi profitti: risistemano il mercato attraverso acquisizioni, ristrutturano e razionalizzano attraverso chiusure di siti produttivi e licenziamenti di massa, abbassano i salari. Le imprese vengono sovvenzionate con immense somme di denaro attraverso gli aiuti di Stato, affinché attuino un modello di lavoro con Kurzarbeit, che non potrebbe e non vorrebbe fermare le ondate di licenziamenti. Questi sussidi provengono dai portafogli della classe operaia, perché essa paga la maggior parte delle tasse attraverso le imposte salariali e di massa, mentre il capitale monopolistico riceve agevolazioni fiscali. Le perdite della crisi sono socializzate, in modo che i profitti futuri possano essere privatizzati e monopolizzati di nuovo. Il capitale monopolistico e il suo governo stanno facendo di tutto perché il peso della crisi ricada sulla classe operaia".

Ha inoltre sottolineato che la questione ecologica non può essere risolta nel modo in cui gli stati capitalisti stanno attualmente "provando": "Enormi corporazioni capitalistiche monopolistiche nei settori del petrolio, della chimica, dell'automobile, dell'energia o degli armamenti, così come le multinazionali alimentari e i monopoli agrari, non sono nemmeno interessate al benessere sociale e sanitario dell'umanità, figuriamoci all'ambiente, al clima e alla fauna. In questo senso, difficilmente ci si può aspettare misure efficaci dagli attuali stati borghesi, perché sono al servizio e al soldo del capitale. Rimangono i proclami a parole, la politica degli annunci e le azioni palliative ed insufficienti. Perché, come ha detto il cancelliere austriaco Kurz qualche mese fa, non si può distruggere l'economia capitalista per salvare il pianeta. La risposta è: sì, si può - e si deve. Perché nella spietata 'logica' del capitalismo, l'umanità non sopravviverà".

Il Partito del Lavoro per il Socialismo

Zenker indica i compiti del partito: "Il PdA interviene in nome della classe operaia, alla quale si chiede di sopportare il peso della crisi capitalista, classe che è minacciata da terribili sconvolgimenti sociali, dalla disoccupazione di massa e dal deterioramento delle leggi sul lavoro. Il PdA difende i diritti democratici e di libertà delle persone in Austria, sia dei cittadini che dei compagni immigrati, indipendentemente dall'origine e dalla lingua. Si oppone ai tentativi di divisione sulla base della xenofobia e del razzismo o, come recentemente, sulla base della politica pandemica; il PdA si oppone alle impostazioni politiche autoritarie e repressive, alle macchinazioni fasciste. Difendiamo il diritto dei popoli alla pace e a un'esistenza sicura".

Il Partito del Lavoro considera "suo compito quello di educare la classe operaia sul sistema di sfruttamento, oppressione e inganno, di mobilitarla e sostenerla nell'attività indipendente, di formarla e organizzarla - di renderla fisicamente e mentalmente capace di lottare contro la politica della crisi, contro gli attacchi del capitale così come contro le illusioni della socialdemocrazia e dell'opportunismo di 'sinistra', contro i monopoli e contro il capitalismo e l'imperialismo nel loro insieme. Le intuizioni del marxismo-leninismo implicano che solo con il suo forte partito rivoluzionario di lotta la classe operaia può rovesciare il sistema di sfruttamento capitalista, l'oppressione, le crisi economiche e le guerre, e costruire il socialismo e il comunismo sulla base del proprio dominio di classe.

Il compito del PdA è quello di costruire e mettere a disposizione questo partito affinché la malattia del capitalismo possa essere eradicata. Il socialismo non sarà immune dalle pandemie, ma sarà immune dallo sfruttamento, dall'oppressione, dalla guerra e dalle crisi economiche. E avrà un sistema politico, sociale, collettivo ed economico in cui, per la prima volta, le persone, i loro bisogni e le loro vite sono centrali. E quindi non vogliamo essere il medico al capezzale del capitalismo, come altri, ma il suo becchino!".

Il leader ha concluso con gli slogan:

"Non pagheremo la vostra crisi! Contro il capitalismo e la sua crisi e contro l'imperialismo! Per la democrazia, la pace e la liberazione sociale! Il socialismo invece della barbarie!".


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