www.resistenze.org - popoli resistenti - brasile - 06-01-19 - n. 696

Per un 2019 di lotta e resistenza

Patito Comunista Brasiliano (PCB) | pcb.org.br
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

01/01/2019

Poco più di 40 anni fa, nell'ottobre del 1978, veniva emanato l'emendamento costituzionale atto ad abolire le misure discrezionali imposte dall'Atto istituzionale n° 5, che ha approfondivano, rendendo ancora più violenta, la barbara repressione inaugurata dal colpo di stato padronal-militare del 1964.

Oggi siamo nuovamente di fronte ad uno scenario di minacce alle ancora insufficienti garanzie democratiche istituite dopo intense lotte dei movimenti popolari, dei partiti di sinistra, degli attivisti per i diritti umani e tutti(e) coloro che si sono mobilitati in difesa delle libertà democratiche, dei diritti politici e sociali, perché fossero aperti i processi per giudicare e punire le atrocità e i crimini commessi ai tempi della dittatura, come è stato tentato dalla Commissione nazionale per la verità.

Ancora una volta nella storia della società brasiliana, tempi bui e difficili flirtano con un passato ricorrente di violenza, repressione e persecuzione politica. Traendo ispirazione dalla brutalità e dall'arbitrio dell'apparato repressivo dell'epoca della dittatura e dall'utilizzo di metodi fascisti fondati sull'intolleranza politica e ideologica, gruppi conservatori guidati dal presidente eletto Jair Bolsonaro utilizzano i social network per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalle misure che il nuovo governo intende adottare in Brasile, promuovendo un'ondata ancora più selvaggia di espropriazione di ricchezza nazionale, privatizzazione e attacchi ai diritti della classe operaia, per servire gli interessi dei grandi capitalisti e dell'imperialismo.

Il governo di Bolsonaro rappresenta il marchio di un nuovo ciclo di dominazione borghese in Brasile. Inserito nel contesto di intensificazione delle dispute inter-imperialiste e offensive degli Stati Uniti, il bolsonarismo unisce un'agenda economica ultraliberale con le visioni reazionarie manifestate in settori della società brasiliana. È un nuovo tipo di fascismo, che presenta le caratteristiche tradizionali di questo fenomeno politico del XX secolo, con altre caratteristiche particolari.

Convergenti con le politiche di Bolsonaro sono i nuovi Congresso nazionale e le Assemblee legislative degli Stati, il che rende l'ascesa del fascismo più ampia di quella di una elezione presidenziale catastrofica e intensifica il grado di repressione della classe operaia e lo smantellamento delle politiche e servizi pubblici come parte della loro agenda. Inoltre, una serie di governatori eletti appartiene alla stessa area politica neofascista e cerca di intraprendere azioni in linea con l'avanzamento della privatizzazione, lo smantellamento dei servizi pubblici e gli attacchi ai diritti sociali.

Per reprimere, ridurre i diritti e applicare linee guida antipopolari, il bolsonarismo dovrebbe utilizzare le proprie leggi e il quadro istituzionale esistente. La fine della previdenza sociale, l'abrogazione dei diritti dei lavoratori, la privatizzazione del SUS, delle scuole e università federali, la privatizzazione del pré-sal e delle imprese statali sono in questione. Allo stesso tempo, l'estrema destra continuerà ad agire attraverso gruppi paramilitari, che stanno già perseguitando e uccidendo gli attivisti sociali, come un preludio a quello che potrebbe diventare una pratica abituale per i prossimi quattro anni.

Tuttavia, nessuna di queste misure sarà attuata senza lotta, resistenza e mobilitazione popolare. In questo scenario avverso, è necessario rafforzare la più ampia unità sociale e politica contro il fascismo, dando la priorità, all'interno di un vasto fronte, alla costruzione di una solida articolazione della sinistra socialista. È tempo di molta resistenza e organizzazione. Il 2019 si annuncia come un anno di intense battaglie, scioperi e manifestazioni popolari in difesa dei diritti della classe operaia e dei settori popolari, contro ogni loro riduzione! Combattiamo!


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