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Un secondo confinamento?

Partito Comunista del Belgio | pcb-cpb.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

02/11/2020

Un confinamento che non è tale!

Venerdì il governo ha annunciato nuove misure per combattere la seconda ondata della pandemia. Tra queste c'è un nuovo blocco... che non è precisamente tale. In effetti, il socialdemocratico Ministro della salute Franck Vandenbroucke ha insistito sul fatto che le fabbriche dovranno essere autorizzate a funzionare ... e quindi a esporre i lavoratori al virus, dimostrando ancora una volta che questo governo è al servizio del capitale.

Il governo ascolta solo la FEB e le federazioni dei datori di lavoro. Qualche settimana fa, Pieter Timmermans, capo dell'associazione di categoria Patrons, ha affermato in modo criminale e menzognero che i luoghi di lavoro non sono focolai di contagio. La lotta di metà settembre alla AB-Inbev dopo lo sviluppo di diversi casi nello stabilimento di Jupille ha mostrato proprio che i datori di lavoro non avevano messo in atto i protocolli sanitari che avrebbero tutelato i lavoratori. AB-Inbev non è un caso isolato: i controlli hanno rivelato che nel periodo da marzo ad agosto quasi 3.223 imprenditori non si erano adeguati alle norme sanitarie senza che nei loro confronti fosse formulata alcuna sanzione ma semplici diffide.

Il loro slogan è: in massa al lavoro e confinamento dalla vita!

Come sempre dall'inizio della crisi sanitaria, le dichiarazioni mostrano che il governo sta navigando a vista, il che corrisponde alla visione miope del capitalismo. Dall'inizio della pandemia 8 mesi fa, i partiti borghesi si sono preoccupati soprattutto della spartizione delle poltrone ministeriali per la composizione del governo federale, evidenziando una ricomposizione della borghesia.

Dopo un sistematico smantellamento del settore sanitario, trascorsi 8 mesi dall'inizio della pandemia si è evidenziato che i governi sono incapaci di preparare coordinatamente questo settore sanitario, le scuole, i trasporti pubblici e l'economia ad affrontare la seconda ondata: i lavoratori sono esausti, le scuole sono focolai di contagio nonostante le prime dichiarazioni del ministro Désir, gli autobus, i tram e i treni sono sovraffollati e gli ospedali sopraffatti.

Per giustificare la loro disattenzione e le misure incoerenti da un giorno all'altro, i vari governi del Belgio hanno applicato la strategia della paura e delle misure autoritarie, lanciano appelli alla responsabilità individuale assolvendo il sistema capitalista. Lo Stato borghese ha istituito il coprifuoco e ieri abbiamo avuto conferma che l'economia non essenziale è mantenuta aperta: in questo sistema noi lavoratori abbiamo giusto giusto il diritto di essere sfruttati, di lavorare per pagare i dividendi agli azionisti e accrescere i profitti dei monopoli. Spostarsi-lavorare-dormire.

Non siamo carne in vendita! Le nostre vite valgono più dei loro profitti!

L'urgenza è tutelare i lavoratori e se ieri il lavoro-agile è stato presentato per la prima volta come una soluzione di emergenza, ora è generalizzato e reso obbligatorio... "quando possibile", lasciando ai datori di lavoro il compito di dettare le loro leggi sulla fattibilità oppure no a esporci al virus. Se il telelavoro oggi è essenziale, dobbiamo ricordare tutti i rischi e le violazioni dei diritti dei lavoratori che esso comporta, come ha ricordato lo scorso settembre la Federazione Sindacale Mondiale: il lavoro-agile ha un effetto negativo sulle condizioni di lavoro dei lavoratori (aumento del carico di lavoro, richiesta di disponibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, mancata fornitura della connessione Internet e del software necessario, mancata fornitura gratuita di attrezzature ergonomiche da parte delle aziende. Inoltre, i lavoratori sono isolati e tagliati fuori dalla loro organizzazione sindacale e i controlli, in particolare gli straordinari, non sono garantiti).

Lo smart working non è quindi l'ideale, né il ri-confinamento è una strategia a lungo termine. Senza un investimento nella protezione della popolazione, vale a dire nei servizi pubblici, nelle infrastrutture sanitarie e scolastiche, nel reclutamento del personale, la fine del numero chiuso, come richiesto dai lavoratori, la pandemia non sarà mai veramente contenuta e seguiranno confinamenti a confinamenti con il degrado e lo smantellamento dei servizi pubblici in accordo con gli interessi della borghesia e delle direttive europee. Nella conferenza stampa di venerdì non è filtrato nulla sul fabbisogno necessario e sul necessario rifinanziamento dei servizi pubblici per far fronte alla pandemia. Al contrario, per tutta la settimana è filtrata una proposta che avrà l'effetto di aumentare il nostro sfruttamento: il Ministro socialdemocratico Dermagne di concerto con il capo della federazione dei datori di lavoro di Agoria hanno chiesto la messa a disposizione dei lavoratori disoccupati nei settori in crisi. Una proposta simile era già stata presentata all'inizio di questa settimana da un altro Ministro socialista Christie Morreale.

Sono le risposte di un sistema in crisi che porterà a una nuova concentrazione di capitali: mentre le piccole imprese chiudono, continueranno ad aprirsi filiali dei grandi marchi e monopoli come Colruyt o Amazon, anche per i settori non essenziali. È inevitabile che qualche "piccolo" venga assorbito dai più "grandi" che potranno imporre la loro legge ai lavoratori. Tuttavia, tutte queste misure non soddisfano i padroni che le credono non sufficienti: Pieter Timmermans chiede già un piano marshall per le aziende.

Non siamo carne in vendita. Ciò di cui abbiamo bisogno è una strategia di lotta per contrastare questo sistema barbaro.

Hanno limitato la nostra vita sociale, non i loro profitti!

Il confinamento è principalmente una limitazione della nostra vita sociale, quando il tempo libero e le connessioni sociali sono essenziali. Già nel 1865 Karl Marx analizzava in Salario, prezzo e profitto che: "Un uomo che non dispone di nessun tempo libero, che per tutta la sua vita, all'infuori delle pause puramente fisiche per dormire e per mangiare e così via, è preso dal suo lavoro per il capitalista, è meno di una bestia da soma. Egli non è che una macchina per la produzione di ricchezza per altri, è fisicamente spezzato e spiritualmente abbrutito. Eppure, tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione."

Questo è il motivo per cui il Partito Comunista sostiene le richieste degli operatori sanitari, la lotta per l'assunzione di personale, la creazione di nuove infrastrutture sanitarie ed educative, migliori condizioni di lavoro, efficaci misure di protezione della salute, disoccupazione al 100% del vecchio stipendio.

Non possiamo lasciare l'economia e il potere politico nelle mani di parassiti rapaci e saccheggiatori. Di fronte agli attacchi congiunti dello Stato borghese e dei padroni, costruiamo il fronte unito dei lavoratori, costruiamo un fronte di classe per lo scontro di classe di tutti i lavoratori, i sindacalisti militanti e gli studenti:

Un fronte antifascista, anticapitalista, antimperialista per il socialismo e la pace.


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