www.resistenze.org - popoli resistenti - brasile - 09-10-18 - n. 685

PCB: Sconfiggere Bolsonaro e costruire l'alternativa socialista!

Partito Comunista Brasiliano | solidarite-internationale-pcf.fr pcb.org.br
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/10/2018

Il Partito Comunista Brasiliano (PCB) e i militanti di tutti i collettivi di lotta, durante la campagna elettorale, hanno marciato con fermezza, coraggio e combattività per difendere la candidatura di Guilherme Boulos e Sonia Guajajara alla presidenza della Repubblica, fatto che si è tradotto nella formazione di un'alleanza storica tra PCB, PSOL, MTST, l'APIB, Ninja Media e molti altri movimenti popolari nel paese con un programma preciso di confronto sulle questione dei privilegi, del capitale finanziario, del business agroalimentare, sui monopoli in generale, evidenziando la possibilità di un'alternativa socialista e un nuovo corso per il Brasile. Questa opzione è corretta e faremo del nostro meglio per mantenere viva la nostra alleanza nelle battaglie quotidiane anche dopo queste elezioni.

La crisi sistemica del capitalismo dà origine alle contraddizioni interimperialiste e interborghesi. Nei paesi periferici, come il Brasile, la borghesia associata con l'imperialismo mobilita tutte le sue forze per attaccare i diritti del lavoro, i diritti sociali e di previdenza sociale, per tagliare i salari, ridurre gli investimenti pubblici e i programmi sociali, aumentare lo sfruttamento, privatizzare e denazionalizzare le imprese pubbliche e cedere le nostre risorse naturali. Il colpo di stato borghese del 2016, mediatico e istituzionale, ha approfondito gli attacchi con tutti i mezzi, anche in assenza di legittimità politica. Nelle viscere del colpo di stato, in un sistema politico marcio e dalle esigenze del grande capitale si è rafforzata un'alternativa radicalizzata di estrema destra e neofascista.

Jair Bolsonaro riunisce attorno a sé gli elementi più retrogradi della società brasiliana. A livello economico, presenta un programma ultraliberale, reazionario e anti-nazionale. Sul piano sociale, ha annunciato la riduzione dei diritti, l'approfondimento dello sfruttamento e la fine di ogni protezione sociale per la classe operaia. Viene legittimata e istituzionalizza la violenza contro i lavoratori, contro le donne, gli LGBT, gli indigeni, le altre minoranze etniche e i giovani poveri, soprattutto i neri. Raccoglie attorno a sé la lobby politica dell'industria delle armi, dell'agro-alimentare, i politici corrotti, le milizie opportunistiche, i neo-pentecostali e i settori militari compromessi con la dittatura. Inoltre, un possibile governo di questo blocco politico rappresenta la minaccia di una progressiva repressione dei diritti democratici dei lavoratori e dei movimenti popolari.

Data la sua esperienza storica, il PCB non sottovaluta il fascismo: motivo per cui, nonostante tutte le differenze che non abbiamo mai mancato di enunciare pubblicamente, chiediamo per il secondo turno elettorale un voto ragionato in favore del candidato del Partito del Lavoro (PT), Fernando Haddad. L'azione del PCB è unilaterale e impegnata nella lotta per le libertà democratiche e nella lotta antifascista. Ciò significa, definitivamente, che i comunisti del PCB non formeranno un eventuale governo con il PT. Intendiamo avvertire che, nella situazione attuale, vi sono difficoltà ancora maggiori e minor margine politico ed economico per insediare un governo di conciliazione di classe. Purtroppo, Haddad e il PT hanno già strizzato l'occhio al grande capitale e accettano le sue proposte in termini di riforma delle pensioni, riforma del lavoro, mancata revoca della vendita di Embraer e la privatizzazione dei giacimenti di petrolio pre-salt. Bloccare la strada al candidato di estrema destra, non significa allinearsi al progetto centrista di ricomposizione del compromesso di classe, infranto dal colpo di stato parlamentare e istituzionale del 2016.

Per il PCB, la lotta antifascista non si fermerà dopo le elezioni. E' essenziale sconfiggere Bolsonaro alle urne, difendere le libertà democratiche e rafforzare il potere popolare per fare fronte agli attacchi in arrivo. Occorrerà continuare la lotta per l'abrogazione di tutte le controriforme del governo Temer: quella sul lavoro, la legge sulle esternalizzazioni, le misure sull'istruzione secondaria, la legge sui limiti di spesa, le privatizzazioni, ecc. Noi continueremo a lottare per la difesa di Petrobras come società pubblica statale al 100% e di pre-salt, contro la riforma della sicurezza sociale, per l'espansione dei diritti politici e sociali e per un programma che serva gli interessi popolari, aprendo la strada alla rottura con il capitalismo e per costruire il socialismo


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