www.resistenze.org - popoli resistenti - azerbaigian - 15-12-05

da http://www.azernews.net


Azerbaigian: le vere ragioni delle interferenze statunitensi


L’opinione di alcuni esperti locali


9 dicembre 2005

 

Un gruppo di esperti azerbaigiani ha criticato aspramente la politica estera degli Stati Uniti, dichiarando che la superpotenza tende ad affermare esclusivamente i propri interessi nella Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), ignorando il disappunto che provoca in altre nazioni.

 

“Tra i popoli di tutto il mondo va crescendo lo scontento nei confronti della politica USA ed è giunto il momento di rispondere con chiarezza alla domanda se l’America rappresenti un esempio di democrazia o al contrario una tirannia globale”, ha affermato il responsabile del “Centro di Iniziative Pubbliche” Mais Gulaliyev  nel corso della cerimonia di presentazione del progetto “La politica USA in Azerbaigian”.

 

Gulaliyev ha detto che l’opinione pubblica del suo paese dovrebbe essere informata delle reali ragioni dell’intensificazione dell’attività degli Stati Uniti nelle ex repubbliche dell’Unione Sovietica.

 

L’esperto è convinto che le ragioni concrete dell’avvicinamento tra USA e Azerbaigian, inclusi la loro stretta cooperazione economica e il coinvolgimento di militari azerbaigiani nella missione di “peacekeeping” in Iraq sotto comando americano, dovrebbero essere chiarite.

 

Gulaliyev ha aggiunto che nel prossimo anno si svolgeranno tavole rotonde, allo scopo di analizzare le politiche americane e di studiare i programmi che vengono finanziati dagli Stati Uniti.

 

Anche il rappresentante del progetto, Azer Mustafayev e un altro esperto Ilham Mammadzada hanno criticato la politica USA, dicendo che essa persegue unicamente i propri interessi economici nella CSI.

 

“L’errore degli USA è stato quello di introdurre frettolosamente i loro valori negli stati post-sovietici, senza alcuna considerazione dell’identità dei popoli”, hanno dichiarato.

 

“Noi ci opponiamo a tali interferenze, partendo dalla convinzione che l’Occidente guarda all’Azerbaigian come ad una fonte di materie prime”, ha aggiunto Mustafayev.

 

I relatori hanno anche affermato che se Washington perseverasse nella sua politica basata sul “doppio standard”, potrebbe perdere l’Azerbaigian quale partner strategico.

 

Traduzione dall’inglese a cura del

Centro di Cultura e Documentazione Popolare