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Bolivia: il MAS trionfa ampiamente nelle elezioni

Isaac Bigio * | alainet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

19/10/2020

Secondo un conteggio del 95% dei voti, il Movimento al Socialismo (MAS) ha vinto ampiamente le elezioni generali della Bolivia. Secondo le cifre di UNITEL, un canale TV che non sostiene il MAS e che ha la sua sede a Santa Cruz, città roccaforte dei principali oppositori di questo partito, questi sono i risultati:

Luis Arce (candidato del MAS e ex ministro dell'economia di Evo Morales) vince con il 52.4% dei voti.
Carlos Mesa di Comunità Cittadina: 31.5%
Luis Fernando Camacho di Crediamo: 14.1%
Chi Hyun Chung: 1.6%
Feliciano Mamani: 0.4%

Mesa è stato Presidente della Bolivia nel 2003-2005 dove mantenne un modello monetarista e neoliberista, Camacho è stato il portavoce dei settori più di destra e clericali per rovesciare Morales ad ottobre e novembre scorsi. Il pastore coreano Chi è un altro conservatore che emula il peruviano Fujimori. Mamani è un cooperativista minatore.

È interessante notare che l'attuale presidente Jeanine Anez ha ritirato la sua candidatura poco prima delle elezioni (che assicurava di vincere), così come l'ex presidente Tuto Quiroga e la candidata del partito dell'ex dittatore Hugo Banzer. Tutti con la giustificazione di non disperdere e dividere i voti contro il MAS.

Nonostante ciò, secondo questi dati, si è imposto il MAS con una percentuale maggiore del 47.08% che ottenne 12 mesi fa quando vinse Evo Morales per un quarto mandato consecutivo. In quelle elezioni che si svolsero il 20 ottobre 2019 le cifre ufficiali gli diedero un vantaggio di circa 10 punti e mezzo sul suo rivale Carlos Mesa che ottenne il 36.51%. Allora questi risultati furono impugnati da tutti gli oppositori portando a grandi proteste urbane guidate da comitati civici e associazioni imprenditoriali e sostenute dai commissariati di polizia che si ammutinarono e dal comando generale delle forze armate che chiesero apertamente le dimissioni di Morales.

Secondo la costituzione boliviana si vince al primo turno se il trionfatore supera il 50% dei voti o più del 40% ma con una differenza superiore ai 10 punti sul contendente più vicino. Secondo i risultati ufficiali Morales poteva continuare a governare, ma l'OEA decise di favorire la sua caduta sostenendo la frode, cosa che è stata successivamente messa in dubbio da vari seri istituti indipendenti negli USA stessi.

Le cifre date in proiezione da UNITEL sono state raccolte dalla BBC, la CNN, l'agenzia Reuters e la maggior parte dei principali media internazionali. A questo punto risulta difficile tentare di negare la realtà e rivendicare una frode a favore del MAS, dato che questo partito è stato all'opposizione, l'attuale governo lo voleva bandire e ha subito decine di morti e detenuti da parte della Presidentessa Añez. Inoltre, il MAS è cresciuto di almeno 5 punti rispetto alle scorse elezioni e ha quasi duplicato il suo margine di differenza. Inoltre, i principali settori che sostengono il MAS si trovano nei villaggi rurali e tra i boliviani all'estero, che rappresentano gli ultimi dati in arrivo.

Per il MAS l'attuale governo è un governo di fatto, poiché Añez non è stata eletta dai cittadini né dal Congresso. Mentre i socialisti sostengono di subire una dittatura razzista e corrotta che è stata colta nel fare affari con le donazioni contro il COVID-19, il governo voleva mettere fuorilegge il MAS e ha cercato di perseguire Morales (che non è potuto tornare in Bolivia) e diversi masisti per "terrorismo".

Possibili tentativi di disconoscere o alterare questi risultati potrebbero portare a forti movimenti sociali che potrebbero condurre a un sollevamento nazionale. Bisogna ricordare che nell'Aprile 1952 la Bolivia fu teatro di una rivoluzione nella quale i lavoratori disarmarono le Forze armate e di Polizia, avviando la più radicale agenda di nazionalizzazioni e di riforma agraria vista fino ad allora in America Latina.

Arce ha mostrato la sua disponibilità a "perdonare" e a non "vendicarsi" di coloro che hanno perseguito il MAS cercando una soluzione negoziata
, anche se molti dei suoi sostenitori vogliono "far giustizia" presto.

Il trionfo di Arce al primo turno, senza ballottaggio, crea un nuovo scenario nel continente. Il MAS dovrebbe governare per il quinquennio 2021-26 portando la Bolivia sotto il suo governo per due decenni (salvo l'interregno della destra che li ha rivitalizzati come partiti di massa all'opposizione).

Il trionfo del MAS in Bolivia è un incentivo per i sostenitori del "socialismo del XXI secolo" nelle elezioni parlamentari del Venezuela di dicembre e dell'Ecuador nel febbraio 2021. Dovrebbe esserlo anche per la sinistra peruviana per cercare di disputare le presidenziali dell'aprile 2021.

La Bolivia può tornare ad esser l'Alternativa Bolivariana della Nostra America insiema a Cuba, Nicaragua, Venezuela e alcune delle Antille, cercando di rivitalizzare la quasi defunta UNASUR e creare un asse di governi nazionalisti che include quelli dell'ALBA e quelli delle due nazioni ispanoamericane con maggior superficie (Messico e Argentina). La stessa OEA non dovrebbe star bene dato che ha cercato di interferire negli affari interni di Bolivia e Venezuela per rovesciare i suoi rispettivi governi "socialisti".

Il trionfo di Arce inciderà in qualche modo sulle elezioni negli USA dove molti democratici vorranno attaccare Trump per i suoi fallimenti nel tentativo di rovesciare i governi di Bolivia e nei Caraibi.

*) analista internazionale

Ndr: I risultati elettorali aggiornati, secondo il sito https://computo.oep.org.bo/ abilitato dal Tribunale Supremo Elettorale, sono: Arce: 54.42%; Mesa: 29.34%; Camacho: 14.13%


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