www.resistenze.org - popoli resistenti - bielorussia - 08-05-08 - n. 227

a cura di Elson Concepcion Pérez , elson.cp@granma.cip.cu
in http://belaruspopular.blogspot.com
 
Belarus difenderà i suoi interessi e la sua sovranità
 
Dichiarazione dell’ambasciatore di Belarus a Cuba, Igor I. Paluyan
 
“Granma”
 
07/05/2008
 
Contento di quello che egli chiama “il mio piccolo contributo” al rafforzamento dei profondi legami di amicizia tra Belarus e Cuba, e alla vigilia del suo ritorno a Minsk, dove “ho molti buoni amici dell’Isola”, l’ambasciatore Igor I. Paluyan ha acconsentito a rispondere alle domande di “Granma”.
 
L’intervista coincide con l’acutizzazione del conflitto provocato dall’atteggiamento di ingerenza di Washington che, non solo mette in discussione la politica bielorussa e il suo sistema di governo, ma ha anche ridotto al minimo la sua ambasciata a Minsk, in cui le autorità bielorusse hanno smantellato una rete di spionaggio diretta da un funzionario nordamericano.
 
E’ in corso un deterioramento nelle relazioni tra il suo paese e gli Stati Uniti. Quali sono le cause?
 
E’ così. E sebbene noi stiamo lavorando per una soluzione positiva del problema, allo stesso tempo dobbiamo essere pronti alle peggiori evenienze. Noi condividiamo il concetto della non ingerenza negli affari di altri paesi. Ma disgraziatamente, l’attuale governo degli Stati Uniti pensa il contrario. Sebbene il nostro sia un paese piccolo, abbiamo il nostro orgoglio nazionale. Non vogliamo, non abbiamo alcuna intenzione di scontrarci con nessuno, ma, naturalmente, faremo tutto il possibile per preservare i nostri interessi e la nostra sovranità.
 
E’ una misura dell’amministrazione nordamericana?
 
Si. Si tratta di un’impresa petrolifera di Belarus, di cui sono stati bloccati tutti i conti bancari negli Stati Uniti o in filiali statunitensi. E’ un’entità totalmente bielorussa; e, sebbene le perdite economiche non siano molto grandi, ciò che importa è il precedente che può rappresentare questa misura. Se si permetterà di farlo una volta, dovremo prepararci alle conseguenze future.
 
Lei ha parlato di un ampliamento delle relazioni del Suo paese con l’America Latina e della prospettiva che si apre nell’ambito di ALBA. Quale scenario abbiamo di fronte?
 
Le relazioni economiche e commerciali con Cuba si stanno moltiplicando: penso che dobbiamo analizzare tutte queste prospettive e potenzialità, e utilizzare l’alto livello tecnologico di Belarus, le esperienze di Cuba e integrare entrambe le cose con risorse e altre potenzialità di paesi latinoamericani. Un solo esempio. Ora Belarus sta creando alcuni impianti di assemblaggio in Venezuela (trattori, camion, ecc.). Naturalmente quando entreranno in funzione, saranno in grado di coprire non solo le necessità del Venezuela. Potrebbero – diciamo – nel caso dei trattori, venire incontro alle esigenze di Cuba e di altri mercati dell’area, e si risparmierebbe sul nolo che, dal Venezuela, è meno caro che dalla Bielorussia.
 
A che punto siamo con la fornitura di autobus bielorussi a Cuba?
 
Entro la prima metà di luglio arriverà il primo lotto, in seguito arriveranno gli altri, fino all’autunno, in cui dovrebbero essere qui i 100 autobus contrattati. Il primo passo è stato il più complicato, ma procederemo. Non ho dubbi.
 
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare